user175007 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 9:16
in interno un f2.8 con luce naturale spesso non basta, 1600 euro sono assolutamente sprecati, con 1000 euro ti fai un summilux 35 R |
user181444 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 9:22
Mi occorre (e basta) un 28mm per interni. Utilizzo comunque il treppiede. In interni mi sono reso conto di prediligere il 28mm. Comunque ho anche gli Zeiss Distagon 21/2.8, 25/2, 35/1.4, che, però, ovviamente, hanno una resa diversa dai Leica, che cerco, in questo caso, per interni. |
user181444 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 9:28
Ho anche lo Zeiss 28/2 ed il Nikon 28/2 AI, ma ho capito che cerco i colori Leica. Per paesaggi Zeiss, per interni, ambientati, soprattutto Leica....., anche un f/2.8: se ambientati alzo gli iso. |
| inviato il 19 Agosto 2019 ore 9:36
"...Then the 28mm (76 degrees) will be of interest and Leitz already offered such a lens in 1970 with the "standard” speed of 2.8. It was a very Chapter 4 Leica R-Lenses 2 lightweight lens in the R-range with only 300 grams. The optical performance was very good with medium overall contrast and commendably good definition of fine structural details in the outer zones. It stayed in production for almost 25 years, an indication of its popularity. As a side thought I might say that this lens has a hint of Japanese design philosophy: quite sufficient performance in a lightweight mount. SLR-cameras are well suited for the near-focus range, as there is no parallax to take care of. But a lens can only be optimized for one distance or magnification. Normally one has to accept that the near-focus range is always of lesser quality than the infinity position. In the past this was acceptable. But what was an acceptable image quality in the past, may not be tolerable in later times. That is the course of evolution. Not only optical designers, but also users set the standards higher every time. The solution was to introduce a lens element that was moved independently from the other parts of the optics during focusing. Designated as 'floating elements', they help to improve the optical system. With a floating element you can change the space between certain lens elements when you focus into the close range. The mechanism of 'floating elements' is not the same as the mechanism of 'internal focusing'. With 'internal focusing” a whole lens group will move over the full distance range. The practical advantages of internal focusing are less bulky lenses whose weight balance hardly changes and whose front mountsdo not rotate during focusing, which is an advantage when using polarizing filters. With the normal focusing method the complete optics are moved back and forth, which usually results in the lenses' whole front barrel is moving in and out and rotating when you focus. In most cases internal focusing and floating elements are used to accomplish different goals. But Leica designers found a way to combine both methods. Internal focusing can also be utilized to improve the performance in the near-focus range. In 1994, Leica introduced a new Elmarit-R 28mm f/2.8 with a floating element, much improved image quality and optimized ergonomics. In the area of ergonomics, Leica has progressed quite substantially, compared to was the norm in the past. In one area however, Leica has not changed the old traditions: the mechanical quality of the lens mounts is still unsurpassed ." Tratto da Erwin Puts: "Leica R Lenses" |
user181444 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 9:45
Grazie, documento preziosissimo, non l'ho trovato in rete, prima!! Sapevo delle innovazioni degli elementi flottanti e del loro nuovo movimento indipendente, novità che ha permesso un notevole miglioramento della resa in generale, con particolare riferimento alla nitidezza, ma a me interessano quasi solo i colori. É pur vero, però, che i colori fino ad un certo punto, per me: in base all'articolo, per tutti gli altri aspetti, soprattutto nitidezza, con reflex moderne esigenti come la D810, non ne uscirebbe proprio bene...... Per non spendere 1600€, forse é meglio accontentarmi del mio vecchio Nikon 28/2 AI, la cui resa cromatica é simile, ma, certo, non uguale, ai Leica, mi sembra...... Mi piace la resa "vitrea" del Nikon. Al fine, comunque, di non infangare il topic, segnalo questa mia discussione, discussione su argomento diverso, che quindi non rappresenta un doppione e non vorrei la presente lo divenisse, in cui, appunto, chiedo pareri riguardo la differenza in termini di resa cromatica/colore fra Leica Elmarit-R 28/2.8 e Nikon 28/2 AI: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3270823 |
user181444 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 10:55
">www.juzaphoto.com/hr.php?t=2619436&r=9841&l=it „ Ti ringrazio, sono foto di esterni, ne avevo viste anche altre qui sul forum, ma per gli esterni prediligo lo Zeiss 28/2. Stavo, con questo post, cercando di valutare differenze di resa fra le due versioni dell'Elmarit-R per interni e ritratti ambientati. Ho visto la tua galleria e la foto dal titolo: "Chiara" è un esempio molto calzante della resa che cercherei nella prima versione, sperando di trovarla nella prima e che non si discosti troppo nella seconda, nel senso che magari nella seconda versione potrei ottenere ancora meglio, sempre parlando esclusivamente di resa cromatica. Il tutto, al fine di poter prendere la prima a 350 euro e mettermi il cuore in pace. |
user181444 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 15:16
Grazie a tutti, ragazzi. Prima di acquistare la prima versione voglio aspettare, cercare ancora un po' in giro, ma intanto vi ringrazio veramente tanto!! |
user181444 | inviato il 20 Agosto 2019 ore 19:15
“ Penso che tutti i discorsi relativi alla resa cromatica di queste eccellenti ottiche siano stati validi al tempo dell'analogico. In digitale, con la possibilità di intervenire notevolmente sui colori, se hai tali esigenze di precisione e di resa, ti conviene approfondire il discorso dei profili colore. Diversi utenti del forum sono molto competenti in materia, es. Ulysseita, Raamiel. Puoi chiedere a loro, fai prima e risparmi il costo di altri obiettivi;-) „ Per quanto io sia d'accordo con te, riconosca che ciò sia vero, anche se entro certi limiti, la mia "filosofia" è quella di cercare di "smanettare" meno possibile col pc in fase di fotoritocco e, anche se scatto in RAW, cercare di apportare meno modifiche possibile alla foto uscita dalla scheda di memoria. Mi piace vivere la Fotografia per quello che è "al naturale", utilizzare gli obiettivi per quello che sono, cercare di conoscere le ottiche, il loro carattere e sceglierle per inserirle nel mio corredo, per le loro caratteristiche peculiari, scegliendole in base ai miei gusti, ossia partire dai miei gusti, conoscere col tempo tante ottiche "pregiate" e con carattere e scegliere la più adatta alle mie esigenze, ai miei gusti ed a quello che voglio ottenere. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 19:31
È una scelta valida anche questa |
| inviato il 27 Agosto 2019 ore 9:33
“ Ho altresì avuto modo di constatare che l'economico Leica Summicron-R 50/2, spesso, comunemente e facilmente, adattato a Nikon con la sostituzione della baionetta, abbia una resa veramente bella, quella che io cerco per i miei scatti, nonostante non sia una lente top gamma, rispetto a ottiche della serie M da diverse migliaia di euro. „ Questa è una forte inesattezza, quello che tu definisci "economico" Summicron 50, è economico solo per esemplari prodotti e poca richiesta sull'usato, le ottiche M non costano di più perché migliori, ma perché la M è più modaiola e perché esistono le M digitali e le ottiche sono le medesime con la medisemia operatività, mentre non esiste, ne mai è esistita, una R digitale e le ottiche R stanno rinvenendo solo negli ultimi anni grazie alle ML altrimenti 10 anni fa non le voleva nessuno neanche regalate ..... lo dice chi ha un corredo completo sia M che R e conosco le due rese! A titolo di esempio il citato Summicron 50 R è esattamente identico (schema ottico, trattamenti, ecc, solo dimensioni diverse per diverso tiraggio) con il Summicron 50 mm Canada io li ho entrambi per altro il %0 mm Canada per M vale sul mercato (non parlo del valore di resa) sui 1000 euro mentre l'equivalente 35 mm ci vuole il doppio non perché sia meglio, ma solo perché la focale 35 mm sulla M è più apprezzata. Insomma in casa Leica non si può parlare di serie economiche semplicemente perché non le hanno mai fatte, ma solo di ottiche che sono più o meno ricercate sul mercato dell'usato e le motivazioni sono altre. Tornando ai nostri 28 io ho avuto la prima serie non considerando congrua la valutazione della seconda più da mercato collezionistico visti i pochi esemplari prodotti, comunque di seguito un articolo dell'amico Pierpaolo Ghisetti dove credo siano ben affrontati i due esemplari e senza considerare il decentratile altra storia www.wetzlar-historica-italia.it/28R.html |
user181444 | inviato il 27 Agosto 2019 ore 9:44
“ Summicron 50, è economico solo per esemplari prodotti e poca richiesta sull'usato, le ottiche M non costano di più perché migliori, ma perché la M è più modaiola e perché esistono le M digitali e le ottiche sono le medesime con la medisemia operatività, mentre non esiste, ne mai è esistita, una R digitale e le ottiche R stanno rinvenendo solo negli ultimi anni grazie alle ML altrimenti 10 anni fa non le voleva nessuno neanche regalate ..... lo dice chi ha un corredo completo sia M che R e conosco le due rese! „ “ in casa Leica non si può parlare di serie economiche semplicemente perché non le hanno mai fatte, ma solo di ottiche che sono più o meno ricercate sul mercato dell'usato e le motivazioni sono altre. „ Veramente prezioso, per me, il tuo intervento. Da ignorante pensavo che la differenza di prezzo fra le ottiche R e le M corrispondesse effettivamente ad una marcata differenza di qualità, non solo al fatto che il sistema -R fosse deceduto. Ignoravo al contempo il fatto che anche le ottiche della serie -R fossero molto costose originariamente. Così come non pensavo che la moda potesse influire su una marca di nicchia come Leica. Pensavo che comunque, se le ottiche della serie R fossero state di qualità eccelsa, anche se il loro sistema fosse in disuso, non avrebbero mai perso valore, mai si sarebbero svalutate così tanto..... Se non altro ne ho apprezzato, riconosciuto l'ottima qualità!!!!!! Tengo a precisare che comunque, presentando il topic, io mi sia presentato come totalmente ignorante del mondo Leica e, proprio per questo, alla ricerca di illuminazione. Grazie ancora, Ivan61!!! |
| inviato il 27 Agosto 2019 ore 12:31
@JediPhotographer uso continuativamente Leica da circa 5 lustri (metà anni '90) e sempre su pellicola, ho provato altri brand in digitale per questioni economiche ma sono sempre tornato sui miei passi ..... negli anni ho mesi su dei corredi di buon livello sia come sistema R che come sistema M e tanto per darti un'idea di come l'appassionato Leica considera solo il sistema M rendendolo di fatto caro e modaiolo ti risporto due esempi, una M7 manuale e semiautomatica a priorità di diaframmi al massimo 1/1000 la trovi a non meno di 2.000 euro, la R5 automatica, Program, Semiautomatica a priorità di tempi e/o diaframmi o manuale con sespsoimtro Spot, semi spot e media compensata e tutte le info necessarie nel mirino (tempi, diaframmi, metodo di esposizione, correttore esposizione, ecc) fino ad 1/2000 la compri con 150 euro. Ma ancora la mitica M6 interamente meccanica con solo due led nel mirino a freccia che indicano se aprire o chiudere si trova a 1500 euro mentre la R6 interamente meccanica con esplosione spot o media compensata, tutte le info nel mirino addirittura la possibilità di illuminare la sera i dati si trova a massimo 500 euro ..... dimmi tu se non è moda!!! Tin assicuro ho entrambi i sistemi perché hanno impieghi diversi, amo il telemetro in particolare in condizioni luce scarsa e comunque il corredo M è più piccolo e leggero in viaggio, il corredo R consente di avere quelle ottiche impossibili o molto difficoltose da usare nel sistema M, e ti garantisco che la qualità delle ottiche R è di altissimo profilo ed in alcuni casi anche migliori delle cugine per M come è vero il contrario per altre ...... il fatto che quando è uscito il digitale Leica non ci ha creduto fino in fondo, per la R8 ed R9 fece un dorso della Imacon per cui la stessa macchina era utilizzabile come analogica o digitale APS-C ma fu di breve durata, poi solo compatte e la prima ed ultima Reflex digitale la Diglux 3 con sensore 4/3 (non il micro però), ma anche questa rimase lettera morta e fine a se stessa, un sistema che non fu mai implementato (ne ho una e dice ancora la sua con file piacevoli e che di recente ho stampato anche 30X40). In questa incertezza e senza visione ad inizio anni 2000 tutti i materiali Leica erano precipitati al minimo storico credevamo di avere tutti pregiati ferma carte anche perché la pellicola sembrava dovesse sparire ..... finalmente nel 2006 ha finalmente trovato la sua strada con la M8 prima e la M9 poi (prima FF) ha rivitalizzato il mercato delle ottiche M, chi ha comprato fra la fine degli anni 90 ed il 2006 ha fatto affari incredibili con le ottiche M che poi sono ricresciute in modo esponenziale ed irrazionale ..... recentemente il revival sulla pellicola ha fatto schizzare su anche i corpi macchina analogici, mentre la R è rimasta in un vicolo cieco non dando più spazio agli appassionati del sistema R che sono migrati verso altri brand svendendo corredi di altissimo profilo per un pezzo di pane .... solo recentemente le ML hanno incominciato a rivalutare anche le ottiche R che comunque sono impiegabili anche su Reflex Canon con un anello sottilissimo, forse di 1 mm, mentre su Nikon cambiando la baionetta, ma è chiaro che con le varie Fuji o meglio le FF Sony le R hanno ritrovato una loro giovinezza, poi Leica ha tirato fuori le sue ML (CL come APS-C e SL come FF) Concludo, comprati pure il tuo Elamrit 28 mm per R primo tipo e non credere di avere un'obiettivo di serie B come non lo è il Summicron 50 perché non sono ottiche di serie B, non esistono in casa Leica, esistono solo ottiche con caratteristiche e carattere diverso |
user181444 | inviato il 27 Agosto 2019 ore 13:16
“ comprati pure il tuo Elamrit 28 mm per R primo tipo e non credere di avere un'obiettivo di serie B come non lo è il Summicron 50 perché non sono ottiche di serie B, non esistono in casa Leica, esistono solo ottiche con caratteristiche e carattere diverso „ Ciao, ritengo di essere fortunato, essendo intervenuto te, fruitore e conoscitore con molta esperienza del mondo Leica e ti ringrazio ancora. Ho letto l'articolo relativo al link che mi hai postato precedentemente. Con particolare riguardo all'Elmarit-R 28/2.8, si legge (riporto testualmente): "a f/8 si ottengono le migliori prestazioni specie nell'area centrale grazie a microcontrasto elevato, con bordi sempre molto penalizzati anche chiudendo il diaframma", così come, più avanti: "Gli MTF illustrati sotto mostrano un tipico rendimento dei grandangolari anni Settanta, con bordi a resa molto bassa e sovracorrezione generale, in compenso si nota un'ottima resa al centro immagine." Per le mie esigenze, per ciò che mi occorrerebbe il Leica Elmarit-R 28/2.8, cioè per foto di interni (vecchie abitazioni ancora arredate, ritratti ambientati, in particolar modo), la nitidezza non costituisce un aspetto molto importante, dò tanta importanza ai colori e, dalle foto viste in rete, quelli di quest'ottica mi piacciono e anche molto. Discorso diverso per i paesaggi, per i quali ho scelto Zeiss, poichè per tale genere, oltre a prediligere i colori, esigo estrema nitidezza. Tuttavia, fermo restando, certo, il discorso che ogni modello abbia un proprio carattere, una marcata differenza di resa di nitidezza fra centro e bordi che non si attenua nemmeno a diaframmi chiusi, non mi suona come ottica di livello. Per il momento utilizzo il mio vecchio Nikon 28/2 AI per gli interni e l'Elmarit-R dovrebbe rappresentare l'upgrade in termini di resa cromatica; non sarebbe per la nitidezza, a questo punto, però, la scelta ideale. Col Nikon scatto quasi sempre a f/2.8 o f/4 e la perdita di nitidezza centro-bordi mi sembra comunque molto contenuta (su D810). Forse meglio considerare la versione successiva dell'Elmarit-R 28/2.8......, certo 1600 euro sono tanti......... |
| inviato il 27 Agosto 2019 ore 13:32
I colori che vedi in giro sono chiaramente del primo modello, Pierpaolo è sempre molto preciso e metodico, ma nell'uso pratico va valutato sul campo ed è l'unica anche tenendo presente che si tratta di una lente uscita nel 1970 ed il paragone con uno Zeiss moderno, magari anche Asph mi sembra improponibile e non corretto, ovviamente il secondo è più perfetto, il primo forse è più particolare e sognante sono scelte e gusti personali ..... io lo usavo molto in abbinamento alla R5 a priorità di diaframma sfruttando la PDC nella street e mi è sempre piaciuta molto la resa plastica e se la lente è troppo perfetta sul tutto il campo l'immagine rimarrà piatta ..... ti faccio un'altro esempio, per ritratti a lune di candela uso molto volentieri il Summilux 35 per M mm Pre Asph, un obiettivo che TA soffre di coma, aberrazioni sferiche e flare .... eppure imparato a domarlo mi tira fuori delle immagini uniche, plastiche e con una resa unica che a me piace da impazzire proprio per la sua imperfezione .... di seguito un esempio di quello che dico .... ovviamente parliamo di un'ottica entrata in produzione nel 1961 www.flickr.com/photos/ivandefrancesco/48415994721/in/album-72157675606 per questo non vedo mai i test MTF, ma le ottiche le valuto io ..... non ho più il 28 mm perché ora ho Vario Elmar 21-35 che comprende il 28, anche se penso di riprenderlo ogni tanto |
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