| inviato il 11 Aprile 2019 ore 13:10
Minilab?
Costano meno quelli?
Tu usi il CISS? |
| inviato il 11 Aprile 2019 ore 14:24
Le cartucce dei minilab stanno sui 40/50 euro per 200ml, i 106 sui 10/12 euro per 70ml. Per le cartucce dei minilab trovi anche i chiari.
Uso le cartucce ricaricabili, ma a tornare dietro avrei scelto il ciss.
LE cartucce e i ciss potete ordinarli da aliexpress a prezzi onesti. |
| inviato il 11 Aprile 2019 ore 15:08
Sono prezzi ben diversi da quelli che avevo trovato io: sugli 80 € per un flacone da 70 ml... |
| inviato il 11 Aprile 2019 ore 16:14
“ Perchè ho la xp900 con i 106 montati. „
Si lo avevo dato per scontato questo  ma non penso che tu abbia fatto un esperimento provando i 105/106 e ti sia andata bene. Penso che tu ti sia informato in qualche modo prima di metterci su cartucce non destinate alla tua stampante no? Ecco ti chiedo come facevi a sapere che le cartucce della ET in questione andavano bene sulla 900
grazie mille Michaeldesanctis comunque! |
| inviato il 11 Aprile 2019 ore 17:22
“ Si lo avevo dato per scontato questo MrGreen ma non penso che tu abbia fatto un esperimento provando i 105/106 e ti sia andata bene. Penso che tu ti sia informato in qualche modo prima di metterci su cartucce non destinate alla tua stampante no? Ecco ti chiedo come facevi a sapere che le cartucce della ET in questione andavano bene sulla 900 „
Per Ecotank compri le bottiglie di inchiostro, le cartucce devi prendere quelle vuote per Epson XP900 ( tral'altro in offerta da Unieuro a 109 euro ).
Un po seguivo i post su Photoactivity dove usano l'inchiostro dei cartuccioni Fuji/Epson e ho fatto un po di ricerche per sapere la durata dei vecchi Ecotank e cercando e spulciando ho trovato sul sito Jap di Epson i loro test di durata.
Ad oggi posso dire che l'inchiostro 106 esposto alla luce dura davvero tanto.
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| inviato il 11 Aprile 2019 ore 17:38
Le chiachhiere le porta via il vento, le biciclette dei noti Toscani e così via.
Se una stampante stampa bene o male lo si vede dal gamut di stampa con una determinata carta, se è grande è buono, e la stampante stampa bene, mentre se è piccolo non è buono e la stampante stampa male.
E nella verifica del gamut, gli inchiostri devono essere quelli originali, ed il profilo lo si scarica dal sito della casa che produce la carta: se la stampante che uno vuole comprare non è nella lista delle stampanti per le quali la casa fornisce il profilo ICC, significa che quella stampante è un cesso.
E stop, non c'è altra via.
Se non interessa la qualità di stampa elevata, o uno manco sa di che cosa si parla quando si parla di gamut o di profilo ICC, ci sono i laboratori, è inutile imbarcarsi in spese per la stampante che poi, in fotoritocco, non sapremo comunque usare al meglio.
Per fare buone stampe, bisogna conoscere, e bene, come si fa a stampare in digitale, quindi bisogna avere MOLTA familiarità con i Gamut, gli spazzi colore, gli intenti di rendering e tutto il resto necessario alla buona stampa, altrimenti uno butta via dei soldi e stampa del pattume.
Coi prezzi di oggi, la stampa casalinga costa sempre di PIU', ed assai di più, della stampa in laboratorio: la stampa casalinga uno la fa, e spende, accetta il sovraccosto, perché facendo le cose per bene, si ottiene una qualità che i laboratori anche buoni, non ce la fanno a darti se gli dai un file da stampare e via.
Per avere la stessa qualità che hai in casa da un laboratorio, uno si dovrebbe sedere accanto al grafico e pilotarlo nel processo di stampa, per ottimizzare l'immagine, il che significa costi alle stelle, una stampa buona richiede anche oltre un'ora e quelli lavorano a 50 o più euro/ora.
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| inviato il 11 Aprile 2019 ore 19:33
grazie per il tuo intervento alessandro.
Io vorrei iniziare ad imparare quanto dici (profilo icc, ecc) per avere stampe migliori ma conti fatti potrei anche prendere una semplice stampante multifunzione e mandare le foto a stampare in un laboratorio visto che non voglio raggiungere livelli da fine art.
Però volendo ottenere risultati simili a monitor (il mio non è professionale ovviamente: dell u2518d) dovrei comunque interagire con il laboratorio, non potrò dargli il semplice jpeg e bom. Sbaglio?
Quindi anche in questo caso dovrò avere le stesse conoscenze di chi stampa in casa. Mi segui?
Conta che non ho mai stampato in laboratorio, quindi do per scontato che non basti portare il jpeg e ottenere la foto con i colori che voglio io... |
| inviato il 11 Aprile 2019 ore 22:40
Credo anch'io che fra la stampa da pattumiera e quella da esposizione ci sia qualche livello intermedio, poi dipende da che aspettative uno ha. Io sto valutando ora la sostituzione della vecchia stampante (una vecchia ma robusta HP officejet che come resa fotografica fa pena e le cui cartucce ormai sono triplicate di prezzo) e quindi sono in cerca di una sostituta, meglio se anche in grado di fare stampa fotografica.
@Germandowski
Visto che ce l'hai continuo a chiederti infomazioni: delle testine di stampa cosa mio dici? Si intasano? Immagino non siano sostituibili. Come si comporta con il B&N (a proposito di gamut)? |
| inviato il 12 Aprile 2019 ore 8:54
“ Credo anch'io che fra la stampa da pattumiera e quella da esposizione ci sia qualche livello intermedio, „
Certo che c'è un livello intermedio, anzi ce ne sono diversi.
Che le testine si intasino e non siano più funzionanti è quasi mitologia, forse anni fa era molto più frequente, ma con le nuove tecnologie basta lanciare una pulizia delle testine e tutto torna nella normalità. Io con inchiostri originali non ho mai avuto intasamenti che non si risolvessero con una o due pulizie, certo è che se si usa ricaricare le cartucce usate con più tipi di inchiostro è normale che queste diventino difettose e malfunzionanti.
“ grazie per il tuo intervento alessandro.
Io vorrei iniziare ad imparare quanto dici (profilo icc, ecc) per avere stampe migliori ma conti fatti potrei anche prendere una semplice stampante multifunzione e mandare le foto a stampare in un laboratorio visto che non voglio raggiungere livelli da fine art.
Però volendo ottenere risultati simili a monitor (il mio non è professionale ovviamente: dell u2518d) dovrei comunque interagire con il laboratorio, non potrò dargli il semplice jpeg e bom. Sbaglio?
Quindi anche in questo caso dovrò avere le stesse conoscenze di chi stampa in casa. Mi segui?
Conta che non ho mai stampato in laboratorio, quindi do per scontato che non basti portare il jpeg e ottenere la foto con i colori che voglio io... „
Vi consiglio di togliere dalla mente la parola Fine Art, perchè se fate stampare una foto di merda questa di "Art"
non avrà nulla. La parola Fine Art nella stampa odierna è solo puro consumismo e niente di più e un occhio non esperto difficilmente potrebbe vedere la differenza tra una stampa fatta su una 6 colori Dye e un Plotter a pigmenti da 11 colori.
Poi se uno non vuole perdere tempo a stamparsi le foto è giusto che lo faccia fare ad uno studio o laboratorio.
Se volete imparare qualcosa di più sul mondo della stampa andatevi a fare un giro su Photoactivity, troverete tantissime informazioni e troverete anche una vasta gamma di carta in vendita, importante quanto gli inchiostri.
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| inviato il 12 Aprile 2019 ore 9:11
Scusatemi, ho sbagliato utente a cui rivolgere la domanda. |
| inviato il 12 Aprile 2019 ore 11:28
“ Uso le cartucce ricaricabili, ma a tornare dietro avrei scelto il ciss.
„
Posso chiederti il perché?
Ad occhio, non avendo provato né l'uno né l'altro, il ciss mi sembra più difficile da installare e potenzialmente più problematico se si fa qualche errore (perdite di inchiostro) |
| inviato il 12 Aprile 2019 ore 11:36
Ho letto che anche le ricaricabili a volte danno problemi con il riconoscimento del chip. |
| inviato il 12 Aprile 2019 ore 12:45
Michaeldesanctis visto che hai la xp 900 sai dirmi se viene riconosciuta dal software QTR per stampe in bianco e nero?
Grazie mille |
| inviato il 12 Aprile 2019 ore 12:48
“ Ho letto che anche le ricaricabili a volte danno problemi con il riconoscimento del chip. „
Dipende dalle cartucce, a me lo facevano su una stampante mentre sulla xp900 raramente.
“ Posso chiederti il perché?
Ad occhio, non avendo provato né l'uno né l'altro, il ciss mi sembra più difficile da installare e potenzialmente più problematico se si fa qualche errore (perdite di inchiostro) „
Perchè con il ciss non devi stare a ricaricare ogni volta ( non è certo un dramma, ma se ti serve in quel momento devi perdere tempo a ricaricare ), poi basta che togli la cartuccia e la reinserisce.
Può perdere il ciss come la cartuccia. |
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