| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 19:51
Mi sa Fireshoot hai centrato il punto, forse era quello che mi spiegava circa la stampa “professionale” e appunto mi faceva presente che se volevo quel tipo di foto non le dovevo far passare via ftp ma tramite dvd da spedire alla ditta.
Alla fine quello che vedevo nel software era una simulazione in piena regola di come sarebbe uscita stampata.
Certo se me l'avesse spiegata come scritto qui mi sarei evitato il thread  e se si fosse fatta subito questa simulazione avrei anche risparmiato un po' di quattrini 
Quanto alla qualità della PP sono il primo a dire che è sbagliata, credo di averci dato troppo dentro anche con la nitidezza fidandomi anche di certi parametri letti per forum per la mia fotocamera che non ho volutamente citato per non tirarla in ballo; gli errori sono del cuoco, non delle pentole! |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 20:19
“ non le dovevo far passare via ftp ma tramite dvd da spedire alla ditta. „
Bè si, diciamo però che non centra la richiesta del file su dvd piuttosto che per server ftp. Se un file ad alta è inviato su ftp in tiff, jpg, psd, ai, pdf o altro anche zippato, assolutamente non ne compromette la qualità. L'importante è che sia un file all'origine ad alta risoluzione e con compressioni non compromettenti. Anzi, oggi si lavora molto proprio con server ftp perchè non tutti inviano file "di persona" ai laboratori o tramite corrieri a pagamento. Il server ftp non compromette la resa finale di un file come anche l'invio di un file per email. Se così fosse sarebbe un problema non solo dal punto di vista grafico/fotografico 
Quindi, occhio ai laboratori di stampa ed attenzione a post produzione realizzata in modo eccessivo. Questo perchè un poco di editing con slider spostati di poco può essere alla portata di tutti. Post spinta, molto meno perchè poi ci si scontra con le problematiche di resa colore, ombre troppo chiuse, colori fuori gamma etc etc........etc.  |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 7:58
Rivista al computer, saturazione generale abbondante, ma rimango con la curiosità del raw, a mio parere il laboratorio ci ha messo del suo. È vero che la stampa standardizzata non può competere con la cura del file che con un minimo di capacità si può adottare stampando a casa, ma ...
Poi quello che dice il Fuoco d'artificio è sempre giusto ! |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 10:16
“ Bè si, diciamo però che non centra la richiesta del file su dvd piuttosto che per server ftp. Se un file ad alta è inviato su ftp in tiff, jpg, psd, ai, pdf o altro anche zippato, assolutamente non ne compromette la qualità. „
Certo certo, però così facendo il software ftp della ditta non lo “impoverisce” della gamma dinamica e per eludere ciò li si mandano o via filezilla (il primo che mi è venuto in mente), o via dvd, o via cloud, così mi ha fatto intendere.
Farò comunque tesoro delle vostre indicazioni, userò una post ancora più naturale in fase di stampa.. sono solito a cercare di fare in modo le foto escano il più fedele ai miei ricordi e in effetti questa è uscita veramente strana.. |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 10:56
Come ti hanno già detto, è fondamentalmente un problema di gamma colore del device usato per la stampa.
Devi dare al laboratorio un file in uno spazio colore il cui gamut sia simile (o inferiore) a quello della loro macchina di stampa.
Quindi in ogni caso mai esportare in ProPhoto. Puoi chiedere se accettano l'Adobe RGB, oppure in caso di dubbio usa sRGB.
I laboratori di un certo livello forniscono i profili di carta+stampante che usano.
Questo ti può servire per fare il soft proof in Photoshop oppure, se il laboratorio dà indicazioni in questo senso, puoi inviare i file già convertiti con il loro profilo.
In pratica fai un'operazione che farebbero loro prima di stampare.
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