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Il terzo reich e l'industria


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avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 1:02

"versione autoritaria del socialismo"???? Direi che gli industriali e proprietari terrieri dell'epoca usarono il fascismo come diga contro l'avanzata socialista prima e comunista poi, non vedo come possa avere una qualunque attinenza a schieramenti vicini ai lavoratori. Che poi Mussolini abbia cercato di introdurre alcune riforme sociali all'interno del suo regime totalitario è un altro discorso.
Anche Hitler in Germania, fece alcune cose apprezzabili socialmente, ma non credo lo ricordino in patria per questo in maniera meno negativa per quello che è stato……

Antonche….mi spiace dirtelo ma il revisionismo storico (almeno da noi in Italia) è già in corso da un bel pò di anni…..

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 1:23

l'impianto delle provvidenze per i lavoratori e più in generale per il cittadino, in piedi ancora oggi, nasce da lì e questa è storia, per quanto si cerchi di ignorare e/o negare! Il nostro sistema previdenziale era ammirato e copiato all'estero, non dimentichiamolo!


O la dittatura fascista era già attiva alla fine dell'800 o le cose non tornano

"La Cassa nazionale di previdenza (antenata dell'attuale Inps) in regime volontario nacque nel 1898 e già nel 1907 pagò le prime pensioni a quattro operai del Vercellese divenuti inabili al lavoro: a beneficiarne furono due uomini e due donne, Giovanni Battista Rosso di Pertengo, Clemente Balzaretti di Vercelli, Vittoria Burocco e Apollonia Loreo di Asigliano (si veda “La Sesia” del 22 gennaio 1907). L'introduzione obbligatoria della contribuzione per le pensioni di invalidità e vecchiaia, così come il sussidio di disoccupazione, ebbe vita subito dopo la Prima guerra mondiale, nel 1919. Né si dimentichi l'importantissimo decreto legge sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni dei contadini emanato nel 1917, l'anno di Caporetto: per la prima volta venne introdotto in Italia il principio dell'automaticità della tutela, dando pieno carattere pubblicistico all'assicurazione, principio poi recepito nel Codice Civile del 1942."

avatarjunior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 8:41

Obi-Wan Kenobi e Signor Mario,
è vero, purtroppo, che negli ultimi anni in Italia (e non solo) è in atto un turpe revisionismo storico, favorito, oltre che da una crisi del sistema capitalistico, anche da una classe "politica" di effimero spessore sia ideologico che (soprattutto) culturale.
Vengono così riesumati concetti e idee torbide, che pensavamo debellate dall'Umanità, come il vaiolo. Ci tocca risentire che in Italia i fascisti sono sullo stesso piano dei comunisti, quando questi ultimi, insieme ai liberali e ad altri, hanno scritto la nostra Costituzione, nata sulle ceneri di quel Paese che, proprio i primi, avevano ridotto in macerie...ma soprattutto, rialzano la testa, oltre a ridicoli fascismi, anche intolleranza, razzismo, odio sociale, sovranismo e nazionalismo. Per fortuna la nostra società ha acquisito un minimo di anticorpi e le persone sono sicuramente più informate di quanto non lo fossero negli anni 20-30 del '900, ciò non toglie, però, che bisogna restare sempre in guardia ed esser pronti a ricacciare questi fantasmi nella cloaca della Storia.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:17

Antonche io quando sento che comunismo e fascismo sono messi sullo stesso pieno, penso al comunismo di Stalin.

E in questo senso il comunismo e il fascismo sono la stessa cosa, perchè, come il nazismo, sono regimi totalitari.
Il blocco comunista era costellato da dittature sanguinarie. A Bologna c'è via stalingrado, non dimentichiamolo, e la cosa è totalmente priva di senso. Ma fortuntamente il comunismo in Italia non è mai stato forte al punto da poter anche solo aspirare al totalitarismo rumeno, iugoslavo e via dicendo, e sono abbastanza sicuro che non fosse nemmeno quello l'obiettivo. Del resto come hai correttamente osservato, l'informazione una volta non viaggiava allo stesso ritmo attuale, e sono abbastanza sicuro che non si sapesse totalmente degli stermini in atto.

Quindi è vero, quando si paragonano i comunisti italiani ai fascisti si commette un errore madornale. Ma quando si paragona il comunismo di matrice sovietica al nazismo o al fascismo, beh, si dice la verità.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:44

Comunismo e fascismo non si possono mettere sullo stesso piano, anche semplicemente per la loro natura: concettuale il primo e circostanziale il secondo.

Per il comunista radicale, anche se il più povero di quella società girasse in Ferrari, lui la vuole comunista a prescindere, e per non sbagliare riporterebbe tutti anche al baratto, mentre il fascismo è un fenomeno reattivo che concerne un momento dove una massa notevole della popolazione è intimorita e arrabbiata e ritiene che si possa correggere soltanto con l'uomo forte. Il fascismo storico ormai è una "barzelletta"... il comunismo concettuale è più vivo che mai, perché si alimenta dell'invidia sociale e questa non si esaurisce.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:51

In realtà il fascismo riuscì a prendere il potere perché, per una serie di circostanze dovute anche alla mancanza di polso di altri schieramenti politici (vedi gli sviluppi della versione moderna della "salita all'Aventino" attuata nel '24) si propose come alternativa all'avanzata della fazione totalitarista e squadrista del Partito Socialista, che non solo ricordava effettivamente da vicino i rivoluzionari russi di pochi anni prima, ma che causò anche una profonda lacerazione interna al Partito Socialista stesso rendendolo incapace, in quel momento storico, di creare una proposta politica credibile; logico che questa situazione facesse rizzare i capelli sulla testa degli industriali gettandoli letteralmente nelle mani di Mussolini. Sul fatto che poi questi ultimi fossero realmente tutti fascisti per convinzione piuttosto che per convenienza imprenditoriale avrei parecchi dubbi. Un aspetto emblematico al proposito riguarda le già citate voci circa la presunta "simpatia" di Enzo Ferrari per i fascisti, soprattutto se si considera che negli anni '60-70 non faceva mistero di essere tesserato per il PCI, proprio lui che fabbricava il simbolo stesso del lusso e della proprietà privata; ma in quegli anni, in Emilia e segnatamente a Modena (e ne so qualcosa per esserci nato), era normale che i piccoli e medi industriali avessero la tessera del PCI: possibile che fossero tutti comunisti convinti?

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:53

Nel mondo reale e nella storia il comunismo e i fascismi (al quale ascrivo per non ripetere le cose ogni volta franchismo e nazismo) hanno di fatto sortito gli stessi effetti. Totalitarismi, pulizia etnica, deportazioni. Mi basta questo per metterli sullo stesso piano. Non si tratta di "incidenti di percorso", ma di presupposti comuni.

avatarjunior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:54

Credo si stia facendo confusione tra socialismo e comunismo. Le ideologie comuniste di Marx o Lenin non sono le stesse del regime socialista staliniano o del socialismo italiano da cui si separó Mussolini. Tant'é vero che (citando la treccani) "spiegherà Engels nella prefazione all'edizione inglese del Manifesto del 1888, tutti coloro che si definivano socialisti (owenisti, sansimoniani, ecc.) erano «al di fuori del movimento operaio» e miravano a ottenere «l'appoggio delle classi 'istruite'»; viceversa, si definivano comunisti quei gruppi della classe operaia che si erano convinti della «necessità di una trasformazione generale della società»"
Credo poi esista via stalingrado perché sia stata lo scenario di una delle battaglie più importanti della seconda guerra mondiale, anzi secondo storici come Shirer e Boffa, sarebbe la prima grande sconfitta nazista che darà il via all'avanzata sovietica fino a Berlino.

avatarjunior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:56

E' vero che questo thread sfiora argomenti delicati visto che la politica è esclusa dagli argomenti trattabili sul forum.
Tuttavia fino a quando la democrazia vorrà dire una testa = 1 voto non possiamo rifiutare di riconoscere la tendenza a destra che attualmente si verifica in molti paesi.

Avete notato quante persone millantano da voler fare gesti amorevoli verso gli altri, gli immigati, i senza tetto , i bisognosi ma poi in relatà sono NIMBY (Not In My Back Yard)
che vuole dire "non nel mio giardino , nel mio mondo " ?

Io non ho vissuto sotto il fascismo ma quando vedo filmati di centinaia di migliaia di persone che inneggiano a M. non posso credere che tutte queste persone fossero coercite.

E disconoscere quanto di positivo è stato fatto in quel periodo è un'offesa alla verità.


avatarjunior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 10:57

Credo che se vogliamo parlare di morti causate dal regime comunista sia più giusto citare quelle cinesi perpetrate da Mao piuttosto che quelle staliniste. Comunque questa é solo una precisazione in quanto trovo deprecabili entrambi i regimi (come quello fascista o nazista)

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:18

Talamone hai ragione, mi sono soffermato sul comunismo sovietico perché ha controllato l'Europa dell'est e influenzato i partiti di stampo comunisti in tutta Europa in generale. Katyn è molto più vicina di Piazza Tienanmen, e non solo geograficamente.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:22

Credo si stia facendo confusione tra socialismo e comunismo. Le ideologie comuniste di Marx o Lenin non sono le stesse del regime socialista staliniano o del socialismo italiano da cui si separó Mussolini. Tant'é vero che (citando la treccani) "spiegherà Engels nella prefazione all'edizione inglese del Manifesto del 1888, tutti coloro che si definivano socialisti (owenisti, sansimoniani, ecc.) erano «al di fuori del movimento operaio» e miravano a ottenere «l'appoggio delle classi 'istruite'»; viceversa, si definivano comunisti quei gruppi della classe operaia che si erano convinti della «necessità di una trasformazione generale della società»"
Credo poi esista via stalingrado perché sia stata lo scenario di una delle battaglie più importanti della seconda guerra mondiale, anzi secondo storici come Shirer e Boffa, sarebbe la prima grande sconfitta nazista che darà il via all'avanzata sovietica fino a Berlino.

Hai ragione da vendere, in questo senso ho fatto dei collegamenti decisamente semplicistici.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:26

Il problema sollevato in questo 3d riguarda comunque i rapporti che l'industria (gli industriali) ebbero con un determinato regime, non tanto il regime stesso; quello che rende appunto difficile capire la posizione degli industriali è il famoso detto "niente di personale, sono solo affari!"
In pratica l'aspetto dell'interesse imprenditoriale prende sempre il sopravvento sulle convinzioni politiche personali

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:30

Assolutamente d'accordo con te Daniele, la mia non voleva essere una critica a coloro i quali per necessità si sono ritrovati a fare affari con determinati regimi. L'unica critica reale la rivolgo a Henry Ford, antisemita convinto e forse a Hugo Boss.

avatarjunior
inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:31

Si infatti ogni volta che si cerca di trattare argomenti collocati temporalmente in quegli anni poi il discorso va inevitabilmente a parare sui morti e le atrocità. Comunque era interessante la questione di Ford e dei carri armati sovietici, se qualcuno ha qualche fonte sarei interessato ad approfondire!




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