| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 11:26
“ Il punto più critico che mi sembra di trovare è la coesione e coerenza stilistica: cioè non sono certo che tutte quelle foto, pur avendo un affinità ed una linea tematica comune, possano comunque stare bene insieme „
Andrea, hai toccato uno dei punti fondamentali nella costruzione di un lavoro fotografico articolato.
La coerenza visiva, si sa, è data da diversi fattori che vanno dalla scelta delle focali, all'inquadratura, alla luce, al trattamento del colore, ecc....
Purtroppo normalmente noi abbiamo a disposizione un "eccesso di mezzi" che ci portano ad esagerare la varietà dei modi di approccio al nostro tema. Se avessimo a disposizione un solo obiettivo ed un solo tipo di pellicola, la coerenza visiva del nostro lavoro ne guadagnerebbe già...
Diciamo che uno dovrebbe pensare al "cosa" rappresentare nel suo progetto, insieme al "come" rappresentarlo. E questo non è semplice.
Personalmente tendo ad adattare lo "stile" (per capirci...) all'oggetto del lavoro e a "cosa vorrei dire". Ma inizialmente non è facile immaginare un "contenitore formale" che sia abbastanza ampio da permettere un adeguato sviluppo narrativo, senza però diventare troppo dispersivo e disomogeneo.
Su un lavoro già in fase avanzata, può essere molto utile un confronto con un "estraneo competente".
Anni fa per l'editing di un libro al termine di un lavoro durato circa un anno, mi affidai ad un photoeditor (pagandolo), che mi diede un supporto importante sia nella selezione del materiale sia nella costruzione della sequenza dell'impaginazione.
Ma si può anche chiedere ad un "amico competente"... |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 11:44
“ prima scattavo d'istinto senza un programma preciso, alla fine erano foto disperse, già probabilmente non sono un campione/maestro della fotografia ed alla fine mi ritrovavo ad avere delle foto senza capo né coda, sembravano scattate da un ubriaco che procede a zig zag. „
E per me che sono ancora in questa situazione? Che consigli mi date? 
“ idea generica - sviluppo idea nel dettaglio „
Ma come vi vengono le idee? Io non riesco a trovare qualcosa di convincente, ma mi sembra tutto un qualcosa di già fatto, di copiare qualcosa
Intanto, non posso che applicarmi alla tecnica, che senza quella, comunque si va poco lontano...
“ Se avessimo a disposizione un solo obiettivo ed un solo tipo di pellicola, la coerenza visiva del nostro lavoro ne guadagnerebbe già „
Beh, almeno su questo sono avvantaggiato: i pochi soldi non mi danno tutta questa grande scelta su che strumenti utilizzare  
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| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 12:04
Che domandone, Jack... Da che parte cominciare?
Ti rigiro la domanda: mi trovo davanti ad una pagina bianca con una penna in mano.
Dove trovo le idee? |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 12:08
“ Ma come vi vengono le idee? „
Mentre camino per strada; mentre leggo un libro; mentre sto cacando; mentre guardo un film; la mattina appena sveglio; mentre guardo una bella donna; mentre guardo un quadro... non c'è un percorso preciso... vengono da loro |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 12:59
“ Ti rigiro la domanda: mi trovo davanti ad una pagina bianca con una penna in mano.
Dove trovo le idee? „
Proprio per questo alle superiori scrivevo solo saggi brevi: bastava scegliere le frasi dagli articoli e commentarli 
@Mario
Non sai quanto ti invidio! |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 14:09
Comunque Jack idee completamente originali penso non esistano, ci sono sempre precedenti o idee ispiratrici, sono quas due secoli che si fotografa in lungo e in largo. Negli USA qualcuno come progetto ha ricominciato a fotografare i luoghi immortalati dai primi Topographers, cercando gli stessi punti di ripresa e le stesse angolazioni. Quando ho scattato le mie prime foto del progettino che sopra descrivevo ho poi scoperto che le prime foto di quel genere le aveva già fatte August Stridberg ed il figlio di Nadar. |
| inviato il 16 Dicembre 2018 ore 14:30
Per dare un contributo alla interessantissima questione, copio ed incollo il mio modo di postare foto in galleria da un thread qui vicino, perdonate lo squallore del metodo da office, ma son sicuro che riscriverei tutto comunque pressoche' uguale....
Questo e' il processo che sta dietro alla mia galleria STExplorers
- Avendo notato ( o non essendo riuscito a scovarle ) che su juza c'e' scarsita' di gallerie che raccontino delle storielle, ho individuato tale nicchia e ho proposto un lavoro adatto.
- Deciso il soggetto, che doveva divertirmi nella realizzazione, quindi derivante da mie passioni: elettronica obsoleta, fumetti ( lavoro ), vecchia fantascienza e obiettivi vintage, ho costruito un set adatto che raccontasse una storia nella quale si potessero utilizzare queste quattro componenti.
- La Nikon D200 con i suoi profili jpg in camera e il ccd mi dava la resa ottimale, amplificata da ottiche MF, per riprodurre la grana, i flares e i viraggi tipici di vecchi film di fantascienza.
- Avevo il set, il sistema di ripresa, l'attore, e le luci; queste ultime, per mia scelta, dovevano essere di tipo comune e non roba specializzata da studio, quindi max 3 fonti di luce da normale ferramenta e 1 laser per gli FX.
- La mia fantasia ha messo la storia e l'impostazione delle inquadrature.
- La pp in camera ha lavorato coerentemente con il resto dell'impianto.
Tutto questo e' stato postato con l'intento di divertire qualcuno e mostrare il metodo di lavoro: ogni immagine e' corredata di ampie didascalie che spiegano ogni dettaglio, e alla galleria e' collegato un 3D " il perfetto obiettivo moderno" per scambio di pareri e quant'altro.
Io posto essenzialmente per raccontare qualcosa a chi mi vuole ascoltare, e cerco di impostare il workflow nella maniera piu' coerente possibile. E' un lavoro nato e costruito per puro DIVERTIMENTO E PASSIONE. Meglio di cosi' si muore, ed infatti realizzandolo tornavo bambino..... |
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