| inviato il 21 Novembre 2018 ore 8:29
posso anche non essere d'accordo con una scelta o un modo di lavorare,ma trovo interessante quello che dice Jacopo Pasqualotto, cioè indipendentemente da tutto lo scopo è la foto e le sperimentazioni con idee chiare che portano a certi risultati per me meritano rispetto |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 8:30
Io preferisco un settaggio in macchina neutro per poi dedicarmi personalmente anche alla fase che un tempo era chiamata "sviluppo e stampa", oggi postproduzione, ovvero quella in cui viene resa pienamente visibile ed apprezzabile l'immagine; però capisco la tua posizione nel cercare lo strumento (ovvero l'accoppiata fotocamera /ottica) che più si avvicina già di suo alla tua idea di come dovrebbero riuscire quelle foto, anche se questo implica affidarsi ad una postproduzione già decisa dai tecnici dei vari marchi (o pre-produzione come avveniva per le dias). Sono due filosofie tutt'altro che recenti e che hanno permeato lo spirito delle discussioni tra fotoamatori per decenni, oltre a sostenere economicamente l'industria delle attrezzature da camera oscura, da un lato, e la Polaroid dall'altro (con tanto di Maestri anche nell'utilizzo di quest'ultima). Io arrivo, appunto, dalla camera oscura e ho sempre sofferto un po' dell'impossibilità di trattare in quel modo anche il colore (costi dell'attrezzatura e dei prodotti ad hoc in particolare), quindi per me il digitale ha costituito la chiusura di un cerchio. Credo che la differenza di fondo tra le due filosofie sia che da un lato si cerca lo strumento che già di suo "conferma" la nostra visione, mentre dall'altro si parte dall'idea di "plasmare" lo strumento fino a farlo diventare "nostro" e soltanto nostro. Mi sa che nemmeno le case produttrici, oggi, assecondano in pieno la prima filosofia perché, se da un lato continuano ad applicare settaggi "della casa" che differenziano i propri jpg da quelli degli altri marchi così da mantenere i propri "aficionados", quando si reclamizzano si affidano al lavoro di fotografi qualificati e supportati da postproduzioni anche parecchio sofisticate. |
user84789 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 9:34
Penso che si sia capito che la postproduzione c'è sempre e o la fa la macchina o la facciamo noi partendo dal RAW. Però non mi sembra nemmeno difficile capire che il significato della discussione è un altro. Vale a dire che sarebbe bello vedere le foto JPG per come escono dalla macchina (out of the box, senza smanettare o scegliere altri setting in camera) rispetto a vederle postprodotte non dalla macchina ma da noi e quindi stravolte partendo dal RAW. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 9:44
Però tempo fa ho scattato a un WS con Angarano, si scattava in raw ma impostando ovviamente tutti i parametri come nitidizza, tinta ecc... in macchina, poi ovviamente con canon bisogna usare il programma nativo per conservare il tutto perchè altrimenti in camera raw si perdono questi settaggi scattare in questo modo ti da dei vantaggi, hai subito una visione chiara di quello che avrai e poi in post fai solo le ultime regolazioni |
user84789 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 10:08
Out of the box vuol dire tolgo la macchina dalla scatola, metto la batteria e scatto, senza scegliere niente. Oppure se vuoi puoi fare un reset globale delle impostazioni e scattare. Ed è uno il JPG che esce dalla macchina out of the box. |
user84789 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 10:19
Ma fai finta di non capire o cosa? L'utente non sceglie niente ma è ovvio che ci sia un'impostazione di default definita dal produttore. Ed è quella l'impostazione out of the box. E comunque, anche andando a variare i parametri in macchina, sei comunque confinato dentro quello che ha determinato il produttore, non c'è tutta la libertà di modifica che c'è con una postproduzione fatta a partire dal RAW. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 10:26
credo che i programmi nativi, ma non solo, permettano di"vedere" esattamente lo scatto così com'è con i parametri impostati della macchina e quindi anche out of the box. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 10:45
Mettiamo di riuscire a scattere due immagini identiche (stesso formato, stessa luce, stesso soggetto, stessi tempi....) con due corpi diversi e salvare il tutto in raw+jpg. Ora, se prendo i due raw e li do in mano a qualcuno capace di fare PP, io, le differenze tra un marchio e l'altro le vedo a fatica. Molta fatica. Se prendo i due jpg, le differenza le noto subito. Anche agendo su tutti i valori che la macchina mi permette. Un pò come la Fiat Punto e la Opel corsa: montavano lo stesso pianale e lo stesso motore. Tutto il resto, le rendeva macchine diverse tra loro. Ma, potenzialmente, potevo essere praticamente identiche. Poi, che i files siano numeri, che il jpg sia da sfigati, che si debba passare più tempo a lavorare i file che a produrli con una macchina in mano....è un altro discorso. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 10:52
ragazzi tornando terra terra io credo che il discorso dell'autore è semplice: www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2917125&l=it voglio fare quello, cosa mi serve per farlo on camera? credo che sia tutto qui, ora come dicevo ci sono 100 modi magari, non sto dicendo che la scelta dell'autore è la migliore, ma lui la usa e produce quelle foto e credo che si rapporti secondo questo. E' chiaro che non tutti ragionano nello stesso modo e quindi dire: vorrei sul forum poter vedere come sono quegli obiettivi con quelle macchine perchè vorrei sfruttarle così è un discorso inattuabile però ammetto che non posso dire a priori sbagli |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 11:11
@Jacopo Pasqualotto Non capisco bene la tua ragione per usare i jpeg sfornati dalla fotocamera. A mio avviso l'unica motivazione sensata è quella del tempo e/o pigrizia. Non mi va di fare PP, mi va bene il file sfornato direttamente dalla macchinetta che posso subito usare e condividere. Discorso sensato e legittimo. Ma quello che dici tu, ovvero la “personalità” della fotocamera non lo seguo molto. Su qualsiasi software PP puoi crearti vari preset se vuoi dare un certo look di base alla foto, che poi puoi aggiustare secondo lo scatto specifico. Nulla ti impedisce di creare vari preset per dare più o meno lo stesso look che da la fotocamera con i suoi vari profili… Ok magari non otterrai una cosa identica al 100% ma sono certo che con un po' di impegno si possa ottenere un risultato che, a meno di non andarti a cercare appositamente le differenze, sia su per giù analogo. Comunque, per venire alla tua richiesta, credo che non costi nulla aggiungere una voce tra i dati delle foto. Certo si potrebbe solo aggiungere una voce “jpeg o raw elaborato” ma la vedo dura andare più nel dettaglio. Sul jpeg dovresti specificare quale profilo è stato usato in camera, e anche quello sarebbe un'informazione parziale poichè ci sono vari settaggi, oltre al profilo immagine, che modificano ulteriormente il jpeg (tipo riduzione rumore e tanto altro), senza contare che i profili in camera si possono anche personalizzare... Insomma anche sapendo che una determinata foto è un jpeg sfornato dalla camera, trovo difficile ricavare da questo la "personalità" della fotocamera stessa |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 11:22
Si, sorry se non era chiaro. Ho modificato il messaggio |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 12:15
“ Non capisco bene la tua ragione per usare i jpeg sfornati dalla fotocamera. A mio avviso l'unica motivazione sensata è quella del tempo e/o pigrizia. „ @Serpico Domande senza polemica alcuna: siamo sicuri che usare i Sooc sia solo per risparmiare tempo e/o pigrizia? www.derekclarkphotography.com/blog/jazz-with-fujis-acros-in-the-x-pro2 www.laroquephoto.com/blog/2016/2/11/x-pro2-acros-sooc www.hendriximages.com/blog/2017/1/29/fuji-acros-amazing-jpegs-with-fil Questi sono solo alcun esempi nei quali vedo, probabilmente per un mio limite, l'inutilità del raw. Se il mio intento/desiderio è avere file cosi, perchè dovrei prendere un raw e lavorarlo con un sw fino a trovare un risultato che "sia su per giù analogo" quando ho già tutto? E' anche vero che LR ha i profili Fuji, ma anche li...se ho già tutto in macchina perchè dovrei perdere tempo a assegnare il profilo dopo? Sia chiaro: non dico che la PP è inutile e me ne guardo bene dall'affermarlo, ma in alcune circostanze e per alcune esigenze, non ne vedo l'utilità. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 12:48
@Illele Siamo un po' OT ma comunque... Innanzitutto mi spiego meglio. Intendevo dire che un jpeg sfornato dalla macchinetta non può dare nulla in più in termini di risultato di un RAW elaborato, mentre non è assolutamente vero il contrario. Concordo con te che il RAW è inutile se il jpeg come esce dalla macchina ti va bene , ed è per questo che molti infatti scattano in RAW+jpeg. Se gli va bene il risultato da subito il RAW non lo toccano, ma nel caso ci sia stato un errore (nell'esposizione magari) o che comunque non ti piace la resa del jpeg, sul raw ci puoi sempre lavorare. Se scatti solo in jpeg e qualcosa non ti va bene è più difficile “tornare indietro” Quindi tornando alla tua domanda “ Domande senza polemica alcuna: siamo sicuri che usare i Sooc sia solo per risparmiare tempo e/o pigrizia? „ Queste foto le avresti potute ottenere, praticamente identiche, partendo dal RAW, quindi qual è il vantaggio del jpeg? Che ti sei risparmiato del tempo, ma nulla più. Lo affermi tu stesso d'altroc anto “ Se il mio intento/desiderio è avere file cosi, perchè dovrei prendere un raw e lavorarlo con un sw fino a trovare un risultato che "sia su per giù analogo" quando ho già tutto? E' anche vero che LR ha i profili Fuji, ma anche li...se ho già tutto in macchina perchè dovrei perdere tempo a assegnare il profilo dopo? „ Il RAW ti da qualcosa in più, se nel determinato scatto non ti serve ok, puoi usare il jpeg, ma questo non è vero sempre… e quindi io mi chiedo, perché scattare solo in jpeg quando si può scattare in RAW + jpeg? |
user84789 | inviato il 21 Novembre 2018 ore 12:59
Scattare in RAW+JPG male non fa di certo. La domanda piuttosto è: perché dovrei scattare in RAW e perdere tempo per riuscire FORSE (non tutti sono supermaghi della postproduzione) ad ottenere quello che alcune macchine permettono già di ottenere in JPG, vale a dire una immagine molto buona e soddisfacente? Il problema è che non è possibile capire se una macchina fotografica è in grado di suo di creare un buon JPG oppure no finché su Juza manca l'indicazione se l'immagine è un JPG uscito dalla macchina oppure un file RAW pesantemente postprodotto. Questo credo sia quello che intende l'autore del post. Secondo me se un'immagine è generata da una Canon, da una Nikon, una Sony, un CCD o un CMOS comunque un po' lo si capisce. Perché, al di là dell'aspetto colorimetrico, ci sono particolarità dell'immagine in generale abbastanza distintive dovute al fatto che comunque la maggior parte delle persone parte a postprodurre da una base che è diversa a seconda del tipo di sensore, macchina e colorimetria definita dal brand. Chiaramente non in tutte le foto e finché non tutti useranno i profili di Raamiel. |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 13:03
@Daniele Qui siamo più in topic, e credo anche io che fosse questa la domanda principale dell'autore. Ma come ho già detto, anche mettendo questa differenziazione JPEG - RAW ELABORATO nelle foto su Juza, credo sia molto difficile capire il "carattere" di una determinata macchinetta. Le fotocamere ormai sono super tecnologiche e hanno, anche in-camera, un sacco di parametri modificabili che vanno a influire pesantemente sul JPEG finale, con l'effetto che la stessa identica macchina, settata in modi completamente diversi, sforni dei JPEG molto diversi tra loro. Il discorso funziona meglio su corpi vecchi come il mio (5D old) dove i settaggi sono veramente pochi... |
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