| inviato il 11 Novembre 2018 ore 21:28
@Caterina probabilmente ho fatto confusione, mi scuso. In genere una Sontag la leggo in originale, non mi ricordo più neanche quello. Demenza senile, devo conviverci Per redimermi stanotte procedo con Zoja |
| inviato il 11 Novembre 2018 ore 22:02
Vale ha ragione Caterina, se uno ha preso 30/30 in un esame di filosofia con Geymonat, classico o non classico, la Sontag se la beve a colazione |
| inviato il 12 Novembre 2018 ore 19:38
Sono all'85% su Kindle e schermo PC (però ho anche letto romanzi lunghi su un Android 5" ). Il pamphlet varrebbe la pena solo per l'estesa bibliografia. Italiano facile. Uno della mia generazione (ventun'anni nel 1968) legge con piacere libri così perché sono fortemente storici e politici. Ogni tanto compare il concetto di inconscio collettivo, se non sbaglio è quello che ha distinto Jung da Freud, ma non è invadente. Probabilmente devo rileggermelo con calma. Non so se Zoja sia ebreo. Nel libro ci sono continui riferimenti alle vicende ebraiche, mi sembra improbabile che un Casa Pound lo possa trovare godibile. Mi mancano poche pagine, ritorno qui. |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 14:37
Mi è finito il libro e avevo voglia di leggerne di più! Non sono sicuro di avere capito tutte le spiegazioni di Zoja. La lettura è piacevole e intrigante. I riferimenti sono molto socio-politici. La fotografia c'entra sì ma non in modo ossessivo, non è un libro di fotografie (otto in tutto!) è più sul peso che fotografie di propaganda possono avere. Ancora una volta, vasta bibliografia, un libro adatto a studiosi piuttosto che a un dilettante come me |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 14:59
Sappiate che vi leggo con tanto amore. La "sparata" di Claudio Cortesi l'avrei voluta scrivere io. |
| inviato il 13 Novembre 2018 ore 15:28
L'analogico non esiste. Se la materia (quindi tutto) è all'origine una combinazione di cariche positive, negative, neutre è di fatto digitale ovvero rappresentabile con soli numeri. La stessa immagine sulla pellicola è frutto di un'alterazione chimica (quindi di natura elettrica) di cristalli di argento. O no? Troppo radicale? Carlo |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 1:28
Scaricata la Sontag con un p2p che ci ha messo ore! L'ha scritto nel 1973. Ricordo un amico che mi diceva come molti chitarristi suonassero meglio di Paul McCartney. Si era alla fine degli anni '80, io gli facevo notare che Paul suonava come suonava nel 1963. Quaratacinque anni fa forse c'era qualche astronomo che prendeva immagini digitali. Dilagavano le Nikon F, soprattutto. Blow-Up è del '67, primo film a colori del grande Michelangelo, maestro del BN. Destino volle che il direttore della fotografia gli involasse Monica Vitti, non si può avere tutto! |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 3:09
Seguo |
user117231 | inviato il 15 Novembre 2018 ore 6:46
L'ho letto, confermo.. è un genio. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 15:12
@I_Felix intendi la Sontag o Zoja? |
user117231 | inviato il 15 Novembre 2018 ore 18:25
No, in realtà non ho letto nulla. Ma mi andava di confermare l'idea di Caterina..giusto perché non si possa dire, che non siamo mai d'accordo.  |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 18:33
Felix....è sempre il solito spacciatore oppure hai cambiato ? |
user117231 | inviato il 15 Novembre 2018 ore 18:59
Erba gatta sempre dallo stesso giardino a costo zero. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 19:35
Appunto Felix mi sembrava strano, leggere un libro sulla fotografia provoca perdite gravissime alla possibilità di evolvere uno stile originale e nuoce gravemente allo sviluppo armonico della personalità , non è così? |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 19:37
Non lo vedo un libro cambiare il nostro Felix. Come tutti i gatti vive nel suo mondo e schifa noi umani |
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