user1338 | inviato il 23 Novembre 2012 ore 12:41
Perbo a parte l'uso improprio del termine sangue spero di essermi spiegato bene: c'è al loro interno qualcosa che la notte si raffredda e la mattina deve scaldarsi, questo volevo indicare. |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 12:51
“
" ho trovato solo quella nella tua Gallery, pensavo facessi paesaggi „
ah ok - capito. Ma non sono paesaggista, faccio più reportage.. un po' di miei scatti sono qui, anche se disordinati: www.perbo.it |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 12:59
Non faccio macro ma so per certo che alcuni usano la lacca o le bombolette di spray congelante. Se sia giusto o meno è un discorso assai lungo. |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 13:06
“ Perbo a parte l'uso improprio del termine sangue spero di essermi spiegato bene: c'è al loro interno qualcosa che la notte si raffredda e la mattina deve scaldarsi, questo volevo indicare. „
sì sì il concetto era chiarissimo, e corretto: ho voluto puntualizzare un po' pignolescamente per evitare che qualche nuovo partecipante al forum fosse tratto in inganno.
tra l'altro, il fatto che alcuni aracnidi (i ragni, in particolare) usino l'emolinfa invece del sangue è interessante perché permette loro di muoversi: le zampe sono idrauliche, praticamente :)
ed è un meccanismo che consente loro di stare immobili per ore, e poi scattare rapidissimi. Cosa che noi non potremmo mai fare, chiaramente  |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 13:09
“ so per certo che alcuni usano la lacca o le bombolette di spray congelante. Se sia giusto o meno è un discorso assai lungo. „
penso che siano una minoranza, è un comportamento assolutamente sbagliato. |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 13:54
“ quando si cammina in un prato,di insetti ne uccidiamo a migliaia „
sicuramente, però senza intenzione! Ucciderli o fargli del male apposta per fare le foto non sarebbe carino.
Perbo, belle le tue foto, però sono aracnofobissima!!!
ciao
Chiara |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 15:18
sì, la questione dell'etica nelle foto macro ogni tanto torna (giustamente) alla ribalta.
Io la penso come Juza e gli altri: non mi pare il caso di uccidere volontariamente un insetto, soprattutto se sono rari! Mi ricordo anni fa quando ho fotografato per la prima volta uno stilbum cyanurum, non ne avevo mai visti.. ero stato poi contattato da persone che ne facevano collezione (ovviamente con spilli & quadretti) e c'ero rimasto tanto male.
Però varia da persona a persona, ed è vero che non mi faccio problemi a seccare le zanzare che mi girano per casa.. anzi :)
ps: le tue sull'astrofotografia sono spettacolari: ho appena preso una EQ5, tempo (libero e atmosferico) permettendo comincerò a cimentarmi nel vostro bellissimo campo :) |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 16:55
“ C'é da dire che le foto in focus stacking agli insetti che io sappia son fatti con soggetti morti „ non è sempre vero, parecchie mie macro in focus stacking sono state fatte a soggetti vivi e vegeti, magari assonnati o intorpiditi dal freddo della notte ma assolutamente vivi. Ho anche scatti di insetti deceduti, come l'ultima vespa che ho postato ieri che ho trovato morta in soggiorno 
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user1338 | inviato il 23 Novembre 2012 ore 18:17
Ok Perbo, giusto essere pignoli, grazie per la precisazione tra l'altro molto interessante.
Il bello della macro è che ti permette di conservare immagini di insetti, ragni, farfalle ecc., con bellissimi colori e dettagli che non si vedrebbero a occhio nudo, senza far loro del male, men che meno ucciderli e imbalsamarli.
Io ho sempre detestato gli insetti ma fotografarli nel loro ambiente me li ha fatti vedere con occhi diversi, oggi non potrei rinunciare alla macro e al meraviglioso minimondo.
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| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 12:58
Riesumo questo post perché sono soddisfatto e contento di non essere l'unico o uno dei pochi a pensare che per la macrofotografia non si debba uccidere o usare metodi irrispettosi verso la natura e verso i piccoli abitanti della stessa perché non si è in grado di riprenderli.
Il mio è solo uno sfogo dopo essere stato bloccato da utenti su NCI che scattano macro usando colle, lacche o ucciedendo insetti e quando ogni volta intervengo cercando di far capire che è eticamente sbagliato e irrispettoso vengo preso per un ×.
Ma sono felice che qui su juza la maggioranza dei fotografi la pensa come me e che se non c'è rispetto per quello che si fotografa non è fotografia...
Scusate lo sfogo... |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 13:43
Personalmente non mi piacciono le macro troppo perfette, frutto dell'unione di decine e decine di scatti. Sono spettacolari da vedere, ed anche se tale tecnica richiede non poca maestria, le ritengo falsate. Almeno spero siano realizzate su insetti vivi e non artificialmente narcotizzati. |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 15:30
" so per certo che alcuni usano la lacca o le bombolette di spray congelante. Se sia giusto o meno è un discorso assai lungo. "
Ma....visto la quantità di "foto" così perfette ho qualche dubbio che sia una minoranza..sarà che sono diffidente...anche questa cosa che leggo spesso,"posatoio scelto", vorrei sapere come fate a scegliere sto posatoio,non capisco,prendete la farfallina di turno e la mettete dove volete? |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 15:53
Trovo questa discussione molto interessante, in quanto anche io mi sono posto la stessa domanda: sono vivi??
In realtá in alcune pensavo addirittura a delle copie in plastica o altri materiali.
Alcune foto sono sorprendentemente perfette e sembrano costruite ad ok.
Dico sembrano, perchè essendo totalmente ignorante in materia, parlo solo per sensazioni.
Ecco perchè, nonostante mi piaccia molto guardarle, non commento mai le macro.
Il rischio di dire fessate è troppo alto.
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| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 15:54
Penso che utilizzando dei feromoni si possa scegliere anticipatamente il posatoio. Credo non sono di certo esperto. Quelle poco foto macro che ho fatto sono fatte su animali rigorosamente vivi e non collaborativi hehe |
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