| inviato il 20 Settembre 2018 ore 22:53
“ il primo è che un filtro riduce la luce che entra nell'obbiettivo e con l'attrezzatura economica che ho non ho luce da perdere „ se giri a scattare di Notte senza treppiede..... ti consiglio (lascia perdere). “ Pensi che il filtro sia superiore al WB digitale? O il risultato è lo stesso? „ Fatti un giro in rete per vedere che risultati si ottengono |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:08
“ a volte ho delle foto talmente gialle da sembrare monocromatiche „ perchè è praticamente così! Come puoi vedere in questa pubblicazione lft.unich.it/laboratorio-fisica-tecnica/images/pdf/lezioni/illuminotec le luci gialle al sodio hanno un'emissione luminosa molto ritretta e non adatta a rendere correttamente i colori in quanto mancano quasi completamente le frequenze verdi -blu; per confronto hanno un Ra compreso fra 25 e 65, contro oltre 80 delle fluorescenti domestiche, mentre la luce solare ha valore naturalmente 100. Per questo anche facendo il bilanciamento i risultati sono scarsi; il filtro consigliato invece sfrutta la proprietà del didimio di bloccare esclusivamente l'emissione gialla del sodio, lasciando praticamente inalterate le altre frequenze |
user158139 | inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:21
“ Va beh ma la questione del grigio medio, per la quale se inquadri un soggetto nero devi sottoesporre, e un soggetto bianco sovraesporre per averli rispettivamente nero e bianco invece che grigio ha comunque attinenza con il funzionamento dell'esposimetro, e non con il bilanciamento del bianco. Se poi il dato del 18% è una bufala credo che continuerò a dormire come un bambino lo stesso... „ La questione è che la Kodak, che ha inventato il cartoncino al 18%, ha sempre sostenuto che in condizioni di normale luminosità dell'inquadratura si dovrebbe sovraesporre di mezzo stop rispetto alla lettura fatta con il cartoncino stesso. La calibrazione delle macchine è fatta al 12% (che aumentato del 50% fa appunto 18%). Il cartoncino grigio può anche essere utilizzato per correggere bilanciamento del bianco in PP, comunque. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:24
“ se giri a scattare di Notte senza treppiede..... ti consiglio (lascia perdere). „ Ahah eh beh quello era ovvio, scattando foto a persone o comunque non "pianificate" non posso stare lì a piazzare il treppiede, altrimenti sarebbe tutto più facile “ perchè è praticamente così! Come puoi vedere in questa pubblicazione lft.unich.it/laboratorio-fisica-tecnica/images/pdf/lezioni/illuminotec le luci gialle al sodio hanno un'emissione luminosa molto ritretta e non adatta a rendere correttamente i colori in quanto mancano quasi completamente le frequenze verdi -blu; per confronto hanno un Ra compreso fra 25 e 65, contro oltre 80 delle fluorescenti domestiche, mentre la luce solare ha valore naturalmente 100. Per questo anche facendo il bilanciamento i risultati sono scarsi; il filtro consigliato invece sfrutta la proprietà del didimio di bloccare esclusivamente l'emissione gialla del sodio, lasciando praticamente inalterate le altre frequenze „ Wow grazie mille, non mi aspettavo una risposta così esaustiva, allora non era solo una mia idea. Mi avete convinto, il filtro è decisamente nella lista dei prossimi acquisti, grazie ancora per le risposte. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:26
Ma si tratta di un filtro a lastra... non si sposa un granché bene con una fotografia 'non pianificata'... |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:29
“ Ma si tratta di un filtro a lastra... non si sposa un granché bene con una fotografia 'non pianificata'... „ In teoria ci sarebbe anche circolare, anche se per il mio budget penso che andrò su qualche sottomarca e comincerò a sperimentare così. Conta che comunque non lo userei tanto per la fotografia "accidentale" perché come ho detto con la mia attrezzatura abbastanza economica ho bisogno di tutta la luce che posso avere. Se dovessi comprarlo lo userei necessariamente con il treppiede. |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:30
Ah ok, mi sembrava avessi appena scritto l'esatto contrario |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:34
“ Ah ok, mi sembrava avessi appena scritto l'esatto contrario MrGreen „ E' tardi, chiedo venia |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:39
Lascia stare le sottomarche, rimarresti ancora insoddisfatto, cerca il miglior prezzo in rete con pazienza troverai quello che cerchi |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:59
“ Lascia stare le sottomarche, rimarresti ancora insoddisfatto, cerca il miglior prezzo in rete con pazienza troverai quello che cerchi „ Scusate la mia ignoranza, ma un semplice filtro blu? Cosa farebbe di tanto diverso? www.kpraslowicz.com/2017/11/05/night-photography-dealing-with-yellow-l I risultati che si ottengono non sembrano male, ma io non me ne intendo proprio quindi non capisco la differenza. Poi non venendo dalla fotografia analogica la mia esperienza con filtri colorati è pari a zero |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 9:32
“ I risultati che si ottengono non sembrano male, ma io non me ne intendo proprio quindi non capisco la differenza. Poi non venendo dalla fotografia analogica la mia esperienza con filtri colorati è pari a zero „ Se scatti in raw e usi photosohp puoi emulare i filtri che si usavano in analogico senza spendere soldi per i filtri (ottenendo gli stessi risultati nel 90% dei casi) ...l'unico filtro non emulabile è il polarizzatore . |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 9:45
i filtri azzurri della serie 80 sono filtri di conversione, in pratica hanno una curva di trasmissione leggermente calante, col massimo nel blu e il minimo nel rosso. Si usano appunto per correggerei i colori in caso di illuminazione diversa da quella diurna. I filtri al didimio hanno invece una trasmissione praticamente piatta, quasi costante su tutto lo spettro, tranne una ristrettissima porzione centrata sulla riga gialla del sodio. Per questo sono più efficienti (almeno quelli di buona qualità) e l'effetto è impossibile da replicare in PP! Purtroppo ho il sospetto che qualche ditta spacci un normale filtro azzurro per uno al didimio; il vero vetro al didimio è dicroico, cambia colore osservato a differenti angolature. Venivano usati già decenni fa in analogico col nome di redhancer o red enhancer (nome dovuto al fatto che levando una parte di giallo il rosso acquista vivacità) e capita ancora di trovare nelle aste a prezzi umani |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 9:57
Fai la cosa migliore, non fartene una malattia perché è un problema praticamente irrisolvibile. Certo che se lavori con le luci di studio il problema non esiste: fai il bilanciamento del bianco o, meglio ancora, rilevi la temperatura cromatica esatta col termocolorimetro e il problema è risolto, ma per strada, dove cioè un soggetto potrebbe pure essere illuminato da tre o quattro luci ognuna con una propria temperatura colore, mi dici su quale di queste effettui il bilanciamento? A sto' punto tanto vale impostare l'icona con la lampadina e prendere per buono il compromesso che ne deriva ... |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 9:57
“ i filtri azzurri della serie 80 sono filtri di conversione, in pratica hanno una curva di trasmissione leggermente calante, col massimo nel blu e il minimo nel rosso. Si usano appunto per correggerei i colori in caso di illuminazione diversa da quella diurna. I filtri al didimio hanno invece una trasmissione praticamente piatta, quasi costante su tutto lo spettro, tranne una ristrettissima porzione centrata sulla riga gialla del sodio. Per questo sono più efficienti (almeno quelli di buona qualità) e l'effetto è impossibile da replicare in PP! Purtroppo ho il sospetto che qualche ditta spacci un normale filtro azzurro per uno al didimio; il vero vetro al didimio è dicroico, cambia colore osservato a differenti angolature. Venivano usati già decenni fa in analogico col nome di redhancer o red enhancer (nome dovuto al fatto che levando una parte di giallo il rosso acquista vivacità) e capita ancora di trovare nelle aste a prezzi umani ;-) „ Si io li utilizzo ancora sull'analogico, però adesso come adesso perdere un po' di tempo in PP porta quasi allo stesso risultato, (certo come ho scritto prima nel 90% dei casi). Però ricordo che quando li acquistai costavano uno sproposito e sono molto delicati, non so fino a che punto conviene prenderli per un uso amatoriale. E come hai ben specificato bisogna comprarli di buona qualità per essere sicuri del risultato....a prenderli usati (a meno di vederli di persona) non mi fiderei... |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 18:31
“ i filtri azzurri della serie 80 sono filtri di conversione, in pratica hanno una curva di trasmissione leggermente calante, col massimo nel blu e il minimo nel rosso. Si usano appunto per correggerei i colori in caso di illuminazione diversa da quella diurna. I filtri al didimio hanno invece una trasmissione praticamente piatta, quasi costante su tutto lo spettro, tranne una ristrettissima porzione centrata sulla riga gialla del sodio. Per questo sono più efficienti (almeno quelli di buona qualità) e l'effetto è impossibile da replicare in PP! Purtroppo ho il sospetto che qualche ditta spacci un normale filtro azzurro per uno al didimio; il vero vetro al didimio è dicroico, cambia colore osservato a differenti angolature. Venivano usati già decenni fa in analogico col nome di redhancer o red enhancer (nome dovuto al fatto che levando una parte di giallo il rosso acquista vivacità) e capita ancora di trovare nelle aste a prezzi umani ;-) „ Cercando "red enhancer" ho travato un filtro della Hoya a un prezzo decente che promette un vetro al didimio, potrebbe essere un'opzione per togliermi lo sfizio. Certo non mi vedo spendere 200 euro o giù di lì per un filtro, almeno non nell'immediato futuro. Una curiosità: ho visto che esistono anche filtri green enhancer e blue enhancer. L'unica informazione che sono riuscito a capire è che uno migliora i verdi e uno i blu. Approfitto ancora una volta della tua disponibilità per chiederti se hai familiarità con questi ultimi e se sai dirmi qualche curiosità in più sul loro utilizzo e funzionamento |
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