RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Liberatoria per foto a persone nel corso di una pubblica manifestazione


  1. Forum
  2. »
  3. Tema Libero
  4. » Liberatoria per foto a persone nel corso di una pubblica manifestazione





avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 9:12

Poi se dovesse averne un danno seriamente, li si sarebbero dolori grossi Triste

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 9:46

Mario non vado in contrasto perché so l'utizzo che ne faccio della foto e mi assumo le responsabilità. Non è mio intento rovinare la vita a nessuno e se ritengo qualche immagine compromettente trovo il taglio più adatto per non rendere riconoscibile il soggetto. Inoltre i miei scatti li pubblico moooolto tempo dopo che sono stati realizzati e non il giorno seguente. Poi onestamente di chi fa finta malattia e frega colleghi e datore non è che me ne può fregar più di tanto.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 10:15

"Poi se dovesse averne un danno seriamente, li si sarebbero dolori grossi Triste'...ricordatevi che tutto va dimostrato e documentato non pensate che sia così facile chiedere un risarcimento per far cassa e bisogna valutare se il gioco vale la candela...i giudici non sono stupidi e sanno valutare.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 13:26

Mario non vado in contrasto perché so l'utizzo che ne faccio della foto e mi assumo le responsabilità. Non è mio intento rovinare la vita a nessuno e se ritengo qualche immagine compromettente trovo il taglio più adatto per non rendere riconoscibile il soggetto. Inoltre i miei scatti li pubblico moooolto tempo dopo che sono stati realizzati e non il giorno seguente. Poi onestamente di chi fa finta malattia e frega colleghi e datore non è che me ne può fregar più di tanto.


Non è solo per danni a chi non va al lavoro, che comunque si pagherebbero e sarebbe bene dirlo a chi chiede informazioni, ma anche la richiesta di un giusto risarcimento, in altre parole se qualcuno viene fotografato e la sua foto pubblicata ha diritto a chiedere che venga rimossa immediatamente ma se è stampata su riviste o su libri diventa un problema perché non è più possibile rimuoverla senza spese ea quel punto si paga la cifra richiesta, m anche se alta, o si va in causa e si aprano i propri e altrui avvocati oltre al giusto compenso. Credo che occorrerebbe essere chiari anche su questo quando si danno informazioni

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 13:28

Poi se dovesse averne un danno seriamente, li si sarebbero dolori grossi Triste'...ricordatevi che tutto va dimostrato e documentato non pensate che sia così facile chiedere un risarcimento per far cassa e bisogna valutare se il gioco vale la candela...i giudici non sono stupidi e sanno valutare.


Certo e credo che alla fine il fotografo pagherebbe

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 14:41

Mario quello che tu scrivi riguarda i professionisti non l'amatore. Sono due cose un po' diverse. Chi pubblica su Juza o instagram non è che percepisce soldi per pubblicare per cui al massimo ti viene chiesto di rimuoverla. Qualcuno tempo fa ebbe la brillante idea di postare un video alquanto imbarazzante riguardo un collega danneggiando l'immagine dell'azienda. Nel giro di poche ore la società per cui lavoro si attivò per farlo rimuovere da YouTube e la storia é finita lì. Se volevano andavano oltre (forse lo avranno pure fatto non saprei dirti) ma la storia è finita con la rimozione del video. Quindi chiedere risarcimento non è facile come si voglia far credere.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 14:49

Vincenzo tu parlavi anche di carta stampata e se il soggetto chiede i danni all'editore sei tu che paghi e questo riguarda sia il professionista che l'amatore, se tu pubblichi una ia foto e ne trai un guadagno, non solo economico ma anche di immagine, qualsiasi giudice è pronto a riconoscere al soggetto il giusto compenso e a farti pagare tutte le spese processuali.
Torno a dirlo: se si pubblica su un forum è difficile che ci siano problemi che vadano oltre l'ingiunzione a rimuovere l'immagine se si pubblica su carta, riviste, libri eccetera, o mostre importanti la liberatoria va fatta assolutamente e trovo una grande leggerezza e irresponsabile non specificarlo quando ci chiedono consigli di questo tipo

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 15:55

Se solo una piccolissima parte dei tifosi/sportivi inquadrati prima, durante e dopo le partite di calcio trasmesse in tv dovesse far causa i tribunali italiani dovrebbero dichiarare fallimento...
Chi assiste, o ancora meglio partecipa da protagonista ad eventi pubblici, sa benissimo ed è consapevole che può essere inquadrato e la sua immagine trasmessa per ogni dove.
Se fotografo il Papa, il presidente della Repubblica, un ministro o altro personaggio " pubblico " me ne frego se alle sue spalle appare tal dei tali a cui non ho chiesto liberatoria.
Credo che questo valga sia per i professionisti che per gli amatori.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 16:05

Mario forse mi sono espresso male. La maggior parte delle persone che ha pubblicato qualche scatto per riviste tipo NG è nella pagina dei lettori e non perché NG gli abbia chiesto qualcosa per cui "niente soldi" ma la soddisfazione di essere comparsi su testate di un certo spessore. Il fatto che non percepiscono soldi (per altro di un'immagine sicuramente non offensiva altrimenti non ti pubblicano) che risarcimento spera di ottenere la persona. Il giornale non si assume responsabilità riguardo il materiale spedito dai lettori e per prassi li mette in guardia (di solito nelle spiegazioni come inviare la foto) per tutelarsi caso mai dovesse incappare in qualcuno a caccia di soldi (mica è fesso). Prova pensare tutta la procedura che devi fare per chiedere i danni più i costi e quante speranze potresti avere per vedere qualche spicciolo...forse (con il rischio di non recuperare i soldi per le spese sostenute). Al di fuori di questo che non è altro che un caso estremo, calcola che sempre meno gente guarda e compra riviste del settore (son quasi tutte fallite) e quante possibilità ci possono essere che il soggetto sia proprio uno di questi lettori superstiti e se lo fosse ci sono poche probabilità che rientri tra quelli pronti a far causa, anzi apprezzerebbe. Riguardo alle mostre non posso che riderci su in quanto non è mai capitato a nessuno di essere stato portato in causa per una foto esposta. Potrebbe succedere ma devi essere un fotografo che ha mercato e avere tanti ma tanti visitatori e non un pincopallino qualunque dove alla mostra ci vanno quattro gatti tra parenti e conoscenti. Le liberatorie vanno fatte firmare ma riguarda più che altro chi fa fotogiornalismo. Diciamo le cose come stanno veramente senza confondere le persone sui rischi seri dove bisogna far attenzione a non essere denunciati sul serio . Molti bambini ritratti dalla Maier sono stati rintracciati per ricostruire la sua storia. Non mi risulta che siano partite richieste di risarcimento. Soffermiamoci a pensare il business che si è creato dietro le sue immagini tra mostre libri e documentari. Per concludere, le probabilità di poter correre qualche rischio c'è ma è rarissimo per quanto riguarda il fotografo amatoriale. Il professionista conosce molto bene le regole del gioco e sa cosa pubblicare e cosa no. Io calcolo i miei rischi per logica visto che la legge è confusa e fortunatamente i giudici sanno a chi bacchettare.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 16:43

Ci risiamo con il fatto che il fotografo non prende soldi! La faccio semplice: tu mi fotografi a mia insaputa; pubblichi la foto su una rivista che non ti paga ma che lascia a te tutta la responsabilità; io vedo la mia foto e chiedo all'editore, come mio diritto, di rimuovere la foto; l'editore non può, ovviamente, ritirare tutte le copie e mostra il suo regolamento dove è scritto che per le foto che invii dichiari di avere la liberatoria; io allora mi rivolgo ad un avvocato, non mi fa pagare perché prenderà i soldi a fine causa da te perché sa benissimo che vincerà (ce ne sono tanti che lavorano così); si va in causa, il giudice stabilisce il compenso in relazione alla tiratura e considerato che hai pubblicato senza consenso e dichiarato il falso, lo fissa al massimo possibile e ti condanna, come prassi, al pagamento delle spese processuali; io becco un paio di millini, il mio avvocato pure, ovviamente anche il tuo avvocato. Tutti, tranne te, ridiamo con una bella cifretta in tasca, l'editore non ha subito danni e tu hai sborsato una cifrata che ti avrebbe consentito un bel corredino Nikon Z.

Per quanto riguarda la possibilità che qualcuno veda le tue foto tu stesso scrivi: "...È vero capita che vieni contattato. A me è successo più volte ma non essendo il mio lavoro non sono interessato..."

Non basta dire "Tanto non mi beccano" perché tu stesso hai ammesso che qualcuno ti ha beccato anche se, per tua fortuna, sono state persone tranquille e serene.

Per quanto riguarda le mostre, non mi pare di averle citate nella questione delle cause, è facile staccare la foto dal chiodo e darla firmata e incorniciata al soggetto lì il problema è che ti sputtani a vita e hai chiuso con i giri seri non è nelle richieste di rimborso.

Io calcolo i miei rischi per logica visto che la legge è confusa e fortunatamente i giudici sanno a chi bacchettare.


La legge non è assolutamente confusa ma molto chiara L633/1941 art. 96 e codice civile art.10 forse sei tu che fai un po' di confusione, sui giudici hai perfettamente ragione sanno chi bacchettare e in questo caso il bacchettato sarebbe il fotografo

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 17:38

Mario ti vai in casi estremi che non sono mai accaduti o almeno non mi risulta e ti rispondo:Se non ho soldi e posso dimostrarlo vinci la causa...bravo, bravissimo ma a casa non ti porti un bel niente. Quindi se porti esempi estremi ti rispondo con esempi estremi successi realmente su reati molto più gravi dove qualcuno pensava di far soldi ma non ha beccato un bel niente.Quindi se chiedi piccole cifre e ragionevoli ...forse, ma il gioco non vale la candela se invece come intendi tu pensi prendere bei soldini sei fuori binario. Vinci solo la causa...al massimo e solo se riesci a dimostrare di essere tu quella persona in modo concreto. Il fotogiornalismo racconta/documenta e se nel tuo racconto fotografico ci sono soggetti riconoscibili che non ti hanno autorizzato la pubblicazione delle immagini o che non hanno nulla a che fare con la storia che stai raccontando (ma tirati a loro insaputa nel reportage) sei "fottu.to". Quindi uno scatto "singolo fine a se stesso" non offensivo che non ha scopo commerciale non ha mai portato rogne a nessuno (almeno fino adesso). Sul web al massimo puoi chiedere la rimozione riguardo i giornali (parliamo di foto inviate dai lettori senza compenso economico) posso solo dire a quelli che impugnano una causa: In bocca al lupo. Un conto è ciò che dice la legge è un conto è applicarla per una foto che non ha nulla di offensivo altro per scopi commerciali o falsa informazione danneggiando l'immagine del soggetto. Il professionista quando non ha la liberatoria si limata ad una striscia spessa nera su gli occhi ed è in regola

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 18:02

www.instagram.com/p/BnVlcY_l1Qc/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=kz9h www.instagram.com/p/BmqBEPlFmyx/?utm_source=ig_share_sheet&igshid=422i Che soldi mi chiederebbero...pensi che riuscirebbero a spillarmeli?...non penso;-)

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 18:56

Vincenzo non giocare sulla pelle degli altri! Sai benissimo che i soggetti di queste foto non sono riconoscibili, ma se, come ha chiesto Augusto, parliamo di ritratti e di soggetti riconoscibili è un'altra cosa. Sai benissimo che non ho parlato solo di risarcimento del danno ma anche di compenso a cui il soggetto ripreso avrebbe diritto ed è commisurato alla diffusione che ha avuto la sua immagine; continui a parlare di fotogiornalismo dimenticando che nel caso del fotogiornalismo esiste il diritto di cronaca e quindi non è necessaria la liberatoria;
Poi questa diatriba un po' mi ha annoiato anche perché ormai che ci legge un'idea se l'è fatta: io sono per la prudenza e il rispetto tu no, tu consigli di pubblicare, anche mezzo stampa, ritratti, anche in primo piano, senza liberatoria ma dimentichi di ricordare che pubblicare senza liberatoria non è scevro da rischi.

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 18:58

Riassumo per Augusto: pubblicare senza liberatoria non è consentito, tranne casi specifici indicati dalla normativa, farlo sul Web non ha grossi rischi di carattere risarcitorio e basta interrompere l'abuso, con la rimozione della foto, perché la questione si risolva; pubblicare su mostre non ha rischi economici, alla fine si interrompe immediatamente l'abuso come sul web, ma potrebbe avere pesanti danni d'immagine per il fotografo; pubblicare a mezzo stampa porta con sé notevoli rischi economici che vanno dal ritirare tutte le copie in circolazione, ove possibile, o risarcire con il giusto compenso il soggetto, mentre in caso di causa civile si perderebbe sicuramente e ci si troverebbe anche a pagare le spese legali

avatarsenior
inviato il 19 Settembre 2018 ore 19:02

Se solo una piccolissima parte dei tifosi/sportivi inquadrati prima, durante e dopo le partite di calcio trasmesse in tv dovesse far causa i tribunali italiani dovrebbero dichiarare fallimento...
Chi assiste, o ancora meglio partecipa da protagonista ad eventi pubblici, sa benissimo ed è consapevole che può essere inquadrato e la sua immagine trasmessa per ogni dove.
Se fotografo il Papa, il presidente della Repubblica, un ministro o altro personaggio " pubblico " me ne frego se alle sue spalle appare tal dei tali a cui non ho chiesto liberatoria.
Credo che questo valga sia per i professionisti che per gli amatori.


Non è così! Per i tifosi allo stadio, per chi assiste ad eventi pubblici o chi è vicino al Papa non serve liberatoria ma se fotografo un singolo tifoso o un singolo fedele e la fotografia si regge su quel singolo soggetto allora la liberatoria è indispensabile

Forse questo link potrebbe esserti utile per chiarirti le idee

www.fotografi.org/pubblicabilita_foto_ritratto_esempi_concreti.htm

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.







Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me