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Istogramma nel mirino Reflex


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avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 13:33

Resta il fatto che la visione a mirino ottico e' meno stancante e piu' reale. P.s. : ieri in gita alle 14 sotto il sole a picco, ovviamente ho usato la mirroless, impagabile ;-)

Per me personalmente vale il contrario, meglio l'evf. Per la realtà... se l'EVF è buono, nella maggior parte dei casi riproduce in modo più fedele quello che sarà la foto (senza considerare l'eventuale presenza di effetti). Il sensore non è l'occhio.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 13:34

Occhio che se uno ha bisogno di verificare l'istogramma anche in scatti normali come esposizione…..dà prova lampante di non conosce bene, per non dire per nulla, il trabiccolo che ha in mano.

L'istogramma dovrebbe servire da verifica solo in casi veramente difficili di esposizione, tipo i controluce estremi, ed anche in quelli, va preso con le molle, perché non può dare, è impossibile che dia, la vera dinamica registrata dal sensore allo scatto.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 13:48

L'istogramma dovrebbe servire da verifica solo in casi veramente difficili di esposizione, tipo i controluce estremi, ed anche in quelli, va preso con le molle, perché non può dare, è impossibile che dia, la vera dinamica registrata dal sensore allo scatto.

A parte la normale approssimazione ed eventuale compressione del raw, perché dici che non può dare la "vera" dinamica?

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 17:08

ok, sappiamo che l'istogramma non e' la reale situazione di ciò che la macchina sta registrando, ma ci da una bella mano a capire al volo su cosa intervenire per scattare al meglio.
Ribadisco, lo trovo molto utile in qui casi che non hai sufficientemente tempo e spazi per scattare con calma, filtri, treppiede e altro.
Non ho ancora provato mirini da 2 o 3 milioni di pixel e di ultima generazione, quindi forse la percezione di " visione ottica" e' migliorata Confuso

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 17:57

Concordo con chi dice che l'istogramma può essere un aiuto in certe situazioni anche se non è super preciso. Specialmente per chi dispone dell'istogramma visibile per i tre colori RGB separatamente. ad esempio Il blu del cielo generalmente non lo si percepisce nell'istogramma unico. E' noto che con il digitale si espone per le luci e si recuperano le ombre in pp

user38936
avatar
inviato il 16 Settembre 2018 ore 18:42

Ma fare un'esposizione spot sui punti critici della scena no?!
Giusto per capire un po' la situazione.
Mi ripeto, se conosci il mezzo che hai in mano e se hai esperienza, l'istogramma non serve.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 18:57

Ma fare un'esposizione spot sui punti critici della scena no?!

Con le reflex ha certamente senso questo. Con le mirrorless che ti visualizzano già l'immagine come viene, e con gli ultimi mirini essa è molto reale anche come esposizione, fai prima ad agire sul correttore di esposizione guardando l'istogramma. Sei più preciso e veloce che esporre spot sulle alte luci e poi sovraesporre questa lettura di un "tot", che non sai mai bene poi di quanto. Almeno per me è cosi

user38936
avatar
inviato il 16 Settembre 2018 ore 19:42

Si si, io parlavo di reflex, con ml è un'altra cosa...

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2018 ore 23:47

Comunque come ausilio all'esposizione forse è anche più comodo lo zebra, o entrambi. Per chi non lo conosce, lo zebra è la funzione che evidenzia in tempo reale le parti "bruciate" o quasi-bruciate dell'inquadratura.

avatarsenior
inviato il 17 Settembre 2018 ore 8:59

Sierra, si pero' non hai la "sensazione" di cio' che sta esponendo e come , ma solo un allarme di bruciatura luci. Che e' gia ' qualcosa , ma preferisco l'istogramma .
Giangu : in un paesaggio assolato, fatto di mille elementi , ombre chiuse mezze ombre , cielo con sole diretto o laterale, riflessi su superfici lucide...etc etc... Cio' aveva senso con la pellicola e poi si pregava che i calcoli fossero piu' o meno giusti e richiedeva comunque tempo ; ora col digitale si fa prima a scattare una foto, guardare l'istogramma e poi correggere in base a cio' che vuoi ottenere.

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