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Ci sono differenze in stampa formato max a3-a2 tra FF e apsc?


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avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:11

Ad alti ISO, sì, e visibili
tradotto quale è il tuo "alto ISO" da che ISO?

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:11

Se uno non stampa, o stampa solo piccolo, tutti i discorsi decadono, va bene tutto, un Dx è MIGLIORE di un FX perché risparmi pesi, dimensioni ed anche dei soldi.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:12

stampa solo piccolo


da A6 ad A2?

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:13

Qui si apre un discorso variegato. Chi è più anziano concepisce il workflow con fine ultimo la stampa. E quindi in tale ottica va scelta l'attrezzatura e definito il workflow. Ma c'è tanta gente che NON stampa e quindi tutto andrebbe riconsiderato.

Personalmente, ritengo più proficuo un investimento su roba Fx vecchia, rispetto a roba Dx nuova, considerando che usato si trova, e buono, di tutto.

Anche io, condivido.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:16

Ma c'è tanta gente che NON stampa


MrGreen bah...

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 12:27

@Mariconda88

" Ad alti ISO, sì, e visibili" tradotto quale è il tuo "alto ISO" da che ISO?

Non dipende solo dal sensore, anche dalle ottiche ... il rumore cromatico e la grana che ho su D7000 con il 17-70 sigma ad iso 800 è simile a quello riscontrato a parità di condizioni di scatto a quello di uno scatto sempre su D7000 e samyang 10mm però ad iso 2500... nemmeno il 50 1.4D o il mio sigma 105 macro chiusi fanno bene quanto questo 10mm samyang... è parliamo di un sensore aps-c da 16mpx, quindi meno denso rispetto al 24mpx delle APS-C odierne...

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2018 ore 13:48

- le ottiche vanno in difrazione spesso uno stop dopo circa (tipo se su asp-c una ottica va in difrazione ad f8, è probabile, ma non una regola, che su FF arrivi ad f11)


Questo vale anche per la pellicola.
Ad esempio Gabriele Basilico per la sua celeberrima Le Treport
www.imagora.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/02/30291_07.jpg
ha scattattato a f/32 con il suo banco ottico Linhof e uno Schneider-Kreuznach Super Angulon 90 (che su quel formato è un grandangolo moderato).
Ansel Adams con questo ordigno
www.google.it/search?q=ansel+adams&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUK
scattava spesso a f/64. Con Edward Weston e altri fondò pure un Gruppo chiamato appunto "F/64" che evidenziava la loro opzione per la straight photography e quindi immagini estremamente nitide e definite, con il massimo angolo di campo, in contrapposizione a quelle soft della scuola "pittorialista".

Ovviamente con le nostre macchinette a quei diaframmi avremmo una diffrazione da paura.


... lato grandangolo le distorsioni prospettiche sono meno accentuate che su FF e quindi meglio gestibile il recupero delle linee in post produzione (vedi scatti di architettura).


Non ho capito cosa si intende per "distorsioni prospettiche".
Se parliamo della distorsione laterale (o anamorfica) essa dipende unicamente dal PdR (posizione dell'apparecchio e orientamento dell'asse ottico) e dall'angolo di campo. Le misure del sensore influiscono solo nel senso che ampliano o restringono l'angolo di campo a parità di focale.
Questo è un fenomeno noto secoli prima che venisse inventata la fotografia e analizzato da Leonardo:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2475791#13189786

Se si parla dell'inclinazione delle linee verticali, esse risultano "a piombo" con la macchina "in bolla", con il centro dell'inquadratura sulla linea d'orizzonte, ovvero con l'asse ottico parallelo al terreno (e ovviamente il sensore perpendicolare a detto terreno).
Se la macchina non è in bolla tali linee risultano inclinate; e questo in proporzione con l'angolo che l'asse ottico fa con il terreno. Allargando l'angolo di campo entreranno nel'inquadratura linee più distanti dal centro e queste appariranno ovviamente più inclinate di quelle vicine al centro che puntano allo stesso punto di fuga.
In altre parole, se mantieni lo stesso PdR, quindi la posizione della macchina e l'orientamento dell'asse ottico, la composizione dell'immagine, e quindi anche la sua configurazione prospettica, sarà esattamente la stessa con un 50mm su FF o un 33mm su Aps-C. Quindi anche la deformazione laterale (o anamorfica) sarà la medesima e così l'eventuale inclinazione delle linee verticali (se la macchina non è stata tenuta in bolla). Di conseguenza il lavoro in PP per raddrizzarle sarà sostanzialmente lo stesso.

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 13:58

Poi Consideriamo anche:
le eventuali differenze che si potrebbero rilevare dopo una attenta analisi, quale influenza avranno sul valore dell'opera finale?
Ognuno avrà un suo parere

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 14:32

Speedking io parlo di impatto a prima vista

Non certo con la lente in mano MrGreen

avatarsupporter
inviato il 07 Giugno 2018 ore 14:52

meno problemi di micromosso (puoi scattare con tempi più bassi a parità di situazione e focale equivalente)


Questo è un falso mito duro a morire, una D850 soffre di micromosso apprezzabilmente più di una D7500.

avatarjunior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 16:58

se "a occhio" la stampa possa considerarsi qualitativamente uguale



Infatti MrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 17:39

Se la mostri ad una casalinga indaffarata nei lavori è una cosa se la guarda uno che di professione stampa foto è un'altra.
Entrambe usano l'occhio, questo intendevo dire.


avatarsenior
inviato il 07 Giugno 2018 ore 20:49

Tutti "occhiofino" ?
MrGreen

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2018 ore 7:21

Se uno lavora bene in fotoritocco, a bassi ISO, tra Fx e Dx, con ottiche di qualità uguale, su un A3 non ci sono differenze.

Ho fatto anche prove tra D 7000 col 18 - 200, roba vecchia come tecnologia, e D 810 col 28 -300, roba più nuova come tecnologia, e trattando bene entrambi i RAW prima ed il file immagine poi, non ci sono differenze su A3.

Ma se alzi gli ISO, anche con Dx moderni, casca il miccio DX, fa un bel ruzzolone, e l'FX prevale.

Il fotoritocco assume un valore importantissimo, impatta moltissimo sulla qualità finale delle immagini, è quello che rende uguali un DX ed un Fx su formati di stampa non grandi, e partendo da RAW simili, ossia con contenuti di rumore simili.

E' lo stesso discorso, pari pari, la stessa differenza che c'è tra ottiche di qualità molto alta ed ottiche mediocri ma trattate bene in fotoritocco, le differenze si appiattiscono, molte volte scompaiono.

Io ho due Milvus, un 18 F 2,8 e 25 F 1,4, progetti nuovi, roba che otticamente è veramente di eccellenza: se li confronto col mio 14 - 24, zoom vecchio di 10 anni, ai bordi, su foto non ritoccate, magari alle grandi aperture, viene subito una tentazione fortissima di buttare il 14 - 24 nel bidone della spazzatura, tanto i bordi sono meno nitidi, con meno colore, con AC, con un po' di astigmatismo e microcontrasto basso, etc, sono "impiastricciati", mentre quegli Zeiss danno immagine nitidissima anche ai bordi ed alle grandi aperture.

Ma se ci lavori un po' in fotoritocco, la differenza scompare, diviene nulla, lo zoom vecchio di 10 anni, il vecchietto ed il fenomeno nato l'anno scorso, sono uguali anche su stampe più grosse dell'A3.

La roba migliore, quella "seria" è utile, la vedi solo se vai a tirargli il collo, se la metti a lavorare verso i limiti, ma per usi normali, tra l'aurea mediocritas e l'eccellenza, in digitale, le differenze sono molto sottili, spesso invisibili, mentre a pellicola, anche in uso normale, tra aurea mediocritas e l'eccellenza c'erano differenze molto visibili, sempre.

Quella grossa differenza di resa tra digitale e pellicola è data solo dal fotoritocco, il software corregge bene le beghe ottiche, correzione che a pellicola invece non puoi fare.

avatarsenior
inviato il 08 Giugno 2018 ore 8:18

Andando su A2 (e anche oltre eh? io sono arrivato a 70x100 con m43) ancora si possono dire le medesime cose, solo che diventa sempre più critico e in fin dei conti quello che accade e' che le condizioni di scatto sono più limitate, l'esecuzione deve essere impeccabile e il trattamento immagine più lungo e attento. Insomma ti si perdona meno. Ma in fondo ogni attrezzatura ha dei confini e limiti e va scelta per l'uso prevalente. Scegliere di più ha dei contro.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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