| inviato il 21 Maggio 2018 ore 19:22
Il problema è che l'iperfocale è basata su uno standard di osservazione dell'immagine di una persona con la vista media a una distanza prefissata. Poremmo non voler aderire allo standard. La sua idea non è la massima nitidezza da primo piano a infinito, ma un complesso, sufficientemente nitido, per godersi l'immagine nella sua interezza, secondo quello standard. Se l'idea è un poster super nitido a 10 cm, o con il lentino, l'iperfocale, con i mezzi odierni non è la tecnica da usare. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 19:37
Probabilmente se le sue aspettative di nitidezza (che molto ottimisticamente riponeva nell'iperfocale) sono alte deve imparare a fare tre scatti (anche solo 2) con differente messa a fuoco ed unirli |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 20:13
Grazie a tutti! Certi commenti sembrano un po' da professori, ma non entro nel merito e ho capito il discorso. Esatto non so usare la tecnica probabilmente ed era proprio ciò che intendevo quando ho aperto il topic, per questo chiedevo consigli. Dire "non la sai usare" è facile, aiutare a capire forse un po meno. Io sono un principiante, semplicemente guardavo la foto al pc e notavo che alcuni punti non erano nitidi come volevo, mi sono informato, ho visto il video e ho provato. Sempliciotto come ragionamento, mi scuso. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 20:52
Fatti delle prove sul formato d'immagine che usi più spesso, io ad esempio stampo soprattutto in A3, circa 30 x 40 cm. Se guardi le foto a monitor a formati maggiori del formato di stampa, l'iperfocale non ti torna più nemmeno se poi in stampa invece è nitido dove volevi, ossia se l'iperfocale va bene per quella immagine, ossia se hai l'infinito a fuoco nella fotografia. La scala della PdC che c'è incisa sulle ottiche fisse, almeno su quelle buone, è tarata per stampe A4, nemmeno A3, e dunque non torna per stampe A3, ben più grandi, su A3 l'infinito non ti va a fuoco anche se la marca di quel diaframma sull'ottica ti conferma che l'infinito è a fuoco. Fatti delle prove sul formato immagine che usi tu di solito e poi fatti un'appuntino da portarsi dietro, oppure fai come me, fai uno scatto di prova, tanto non costa nulla, e poi la verifichi ingrandendo molto l'immagine sul monitor posteriore della fotocamera vedi dove arriva l'iperfocale a quell'ingrandimento. |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 21:12
Se hai una immagine A3 da stampare in A3 che abbia un margine bianco di 3 mm su ogni lato dell'immagine, hai una immagine di 414 x 291,1 mm di dimensione geometrica. Se quella fotografia A3 la stampi con una stampante Epson, la devi dare alla stampante con risoluzione di 360 PPI, che è la risoluzione nativa, in PPI, delle stampanti Epson, gli va data la sua nativa per evitare che il driver della stampante ti spappoli tutta l'immagine e se la ricostruisca a 360 PPI se gliela dai con risoluzione diversa dalla nativa. Se a Photoshop imposti la risoluzione ESATTA del tuo monitor, la misuri col metro e la imposti in PPI in Photoshop, supponiamo sia 100 PPI, e poi guardi la fotografia nel Formato di Stampa (Visualizza/formato di Stampa), PP te la fa vedere di 414 x 291,1 mm, qualsiasi sia la risoluzione del monitor che hai impostato in PP, purché sia quella giusta vera, del monitor, e lì magari l'iperfocale impostata ti mostra la parte lontana, o l'infinito dell'immagine, a fuoco, se guardi il monitor dai soliti 25 cm. Se a monitor guardi invece l'immagine al 100%, Photoshop, o qualsiasi altro programma che ti mostra le fotografie, te la mostra ALLA RISOLUZIONENATIVA DEL MONITOR, che noi abbiamo misurato essere 100 PPI: Photoshop o una qualsiasi altro programma ti mostra una immagine più grande del 360 % ( = 360 PPI di stampa : 100 PPI di monitor) rispetto al Formato di Stampa. Osservata al 100% l'immagine che guardi è dunque grande (414 x 3,6 mm = )1490 mm X (291,1 x 3,6) 1047,96 mm, ossia 1,5 m x 1m circa: vista al 100%, con elevatissima probabilità l'iperfocale che andava bene per 41,4 X 29,11 cm, il Formato di Stampa, NON va più bene per il 100%. Fatti delle prove per il formato tuo! |
user28347 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 21:14
che casino,ecco perchè io vado ad occhio |
| inviato il 21 Maggio 2018 ore 21:18
"che casino,.." Ma.… questo significa, semplicemente, che NON sapevi che cosa vuol dire guardare le immagini al 100%! ……. un po' di casino in testa……... ce lo hai tu! |
user28347 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 21:48
fai il bravo alessandro,nessuno dice che il tuo calcolo è sbagliato,guarda che sono il nipote di enrico....fermi |
user117231 | inviato il 21 Maggio 2018 ore 21:52
Non ho capito molto.. ma ho capito che devo rileggere e approndire. |
| inviato il 22 Maggio 2018 ore 0:41
Grazie Alessandro! Ora ho imparato una cosa nuova. Sei stato esaustivo e chiaro. In linea di massima anche io quando scatto poi controllo dalle anteprime come è andata. |
| inviato il 22 Maggio 2018 ore 7:11
@Pierandrea ti lamenti che gli sfondi ti appaiono sfocati. Questo è un tipico svantaggio della iperfocale. Se a te nei paesaggi interessano molto gli sfondi a fuoco, fai questo: - metti a fuoco sull'infinito davvero; - con un 11-16 stai pure su f/6.3; - l'ottica geometrica ti garantisce questo: dettagli > 1.75 mm a f=11 mm e 2.54 mm a f=16 tutti ragionevomente a fuoco; - il metodo era stato proposto da Merklinger nel 1991, quando si accorse che l'iperfocale non lo soddisfaceva nei paesaggi, in rete trovi addirittura un suo libretto pdf gratis Un classico è la montagna sullo sfondo e i fili d'erba o i ciottoli a fuoco in primo piano. Al crescere della lunghezza focale il metodo diventa sempre più inapplicabile. In effetti il dettaglio a fuoco è deciso dal diametro della pupilla d'entrata, cioè f/(f/). Usi un 500 mm e a f/8 sono a fuoco tutti gli oggetti > 500/8=62.5 mm, per questo c'è AF |
| inviato il 22 Maggio 2018 ore 8:07
Valgrassi Grazie! Infatti avevo detto che mettendo a fuoco sull infinito con l AF la nitidezza era buona. Approfondirò cercando il libretto pdf che dici. Se puoi mi spiegheresti meglio questo: " l'ottica geometrica ti garantisce questo: dettagli > 1.75 mm a f=11 mm e 2.54 mm a f=16 tutti ragionevomente a fuoco;" Grazie |
| inviato il 22 Maggio 2018 ore 9:38
@ Pierandrea la risoluzione reale (pixel per pollice) del tuo display la vedi sulle caratteristiche tecniche del display stesso e la imposti in Photoshop, nel mio è 96 PPI. Oppure sapendo che il monitor ha per esempio 1920x1080 pixel e conoscendo le dimensioni fisiche delle diagonale del pannello, per esempio 23 pollici, fai: PPI = radq(1920^2 + 1080^2) / 23 = 96 PPI Nel caso della stampante i DPI di stampa non sono paragonabili ai PPI del monitor e, a causa dei limiti sui colori e sfumature di colore da essa riproducibili in stampa rispetto a quanto può fare il display, la stampante necessita di lavorare a una densità di stampa considerevolmente maggiore per ottenere una buona qualità. Perciò nel caso della stampante setterai la massima qualità DPI da essa supportata e stabilirai la dimensione fisica dell'output. Sarà il driver di stampa a elaborare il file per ottenere il miglior risultato possibile, compatibilmente con la risoluzione del file in input. Per quanto riguarda l'iperfocale, non corrisponderà mai alla realtà in quanto NON esiste come la stessa PDC non esiste, è un'illusione ottica. Tutte le variabili in gioco, compresa alla fine del gioco la distanza di osservazione della stampa e l'acutezza visiva dell'osservatore, faranno sì che gli osservatori non si troveranno d'accordo su cosa è a fuoco e cosa no. In realtà sarà a fuoco soltanto ciò che al momento della ripresa si trovava sul piano focale e null'altro. In base al risultato che vuoi ottenere, dovresti regolare tutta la catena produttiva, dalla ripresa alla stampa, ovviamente i concetti tecnici ti servono a regolare le variabili in gioco sino a convergere sul risultato. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |