| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:34
Calicot Ah ok grazie per averlo spiegato dettagliato .. ora ho capito! Ma questa IR Kodak esiste ancora? |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:36
Perbo Lo so che col digitale è più facile .. .. ma sono una persona curiosa e volevo sia scoprire come si faceva alla vecchia maniera, sia evitare di modificare reflex digitale o comprare filtri IR ... pensavo di mettere un rullino IR e via ... |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:37
Fadeslayer Ma esiste un unico lab per il Kodak che hai venduto tu?? O comunque è un'impresa sviluppare qualsiasi IR? |
user23063 | inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:40
La Kodak colori non è più sviluppabile, che io sappia. Quelle BN si. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:45
“ Perbo Lo so che col digitale è più facile .. .. ma sono una persona curiosa e volevo sia scoprire come si faceva alla vecchia maniera, sia evitare di modificare reflex digitale o comprare filtri IR ... pensavo di mettere un rullino IR e via ... „ Ma dubito che un rullino e via possa bastare: tra esposizioni sbagliate (l'esposimetro è tarato per il visibile, non per l'ir) e messa a fuoco segata (l'ir focheggia diversamente dal visibile) di prove ne dovrai fare tante. E vedrai i risultati solo dopo giorni, vanificando gli sforzi...secondo me ti costa meno prendere una vecchia macchinetta, tipo una compatta, magari già modificata. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:54
“ Grazie dell'info sulla rollei infrared... era quella che avevo trovato. Il nome che gli hanno dato è illusorio quindi, credevo fosse una IR. Penso che potrei comunque provarla ma avevo voglia di una vera IR .. Per non dover usare filtri quale IR potrei provare? Il Ford forse? „ Non è illusorio il nome, la pellicola è effettivamente sensibile all'infrarosso e anche se è sensibile anche ad altre lunghezze d'onda nasce ed è utilizzata soprattutto per quell'impiego. Diciamo che il fatto che è sensibile anche alle altre lunghezze d'onda è un benefit, ti da maggiore versatilità, puoi utilizzare lo stesso rullino per entrambe le situazioni, infatti lo sviluppo non varia. Questa pellicola circa 2 anni fa è stata modificata, prima si chiamava Rollei IR 400 (nome meno "illusorio" ), la nuova ha una maggiore sensibilità all'infrarosso. Oggi non esistono pellicole solo per infrarosso, quindi con tutte dovrai utilizzare il filtro, anche con la Ilford SFX 200. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:01
“ Ma dubito che un rullino e via possa bastare: tra esposizioni sbagliate (l'esposimetro è tarato per il visibile, non per l'ir) e messa a fuoco segata (l'ir focheggia diversamente dal visibile) di prove ne dovrai fare tante. E vedrai i risultati solo dopo giorni, vanificando gli sforzi...secondo me ti costa meno prendere una vecchia macchinetta, tipo una compatta, magari già modificata. „ Io ho avuto buoni risultati dal primo rullino, eccellenti dal secondo-terzo rullino. Non è così difficile come si crede. E' vero che l'esposimetro non è tarato per l'IR ma impostando la sensibilità sui 12 - 25 ISO e misurando ad esempio su alberi e prati si ottengono ottimi risultati (in presenza di giornate soleggiate, ovviamente se è nuvoloso o il sole è basso sull'orizzonte dovrai aumentare l'esposizione indipendentemente da quello che dice l'esposimetro). Gli obiettivi Manual Focus in genere hanno l'indice per la correzione dell'infrarosso, in pratica se dopo aver messo a fuoco il soggetto vedi che è ad esempio a 8 metri, sposti il segno degli 8 metri sull'indice dell'infrarosso invece che su quello della normale messa a fuoco. Ad essere rigorosi la cosa sarebbe più complessa poiché lo spostamento del piano dimessa a fuoco dipende in realtà dalle lunghezze d'onda, ma in pratica, se chiudi un po' il diaframma non hai problemi; io da prove fatte, ho visto che mi conviene spostarlo a metà tra l'indice normale e quello per infrarosso, in pratica una via di mezzo. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:03
“ Ma esiste un unico lab per il Kodak che hai venduto tu?? O comunque è un'impresa sviluppare qualsiasi IR? „ Se parli dei rullini IR attualmente in produzione qualsiasi laboatorio che sviluppa il B&N te li può sviluppare, gli sviluppi usati sono gli stessi e come detto puoi alternare sullo stesso rullino normali foto B&N e foto IR; una grande comodità! |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 10:20
@Perbo “ di prove ne dovrai fare tante „ caspita non immaginavo fosse tanto difficile .. si vede che sono nato col digitale |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 10:22
Diebu “ Oggi non esistono pellicole solo per infrarosso, quindi con tutte dovrai utilizzare il filtro, anche con la Ilford SFX 200 „ Ma a questo punto, dovendo comprare lo stesso il filtro, non varrebbe la pena provare direttamente con la digitale? O senza modifica, col filtro solo, non otterrei molto? grazie ancora ps “ impostando la sensibilità sui 12 - 25 ISO e misurando ad esempio su alberi e prati „ e “ qualsiasi laboatorio che sviluppa il B&N te li può sviluppare „ ottime dritte! |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 11:07
“ Ma a questo punto, dovendo comprare lo stesso il filtro, non varrebbe la pena provare direttamente con la digitale? O senza modifica, col filtro solo, non otterrei molto? „ Non ti so rispondere (io non utilizzo digitale, solo pellicola, per tutti i tipi di fotografia) ma credo che sia comunque necessario modificare la fotocamera facendo asportare il filtro IR dal sensore. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 16:24
grazie ancora |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 20:33
non è necessario, ma diventa obbligatorio usare il cavalletto. E, in base a lenti e corpi che usi, potresti avere un fastidioso hotspot al centro dell'immagine. |
user23063 | inviato il 07 Maggio 2018 ore 20:52
E, con certi corpi (tipo la mia A7RII), la sensibilità nativa all'infrarosso è abbastanza scarsetta, quindi nel mio caso preferibile un corpo modificato dedicato, sempre che ce lo si possa permettere o che il fatto sia giustificato. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 21:16
“ non è necessario, ma diventa obbligatorio usare il cavalletto. „ Si, perché il filtro è talmente scuro (elimina la luce visibile) che una volta montato non vedi più niente. Quindi prima fai inquadratura, scegli esposizione, poi con la macchina sul treppiedi metti il filtro e scatti. Ma l'uso del treppiedi non è strettamente necessario se usi una macchina a telemetro o una biottica. “ E, in base a lenti e corpi che usi, potresti avere un fastidioso hotspot al centro dell'immagine. „ A me non è mai successo. |
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