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Fotografo,attento a non sbagliare...


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avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2018 ore 0:32

Se la notizia è vera, lo stato dovrebbe togliere la patria potestà ai genitori.

avatarsupporter
inviato il 07 Marzo 2018 ore 7:46

Matteo Fiorelli
Se la notizia è vera, lo stato dovrebbe togliere la patria potestà ai genitori.

.. . mha, non sarebbe meglio sospendere per qualche tempo la licenza di fotografo per dare "il tempo" ad un non professionista di rivedere e ripensare ai propri errori e magari porvi rimedio per il futuro. Una sanzione come la sospensione della patente qualora si viene presi a superare i limiti di velocità oltre una certa soglia da quanto consentito.

La visione del filmino prova che lui in prima persona, oppure un suo collaboratore, imprecano dopo essersi accorti di "aver saltato la ripresa". Eppure il fotografo neanche tenta una "ripresa suppletiva oppure di colmare il vuoto con una fotografia". E' incapace di metterci una pezza.

Gente così fa danno alla categoria dei professionisti seri, che si impegnano che sudano e che sono in grado di portare a termine il lavoro per il quale vengono pagati.

Quando impareremo a guardare in faccia alla realtà dei fatti? Domandiamoci se cambiava qualcosa se anziché "molto cattolici" quei genitori fossero state delle persone "normali", era da pagare un "professionista" del genere?

Per quanti dicono che "può capitare" sono d'accordo, solo chi lavora può commettere degli errori, ma in tal caso perlomeno ci si scusa se non è possibile porre rimedio.


avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2018 ore 10:46

Tu vedi un professionista che non sa fare il suo lavoro, io una famiglia (ridicola) che:

1) assuefatta dalla religiosità dice che il figlio è depresso a causa di un filmino, tragedie, ecc. Pericolosi

2) non frega nulla della religione, solo una scusa per pescare dei soldi al primo pirl.a (poco professionale)

Tutto per quanto? Quanto era pagato il pro?

avatarsupporter
inviato il 07 Marzo 2018 ore 19:36

E no! non ci sto Matteo, non puoi fare delle affermazioni, anche pesanti e poi far finta di non aver scritto niente e deviare di lato, se avevi qualcosa da dire in merito al compenso lo dovevi fare prima della mia contestazione alla tua infelice uscita sul togliere la patria potestà ai genitori.
Probabilmente, per fare certe affermazioni non sei un genitore.
Con la tua stessa "libertà di pensiero" potrei, e bada bene che non lo penso affatto, dire: "che lo stato dovrebbe tagliare gli zebedei a chi scrive certe castronerie, in modo che non possa più procreare.

Per rispondere ai tuoi due punti esposti poco sopra:

1) Io vedo un professionista che ha stabilito un prezzo per fare un servizio che non è stato in grado di eseguire. Non l'ha obbligato il medico a chiedere 70 euro o un'altra cifra qualsiasi. Ha preteso di essere ugualmente pagato per quello che non è stato capace di fare e non si è neppure scusato per l'avvenuto.

2) Io credo nella selezione naturale, i pirl.a poco professionali sono una categoria in estinzione. Non mi sembra una bella edificante cosa continuare a supporre (sulla base di quanto ha scritto un venditore di parole, che per quanto mi riguarda potrebbe essere un pirl.a qualsiasi anche lui) e voler a tutti costi demonizzare dei genitori che hanno la loro sacrosanta libertà di pensarla come meglio gli aggrada in termini di religione. Ricordati sempre che con la tua stessa sacrosanta libertà di pensiero, qualcun altro potrebbe pensarla diversamente da te e ... passare alle cesoie MrGreen Questo per dire che gli atteggiamenti assolutisti non sono sempre "convenienti".

Attieniti ai fatti, e sarai in grado di elaborare da te le tue risposte e non delegando lo Stato che dovrebbe togliere .....





user117231
avatar
inviato il 07 Marzo 2018 ore 20:33

INCREDIBBOLLLSSS.
Per una volta sono d'accordo con Matteo Fiorelli. MrGreen

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 1:19

Dimenticate che l'articolo è scritto online in maniera tale da prendere like, le cose potrebbero essere andate leggermente diverse, anche di poco, rendendo l'intera vicenda più comprensibile.

In tutto questo, l'unica cosa di cui mi dispiaccio, è che quel povero fotografo, a priori, cesserà l'attività o comunque ci metterà un po' a rimettersi in sesto.

La famiglia invece, crea un precedente pericoloso di cui in tanti prenderanno spunto, la bambina crescerà e scusando il francesismo, se ne sbatterà completamente della comunione, cresima o quello che era: perchè sarà tempo per il pre-18esimo.


avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 13:29

Attieniti ai fatti, e sarai in grado di elaborare da te le tue risposte e non delegando lo Stato che dovrebbe togliere .....


ma figurati se ritratto quello che ho detto, non ci penso neppure.

ripeto, per essere chiaro: chiami un pro, per fare un filmino della comunione, e sbaglia qualcosa pagandolo 70euri,

considerando:

1)
"Comunione, la bambina (9 anni) cade in "stato depressivo". Piange di disperazione, in preda "all'ansia e allo stress". Ed ora deve essere risarcita: lei e i suoi genitori, che hanno subìto un danno anche morale perché il fotografo non ha filmato la piccola mentre prendeva l'ostia durante l'Eucaristia."


la più grande pagliacciata scritta nell'articolo, per essere sempre chiari

p.s. la perizia psichiatrica della povera bimba? mille dubbi ma anche certezze.
La depressione è una malattia serie, e ci vorrebbe più rispetto per questo tipo di patologie.



2) il giudice, altro attore della vicenda a cui andrebbe fatta perizia psichiatrica, sancisce:

- dei 70 euro di costo della sua prestazione in favore della famiglia;
- di 1570 euro (più interessi) agli "attori" in campo (padre, madre, figlia);
- di altri 1500 euro (più interessi) ai genitori in quanto "esercenti la potestà genitoriale sulla minore";
- di altri 1700 euro di spese legali (più Iva al 15% e contributi previdenziali agli avvocati);
- del 50% di queste somme in favore della Parrocchia, ingiustamente chiamata in causa.


del 50% di queste somme in favore della Parrocchia, rendiamoci conto. Minchia, se si parla di pedofilia niente, ma quando uno sgarra un filmato, le parrocchie danno di matto e vogliono i soldi, cash e subito, non ci stanno ca.zzi, che gli si rovina la nomea.

3) se tutti chiedono tot per un servizio fotografico, e scegli uno che fa il 3, 4, 5 volte di meno, scegli quello, beh, non è che sei completamente innocente no?

razionalizzo con:

i genitori non vedevano l'ora di spillare soldi con la prima scusa stupida che poteva capitargli, trovando il favore di un giudice (amico, ultra cattolico, colluso, vedete voi, un pochino depravato nella sua schizofrenia, non so), e questo È UN FATTO, NIENTE POTRA' FARMI CAMBIARE IDEA.

se poi, queste persone sono convinti che gli vada risarcito tutto questo perchè "è giusto", perchè "molto cattolici", perchè "è stato un danno alla bimba, traumi",
significa che hanno una sconnessione dalla realtà, per cui sarebbe da considerare toglierli la patria potestà per evitare che rechino davvero danni alla figlia (non la ripresa mancante alla comunione), la fede è altro.
Come penso che vada allontanto dalla famiglia il padre che tempo fa è andato a scuola e picchiato il professore del figlio.


Come ti sembra Baldassarre, l'ho analizzata la situazione senza chiamare in causa altri o devo sottolineare alcune cose?
dici che mi sono "rimangiato" il primo post, o no?

p.s.

"che lo stato dovrebbe tagliare gli zebedei a chi scrive certe castronerie, in modo che non possa più procreare.


per me nessun problema, ma occhio a ciò che si desidera.


p.p.s.

e voler a tutti costi demonizzare dei genitori che hanno la loro sacrosanta libertà di pensarla come meglio gli aggrada in termini di religione. Ricordati sempre che con la tua stessa sacrosanta libertà di pensiero, qualcun altro potrebbe pensarla diversamente da te e ... passare alle cesoie


ricordiamoci che libertà di pensiero, non significa "la mia opinione vale quanto la tua, abbiamo tutti ragione, dipende il punto di vista". No, nella stregrande maggioranza dei casi, le opinioni non valgono tutte uguali, specialmente quelle senza la base del buonsenso. Una famiglia può essere religiosa quanto vuole, lo sono anche io a mio modo, ma il preoccupante è quando la fede va in ossessione.
O in questo caso, probabilemente, come scusa.
Ancora più preoccupante è una figura che dovrebbe essere superpartes, dotata di raziocinio, cosa che in questo caso (e altri purtroppo), non c'è stata.

Nella mia città hanno tagliato 10 alberi per ristrutturare una piazza, erano pericolosi e dannosi per la struttura della pavimentazione. A 20 metri c'è una giardino bellissimo, uno dei due più grandi della città, pieno di alberi. (per dire).
Davanti alla piazza c'è una scuola, una madre ha affermato "stanno tagliando quei poveri alberi, non vorrei mandare a scuola mio figlio perchè vedrebbe quelle cose e ci starebbe male, non saprei spiegargli tutto questo danno, ci sta male lui e io, certe cose non le devono vedere i bambini".

In questa affermazione ci vedo molto di questo caso: o sei in malafede per tornaconto personale (in questo caso per le elezioni politiche), o sei un coglio.ne.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 14:42

L'ho letto anch'io.
Sono d'accordo sul discorso del "disservizio". Molto meno sull'esagerata quantificazione dei danni morali che (dato che la legge è uguale per tutti) non possono essere correlati al "sentimento religioso" della famiglia.
Vero che a quanto si legge il fotografo si è fatto cogliere dal panico in una situazione forse rimediabile sul posto.

Correlato indirettamente in quanto il presunto sentimento religioso causa (comprensibilmente) un maggior danno "psicologico".
Che poi sia stato "pompato" ci sta. Le cause funzionano così. Una volta innescata la lite ognuna delle parti tira acqua al suo mulino.


i genitori non vedevano l'ora di spillare soldi con la prima scusa stupida che poteva capitargli, trovando il favore di un giudice (amico, ultra cattolico, colluso, vedete voi, un pochino depravato nella sua schizofrenia, non so), e questo È UN FATTO, NIENTE POTRA' FARMI CAMBIARE IDEA.

Ti posso dire che spesso ci sono degli altarini/battibecchi pregressi. A un certo punto (a torto o a ragione) si ritiene di aver subito un sopruso da una persona incompetente e/o in malafede e/o maleducata. A questo punto la sanzione pecuniaria elevata dà in effetti più soddisfazione come "vendetta in se" che come aumento di conto in banca. Forse non è questo il caso, ma fidati... parlo per esperienza molto diretta.

Ci sarebbe da chiedersi cosa è successo tra il fattaccio e la causa. Di solito si cercano accomodamenti tra privati. Fase che può portare a tutto. Da "amici come prima" (il fotografo si cosparge il capo di cenere e propone un indennizzo "sensato") a piani di guerra (il fotografo la manda a dire... tipo "tanto meglio vostra figlia è anche un cesso").


Detto questo la sanzione è elevata pare anche a me. Anche se non credo debbano essere correlate direttamente all'onorario, ma invece, giustamente al danno arrecato. Se un muratore ti distrugge la casa vai a vedere il danno che ha fatto o il suo costo di manodopera?
Le spese legali purtroppo sono "normali".






avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 15:00

Inoltre... e questo è un punto fondamentale .
Il professionista non solo cerca di minimizzare gli errori... ma: quando li commette trova il modo migliore da rimediare o di farsi "perdonare" senza nascondere la polvere sotto il tappeto.

In compenso, non si fa scrupolo di incassare i 70 euro della sua prestazione senza avvisare i genitori di un piccolo dettaglio: la bambina non si vede


Questa cosa... poche ciance è davvero inammissibile da parte di una persona seria . Professionista o meno. Pagato o meno.
Posso immaginare che se fosse successo con me... non so, non credo si sarebbe arrivati a questo punto ma il rischio ci sarebbe stato. Col tutto che della ripresa in se me ne sarebbe importata relativamente. Idem dell'indennizzo monetario.
Vi assicuro che molte volte ammettere subito l'errore e cercare un accordo privato di "risarcimento" trova facilmente una sponda coi danneggiati. Delle volte ci si accontenta delle scuse formali.
Far finta di niente equivale a gettare benzina sul fuoco.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 15:21

@opisso

che sia un × questo fotografo è appurato. Dice che ci sono stati "vincoli" da parte del prete alla cerimonia, ma comunque è stato scorretto.
Detto ciò, è ugualmente un processo farsa.

p.s. assurdo che la parola *cialtron.e* sia censurata su questo sito

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 15:52

@Matteo

Lasciando stare il caso in oggetto e parlando in generale...
Purtroppo molte litigate/battibecchi si autoalimentano. Questo dipende anche dal comportamento delle persone.
Il processo alla fine è la punta di un iceberg. Tieni però presente che quando si entra seriamente in un processo anche per delle "stupidate"... si rischia di pagare salato. Tanto è vero che spesso anche chi sa/crede di aver ragione passa la mano prima di arrivare in fondo. Non fosse altro per le spese legali, proprie e dell'eventuale contro-parte vincitrice, che raramente ammontano a meno di qualche migliaia di euro. Alla fine possono superare anche il valore del risarcimento. Per cui chi ci entra sapendo di essere in torto... se l'è generalmente giocata male (professionalmente e diplomaticamente) prima.

Ripeto, che qui sia comunque una cifra "pazzesca" siamo tutti d'accordo. Tanto è vero che la notizia è finita sul giornale.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 16:29

Parlando in generale, concordo che le litigate degenerano.

trovo però fuori ogni luogo, rispetto, dignità, parlare di "traumi/depressione/isteria" per un fatto simile, e ripeto, ancor più preoccupante è che la situazione non sia stata saggiamente riequilibrata dalla figura del giudice. Perchè sì le litigate si autoalimentano, però se manca la classica saggezza di Salomone da parte del giudicante, si finisce per avere risultati eccessivi, inutili e pericolosi.
Va ribadito infatti, che dati alla mano, non è che sia proprio l'unica sentenza priva di equilibrio.
E nemmeno che "hanno le mani legate", perchè altrimenti se ci fossero binari fissi, non esisterebbero precedenti.

due esempi, e poi bon perchè rischio di diventare noioso:

- andai anni fa a ritirare la Laurea a Genova. A casa, mesi dopo, ricevei una lettere in cui era scritto testualmente che (in sintesi), guidavo parlando al cellulare, e non sono stato fermato perchè la vigilessa era impegnata in altra multa, c'era il traffico ed era dall'altra parte della strada. Senza foto, senza essere stato ovviamente fermato.
In quel periodo ero in contatto con un avvocato e chiesi consulenza per questa multa, a parer mio assurda, dato la premessa sopra. MI rispose che sì, era contestabile, e AVREI ragione ma mi ha consigliato di lasciare perdere *contro il suo interesse* perchè dipendeva dal giudice di pace, chi era e come prendeva la cosa. Interpretazione insomma.

- Un fatto invece sotto gli occhi di tutti, è stato quello di qualche mese fa, uno studente delle medie (se ricordo) è stato investito quando era uscito da scuola, andando alla fermata del bus, dal bus stesso.
Condannati: l'autista (ci sta), il preside e il prof. dell'ultima ora.
Adesso, discutiamone se ci sono incidenti in classe o dentro la scuola, ma fuori?
Io, alle medie (ma anche alle elementari), ero in una classe di circa 16 ragazzi. All'uscita mica andavamo tutti in fila indiana a prendere la corriera che era di fronte all'uscita. No, due o tre andavano al bus (distante due o trecento metri), altri andavano a casa a piedi, disperdendosi in mille direzioni.
Ora, razionalmente, come può un giudice pensare che nel caso di incidente sia colpa del professore dell'ultima ora, io non mi capacito. Cosa doveva fare, materialmente, per tutelare ragazzi che vanno ognuno in una propria direzione?
Intanto la sentenza è caduta come una bomba, con il giudice che fa "eh, intanto diamo la colpa a loro, poi se c'è questo vuoto legislativo qualcuno farà chiarezza". Nel mentre rovini la vita a delle persone, però oh, da qualche parte c'è scritto che il professore è responsabile dell'alunno fino a che non lo consegna nelle mani di altro responsabile, per cui chìssene.
Non è fattibile in pratica? Oh, ma mica mi devo sbattere, io la legge la applico e basta

Ecco, sopratutto l'ultimo episodio, è discretamente inquietante, e mostra come in taluni casi si applichi la legge cn il paraocchi, in altri "beh, dipende da interpretazione".
Pericolosissimo.

Scusa Opisso la digressione

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2018 ore 17:46

Scusa Opisso la digressione

No anzi.
Soprattutto l'ultimo caso... sono edotto in quanto come genitore di alunna delle elementari ne sono direttamente toccato. A causa di questa sentenza, e altre simili, la scuola si tutela e "consegna" gli studenti uno per uno ai parenti individuati e riconosciuti dal bambino.
Dell'assurdità/discrezionalità (anche quando le prove non sono indiziarie) delle leggi... anche qui ne sono ben a conoscenza.

Ma volendo rientrare, anche se solo parzialmente, in topic...
parlare di "traumi/depressione/isteria" per un fatto simile, e ripeto, ancor più preoccupante è che la situazione non sia stata saggiamente riequilibrata dalla figura del giudice
.
Purtroppo è normale caricare la mano. Spesso su consiglio dell'avvocato. Se credi che ti sia stato fatto un torto... la parte lesa vuole giustizia certa il più presto possibile. E non potendo aspettare anni di rinvii con eventuali prescrizioni, mentre continui a pagare gli avvocati... dichiara quelle cose in più che evitano l'archiviazione.
Parlo per esperienza diretta dove qualche impropero, se mai c'è stato: io non ero presente, di mio suocero verso i vicini si è trasformato magicamente in un'aggressione con spray al peperoncino.
Considera inoltre che le parti, in un processo civile, non sono nemmeno tenute a dire la verità!!! ed è quindi lecito che ognuno tiri acqua al suo mulino.
www.personaedanno.it/articolo/la-verita-nel-processo-civile-maria-rita
Andrebbe letto e contestualizzato ma cito dal link, tanto per capire:
Nel nostro sistema processuale le dichiarazione delle parti hanno valore solo se contra se, quale confessione provocata o spontanea. Non vi è un principio di credibilità delle asserzioni delle parti che consentirebbe di considerarle veritiere, sino a prova contraria. La parte, come l'imputato nel processo penale, ha il diritto di non parlare e persino di mentire.



Insomma il giudice avrà pure dei margini. Può leggere fra le righe. Ma se non è un omicidio non c'è la scientifica da sguinzagliare. Ci sono solo testimoni veri o presunti che devono ricordarsi fatti avvenuti lustri fa (qui almeno c'è uno straccio di filmino da portare come prova) Alla fine il giudice un po' se ne deve anche stare. Sarà la parte che ha perso che al limite, se in grado, impugnerà la sentenza. Per falsa testimonianza, per prove manomesse, perché l'altra parte ha mentito (no quello non è nemmeno detto vedi link sopra) ecc.
Se il giudice dovesse aprire una parentesi per indagare qualsiasi "prova" dubbia portata dalle parti... già la giustizia è lenta così...

user117231
avatar
inviato il 08 Marzo 2018 ore 19:19

Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...............Matteo ha sforato con questa storia,
e io...gli do ragione. MrGreen
Ma come si fa a far tirare fuori tutti questi soldi al fotografo che in cambio ha incassato solo 70 euro ? Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2018 ore 2:07

Comunque, non che sia importante, visto che va quantificato il danno, ma intuisco sia 70 euro a bambino. O no?
Quindi penso che in totale qualche migliaio di euro, per il lavoro complessivo, se li sia presi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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