user14286 | inviato il 23 Ottobre 2012 ore 12:57
In generale chi fa ritratto, street, fotogiornalismo ecc. dovrebbe avere MOLTA più considerazione per la questione delle liberatorie, e non cadere dal pero dopo aver scattato o tentare di rimediare falsificando consensi a posteriori (suggerito poi da un "professionista" è il colmo...).Parlo in generale. Che poi il soggetto sia un emerito sconosciuto che mai saprà di essere stato pubblicato e mai si sognerà di accampare diritti sull'utilizzo della sua immagine a sua insaputa è un altro discorso ma non è certamente la prassi corretta da seguire. La richiesta di national geographic (e di qualunque altro soggetto che intenda gestire immagini pubblicamente) è sensatissima e di certo non "chiuderanno un occhio" solo per far piacere a qualche fotografo "distratto". Fai bene a rinunciare alla pubblicazione, terrai presente la cosa per la prossima volta. |
| inviato il 27 Ottobre 2012 ore 22:25
La legge è legge, e come tale va rispettata, io però la trovo un'assurdità. Prendiamo la foto di Badboy. Che male fa? quale privacy viola? Non è ne uno scatto rubato in un momento intimo ne tanto meno un comportamento osceno o trasgressivo del soggetto. Inoltre è evidente che il soggetto è del tutto al corrente di e pienamente d'accordo nell'essere fotografato. Questa presunta "privacy" mi sembra una cosa che sta a metà tra la pura paranoia e l'egoismo di volerci guadagnare (nel caso di vedersi pubblicati). Se non sbaglio anche la sola detenzione di immagini non autorizzate dai soggetti è vietata. Quindi per assurdo se la polizia controllasse i nostri PC ci potrebbe denunciare perchè conserviamo le foto dei compagni di classe di nostro figlio senza la liberatoria dei genitori. Io, a causa di queste regole insensate, ho rinunciato a fotografare soggetti "umani". Ma un bel vaffa ci starebbe tutto. Domanda....ma McCurry ce l'ha la liberatoria per questa?
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| inviato il 09 Novembre 2012 ore 22:49
Altri tempi. Ora con internet e la globalizzazione diventa sempre meno improbabile trovarsi nei guai. Se poi ci sono di mezzo minori non ne parliamo.. |
user14286 | inviato il 10 Novembre 2012 ore 21:55
“ Prendiamo la foto di Badboy. Che male fa? quale privacy viola? Non è ne uno scatto rubato in un momento intimo ne tanto meno un comportamento osceno o trasgressivo del soggetto. Inoltre è evidente che il soggetto è del tutto al corrente di e pienamente d'accordo nell'essere fotografato. „ La disponibilità a farsi fotografare non implica necessariamente la disponibilità a farsi pubblicare ; sono due cose molto diverse. Nel caso in questione, il soggetto potrebbe essere consapevole del fatto che la sua immagine finirà negli archivi personali del fotografo, ma non del fatto che questa poi farà il giro del mondo attraverso le pagine di una rivista o di un sito internet, il che cambia tutte le valutazioni del caso, e sono valutazioni che non si possono basare semplicemente sull'impressione che "il soggetto sembra perfettamente consenziente..." ... Non si tratta tanto di tutelare la privacy o l'intimità, ma semplicemente la sensibilità della persona: non tutti gradiscono di finire in bella mostra su siti o riviste, e sarebbe giusto rispettare la discrezione di ciascuno. Non mi sembra così insensato. A me ad esempio, non piacerebbe, e mi è già capitato di rifiutare cortesemente il consenso alla pubblicazione di immagini che mi riguardavano. Nondimeno, ho apprezzato che mi sia stato chiesto. Oggi sembra che chiunqe possieda una reflex si ritenga una specie di "ambasciatore d'arte" che in quanto tale ha diritto insindacabile di scattare e pubblicare senza limitazione alcuna, ma per fortuna non è così. |
| inviato il 11 Novembre 2012 ore 0:10
Avevo qui postato un quesito su questo tema 10 gg fa e da li mi sono messo a leggiucchiare qua e la sull'argomento. PREMESSO che sopra a tutto vale il rispetto e la sensibilita', SEMPRE, poiche' credo che la normativa sulla privacy non consideri un volto "dato sensibile", quando non si tratti di minori, non ho trovato nulla che abroghi l'ampia deroga di cui all'art.97 della legge 633/41 che qui incollo: ""Non occorre il consenso della persona ritrattata quando la riproduzione dell'immagine è giustificata dalla notorietà o dall'ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla riputazione od anche al decoro nella persona ritrattata."" Mah.... In ogni caso devo dire che....quoto al 101% quanto ha scritto qui sopra Veleno Ciao. |
| inviato il 11 Novembre 2012 ore 0:48
Anche Marco Pinna nel suo recente Blog affronta questo argomento. Si capisce bene la politica del National Geographic. Mi sembra di leggere tra le righe (dell'articolo e dei commenti) che anche a loro sembra una cosa assurda ma non possono fare altrimenti. Per altro gran bella foto badboy :-) |
| inviato il 20 Novembre 2012 ore 22:38
“ Una risposta a tutte le domande ... mi inchino davanti a tutte le sue motivazioni . pepe-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/09/05/a-proposito-di-liberatoria/ „ Scusa badboy, per te ho un gran rispetto, ma lui, dall'alto della sua posizione per me può andarsene a ca***e! Comprendo tutte le motivazioni legali ma giustificare questa immotivata censura proprio non la capisco, uno dei pochi aspetti positivi della globalizzazione non è forse questo? Riuscire a conoscere le diversità attraverso articoli, foto o altro... La diversità del pornazzo di Belen allora quella ce la dobbiamo subire fino alla nausea! La diversità che tu invece hai fotografato in modo magistrale la dobbiamo censurare perchè forse avrebbe leso qualcuno....e in cosa? nel fatto che si sarebbe visto su una copertina di giornale? Hai fotografato un monaco psicotico per caso che ha paura della propria immagine riflessa? Capisco situazioni particolari, ma non capisco in questo caso cosa si debba tutelare. Non è una critica a NG ma a chi riesce a giustificare delle leggi assurde. Michele. |
| inviato il 23 Novembre 2012 ore 16:58
Questo è il mio primo post su questo forum ed intervengo in questa discussione perché sono settimane che anche io mi arrovello su questo argomento. A giugno di quest'anno sono stato al Palermo Pride facendo parecchi ritratti trascurando del tutto la questione della liberatoria, contando sul fatto che si trattasse di una manifestazione pubblica e che quindi si potesse applicare la deroga che è stata citata anche in questa discussione. Aggiungo che, ovviamente, alla manifestazione c'erano tantissimi fotografi dall'aria (e dall'attrezzatura) molto più professionale della mia ma non ho visto nessuno che avesse a portata di mano fogli di carta e già il giorno successivo le edizioni on line di diversi quotidiani nazionali erano piene di gallerie fotografiche della manifestazione. Avevo pensato di pubblicarne qualcuna qui, in una galleria, ma almeno da tre settimane mi chiedo se, giuridicamente e forse anche eticamente, posso farlo. |
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