| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 19:48
Vuoi dire che il vero problema sono i forum? Pensavo che la pesca servisse per rilassarsi... |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 19:48
...e poi che siano pesci o sensori sempre di misure su parla.Però devo dire che quando vado a pesca trovo sempre delle foto da fare e quando vado a fare foto mi viene voglia di pescare...che sia questa la soluzione? |
user28347 | inviato il 08 Gennaio 2018 ore 19:49
detto dagli psichiatri e psicologi di tutto il mondo i nostri pensieri sono al 95 per cento seghe mentali che ci facciamo e ci contorciamo da soli ,meglio liberarci da ogni pensiero e fotografare come ci pare per 100 motivi diversi.visto che ognuno di noi nel lavoro è schiavo del capo o dei capi o del pubblico almeno con le foto sarebbe bello lasciarsi andare ,non pensi?importante è che siam soddisfatti dello scatto ,anche se dura 2 ore questa soddisfazione |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 19:54
Vuoi dire che il vero problema sono i forum? Pensavo che la pesca servisse per rilassarsi... Ti rilassi dopo che hai cercato di capire tutta la notte con uno sconosciuto, se pescare nei laghi a pagamento è pesca oppure no |
user28347 | inviato il 08 Gennaio 2018 ore 19:58
paccaosso,io mi rilasso dopo che mi mangio l'orata anche se ho pagato per pescare |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 20:04
Anche io dovrei smettere ,ultimamente porto a passeggio la fotocamera faccio il mio giro abitudinario ,e non la tolgo nemmeno dalla borsa. |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 20:15
Sergio io vado a pesca...ma il pesce lo ributto dentro. |
| inviato il 08 Gennaio 2018 ore 20:17
C'è chi paga per pescare, chi paga le modelle per fotografarle, chi paga i capanni, tra poco si pagherà per fotografare Piazza S. Pietro la fontana di Trevi. Ci si rilassa cacciando i soldi. Infatti molti si rilassano facendo shopping... |
user90373 | inviato il 10 Gennaio 2018 ore 11:31
Diventa un giochino fine a stesso che si consuma sempre più velocemente, poi via alla ricerca di nuovi stimoli che il più delle volte arrivano con il nuovo vetro piuttosto che dalla fotocamera evoluta. Anche la ricerca cultural-interiore molte volte si scontra con l'effettiva validità dei risultati, se visti dal di fuori sotto un profilo umano e sociale. Anche la tanto decantata "crescita" ultimamente per me suona a vuoto, non riesco a collocarla in un ambito di reale utilità operativa. Sono forse in fase di rigetto da overdose, ma credo di uscirne moderando attività ed aspettative smettendo di "cercare l'isola che non c'è" accontentandomi di quel che "mi salta addosso". |
| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 16:02
Quello che ci frega sono le aspettative e la competizione.... |
| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 16:09
Ti ci vedo con la scimmia dell'ultimo modello di motozappa che ha le lame al titanio e frulla a 200 giri al minuto ... |
| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 17:02
“ detto dagli psichiatri e psicologi di tutto il mondo i nostri pensieri sono al 95 per cento seghe mentali „ La maggior parte del pensiero umano, non correlato a necessità immediate, è rimuginatorio e simulatorio di realtà potenziali e qui la creatività è infinita ed estremamente necessaria: senza la simulazione mentale, la psiche perderebbe la capacità di assegnare valori pratici. Fotografare o meno, non è una "sega mentale" (pensiero inesitante nel quale si gode nell'indugiare ecc... ), perché concerne un significato complesso: perché farlo e come mi correla all'ambiente. Se la risposta è disagevole, in questo caso significa che emotivamente vogliamo rimanere correlati alla cultura fotografica, ma nello stesso tempo ce ne sfugge la ragione (necessità) precisa. |
| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 18:33
“ Ti ci vedo con la scimmia dell'ultimo modello di motozappa che ha le lame al titanio e frulla a 200 giri al minuto „ PERCHE NON CONOSCI I CONTADINI   li hai mai visti girare con trattori che arrivano al secondo piano delle case, in campetti di meno di un ettaro?.... eppure fanno a gara a chi ce l'ha piu lungo, esattamente come pescatori e fotografi... |
| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 21:12
La si potrebbe chiamare ansia da prestazione. C'è pur sempre la Fotografia 'personale': le foto di famiglia, gli eventi che ci stanno a cuore, gli 'appumti di viaggio' del nostro percorso esitenziale... L'inutilità di una foto è direttamente proporzionale alla sua possibilità di distinguersi nella marea indifferenziata di immagini presenti in rete e non. Se provo piacere a far foto, non devo renderne conto a nessuno, fino a quando questo piacere rimane: un piacere complesso, mescolato col feticismo per le attrezzature, col gusto di vedere qualche risultato che piace, magari anche soltanto a noi stessi, col piccolo piacere di uscire e vedere le solite cose come nuove. Orazio ( prima satira del primo libro ) già a suo tempo si chiedeva come mai nessuno è contento della vita che vive e pensa sempre che per gli altri le cose vadano meglio. ( vedi 'darsi alla coltivazione diretta' invece di continuare a fotografare :-)) ) |
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