| inviato il 20 Dicembre 2017 ore 18:49
Io li ho conosciuti di persona! |
| inviato il 21 Dicembre 2017 ore 10:53
Bel post Leone. Anche da tanti altri interventi di altri utenti del forum si capisce che spesso questo argomento è ostico e sconosciuto. In molti erroneamente sono convinti che se hai un supertele a mille fotogrammi al secondo sei già arrivato, nulla di più sbagliato. Per me queste persone equivalgono a chi ti dice "questa fotocamera fa belle foto" o con questo teleobiettivo a quanti km ci fotografi??? Beh o gli si ride in faccia oppure con pazienza si cerca di fargli capire come stanno le cose. Solo chi pratica il genere può capire...si in questo caso non si può immaginare. Poi oggi è anche vero che, almeno su questo forum, l'80% va a capanni a pagamento quindi è tutto già pronto e viene meno la fase di studio. In pratica (e l'ho fatto pure io e lo rifarò) ci si concentra solo sullo scatto visto che il soggetto c'è "quasi" certamente. Personalmente lo pratico per specie che non trovo in Sicilia ma che ho comunque il piacere di vedere e fotografare ma l'emozione e la soddisfazione di una fotografia cercata e studiata non ha prezzo |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 8:45
Non sono mai andato in capanni a pagamento. Lo considero meglio un punto d'arrivo, piuttosto che un punto di partenza. Magari per qualche specie per altri versi inarrivabile. E tantomeno ne faccio, se non raramente. Anche qui solo se indispensabile. Insomma, la fotografia naturalistica ha così tante sfaccettature che ognuno può trovare quella più confacente. Il problema è quando diventa un business, penso al foraggiamento costante di specie come aquile rare, con animali vivi, per attirarle davanti al capanno. Non mi sembra una gran cosa |
user4758 | inviato il 22 Dicembre 2017 ore 11:32
Leone, condivido pienamente il tuo discorso... io sono uno di quelli che ha provato a dedicarsi all'avifauna, ho acquistato un supertele (Canon 500L IS II) e poi l'ho rivenduto perchè ho scoperto che è un genere che non fa per me! Ci vuole troppo impegno e dedizione e visto che per me fotografare è uno svago, mi sono dedicato unicamente al paesaggio... che invece è una genere alla portata di tutti! |
| inviato il 22 Dicembre 2017 ore 12:25
Parlando del mio genere preferito, appunto la fotografia naturalistica, dove ho la mia esperienza perché la pratico da diverso tempo, non intendevo comunque sottovalutare alcun altro genere. Penso che anche la fotografia di animali possa essere alla portata di tutti. Come penso pure che la fotografia di paesaggio possa essere anche molto impegnativa. Se vai a fotografare nelle oasi, cosa che non risulta particolarmente, e ci sono appassionati che lo fanno prevalentemente, le possibilità di incontrare soggetti idonei aumentano, e ogni tanto puoi avere il colpo di fortuna. Così come se ricerchi una certa fotografia di paesaggio, in certi casi devi girare addirittura il mondo, e fare le levatacce è il minimo che possa capitare. Ci sono paesaggisti capaci di passare una notte in montagna d'inverno per fotografare correttamente l'alba. Attualmente, dopo averci lavorato intensamente per una ventina di anni, nella fotografia ricerco più che altro emozioni. E per provare emozioni devo avere a che fare con determinati soggetti, solitamente per loro natura poco disponibili, o con soggetti più disponibili, ma in determinate situazioni. Insomma tutto dipende dal livello di approfondimento che si vuole raggiungere. |
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