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Perché calibrare il monitor per la stampa se non stampi?


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avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 13:21

Ciao Claudio, veramente se hai calibrato a D65 sei su una calibrazione per il web non per la stampa, sei invece su valori da stampa per la luminosità per il web tirerei su a 110/120.
Per la stampa comunque l'importante è "tararsi" bene anche con il propio lab, spesso volte la pratica ha la meglio sulla teoria;-)

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 14:25

Ho un Eizo CS240 e mi sono regolato per la stampa d50 L* e 80-90 cd/m2.

Per il web 6100 K gamma 2.2 e 110 cd/m2.

D6500 è un pelo più freddo ma per il web va bene uguale.
L'occhio umano ha una adattabilità estrema ai punti di bianco.
Per la stampa concordo con Caterina che una prova empirica può risolvere parecchi problemi.

Ho anche un iMac 5K e alla fine tra i due monitor non rilevo differenze sostanziali come temperatura colore quando calibrati sui medesimi valori.

Con CN6 è anche molto facile creare diversi profili e poi confrontarli tra loro, quindi non ti resta che provare varie combinazioni.

Sembra una banalità ma ricordati quando cambi profilo di chiudere e riavviare l'applicazione che utilizzi per guardare le immagini.

Importante è anche la fonte di illuminazione della stanza in cui operi, soprattutto per la visione delle stampe.

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 16:00

Finalmente indicazioni precise.
Grazie br1h2o per avermi inviato i tuoi profili.
Grazie Caterina, le prove empiriche per la stampa non mancheranno, visto che stampo da solo con una quasi professionale Canon pro 1.
Grazie Pisolomau, già ci eravamo sentiti ai tempi dello schermo dell' iMac e so quanto tu sia competente.
IO però sbagliavo, pensavo vista la storia delle lampade calde da esposizione per le stampe,
che la calibrazione per la stampa, fosse più giusta più fredda, visto che le stampe saranno poi scaldate da dette lampade.
Al contrario per il web una più calda, visto che nessuna lampada da dietro la scalderà, (io poi elaboro al buio).
La questione ancora non mi torna, ma tanto.. Se me la spiegate...Stasera calibrerò con i valori che mi avete suggerito. Visto che siamo, ho letto di alcuni che calibrano le emulazioni degli spazi colori del monitor.
Io invece calibro solo con gamut nativo dello schermo (da non confondere con quello del punto di bianco nativo, come facevo anche grazie ai consigli di Pisolomau, con lo scarso schermo del Mac) sbaglio? E poi visto che ci siete CN6 ho visto che propone anche la lettura del bianco per calibrare leggendo la carta in uso. Sapete se questo è possibile farlo con la sonda Spyder ex3 che ho acquistato da Eizo? Questo è meno importante lo proverò... La calibrazione con gamma L star mi ha fornito risultati molto apprezzabili a video, in termini di contrasto, penso in effetti che per il web sia la migliore.
Visto che ci siete finisco di rompere sapete anche mica se iMac supporta i 10 bit??
Un saluto e grazie.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 17:42

Va bene utilizzare il gamut nativo. L'emulazione serve se hai appunto necessità di emulare uno spazio colore ad esempio sRGB per pubblicazioni web o per l'utilizzo di applicazioni che non compensano correttamente a monitor dato che lo standard di qualsiasi dispositivo che non ha una gestione del colore è di fatto lo spazio colore sRGB.
Diversamente con monitor widegamut e profili creati in gamut ampio avrai colori super saturi nella Gui di Windows e nelle immagini visualizzate con app che non compensano a monitor.
Per creare un profilo in emulazione sRGB con CN6 segui la guida di Wazer.

Gli ultimi macOs e iMac 5k supportano pienamente i 10 bit.

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 18:31

Grazie Pisolo, io ho un iMac vecchiotto, 21,5 inch del 2010 credo, con sierra versione 10.12.6, che dici li supporta i 10 bit? La prima calibrazione per il gamut nativo l'ho fatta seguendo la prima parte della guida di Wazer.
Lui raccomanda per la stampa D65, 120 cd e gamma 2,2 o meglio L star. Non avevo ancora consultato la seconda parte, la guida per calibrare per il web,(non l'avevo vista), sicuramente dopo cena ci provo,
Ho già letto però nelle prime righe che questo tipo di calibrazione non si adatta per lavorare con photoshop e io lavoro con quello, bo, dopo la guardo con calma. Intanto grazie, sei sempre di prezioso aiuto.

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 18:56

Riguardo gli spazi colore, con uno schermo ben calibrato in gamut nativo, non potrei fidarmi delle simulazioni offerte da camera raw?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 19:12

È il pannello a non supportare i 10 bit nel tuo Mac.

Se lavori con programmi CMS come ps devi sempre sfruttare tutto il gamut offerto dal pannello altrimenti non avrebbe senso.
L'emulazione serve solo nei casi che ho descritto sopra.

Comunemente per uso fotoritocco web oriented un punto di bianco compreso tra 6100 e 6500 K è preferibile. Per foritocco finalizzato alla stampa stai più 'al caldo' ma....

....Per confonderti ulteriormente le idee ti propongo la lettura del sempre verde Boscarol MrGreen

www.boscarol.com/blog/?p=8014

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 19:32

Occhio che se uno stampa, il monitor va calibrato anche in funzione dello Spazio Colore di lavoro che uno usa in fotoritocco.

Ciascun Spazio Colore vuole il suo valore di Gamma di Contrasto, non è uguale per tutti, ed valore giusto va impostato in Impostazioni Colore di Photoshop.

Questo ha dei risvolti sulla calibrazione del monitor.

avatarsupporter
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 20:17

Grazie Pisolo, avevo già letto questa pagina di Boscarol. Che intendi per pannello? Scusa la mia ignoranza.
Il monitor li supporta, il Mac?
Alessandro grazie dell'avvertimento, ti spiego come ho lavorato finora.
Io elaboro direttamente da Camera raw. Se mi servono dei Jpg da uso stampa brutta ai laboratori, ma non mi servono visto che stampo da solo, ma mi servono per il web, apro le foto in camera raw settato in spazio srgb, le elaboro e se non ho bisogno di passare da PS, salvo direttamente da camera raw, in jpg spazio srgb. SE invece devo stampare, elaboro in camera raw in spazio prophoto, salvo in tiff 16 bit spazio prophoto, oppure apro direttamente Ps da camera raw e salvo in tiff, prophoto 16 bit, con naturalmente PS dettato nel medesimo spazio di lavoro, altrimenti si arrabbia pure, faccio le prove soft Proof o come si chiamano e se soddisfatto,
converto nel profilo carta stampante e vado in stampa. E' sbagliato per il web, lavorare iACR con spazio srgb? Forse
sarebbe più correto, usare sempre PRophoto o al limite adobe, salvare in tiff nel medesimo spazio e poi convertire il tiff in Jpg spazio srgb in un secondo momento?

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 22:26

"E' sbagliato per il web, lavorare iACR con spazio srgb?"

No, va bene.

Se lavori in ProPhoto e poi converti in sRGB all'ultimo, fai un salto ad occhi chiusi, non sai che colori vengono fuori, meglio fare tutto in sRGB.

avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2017 ore 23:19

CameraRAW lavora in RIMM; stessi primari di ProPhoto e gamma lineare.

Quando esporti da CameraRAW devi scegliere uno spazio colore più adatto allo scopo; se la finalità è quella della stampa meglio uno spazio colore wide-gamut per non perdersi niente. Io utilizzo il RaamielRGB.
In alternativa ProPhoto è quello che va per la maggiore.
Se il tuo output è per il web allora una volta in PS puoi effettuare la conversione più opportuna in sRGB. Ovviamente questa conversione non sarà senza perdita dato che è verso uno spazio più piccolo.

Ancora, utilizzando io il RaamielRGB converto in sRGB tramite un profilo devicelink che connette lo spazio RaamielRGB con lo spazio sRGB con gamut mapping percettivo sempre creato da Raamiel. Questo è per me il modo migliore per minimizzare le perdite quando si deve convertire in sRGB e ci sono molti colori fuori gamut.

avatarsupporter
inviato il 05 Dicembre 2017 ore 0:47

Grazie Alessandro, mi conforti, ci speravo nonostante la complicatezza della materia di avere un flusso di lavoro corretto, ma mi pare di capire che Pisolo non la pensi così e che bisogni sempre elaborare, anche per il web, in prophoto e salvare nello stesso spazio colore in tiff 16 bit, e poi successivamente da Ps convertire in srgb. Peccato perché era tanto comodo muoversi all'interno di srgb in acr fin dall'inizio per capire già cosa era tagliato, e salvare in srgb direttamente da Acr... Ne deduco che non ci si può fidare delle emulazioni. (Forse calibrandole..) Io però per il web ho sempre fatto così e mi pareva corretto, e anche l'istogramma del jpg sembrerebbe testimoniarlo.

Pisolo grazie, un chiarimento.

Credo di aver capito che Acr lavori comunque in questo Rimm equivalente a Prophoto.
Quando scelgo quindi a priori uno spazio di lavoro differente, tipo srbg e l'istogramma cambia molto, il programma fornisce comunque una simulazione? Peccato non sia corretto, lavorarci.
La cosa buffa è che oltre gli spazi colore, adesso acr ti fa elaborare direttamente dentro i profili carta stampante, e allora simulazione per simulazione se di questo si tratta, come per qualsiasi altro spazio colore che non sia prophoto, potrei provare ad elaborare in questo profilo tipo Canon platino, e salvare direttamente in questo profilo. Da pazzi??
Ho provato e funziona. Quando apro in Ps per stampare in Canon platino, non sono necessarie altre conversioni perché l'origine del documento è già nel profilo Canon platino coerente, e le soft reagiscono bene.
Si ma non avuto il coraggio di andarci in stampa ancora, devo approfondire, voi che ne pensate? Dovrei fare dei provini, se sbagli...La stampa in casa di qualità è una follia economicamente. La gestione del colore per la sua complessità mi farà perdere la serenità ma affascina troppo. Con lo schermo del vecchio Mac non potevo ma ora si che mi voglio complicare la vita...

Grazie dei consigli e delle belle chiacchiere, le calibroprofilazioni nuove ormai slittano a domani, ciao.


avatarsupporter
inviato il 05 Dicembre 2017 ore 1:15

Pisolo avevo letto da qualche parte di questo spazio colore, ideato da Raamiel, ma io... Ho imparato forse una ricetta base, tra te, Raamiel, Wazer, Olivotto, Boscarol. Oltre un certo, basso livello non vado, ma arranco, arranco.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2017 ore 8:12

@Claudio Sciarra

Pisolo non ha le idee chiare

Il fatto che Camera RAW usi uno spazio suo di lavoro per la gestione del file dati è del tutto irrilevante agli effetti del lavoro che uno deve compiere con Camera RAW, come lavora Camera RAW all'utente di Camera RAW non interessa, all'utente basta che faccia il lavoro che vuole lui.

Uno a Camera RAW gli dice in che spazio colore convertire il file dati in file immagine e Camera RAW te lo fa, ti simula lo spazio che hai scelto e poi ti converte il file dati in file immagine in quello spazio colore che hai scelto tu.

E stop.

Quello tu vuoi e quello ti fa.

Il come lo fa sono problemi di Adobe e non tuoi.

Se voli con un aereo e devi andare in un certo posto in un certo tempo, a te interessa che l'aereo vada in un certo posto in un certo tempo, e non ti deve interessare con che diavolo di motore si muove, quello è un problema dell'aereo e non tuo.

avatarsupporter
inviato il 05 Dicembre 2017 ore 10:20

In effetti mi sembrava di avere un flusso di lavoro corretto, ma io chiedevo a voi.
E di elaborare direttamente in Acr dentro un profilo carta stampante e esportare direttamente in questo profilo in PS per stampare come dicevo sopra senza nessuna conversione che ne pensi Alessandro?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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