| inviato il 08 Novembre 2017 ore 19:18
Ciao a Sergio (che mi conosci anche su fb e ci salutiamo di persona) e agli altri organizzatori Ci sono stato quest 'anno come anno scorso Se faccio un confronto direi che quella dell'anno scorso era più fruibile anche dai non addetti ai lavori Le due proiezioni su teatro e foto subacquee erano un po' troppo da appassionati del genere secondo me Io forse non faccio testo perché trovo noiosissimi anche i film di Maiorca ma anche un amico che era con me entrambe le volte ha avuto la stessa impressione Poi non so se era la posizione in cui ero ma l'audio quest'anno era problematico. Si capiva davvero poco. La mostra foto pura invece quest'anno secondo era meglio. L'anno scorso c'era Pitamitz ma il resto mi è piaciuto di più quest'anno. Le tue foto e del tuo gruppo mi sono piaciute molto. Comunque bisogna solo ringraziare gli organizzatori che riescono tenere gratuita ogni anno una mostra che comunque rimane su un livello assoluto. Ed è ovvio che non si possono fare le stesse proiezioni ogni anno |
| inviato il 08 Novembre 2017 ore 22:43
Ciao MB, ti ringrazio dello sprone ma in tutta onestà posso assicurarti che non ho alcuna intenzione di mollare. Per dirla in due parole proietto diapositive dal 1981 e, a causa della mancanza cronica di denari, non mi è mai stato possibile andare molto oltre la proiezione prima con una Prestinox da nulla e poi per il tramite di un Leica Pradovit P 255, un proiettore di derivazione Zeiss/Zett semplicemente penoso e con una pessima meccanica da Trabant, e un eccellente (almeno questo) Supercolorplan 90/2.5. Resta inteso ovviamente che di proiettori seri avevo sempre sentito parlare, e all'atto pratico ho conosciuto i proiettori Kodak Carousel nel 1970, così come ho sempre sentito parlare anche delle proiezioni in dissolvenza incrociata, ma tutto questo per me è sempre rimasto al livello di pura e semplice conoscenza teorica, visti i costi esorbitanti che già solo una coppia di Kodak Ektapro arrivava a costare. Poi però, fra il finire del secolo scorso e l'inizio dell'attuale, l'avvento della rivoluzione digitale ebbe l'effetto di sparigliare le carte ... e improvvisamente tutto quello che per me era solo il frutto di un sogno bellissimo, ma comunque impossibile da far divenire reale, così, come d'incanto, divenne possibile ... realizzabile. In questo modo, e spendendo cifre che posso tranquillissimamente definire grottesche, sono riuscito a mettere insieme (ovviamente ben prima che i costi risalissero come avvenuto negli ultimi tre/quattro anni) un impianto di proiezione composto da ben cinque Kodak Ektapro e una sfilza di ottiche da proiezione che solo quindici anni orsono mi sarebbe costata un occhio ... e anche un rene. In maniera del tutto autonoma, autarchica direi, ho imparato a proiettare in dissolvenza incrociata e ho cercato di creare un mio stile personale basato tutto sulla assoluta, complementare simmetria delle immagini proiettate e con un occhio particolare volto alla ricerca di quella che io chiamo terza immagine ... ossia la fusione armonica delle due fotografie nel momento topico costituito dalla transizione in dissolvenza. Chiaramente tutto il mio impegno è volto alle ricerca delle immagini migliori che sono in grado di produrre, e quindi poi reperire nel mio archivio iconografico, il tutto volto alla realizzazione della sequenza migliore che riesco a creare accoppiando immagini con soggetti, spesso addirittura antitetici, ma che hanno in comune illuminazioni simili, se non speculari, inquadrature e composizioni complementari, e colori quasi sempre stridenti fra loro ma che tuttavia possano fondersi armoniosamente in proiezione. Ovviamente dalle mie proiezioni è assolutamente bandita qualsiasi cosa che non siano le mie diapositive: niente effetti speciali quindi, nessun telaietto Gepe artefatto, nessunissima colonna sonora ad accompagnare, e casomai coprire, eventuali sbavature e, altrettanto ovviamente, neppure una parola di commento ... solo luci, ombre, inquadrature, composizioni, simmetrie e colori che si susseguono sullo schermo cercando di tenere, assolutamente da sole, incollato ... rapito direi, l'interesse degli astanti. E questo è tutto amico mio, niente più e niente meno che semplici diapositive che si susseguono fra loro. Ti saluto, Paolo. |
| inviato il 08 Novembre 2017 ore 22:46
ciao Giovanni grazie e spero di incontrati ancora.. concordo con l'audio (qualche problema in sede di installazione delle casse, sostituite ma purtroppo non al meglio).. |
| inviato il 09 Novembre 2017 ore 10:55
Buongiorno Paolo, ti apprezzo molto per la tua risposta. Ai tempi, avendone le possibilità, acquistai tutto nuovo ed i costi furono milionari. Mi spiace che ci divida una grande distanza geografica che non rende possibile un eventuale incontro per poter visionare i tuoi lavori che, vista la passione che ci metti, già da ora mi immagino di ottimo livello. Sono contento comunque che ci sia qualcuno che continua a portare avanti il nostro discorso e che mi saluti reputandomi, almeno virtualmente, un amico, ed oggi non è cosa da poco. Saluti. Graziano. |
| inviato il 09 Novembre 2017 ore 15:33
Buon pomeriggio Graziano, innanzitutto ti ringrazio della stima che, e lo dico francamente, mi onora non poco ... l'unica cosa che un pochino mi angustia è che francamente non so dire quanto, e se, questa stima io la meriti davvero. Per il resto ti ho inviato un MP. Ti abbraccio, Paolo. |
| inviato il 11 Novembre 2017 ore 19:23
Buonasera scusate la latenza, ora rispondo a tutti: Max Chiodini: concordo con tutto ciò che hai detto, uno dei vantaggi del digitale è proprio quello cioè la possibilità di fruire dei contenuti come, quando e dove si vuole, entro certi limiti chiaramente. Aggiungo i miei complimenti per le tue gallerie spettacolari sia tecnicamente che dal lato artistico; la "linea del viso" è fenomenale! Serall47: ti ringrazio molto di essere intervenuto. Dato che fai parte dello staff (e quindi hai vissuto anche le proiezioni di dia) , se vuoi, potresti fornire una tua opinione sul trapasso da pellicola a files delle immagini proiettate sullo schermo ? In cosa sono cambiate dal lato tecnico ed emotivo? Ti faccio i miei complimenti per l'organizzazione dell'evento che consente di vivere la fotografia da molti punti di vista. Se vuoi puoi anche raccontare qualche aneddoto interessante, io lo leggo molto volentieri , ma penso anche gli altri lettori di questo thread. PaoloMcmlx: grazie del passaggio. Esprimo un pensiero su questo tuo quesito "sarebbe possibile sperare in qualche manifestazione come quelle di una volta (appunto a base di diapositive), o noi poveri dia-dipendenti dobbiamo rassegnarci all'oblio?" Dato che a livello di manifestazioni come una volta dobbiamo rassegnarci all'oblio, l'unica alternativa è fare come un tedesco che ho conosciuto in un forum internazionale, egli organizza periodicamente una proiezione di dia in giardino (quindi veramente sotto le stelle) invitando tutti coloro che portano i propri lavori, poi la serata si conclude con la classica braciata a base di würstel und kartoffeln. Complimenti per l'approccio alla creazione della terza immagine, il clou della dissolvenza, è lodevole il tuo percorso di ricerca. Secondo te con il digitale che permette infinite possibilità di dissolvenza la percezione della terza immagine come opera a se stante è meno marcata o viene rafforzata? Tempoperso: perfetto! Se vuoi in questa sede puoi descrivere meglio le tue attrezzature di proiezione e la tua esperienza, questa è l'occasione giusta. Mb339: il tuo intervento l'ho letto 3 volte, al giorno d'oggi non è facile incontrare persone con una simile esperienza, spero che esso possa essere anche apprezzato da qualche giovane che capita da queste parti. Altro che "spataffiata" ce ne fossero di interventi così! Io vorrei anche aprire diverse discussioni su vari aspetti della diaproiezione ma sono reticente perchè temo che si tramutino in soliloqui; se tu vuoi approfondire determinate tematiche in queste sede puoi farlo e sicuramente saranno apprezzate. Diebu: grazie anche a te. E' vero non sono più "Dia sotto le stelle" anzi a breve le dia passeranno dalle stelle ... alle stalle! Giovanni-bg: grazie il tuo commento è stato utilissimo, un ulteriore plauso agli organizzatori che come hai detto "riescono a tenere gratuita ogni anno una mostra che comunque rimane su un livello assoluto". |
| inviato il 12 Novembre 2017 ore 14:17
"Diebu: grazie anche a te. E' vero non sono più "Dia sotto le stelle" anzi a breve le dia passeranno dalle stelle ... alle stalle! " Bell'idea! Facciamo una manifestazione "dia nelle stalle" |
| inviato il 12 Novembre 2017 ore 18:23
Bell'idea! Facciamo una manifestazione "dia nelle stalle" Io ne avrei una diversa caro Diego, nel senso che potremmo sempre fare come facevano (illo tempore) i fotografi del National Geographic Magazine: una volta all'anno, sotto Natale se non ricordo male, si riunivano nella sede della National Geografic Society ognuno portando seco un caricatore circolare riempito con le migliori 80 diapositive da loro impressionate nel corso dell'anno ... e trascorrevano la serata godendosi una proiezione epocale! Ovviamente noi non abbiamo una sede, e men che meno siamo un circolo più o meno ristretto di Maestri dell'Arte Fotografica, ma impegnandoci attivamente una località più o meno comodamente raggiungibile da parte di tutti potremmo anche riucire a trovarla ... |
| inviato il 12 Novembre 2017 ore 18:39
Sarebbe una splendida iniziativa! |
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