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Il tilt nel paesaggio ad esempio ti consente di avere EFFETTIVAMENTE a fuoco dal primo piano all'infinito e non di contare su?la pdc che è pur sempre un'illusione e tra l'altro ti costringe a chiudere molto il diaframma rincorrendo nel rischio diffrazione. I grandi paesaggisti che usano o usavano il grande formato usano o usavano moltissimo questa funzione. Il problema è che da differenza di quanto vedi sul vetro smerigliato di una 4x5 pollici e superiori (ma anche su medio formato 6x6 com è hasselblad flexbody e arcbody) valutarlo nel mirino di u a reflex 35mm è praticamente impossibile o comunque molto difficile. Forse in questo caso il live view può aiutare, boh.
“ Mi interessa soprattutto vedere cosa combina il 24 «moltiplicato» in modo da avere un (quasi) TS-E 35 mm. „
Visto che hai una ML Sony Aps-c (se ben mi ricordo una Nex-7) potresti usare quella, come fosse un teleconverter 1.5x, con un adattatore; ne basta uno economico, come il Commlite da 60 €, dal momento che non c'è il problema di far funzionare la MaF.
Io ho visto allungare le gambe alle modelle con i TS, non chiedetemi come lo fa perché ho solo visto il risultato L'utilizzo più classico penso che sia riprendere da vicino oggetti su una linea diagonale rispetto alla lente e comunque mantenerli a fuoco come nello schemino tuo Zeppo
A me lo sfocato a metà del frame sui paesaggi proprio non piace, oltre che essere una cosa che PS replica in pochi click proprio non ci trovo il senso
@Diebu Basculando e applicando la regola di Scheimpflug si estende la profondità di campo solo su un piano; per cui la cosa può andar bene solo in alcuni casi specifici di foto paesaggistica.
“ C'è un aggeggio che ti fa muovere la fotocamera e non la lente, migliorando la qualità dello shift. Solo che non rammento il nome Triste „
L'aggeggio di cui parli (e di cui Andrea ti ha messo il link) non migliora la qualità dello shift.
Muovere il corpo della fotocamera invece che decentrare la lente, nel caso di scatti diversi che devono essere montati facendo lo stitching rende la cosa geometricamente più corretta: praticamente il software che viene utilizzato per il montaggio non deve fare altro che eliminare le zone di sovrapposizione senza necessità di altre correzioni (che negli altri casi consistono nella sostanza in una vera e propria «deformazione» dell'immagine).
Nella sostanza comunque, vista l'entità dello spostamento dell'asse dell'obiettivo (massimo 12 mm) rispetto alla scena inquadrata, quasi sempre se ne può fare a meno senza grossi problemi per l'immagine.
@Niko_s: migliora la qualità perché non deve fare correzioni di rotazione e non sei su un cilindro ma su di un piano, anche se di poco; quindi, io, preferisco un merge su una superficie piana che cilindrica ma il miglioramento è oggettivo, il problema è che quegli aggeggi costano più di 500 euro
@Speed: ho avuto il 24Tse I versione, purtroppo l'ho trovato abbastanza scarso.. Sicuramente non confrontabile con i nuovi 17, 24 e le nuove uscite Canon di questi giorni.
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