| inviato il 06 Agosto 2017 ore 9:00
Artificiosa non lo è, inutile forse sì, nasce dal fatto che non so bene come viene gestita l'amplificazione del segnale di un sensore, non rientrando nel mio ambito di conoscenze professionali |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 9:15
Le sensibilità intermedie tipo 125 o 160, almeno in canon e non nelle ultime, non sono stop reali. In un altro topic che se trovo posto il link, un utente astrofilo postava le misurazioni. A 125 si ha il rumore dei 100 iso e la gd dei 200. A 160 é effettivamente un 200 come rumore e gamma leggermente sovraesposto e corretto. (A memoria) un po come i 50 iso. Questo a memoria |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 9:25
Ciao:-) Io immagino che l'amplificazione del segnale avvenga in modo graduale, ti faccio l'esempio del cursore volume di uno stereo, man mano che "alzi" aumenta il suono. Ti faccio io una domanda, usi photoshop o un qualsiasi altro programma di fotoritocco? Agisci sul cursore esposizione? Quanto influsce sulla qualita' finale del file? Ripeto secondo me e' una domanda "troppo" tecnica, comunque LECITA e se qualcuno ne sa' di piu' e ti rispondera' piu' approfonditamente ne gioveremo sicuramente tutti :-) |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 9:30
Se fosse vera l ipotesi della domanda dovrebbero tagliare la testa a parecchi ingegneri nelle aziende produttrici Cmq tornando alla pratica, la soluzione è impostare gli ISO automatici e dimenticarti che gli ISO esistano, e pensare solo a tempo, diaframmi e composizione Ciao ! |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 9:40
“ la soluzione è impostare gli ISO automatici e dimenticarti che gli ISO esistano, e pensare solo a tempo, diaframmi e composizione „ Ma sai io mi affido il meno possibile agli esposimetri e preferisco scattare in manuale |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 10:26
“ Fotocamere odierne = digitali, non credo si possa modificare in fase di scatto una sensibilità di una pellicola MrGreen „ Dalla risposta desumo che conosci molto poco la fotografia analogica! Sì si poteva modificare in fase di scatto la sensibilità di una pellicola, si chiamava tirare la pellicola, ovviamente occorreva poi adeguare lo sviluppo alla nuova sensibilità, più la si tirava e più si perdeva qualità esattamente come succede ora con il digitale. Non mi risulta che impostare frazioni di ISO riduca la qualità |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 10:33
Se hai una pellicola 400 ASA quella resta 400 ASA, sarà in fase di sviluppo che sarà sviluppata diversamente, ma non si modifica la sensibilità della pellicola, mentre il sensore sì, quello può modificare il guadagno ed è sostanzialmente un elemento variabile |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 10:52
Il 50 ISO della Canon in realtà non è reale ma è un 100 ISO sovraesposto di uno stop e corretto a -1 stop digitalmente....la domanda non è stupida anzi... anche se sono d'accordo con carlmon pensiamo meno ai tecnicismi e più a fare foto |
user81826 | inviato il 06 Agosto 2017 ore 11:08
Uso da poco la pellicola, so poco niente al riguardo, ma anche io vedo una differenza tra il tirare una pellicola in sviluppo e alzare il guadagno in digitale. Riguardo al tema in questione, anche io sono interessato da questo dubbio da molto tempo. A quanto so l'amplificazione avviene relativamente agli ISO nativi mentre gli altri valori non so come vengano ottenuti ma NON troverei così assurdo che 160 iso siano più rumorosi dei 200 iso, dipende appunto da come sono stati ottenuti; potrebbero essere ad esempio 100 iso nativi aperti nell'esposizione e per fotocamere iso varianti (ma forse anche per quelle invarianti) potrebbe esserci più rumore che per i 200 nativi. Detto questo non lo vedo come grande problema, sicuramente tra ISO 100 e 160 non ci sarà tutta questa enorme differenza, dipende da quello che uno ci deve fare. Questi valori di 1/3 di ISO penso servano sopratutto per ottenere esposizioni molto precise già in fasi di scatto e nell'uso con auto-iso. Poi se qualcuno che ha studiato l'argomento ci vuole illuminare al riguardo mi farebbe un grosso piacere. |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 11:57
A 125 si ha il rumore dei 100 iso e la gd dei 200. A 160 é effettivamente un 200 come rumore e gamma leggermente sovraesposto e corretto. (A memoria) un po come i 50 iso. Questo a memoria Il 50 ISO della Canon in realtà non è reale ma è un 100 ISO sovraesposto di uno stop e corretto a -1 stop digitalmente ....la domanda non è stupida anzi... anche se sono d'accordo con carlmon pensiamo meno ai tecnicismi e più a fare foto Ah! E' così che lavorano gli ingegneri di Canon? Va bene che non me ne frega niente perché tanto adopero solo la Velvia e la reflex più moderna che ho è una EOS 1 V, ma questo modo di comportarsi è da ritenersi da furbetti del quartierino non da seri professionisti ... per non dire che a pensarci bene è semplicemente un comportamento t r u f f aldino! |
user81826 | inviato il 06 Agosto 2017 ore 13:12
Ogni macchina è diversa però i valori di iso nativi sono normalmente dichiarati dalla casa. Anche Fuji ha iso minimi nativi 200 con la possibilità di usare iso più bassi con il "sotterfugio" descritto sopra che ha anche vantaggi. Non vedo niente di strano in Canon. |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 14:22
E perché prima scrivi "poi magari sono io che non capisco la domanda", e dopo, un molto meno possibilista "la domanda l'ho capita"? Deciditi. La domanda è legittima e abbastanza precisa (o almeno, si capisce che cosa vuole sapere), e personalmente non vi riscontro nessuna artificiosità. L'utilità o meno di questo livello di conoscenza tecnica dipende dagli interessi e dalle necessità di ciascuno. |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 15:14
“ Penso che questo possa rispondere esaustivamente alla questione marvelsfilm.wordpress.com/2009/10/10/canon-7d-noise-and-iso-test/ „ Questa pagina crea più incertezze che risposte |
| inviato il 06 Agosto 2017 ore 15:31
La domanda è legittima e mi stupisce il fatto che la maggiorparte della risposte siano sbagliate. Chi ti ha suggerito di evitare le sensibilità intermedie ha ragione. Non sono vere amplificazioni a livello elettronico ma delle sovraesposizioni software sul RAW. L'ideale è usare gli ISO nativi, e possibilmente esporli a destra fino a portare le luci al limite della bruciatura per poi riportare l'istogramma ai valori normali, in modo simile a quanto succede con i valori intermedi 160/320/640 ISO etc. PS: la maggiorparte del sensori lavorano così ma non tutti, sensori iso invariant anche se dotati di amplificazioni frazionarie a livello software producono risultati pari a quelli amplificati elettronicamente |
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