| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:23
“ Che invece quello che ha scritto PaoloMcmlx non è corretto (" Le linee cadenti sono la conseguenza diretta e inevitabile del non perfetto pian-parallelismo fra il piano pellicola e il piano soggetto." ) „ invece secondo me è corretto, e a quell'immagine è stata applicata una correzione altrimenti apparirebbe all'incirca così
 |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:24
Che sono la «stessa cosa» l'aveva già scritto nel primo post di risposta Ironluke. Non mi pare che sia questo il «tema del contendere». Il thread è relativo non genericamente alle linee che «fugano» da qualche parte ma alle «linee cadenti». E quello che ha scritto PaoloMcmlx non è corretto. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:26
se fotografi un quadrato ed il quadrato non è parallelo al piano pellicola non puoi avere un quadrato ma avrai un trapezio. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:28
“ se fotografi un quadrato ed il quadrato non è parallelo al piano pellicola non puoi avere un quadrato ma avrai un trapezio. „ Credo che non se ne esce se non ci mettiamo d'accordo su cosa siano le «linee cadenti». La foto di Campigotto non ha avuto nessuna «correzione». Se ha quel taglio semplicemente è stato decentrato l'obiettivo verso l'alto. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:30
Nel gergo dei Geometri e degli Architetti, il termine "linee cadenti", indica ad esempio le rette parallele "disegnate" dagli spigoli laterali della facciata di un palazzo, che si sviluppano verso l'alto (o in questo caso, che cadono verso il basso). Allo stesso modo, osservando i bordi di una strada dritta che stiamo percorrendo in auto e che si sviluppa verso l'orizzonte di fronte a noi, notiamo che le linee parallele dei bordi, assumono un'angolatura particolare che rimane invariata: questa angolatura è quella della visione umana. it.wikipedia.org/wiki/Distorsione_prospettica |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:32
correzione delle linee cadenti
 |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:34
Proprio di gergo stiamo parlando. E per «linee cadenti» si intendono quelle verticali che confluiscono verso un punto. O almeno io le intendo così: ma non credo che ci siano altre definizioni. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:36
“ correzione delle linee cadenti „ Lo so che si possono «correggere» digitalmente. Ma cosa c'entra con quello di cui stiamo parlando? Considera invece che tutto questo discorso faccia riferimento a immagini realizzate su diapositiva. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:37
non basta che convergano verso un punto, il fatto che convergano deve essere dato dalla prospettiva. due alberi di fronte a me, perfettamente paralleli sono paralleli e prolungati non si incontreranno mai. Se riprendo dal basso invece, la loro proiezione li fa incontrare in un punto, questi due alberi in tal caso rappresentano le linee cadenti. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:39
“ " Le linee cadenti sono la conseguenza diretta e inevitabile del non perfetto pian-parallelismo fra il piano pellicola e il piano soggetto." „ questa affermazione è corretta, perchè se i due alberi fossero ripresi in parallelo rispetto al piano pellicola non apparirebbero linee cadenti. invece la base degli alberi è + vicina la piano sensore rispetto alla punta, segno evidente che essi non sono paralleli al piano pellicola. |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:42
Ma se metti la fotocamera «dritta» (in bolla, con il sensore parallelo alle verticali) non le potrai mai avere le «linee cadenti». E questo a prescindere se ruoto l'inquadratura verso destra o verso sinistra. Mi dispiace davvero insistere (e la chiudo qui) ma basta prendere un cellulare in mano per verificare la cosa. L'osservazione di Paolo non è corretta perché fa riferimento ad un «piano» del soggetto (ad esempio quello di una facciata). Invece, lo ripeto, basta che il sensore sia parallelo alle verticali. Su piano orizzontale può essere comunque ruotato rispetto ad una facciata e non avremo lo stesso le «linee cadenti». |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 0:47
“ Ma se metti la fotocamera «dritta» (in bolla, con il sensore parallelo alle verticali) non le potrai mai avere le «linee cadenti». E questo a prescindere se ruoto l'inquadratura verso destra o verso sinistra. „ affermazione esatta. essere parallelo ad un quadro o ad una facciata, non significa che il quadro non possa stare appeso per un angolo, e quindi che la facciata non possa essere ripresa storta, ripetto al piano orizzontale. due piani possono restare paralleli tra loro anche se ruotano uno nel verso opposto dell'altro. (cioè uno orario e l'altro antiorario). |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 9:19
Quindi in parole povere per evitare che ci siano casi di linea cadenti bisogna mettere il sensore/macchina parallelo/a al piano di appoggio del soggetto (palazzo, statua o qualsiasi cosa si sviluppi principalmente verso l'alto) che stiamo fotografando, giusto? |
| inviato il 28 Luglio 2017 ore 10:01
“ Quindi in parole povere per evitare che ci siano casi di linea cadenti bisogna mettere il sensore/macchina parallelo/a al piano di appoggio del soggetto (palazzo, statua o qualsiasi cosa si sviluppi principalmente verso l'alto) che stiamo fotografando, giusto? „ Basta che il sensore sia parallelo alle «verticali». Semplificando: la fotocamera non deve essere inclinata né verso l'alto né verso il basso. |
user4758 | inviato il 28 Luglio 2017 ore 10:03
“ invece secondo me è corretto, e a quell'immagine è stata applicata una correzione altrimenti apparirebbe all'incirca così „ Che poi a guardar bene la foto più corretta è quello postata da Ooo o almeno quella con la visione più naturale, visto che dalla strada quell'edificio lo si vedrebbe così!
 |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |