| inviato il 01 Agosto 2017 ore 11:08
Canon 100 macro usm, è una sicurezza. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 11:29
“ mi affascinano quei piccoli soggetti ipernitidi su uno sfondo "morbidissimo" „ Non basta un macro per ottenere i risultati a cui credo tu ti riferisca. C'è dietro anche un lavoro piuttosto deciso a livello di PP. Inoltre a volte gli sfondi sono artificiali. Credo che i 100/105 siano il miglior compromesso tra prestazioni e peso. Il posto per uno di questi obiettivi si trova quasi sempre. Portarsi un 150 o un 180 diventa impegnativo, fatti salvi i casi di uscite mirate in cui si va fuori solo con quello. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 12:15
Grazie a tutti per i suggerimenti |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 12:46
Penso sia necessario fare qualche piccola premessa, perché l'ambito macro è molto diverso dagli altri ambiti per alcune sue peculiarità che sto per esporre. 1) profondità di campo: più ti avvicini ad un soggetto (ce ne si accorge sopratutto in questo genere fotografico) più la profondità di campo, a parità di diaframma, si riduce, quindi anche se utilizzerai diaframmi chiuso come f/8 o f/11, per fare due esempi, non avrai tutto a fuoco. Per avere tutto a fuoco si fanno vari scatti e si uniscono con programmi particolari; 2) vento e mosso: con soggetti piccoli come fiori e foglie, una piccola brezza ti sposterà tantissimo il soggetto, quindi dovrai cercare di inquadrarlo e, in caso di vento, aspettare che smetta. In giorni di forte vento o di vento continuo puoi quasi rinunciare a fotografare, perché se c'è vento ti scombussolerà la zona dove hai fatto cadere la messa a fuoco (vedi anche punto 1); 3) le foto macro si possono anche fare senza treppiede, però sono più complicate, perché anche dei leggeri spostamenti del corpo in avanti o indietro e lateralmente possono modificare la zona dove hai fatto cadere la messa a fuoco. In questo può aiutare molto la messa a fuoco continua, se invece hai il cavalletto fai meno fatica e puoi apettare più comodo che cessi il vento; 4) per avere più a fuoco possibile il soggetto deve essere inquadrato in maniera tale che esso sia il più parallelo possibile al sensore, questo perché come scritto al punto 1 più ti avvicini al soggetto più la profondità di campo è ridotta. Scritte queste premesse per avere un sfondo morbido e pastoso aiuta molto avere una focale lunga (però in parte può dipendere anche dall'obiettivo stesso), che aiuta anche in caso di foto ad insetti in quanto ti permette di fotografarli più da lontano. I due obiettivi da te citati non li ho mai provati quindi non sono in grado dirti come siano (per quello ci sono le varie recensioni di chi li possiede), però il vantaggio di avere mm in più è comodo e importante (a parità di qualità ottica). Per contro il peso di un 150mm lo si sente di più, ma non si può avere tutto. Solo un suggerimento se lo dovessi comprare usato: oltre alla lente frontale, muffe e quello che ti hanno già scritto gli altri controlla anche la lente posteriore e se ce l'hai portati una piccola fonte di luce che ti aiuterà a vedere meglio se l'obiettivo è a posto. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 13:01
Ah un'altra cosa... io alle volte appoggio l'obiettivo sulla borsa. Funziona ugualmente bene al posto del cavalletto se il soggetto è abbastanza in basso e se vuoi fare una singola foto, certo devi stare lo stesso attento a non inclinare l'obiettivo verso l'alto o verso il basso quando ti appresti a scattare. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 14:24
Avvicinarsi al soggetto significa anche variare il rapporto tra le distanze, che pure è un punto che in ambito macro ha grande importanza. |
| inviato il 03 Agosto 2017 ore 14:49
Con un anello adattatore di una decina di euro ti posso consigliare il top per la macro: Vivitar Series 1 105mm f/2.5. Un manual focus, ma la macro è rigorosamente manual!  |
user12181 | inviato il 03 Agosto 2017 ore 18:36
“ determinare lo sfondo, leggere e gestire bene la luce, „ In realtà quasi sempre lo sfondo non viene determinato, ma eliminato (e con esso il contesto), come se i soggetti ripresi non esistessero come individui nel tempo e nello spazio, ma fossero pure idee flottanti nell'iperuranio platonico. Platonismo fantozziano. “ " meglio prendere l'obiettivo con la focale maggiore per avere una distanza di lavoro migliore e pure uno sfondo migliore" Questo suggerimento resta sempre valido. „ Per quanto dico sopra, non sono d'accordo, anche se ovviamente non sono ostile alle lunghe focali. Bisogna però riconoscere il grande fascino dei close up o macro grandangolari f/22. |
user78019 | inviato il 03 Agosto 2017 ore 19:06
“ In realtà quasi sempre lo sfondo non viene determinato, ma eliminato (e con esso il contesto)... „ Se lo sfondo distrae l'osservatore, cioè distoglie l'attenzione dal soggetto, fa un pessimo regalo all'immagine. Poi siamo d'accordo che se fotografo una Rosalia alpina su tronco di faggio, va benissimo qualsiasi obiettivo, purché il soggetto non sia infastidito da una eccessiva vicinanza se si usa una focale corta: la foto mostrerà comunque il cerambicide e il tronco su cui sta. Vanno benissimo anche i close-up ambientati, ma bisogna stare molto attenti all'inquadratura. Ancor più che nella fotografia generica, in questo tipo di riprese fotografare è scegliere cosa togliere più che cosa mettere nell'inquadratura. |
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