| inviato il 21 Giugno 2017 ore 21:43
Ohibò. Possibile che nessuno mi dica qualcosa su queste foto che io mi sono pericolasamente azzardato di non apprezzare? Attendo con ansia. |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 21:51
Scusa io son la figlia della serva?
Ma facciamo anche discorso inverso perchè buttare li 2 parole è facile no Enzo?
Dicci perchè ha avuto questo riconoscimento internazionale secondo te? Cioè siamo in un forum e nostro giudizio vale poco ma la domanda mia è se fa foto orribili perchè ha tanto successo?
Dammi la tua opinione, io cosa vi vedo ho provato a scriverlo |
| inviato il 21 Giugno 2017 ore 22:18
@Labirint, se sei la figlia della serva, posso farti qualche foto di nudo?
@Enzo Gomba
Faccio due considerazioni, sul perchè è comunque interessante guardare una foto "famosa" anche se sgradita: una indiretta e una diretta.
La prima è che se guardi queste foto NON ti chiedi "avrà usato l'ultimo modello di Sony? Che raffica avrà usato? Dov'è lo sfocatone? Come avrà fatto questa post produzione?". Questo è già un indizio interessante. Vuol dire che la foto ti sta facendo pensare al contenuto, al fatto che ti piace o non ti piace, senza le classiche domande da foto amatore. Questo è un lo scopo di un artista: farti dimenticare il come e pensare al cosa. Già questo basterebbe per farsi delle domande.
Quella più diretta è: se pensi alle foto come frasi poetiche, ti potrebbe anche non interessare il significato, ma ti dovrebbe interessare la forma. Se non ti interessa neanche la forma, i siti giusti sono Facebook, Flickr, instagram & co, non Juzaphoto che ambisce ad essere un sito per autori (non lettori o al meno non solo). Supponiamo che la foto del campo di pallacanestro rappresenti una storia: "coppia devastata dai debiti e sceglie una fine tragica. I corpi ritrovati in un bella giornata di sole dopo un settimana dall'evento, rivelano una tragica dinamica della morte e la profonda solitudine della coppia".
Poi gira la faccenda al contrario. A te fotografo viene in mente, per il tuo percorso artistico, di rappresentare con una sola immagine quell'intera storia. Ci pensi e riesci nel tuo intento con realizzando quella foto.
Tu potresti dire (e anche io): "a me non interessa assolutamente di raccontare una storia del genere. A me piace fare le foto al mio cane mentre mi lecca le dita dei piedi perchè mi ama!". Ok, ci sta, MA...analizzare e "smontare" la foto sgradita ed efficace, è utile per imparare quali componenti hanno consentito alla fotografa di costruire il messaggio. Può essere utile come bagaglio tecnico visuale per montare i TUOI messagi. Se il tuo cane muore e tu vuoi rappresentare il fatto che a nessuno interessa la tua disperazione, forse potresti rappresentarlo in una tua immagine, con te in piedi in un campo di pallacanestro desolato, e il tuo cane coperto da un lenzuolo, in una bella giorna di sole.... o forse no.
Più parole conosci, più cose puoi dire.
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| inviato il 22 Giugno 2017 ore 0:12
@Enzo e Tony
Credo che l'approccio *foto che non mi piace=cagata a priori", forse è lievemente limitante
Bisognerebbe chiedersi il motivo di tali foto, prima di tutto. Cosa ci sta dietro. È l'educazione al vedere,che spesso manca perchè si è traviati da discorsi come risolvenza, post prodizione si/no, e altre cosa che ahimè (no, ahivoi, per correttezza) ad un certo livello non vengono nemmeno prese in considerazione.
Quando troveremo a Savignano ad esempio, una discussione riguardo a se è meglio il 50 1.2 o il 50art, o le foto a cormorani ne riparleremo.
Quello che mi fa dispiacere è che ci accartocciamo e insistiamo su preconcetti puerili, che per trapasso sono proprio quelli che "danneggiano", ci rallentano nel crescere.
Anzi, non ci limitiamo all'equazione *non piace=merda assoluta*, ma addirittura dobbiamo fare gli spiritosi e farci battute sopra; si travalica il concetto stesso di ignoranza.
Non so voi, ma se io non conosco una cosa, prima di buttare un giudizio di pancia, magari provo ad informarmi. Ci sta che continui a non piacere, ma magari la capisco e la apprezzo (che è diverso da "piacere").
Pensateci su. |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 7:24
Io personalmete non sono critico e non conosco nessun autore/fotografo famoso, e ainceramente non ho mai avuto l'interesse ad informarmi, le foto della motosega mi piace perché semplice e d'impatto, quella del campo da basket non so perché ma mi fa venire in mente un vecchio film di cui non ha niente in comune, ve lo ricordate il villaggio dei dannati??
Ecco io parlo per puro gusto personale, da ignorante!!
Ciaooneeee |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 8:27
@Matteo Fiorelli
Mi spiace, ma queste foto non le apprezzo proprio.
Sotto il profilo di quello che trasmettono intendo.
Non mi dicono proprio niente, e non parlo di tecnica, ma di comunicazione.
Di solito non esprimo giudizi e soprattutto non esprimo giudizi così negativi, ma queste foto proprio collidono con il mio modo di intendere la "bella fotografia".
Del resto ho detto "de gustibus" il che significa che non sono certo io depositario della cultura fotografica ed a qualcuno (o molti) possono anche piacere e rispetto il loro pensiero.
A me decisamente no, non piacciano proprio.
E chiedo scusa per il tono usato nel mio precedente intervento, voleva essere una battuta spiritosa, non certo offensiva, come peraltro si può intendere dalle faccine sorridenti in fondo.
Absit iniuria verbis! |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 8:34
Preciso che prima di postare il mio primo commento ho anche fatto un breve escursus sulla storia e sui lavori del fotografo e sono rimasto assolutamente sulla mia idea, anzi ...
Mi pare che si voglia più creare delle giustificazioni di natura psicologica ed altro a sostegno dei suoi lavori che, di pancia, non apprezzo proprio.
Ed una fotografia, secondo il mio parere, deve dare sensazioni di pancia per essere una bella fotografia, non avere una sua descrizione, una sua storia, un suo perché per essere capita.
Una bella fotografia non ha bisogno di didascalie, e queste - IMHO - non sono belle fotografie.
Poi gusti son gusti, come ho detto ...
Se ha avuto successo a qualcuno piaceranno, qualcuno le apprezzerà.
Ma non siamo tutti uguali.
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| inviato il 22 Giugno 2017 ore 8:52
Ma una persona non si deve giustificare se non apprezza qualcosa, semplicemente se nè può discutere, a me il lato estetitico non colpisce tanto, ma mi interessa quello che cerca di dire e certe scelte fatte le trovo interessanti
“ Una bella fotografia non ha bisogno di didascalie „
qui dissento assolutamente, ma non voglio approfondire troppo ultimo topic che avevo aperto legato a un articolo di Sara Munari sulla questione era un po' degenerato, ma solo perchè si è sempre convinti di avere la ragione assoluta.
Come ho detto ho trovato molto interessante la serie sui denti d'oro, meno quella sul ritorno alla natura perchè anche se il concetto era valido alla fine le foto non mi hanno convinto
Mi piacciono invece le foto che appaiono quasi sospese, per esempio quella del campo da Basket, ha questa atmosfera neutra, come se un osservatore qualunque si trovasse li, il luogo è quasi banale, ma qualcosa non va.
Anche quella della motosega per esempio mi da questa sensazione, è davvero un film horror? direi di no troppo giovane, la motosega troppo pesante, ma non è all'aperto è in una casa...una casa vuota...qualcosa non torna, questa atmosfera questa ricerca l'apprezzo
Un'altra cosa interessante è che nelle esposizioni non ci sono solo le foto ma anche oggetti, sculture come a continuare le opere oltre la fotografia
“ posso farti qualche foto di nudo? „
al massimo in intimo, nè ho gia una pubblicata anche se solo a metà |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 11:30
Ma guarda che non devono piacere per forza! Ci mancherebbe! Però fare lo sforzo per capire che se una cosa non ci piace o non ci colpisce, non è detto che sia uno schifo, magari c'è dello studio. Pensiamo al classico Eggleston, se si prendono delle foto a caso la classica frase che viene è: "ma questa la faccio anche io!", con un certo sdegno.
Però Eggleston è quello probabilmente che ha sdoganato la fotografia a colori e la democrazia dell'immagine. Un qualcosa che ha rivoluzionato la concezione della fotografia. Ecco, alla luce di quello, forse quelle foto "mi sa che non le faccio io probabilmente".
“ Mi pare che si voglia più creare delle giustificazioni di natura psicologica ed altro a sostegno dei suoi lavori che, di pancia, non apprezzo proprio. „
Ripeto, no problem, però non è proprio che "ci si inventa" spiegazioni, il processo autoriale passa per molte fasi, vi sono curatori, galleristi, editori. C'è uno studio dietro. Poi che ci siano speculazioni sul mercato dell'arte, sì, ma non toglie che spesso vi sia un valore dietro.
“ Ed una fotografia, secondo il mio parere, deve dare sensazioni di pancia per essere una bella fotografia „
Assolutamente no!!! Può anche dare sensazioni di pancia, ma non è il discriminante
“ Una bella fotografia non ha bisogno di didascalie, e queste - IMHO - non sono belle fotografie. „
Ancora, parliamo di introduzione invece che di didascalie.
Ho il piacere di essere stato selezionato tra svariati candidati(che è diverso da andare nel bar a chiedere "scusate posso esporre delle mie foto?") ad esporre in una galleria/centro culturale dove prima di me hanno esposto persone del calibro di Benassi, Bucciarelli, una collezione di Viviam Maier, Masayoshi Sukita, Bad Trip, Tuono Pettinato, Richard McGuire, più altri autori in varie arti italiani e internazionali.
Ora, quando tu ti proponi, la prima cosa che ti chiedono è: "cosa porti?". Ed a quel punto ti chiedono di mandare una decina di righe per descrivere il progetto. La decina di righe magari dopo, per il catalogo diventano 2000, 2500 battute. Serve per introdurre l'osservatore al tuo lavoro. È una chiave di lettura, l'indicazione della strda da seguire, NON lo spiegone didascalico ad ogni foto.
Se te gli dici "secondo me intro/prefazione non serve, secondo te, cosa rispondono? Ad una lettura portfolio, gli dai le foto a caso in mano, il tuo best of, oppure devono essere collegate da un filo logico, e devi parlare delle tue foto?
Se tu dovessi parlare delle tue foto, cosa diresti?
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| inviato il 22 Giugno 2017 ore 11:41
“ Ed una fotografia, secondo il mio parere, deve dare sensazioni di pancia per essere una bella fotografia, non avere una sua descrizione, una sua storia, un suo perché per essere capita.
„
Volevo citare la fotografa perchè la tua affermazione per puro casi si collega a una particolarità nelle sue esposizioni:
“Appendo sempre le mie foto abbastanza in basso, in modo che lo spettatore le guardi con lo stomaco, piuttosto che con gli occhi “ |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 11:56
Mi piacerebbe esprimere la mia opinione senza essere giudicato troglodita, incompetente, insensibile, incapace, fascista reazionario ed anche non proprio intelligente. La notorietà di un fotografo non è garanzia di esecutore di capolavori. Ho detto e, qui ribadisco che a me queste foto non piacciono. E' un mio diritto dire quello che mi piace ed è un mio diritto dissentire. Credo di essere una persona semplice che non si fa impappocchiare dalla retorica e dalle chiacchiere. Amo la chiarezza e, con grande chiarezza, insisto non per denigrare ma per affermare il mio diritto di dire che una cosa non mi piace. Ditemi se ho ragione. |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 12:02
proverò a essere chiaro allora: hai chiesto di argomentare e è stato fatto, ne sta nascendo una discussione.
Perchè sei apostrofato in un certo modo? perchè hai lanciato una frasina e poi una frecciatina ma sei l'unico che non sta argomentando nulla.
Quindi se rileggi nessuno ha mai detto che ci debba essere apprezzamento, leggi bene cosa scrive Matteo Fiorelli perchè li c'è tutto e ti reinvito come gia fatto sopra a scrivere un'argomentazione concreta al tuo pensiero, non per criticarti ma perchè si parla di fotografia, hai anche aperto un topic lamentandoti che si parla sempre di obiettivi e sensori e non di fotografia, qui lo stiamo facendo, partecipa! |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 12:15
“ Mi piacerebbe esprimere la mia opinione senza essere giudicato troglodita, incompetente, insensibile, incapace, fascista reazionario ed anche non proprio intelligente. „
Sono a favore della libertà di opinione ma, dato il contesto, dire "foto orrende" e pretendere da chi le apprezza i motivi per cui piacciono (o si trovano interessanti), senza argomentare perchè tu le trovi orrende, non porta da nessuna parte se non a ricevere qualche critica secca. Una specie di: commento orrendo. |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 13:43
Ma Enzo, figurati, ci manca che sia vietato che queste foto non piacciano.
Pure a me tante opere non piacciono, che vuol dire. Però se non si fa un analisi seria dell'autore e dell'opera, rimane un approccio soggettivo e personale.
Però scrivi un commento, secco, a cui fai seguire “ Facciamo filosofia su foto discutibili. „
Come per dire che stiamo a fare discorsi che ci inventiamo, che queste cose le immaginiamo perchè colpiti sulla via di Damasco, tipo supercazz.ole. Perdona se qualcuno si sente chiamato in causa.
Ho scritto prima dei papiri che oltre a essere delle critiche, sono fondamentalmente dei consigli, per aiutare, mica ci dobbiamo stizzire.
Si riassume tutto in: capire prima di giudicare, sforzarsi nel farlo, e a quel punto, eventualmente, "giudicare". Ci sono casi di "mastruzzamento", di queste supercaz.zole come dici, ne ho viste personalmente a Reggio (ultima fiera a cui sono stato), però nemmeno partire dal presupposto che lo siano tutte quelle che non si capiscono. (O non si vuol provare a capire, dipende).
Nessun rancore, eh |
| inviato il 22 Giugno 2017 ore 14:04
Sto partecipando dicendo di non apprezzare le foto di questo autore (autrice) Più le guardo e più mi danno il senso del nulla. Non ci vedo messaggi, vedo contorsioni che non sono neppure estetiche, vedo un tentativo non riuscito di suscitare speculazioni esistenziali, mi sembrano poco spontanee, vorrebbero suscitare interessi sovrumani, lanciano messaggi criptici ad uso di volonterosi decifratori. Mi scuso con tutti quelli che mi leggono. Vorrei trovare anch'io qualcosa di definito, uno spunto di apprezzamento, una scintilla di comprensione, un messaggio chiaro e lineare, pulito e semplice. Non lo trovo. Su di mè arriveranno rimproveri severi d'incompetenza e di superficialità. Ci sono abituato. Scusatemi, ragiono con la mia povera testa e resisto ad ogni banalizzazione. Auguri a tutti. Credetemi! I grandi fotofrafi che conosciamo , a volte fanno anche loro qualche porcheria. |
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