| inviato il 12 Maggio 2017 ore 9:00
Eppure la definizione di naturalistica è facile: si fotografa senza interferire con l'ambiente e/o il soggetto (ok, qualcuno fà notare che solo perchè esistiamo interferiamo, ma tra persone intelligenti ci siamo capiti... e per chi non capisce casomai gli facciamo un disegno ) |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 9:05
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| inviato il 12 Maggio 2017 ore 9:06
Bisogna complicare per non comprendere! |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 9:28
Almeno nelle foto in movimento la fotografia wild raramente fornisce risultati perfetti e premiati da centinaia di like. Il popolo di internet preferisce i fotomontaggi come questa immagine frutto della somma di tre scatti e dell'elaborazione di PS (sfoca con movimento del menu' sfocatura) www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=620760 Anche se riprese in condizioni naturali, le operazioni manipolative operate in pp non permettono di parlare per questo genere di foto di fotografie wild. |
user14286 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 10:10
“ Eppure la definizione di naturalistica è facile: si fotografa senza interferire con l'ambiente e/o il soggetto (ok, qualcuno fà notare che solo perchè esistiamo interferiamo, ma tra persone intelligenti ci siamo capiti... e per chi non capisce casomai gli facciamo un disegnoMrGreen) „ fammi un esempio di fotografia "wild" senza interferire con l' ambiente, sono tanto curioso. ma attenzione, quando dico senza interferire, lo intendo alla lettera, compresa la "salvaguardia" delle decine di insetti che inevitabilmente ammazzerai lungo il cammino per andarti a piazzare sul posto, più quelli che schiaccerai durante l'appostamento eventuale, più il disturbo che arrecherai alle specie che si accorgeranno di te durante l'avvicinamento e ne saranno spaventate, più quelle che verranno allontanate dall' odore di te che avrai lasciato sul posto anche quando te ne sarai andato, più quelle che ammazzerai lungo il cammino di ritorno... Tra "persone intelligenti" eh, mi raccomando... |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 10:21
Claudio, se guardi le mie gallerie vedrai che l'unica mia foto ottenuta con pasturazione è quella del pettirosso fatta al capanno skua... non è che io sia uno strenuo sostenitore di questa metodica, semplicemente mi sembra un po' esagerato paragonare l'offerta di semi a quella di esche vive o carnai. Tra l'altro quoto Gundamrx91 quando dice che la pasturazione non garantisce nulla... io quest'inverno ci ho provato a fare una mangiatoia per cincie, ma per vari motivi i risultati sono stati nulli (e con nulli intendo 0 foto fatte in ore e ore di appostamento). I motivi del fallimento? Sicuramente la mia inesperienza in merito, inoltre il luogo scelto era frequentato da gatti e nella zona c'erano numerose altre fonti di cibo evidentemente più comode o sicure per i pennuti. Su tutto il resto sono completamente d'accordo con te, per vari motivi l'approccio "total wild" non può minimamente offrire le stesse chance di scatti d'effetto di una situazione controllata o quantomeno preparata. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 10:23
Non fotografo animali e non faccio naturalistica per cui probabilmente qualcosa mi può sfuggire. Credo che si possano fare anche bellissime (e buonissime) foto di animali in cattività, senza togliere nulla all'animale che non sia già stato tolto. Ciò non significa però che siano foto wild e non giustifica lo spacciarle per tali. Poi se l'inganno viene fatto per avere qualche like in più, poco male. Ai concorsi o in ambiti professionali è molto male. Nel momento in cui ci si iscrive e si accetta il regolamento, questo va rispettato, per onestà verso il pubblico, l'organizzazione e gli altri partecipanti. (anche se per assurdo il regolamento chiedesse si scattare sollevando un piede e toccandosi la punta del naso con una mano). D'altra parte, quando la stragrande maggioranza delle nuove leve di fotografi campa facendo workshop, è più che normale che avvengano situazioni del genere. I contenuti delle foto sono passati in secondo piano perché la maggior parte dei clienti non ha gli strumenti per capire cosa rende una fotografia buona, oltre che bella. Quindi la paesaggistica è andata oltre al paesaggio con luci "marziane" il nudo è diventato macelleria, la naturalistica ha preso pieghe disneyane. Perché cosa interessa agli "studenti"? Fare buone fotografie o prendere consenso da amici virtuali e non? L'asticella andrebbe alzata per quanto riguarda i contenuti, non la forma. Purtroppo i primi non sono richiesti. La promozione oggi si fa sui social e sui social funzionano meglio le mantidi fuori contesto che fotografie più vere, ma meno perfette. Questo è il problema delle riviste che guardano solo il prezzo (o la gratuità) dello scatto, anziché la qualità del contenuto. |
user14286 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 10:31
“ I contenuti delle foto sono passati in secondo piano perché la maggior parte dei clienti non ha gli strumenti per capire cosa rende una fotografia buona, oltre che bella. „ noooo...non ci credo...mi tocca quotarti! |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 10:54
Veleno@ : il tuo intervento di prima mi fa capire perché quando viene arrestato un pluriomicida i carabinieri gli accompagnano la testa come ad un bambino di due anni mentre lo fanno salire in macchina. Forse sono poco intelligente ! |
user14286 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 11:03
Il tuo intervento invece non lo capisco. Ma sono sicuro che NON è un limite mio. |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 11:11
“ Eppure la definizione di naturalistica è facile: si fotografa senza interferire con l'ambiente e/o il soggetto (ok, qualcuno fà notare che solo perchè esistiamo interferiamo, ma tra persone intelligenti ci siamo capiti... e per chi non capisce casomai gli facciamo un disegnoMrGreen) „ @Veleno vedi che dovevo farti un disegno? Suvvia, sforzati un pò che forse ci arrivi a capire cosa voglio dire senza dover prendere tavolozza e pennello! |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 11:13
“ Assolutamente wild. Se i pellegrini nidificano in citta' perche' predano uccelli che vivono liberi in citta', questo e' un adattamento e le foto a questi falchi sono wild. „ Claudio però in questo caso non si può certo dire che non ci sia interferenza dell'uomo, vista la situazione e quindi non si potrebbe neppure parlare di fotografia naturalistica |
user14286 | inviato il 12 Maggio 2017 ore 11:41
“ @Veleno vedi che dovevo farti un disegno? Suvvia, sforzati un pò che forse ci arrivi a capire cosa voglio dire senza dover prendere tavolozza e pennello! „ Aspetto sempre quei famosi esempi, Lucotti... |
| inviato il 12 Maggio 2017 ore 11:46
È ovvio che allorché decidiamo di esplorare un habitat ne alteriamo le condizioni... La bravura del fotografo naturalista sta anche nel ridurre al minimo questo impatto, sia per preservare l'ambiente sia per avere più chances di avvicinare il soggetto.... Ma non giochiamo con le parole e i dettagli....pensiamo per sfumature di grigio.... |
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