| inviato il 21 Marzo 2017 ore 23:42
L'effetto c'è foto notevole Comunque filiberto il tuo avatar vince troppo simpatico |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 0:04
il big one è pittoricamente armonioso. amalgama e 'spazia' il soggetto nella scena in modo unico.
 (mi scuso perchè l'ho già postata in un altro thread nei giorni scorsi, ma non ho ancora fatto uscite col big one per cui la ripropongo. rende comunque bene l'idea). e comunque non rende a livello di 3d come quella di fili, che è a mio avviso eccezionale ! ottimo scatto di street fili. bravo ! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 0:08
A fare l'effetto 3D con lo sfocato dietro e lo sfocato oltretutto più scuro del soggetto, son buone tutte le ottiche, e l'effetto 3D non lo fornisce l'ottica, ma il nostro sistema di visione che isola il soggetto, perché il soggetto è palesemente più nitido del resto della scena, perché su un piano diverso del resto della scena ed è la diversità dei piani a fuoco la responsabile dell'effetto 3D. La diversità dei piani a fuoco la danno anche i culi di bottiglia e dunque l'effetto 3D con lo sfocato lo fanno anche i culi di bottiglia, è facilissimo, viene da sé. Detta alla Lucchese, "sanno far tutti a fare all'amore col cosino ritto, ma è quando non si alza che si vede l'arte". Per far vedere l'arte, per noi l'effetto 3 D, quello vero, fornito dalle ottiche, lo sfocato NON ci deve essere e la luce che illumina il soggetto DEVE essere uniforme. Intanto: che cosa fornisce all'immagine l'effetto 3D? L'effetto 3D è dato in immagine dalla presenza delle alte frequenze spaziali ( i 30 - 40 e 50 LPM), ossia i toni delicati e sottili, geometrici e cromatici, sono loro i responsabili del famigerato effetto 3D. Nella condizione di soggetto illuminato da luce uniforme e senza la presenza di sfocato si vedono le ottiche buone, se trasmettono bene le alte frequenze spaziali, e dunque se ce la fanno a fornire l'effetto 3D. E..........non bastano le ottiche solo a fornire l'effetto 3D, perché quelle frequenze spaziali alte che l'ottica ce la fa a trasmettere, devono essere poi registrate, rese visibili dalla fotocamera, che dunque DEVE essere ad alta risoluzione anche quella, come l'ottica, perché sono quelle. Il grande formato dà effetto 3D perché, semplicemente, ha ottiche molto buone, tutte, e la fotocamera ha un sacco di risoluzione, tutto il complessivo fornisce in immagine un sacco di risoluzione e tutto trasmette bene le alte frequenze spaziali, ecco spiegato l'arcano del MF che dà effetto 3D. Tornando al 35 mm, questa:
 bella grande qui www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1808619 è stata scattata in luce diffusa, non radente, e SENZA lo sfocato, ed è stata scattata con trabiccoli ad alta risoluzione sia di fotocamera ( D 810) che di ottica, Nikkor 14 - 24 a 14 mm e chiuso ad F 7,1, ossia col diaframma chiuso al limite della diffrazione visibile, per massimizzare la nitidezza. In limite di diffrazione, ossia appena sotto la diffrazione visibile, che col Pixel Pitch della D 810 si ha ad F 8, le MTF dell'ottica raggiungono il valore massimo, sono quasi piatte, e l'ottica trasmette al massimo le frequenze spaziali, ossia tocca la massima nitidezza e dunque fornisce l'effetto 3D. Guarda un po' se non ti sembra di essere lì assieme a quella ragazza, in una delle Sortite delle Mura di Lucca? La foto l'ho nominata "Claustrofobia", tanto la ragazza ed il tunnel sono presenti, sembra di essere lì con lei, nello stretto. Quello è l'effetto 3D vero, l'effetto presenza. E lo si deve avere con ottiche e fotocamere buone anche SENZA lo sfocato, se sono buone veramente, mentre se lo danno solo con lo sfocato o in luce radente, sono dei cessi, ottica e fotocamera. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 0:13
quoto anche l'analisi di pollastr ! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 0:18
Devo ancora capire cosa c'entri la tridimensionalità con la profondità di campo. Per me le foto 3D sono quelle da vedere con gli occhiali, il resto mi sembrano solo s... mentali! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 0:29
Avete presente le varie tecnologie di 3D nei televisori? In alcuni, i più economici, non c'era un vero 3D, ma c'erano piani sfalsati in 2D, 2-3-4 piani staccati l'uno dall'altro, ma non la sensazione di reale tridimensionalità. Ecco, senza nulla togliere all'Ottimo 85 L, per me gli stacchi di piano esagerati dalla ridottissima profondità di campo sono simili a quel 3D "finto", sanno cioè di qualcosa di appiccicato sopra, non mi danno una vera sensazione di transizione dello spazio. Di una foto tridimensionale penso "caspita sembra di essere li" di una foto come questa penso "caspita sembra che l'uomo esca dallo schermo", ma attenzione, appunto DALLO SCHERMO. Credo che le foto "tridimensionali" siano date da un insieme di passaggi tonali, spospettiva ed uso della luce e che una ridotta profondità di campo possa in certi casi aiutare ad enfatizzare il concetto, ma non a crearlo di per se. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:05
La plasticità e l'ariosità (non mi piace chiamarlo 3D scusatemi) in fotografia esiste. Chi non lo vede probabilmente non ha colpe. Mica tutti abbiamo gli stessi occhi o la stessa educazione visiva. Questo era più facilmente dimostrabile con la diapositiva. Gli obiettivi giocavano alla pari e allora venivano fuori le differenze. E bastava anche f 2.8 |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:28
zeppo tira fuori lo scatto fatto col 35l2 a quella fiera, valà. qui urgono esempi concreti !! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:30
Recentemente sto rivalutando questo concetto di tridimensionalità perchè l'ho sempre interpretata come soggetto che viene fuori dallo schermo e questo tipi di tridimensionalità è più facile vederla nei medio tele luminosi, ma ho capito recentemente che altri intendono la tridimensionalità come una scena in cui il soggetto si trova immerso in uno spazio che è descritto nella foto in più piani, possibilmente progressivi, davanti e dietro di esso, ed in questo i grandangoli moderati, con l'aiuto di una prospettiva un po' ravvicinata sono più forti dei tele. L'obiettivo centra qualcosa? Se si parla di focale e diaframma conta esattamente quanto la scena e la luce, se si parla di caratteristiche ottiche tra due focali e diaframmi uguali secondo me centra molto meno, qualche aberrazione può contribuire, la qualità dello sfocato anche, ma a parità di condizioni e cambiando solo l'ottica a parità di scena e tutto il resto non so veramente quanto può influire, specie a diaframmi un po' più chiusi dove le differenze ottiche vengono livellate. Cercherò di scoprirlo meglio con il topic che sto preparando sui confronti tra varie ottiche. Ma dirlo è difficile proprio perchè ognuno vede la tridimensionalità a modo suo. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:30
sempre lui... big one !
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:32
big one ambientato
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:33
qui invece l'85 gold ring a 1.8
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:34
qui vabbè... lord of the red rings !
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:37
se voi scambiate questa progressione con l'effetto soggetto appiccicato allo sfondo bokehggiato da ps... gatta ci cova ! p.s. fili, lo sai che il magico 3d sfocato qua su juza provoca sto effetto lassativo. anche tu eh, cocciuto !! |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 1:38
Questa come la vedete in quanto a effetto 3D?
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