| inviato il 16 Marzo 2017 ore 16:27
E il Lensbaby Velvet 56mm f1.6, su ephotozine una review soprattutto come macro e qui provato con una m43, come lo vedete? |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 16:29
Ti dirò, non mi hanno mai fatto impazzire questo genere di lenti; forse perchè tale effetto non è di difficile riproduzione in post, partendo da uno scatto "normale"...prova a replicare quello del Trioplan  |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 16:34
Manco ci provo, però qualcuno bravo potrebbe fare una bella texture in stile Trioplan_100 o peggio fregarti lo sfondo e apiccicarlo di qua e di là con Adobe Sky replace ... un bel tarococcoplan insomma! |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 17:00
Fotografando sopratutto adulti, io non lo uso, troppo dettaglio, a me piacciono ottiche non troppo nitide per me non è un parametro fondamentale ma la mia compagna anch essa fotografa specializzata in bambini in pratica usa 2 lenti 50 art e 100 macro canon con eccellenti risultati, lavora spesso a Torino con la Juventus, ed altri vips non a livello sportivo ovviamente, è un ottica molto ben vista anche dai photo-editor |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 17:07
Il vincolo è l'angolo di campo e la distanza dal soggetto. Con un 60 macro non farei dei primissimi piani |
user78019 | inviato il 16 Marzo 2017 ore 17:15
“ Mi chiedevo se è quindi giusto, usare un obiettivo macro per dei primi piani a persone. Il quesito nasce perché ho visto le foto scattate tramite "Meyer Gorlitz Trioplan 100mm f/2.8" .... „ La tua domanda contiene due quesiti ed occorre fare distinzione altrimenti si fa confusione. Primo quesito : si possono usare ottiche macro per il ritratto? Risposta : sì ma dipende dagli obiettivi; infatti il problema con i macro non è tanto la nitidezza o il contrasto (basta non applicare alcuno sharpening ad una foto scattata con sensore a matrice di Bayer ed ecco che il problema già si attenua ...) quanto piuttosto la resa dello sfocato che dipende da quanto è sovra- o sotto-corretta l'aberrazione sferica e quindi dal progetto dell'obiettivo. I macro recenti (penso al Nikkor AF-S 105 VR, al Canon 100/2.8 IS e allo Zeiss 100/2 Makro-Planar) hanno una bella resa dello sfocato e sono quindi usabili anche nella ritrattistica. Aggiungo che questi obiettivi non hanno la massima resa alla maggiore apertura e, quindi, nell'uso a f/2-f/2.8 vanno alla grande nel ritratto. Certo a f/5.6-f/8 sono estremamente contrastati, ma nulla di cui drammatizzare se uno controlla l'illuminazione (cosa di cui raramente si parla nei forum quando si discute di ritratto ... come se la luce fosse un optional della fotografia ...). Secondo quesito : come va il Trioplan 100/2.8 nel ritratto? Risposta : il Trioplan è un'ottica che si acquista per avere le "bolle di sapone" nel bokeh . Non lo considero dunque un obiettivo che sostituisce un medio-tele da ritratto o macro, quanto piuttosto un oggetto da affiancare a un medio-tele in quelle occasioni in cui si cerca l'effetto. Quindi, se il tuo unico medio-tele da ritratto dovesse essere il Trioplan, ti rispondo: "lascia perdere! c'è di meglio." “ Con un 60 macro non farei dei primissimi piani „ Su una APS-C 1.6 X (Peppe ha una 600 D) stai più lontano e quindi la prospettiva soffre meno. |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 17:18
Quoto in pieno, anche se chi vuol fare ritratto dovrebbe un minimo studiarla la luce altrimenti gli scatti non avrebbero differenza da quelli fatti col telefonino... |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 17:55
Innanzi tutto grazie per i chiarimenti. Essendo un dilettante mi avete chiarito molte cose e stralunato con alcuni termini tecnici che non avevo ancora incontrato (sharpening ? sensore a matrice di Bayer? chi fu costui? ). @openmind la tua risposta è la più completa e mi ha fatto capire che è un obbiettivo valido in confizioni peculiari. Devo pensarci bene e forse non sono pronto per quest'ottica al mio livello attuale, visto anche il costo. Comunque se capita l'occasione di un vecchietto che lo regala sicuramente non la lascio sfuggire. |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 7:06
Sono 30 anni esatti che uso il 100 macro per ritratti.Lo trovo ottimo.È stata la prima ottica che acquistai quando passai al digitale nel 2005. Nel ritratto la luce è fondamentale. Se parliamo di primo piano, però, è preferibile una focale più lunga, da 135mm in su. |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 8:12
 100 macro Leitz su 6D |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 8:16
 100 macro su 6D |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 9:35
@caneca penso che tra seconda e terza foto la differenza "anagrafica" la fanno maggiormente la luce, la posa e la post produzione, piuttosto che tutto l'ottica. |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 10:05
“ @caneca penso che tra seconda e terza foto la differenza "anagrafica" la fanno maggiormente la luce, la posa e la post produzione, piuttosto che tutto l'ottica. „ Concordo Quella che i macro sono troppo nitidi per i ritratti è soltanto una leggenda. I difetti sono esaltati da una luce sbagliata per il soggetto ritratto. Anche in un ritratto la ricchezza di dettagli è un pregio, non un difetto. Detto questo, aggiungo che un ottica da ritratto come l'85 1.8 di Canon ha una grandissima nitidezza, anche e soprattutto ai diaframmi più chiusi e si può ben paragonare, senza timori, a quella di un macro. Tanto è vero che io lo uso per foto (anche still life) in studio. Molti magari pensano che le ottiche da ritratto si usino ai diaframmi più aperti, ma questo è vero in esterni, in studio si chiude facilmente a f10. |
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