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Uno calibra lo schermo, studia gli spazi colore e poi...


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avatarsupporter
inviato il 25 Marzo 2017 ore 13:34

Caro Alessandro, vedo che hai sicuramente una preparazione sulla gestione del colore più approfondita della mia.
Ti assicuro però che io stampo bene. La foto dedicate alla stampa le salvo in tif 16 bit , perchè la mia stampante può stampare a 16 bit e finisco di elaborarle in PS.
Da camera raw esporto con spazio colore Prophoto, che ho impostato come spazio di lavoro anche in PS, facendo tutte le mie bella prove della resa sulle varie carte con gli appositi strumenti di prova colore. Converto con intento o relativo o percettivo a seconda di cosa mi mostra la simulazione, nel profilo carta-inchiostro-stampante. L'effetto della compensazione punto di nero è anche quella verificabile in simulazione, ma spesso non la uso perchè tende a slavare i neri e c'è anche scritto nel manuale della pixma che è preferibile non usarla. La calibrazione dello schermo la eseguo ogni 10 giorni, con colormunki, lasciando il punto di bianco che mi suggerisce il programma, non ricordo il valore ma mi sembra sia quello adatto per esposizione sotto luci gialle. Insomma come avrai letto nei miei post precedenti il mio problema non è lo stampa, dove anzi raggiungo risultati notevoli.
A proposito non sò se hai visto che dalle ultime versioni di ACR si può esportare la foto in PS addirittura con già incorporato il profilo delle varie carte che hai a disposizione, semplificando molte operazioni.

Un saluto e grazie del tuo competente intervento che però riguarda la stampa.
Io volevo solo sottolineare la differenza a volte leggera a volte più marcata di visione di una foto, sempre quella, a seconda che tu la apra con programmi o versioni di programma diversi. Mi sembrava di averlo spiegato a sufficienza sopra.
Può essere che mac abbia problemi in questo e windows gestisca tutto meglio non sò.

user92328
avatar
inviato il 25 Marzo 2017 ore 19:46

Windof e Salvo dite che Windows gestisca i programmi in modo più coerente?
Per quel che mi riguarda volevo solo darti la mia testimonianza, per il resto non ho mai usato Mac quindi non posso dire nulla...
Buon we, ciao;-)

avatarsupporter
inviato il 25 Marzo 2017 ore 19:55

Ti ringrazio molto Salvo, infatti rimango abbastanza stupito che tu non noti nessuna differenza tra un programma e l'altro. Potrebbe anche darsi che il problema sia Mac o il mio Mac, anche se come dicevo, parlando con Bruno Bruchi(che però ha Mac)e il tecnico Canon, dicevano anch'essi che ogni programma interpreta a modo suo l'immagine e piccole differenze sono normali. Il problema è che generalmente le differenze sono piccole, ma per alcune foto sono più marcate. Buon fine settimana anche a te.

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2017 ore 20:38

Cerco di chiarirti alcuni concetti base che possono aiutarti:

Nella gestione colore è indispensabile che ogni periferica atta a catturare o riprodurre il colore sia descritta da un profilo che ne costituisce in sostanza una mappa.
Allo stesso modo ogni file di immagine deve essere corredata da un profilo colore che ne caratterizzi le coordinate RGB in un PCS; quindi renderle di significato univoco.

Per inserire il monitor nella catena del colore devi prima calibrarlo, poi caratterizzarlo e infine profilarlo.
La calibrazione modifica lo stato e il comportamento della periferica e i parametri vanno scelti in funzione dell'uso che vuoi farne; gli effetti della calibrazione si ripercuotono su tutti gli elementi visualizzati a monitor, sia che l'applicazione gestisca o meno il colore.
La caratterizzazione serve per avere i dati su cui costruire il profilo. Il risultato finale, il profilo .icc vero e proprio, dipende anche dal software usato per crearlo e dalla bontà degli algoritmi interni.
In genere, per usi fotografici, un livello di precisione DeltaE 2000 inferiore a 1 su un set di patch distribuite in sRGB o AdobeRGB denota un ottimo profilo; quindi una buona mappa che descrive in modo adeguato la periferica reale.

Siccome ogni periferica reale deriva dal suo stato è necessario ripetere perlomeno la fase di calibrazione in modo periodico; la frequenza però dipende molto dalla qualità del monitor e dal livello di precisione richiesto.
Per applicazioni fotografiche, che comunque non sono mai così critiche, basta e avanza una volta al mese... se il monitor è professionale anche un periodo più lungo è accettabile.

Quando usi ACR i dati grezzi del RAW devono essere caratterizzati e per questo Adobe usa la sua tecnologia; i profili DNG.
Ogni profilo di caratterizzazione, basicamente, esegue la conversione RAW-->XYZ D50 quindi rende univoci i dati.
Questa conversione però dipende in modo essenziale dal come il profilo è stato pensato e costruito. Idealmente il profilo dovrebbe solo occuparsi della conversione colorimetrica secca, quindi rendere i colori per come erano presenti in scena; in realtà, per tutta una serie di ottime ragioni, questo è sconsigliabile per un approccio fotografico. Per cui ogni profilo interpreta il colore aggiungendo una parte di color correction arbitraria, talvolta più o meno efficace o più o meno gradevole. Tali profili sono i responsabili dell'annosa questione dei colori Canon, Nikon, Sony, ecc...

Se vuoi, io ho creato dei profili colore per Lightroom e CameraRAW che puntano a una resa uniforme tra i vari brand cercando, il più possibile, una resa del colore realistica, eliminando le fastidiose dominanti che spesso sono il connotato tipico associato ad alcune fotocamere.

In ogni caso, dopo la caratterizzazione, i dati di ACR si trovano nello spazio colore RIMM. In questo spazio operi le varie modifiche possibili con gli strumenti di ACR; quello che vedi a monitor è il risultato di questa catena di conversione :

RIMM -> spazio colore impostato per l'esportazione -> spazio colore descritto dal profilo monitor

Ognuna di questa conversioni avviene sempre con intento relativo e compensazione punto del nero.

ACR ti offre la possibilità di scegliere l'intento con cui esportare, tuttavia gli intenti non colorimetrici percettivo e saturazione sono disponibili solo se il profilo di destinazione è un cLUT che incorpora le tabelle per questi intenti.
Se ad esempio scegli di esportare verso ProPhoto, sRGB o AdobeRGB, gli unici intenti possibili sono assoluto e relativo.

Da questo punto in poi l'applicazione con cui modificherai, visualizzerai o stamperai la foto, deve gestire il colore in modo ortodosso; per farlo devono essere soddisfatti questi requisiti :

1-l'applicazione deve leggere il profilo colore abbinato alla foto
2-l'applicazione deve accedere in modo corretto al profilo del monitor
3-l'applicazione deve poter compensare dal profilo incorporato al profilo monitor e per poterlo fare deve appoggiarsi a un CMS

Photoshop onora la catena in modo corretto, ma devi essere certo che sia impostato in maniera tale da conservare il profilo colore abbinato al file.
La compensazione a monitor di Photoshop è sempre un relativo a compensazione punto del nero e non puoi cambiarla.

Altre applicazioni possono usare intenti diversi, ma se il profilo monitor è un matrix allora sarà sempre usato un relativo. Inoltre esistono CMS diversi che portano, inevitabilmente, a risultati leggermente diversi.

In ambiente Mac sia Anteprima che Safari gestiscono il colore tramite ColorSync, quindi il CMS di Apple; mentre Photoshop usa il proprietario ACE.

Se hai problemi di vistose incongruenze la prima cosa è verificare la configurazione di Photoshop e il corretto abbinamento del profilo colore monitor alla periferica giusta. Se ancora non risolvi allora potrebbe essere il profilo monitor a essere poco digeribile al sistema; riprova con un matrix v2.

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2017 ore 20:39

Paride
non sei il solo, Claudio. Non per nulla ho comprato un Mac MrGreen


Claudio Sciarra
Allora, io ho un mac, elaboro.......


Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2017 ore 23:03

Io uso win con un eizo wide gamut e mac con un iMac 5K. Su entrambi non noto incongruenze a patto che, come descritto dall'ottimo Raamiel, tutta la catena e i sw usati siano correttamente scelti e settati.

A prescindere dal sistema piccole differenze potrebbero essere percepite per i motivi esposti sopra passando da un sw all'altro. Se sono elevate c'è evidentemente un problema.

Su Mac che sw usi per visualizzare le foto?



avatarsenior
inviato il 25 Marzo 2017 ore 23:10

"Se segui il link e se conosci il sito di Olivotto non avrai problemi a trovare l'articolo in cui bestemmia con le incongruenze colore su PS con Mac. "

Non è esatto. Quelle incongruenze rilevate da Olivotto sono indipendenti dal sistema usato.
Anche su win PS assume di default dei valori poco ortodossi nel pannello impostazioni colore assumendo “Colore del monitor” come impostazioni colore di default.
Bastano comunque pochi click per sistemare il tutto.

Olivotto del resto usa Mac e ammette di non sapere se la cosa avviene anche su win. Confermo che anche su win l'incongruenza è la medesima.

avatarsupporter
inviato il 26 Marzo 2017 ore 0:25

@ Raamiel
La gestione del colore è veramente affascinante e difficile, e a capire dalle tue parole, bisogna anche intendersene di elettronica. Io ne ho imparato solo alcuni concetti base quando ho voluto comprare la stampante, e tante cose non le ho capite.
La mia ricetta di stampa che ho sommariamente scritto sopra però funziona, tenendo conto anche delle differenti caratteristiche di carte usate dove si apre un'altro mondo. Io stampo perlomeno con carte lucide e semilucide, un'immagine praticamente sovrapponibile a quello che vedo a monitor. Con carte matte naturalmente bisogna trovare anche le foto adatte da stampare con colori non esagerati, altrimenti non riprodurrai mai come in monitor. Non dubito però che si possa fare di meglio, con uno spettrofotometro calibrando anche la stampante e con conoscenze maggiori delle mie.
Però il problema non è di stampa, la gestione del colore e le calibrazioni non credo che c'entrino molto.
Se apro lo stesso jpg, o tif che sia, che ho salvato anche con tutte le fesserie che puoi fare, perchè con cs6, impostato nello stesso spazio di lavoro di cc 2017, lo riproduce un pò peggio? Anteprima lo canna di brutto e te mi confermi che che lavora a mele rispetto a pere di ps.
Ora, veniamo proprio al senso del titolo del mio post.
Inutile dicendolo con ironia, avere poche cognizioni come me, o due palle sotto sull'argomento come mi sembra che abbia te, se poi dovremo entrambi rassegnarci al fatto che un programma diverso me lo faccia vedere diversamente.
E' come dire che se so che te guarderai la mia foto con anteprima di default su mac, dovrò elaborare la foto per anteprima, sennò che me ne faccio di tutte le nozioni sulla gestione del colore apprese?
Della prossima foto che pubblicherò su Juza poi che ne sarà? Quanti saranno a vederla bene perchè hanno più o meno uno schermo calibrato? E le interpretazione dei sw? E del browser??













avatarsupporter
inviato il 26 Marzo 2017 ore 0:30

Lupo non dirmi che con il mac vedi la stessa foto aprendola con ps o con anteprima, ti prego.

avatarsupporter
inviato il 26 Marzo 2017 ore 0:39

Echopage: pungente analisi

avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2017 ore 0:41

Grazie dei complimenti, ma non è nulla di speciale.

Purtroppo gestire il colore ha delle difficoltà intrinseche e certi problemi sono difficili da individuare.
In linea di massima, su Mac, Photoshop e Anteprima devono dare lo stresso risultato. Per ridurre le possibilità di errori o incompatibilità ti suggerisco di ricreare il profilo monitor come matrix di versione 2; in questo modo la compensazione sarà forzata a un relativo ed elimini le possibili incompatibilità della versione 4.

Altre differenze ci possono essere nella apparente maggiore o minore nitidezza, ma questo esula dal colore.

avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2017 ore 1:02

Anteprima compensa a monitor perfettamente. Uso diversi programmi su Mac e differenze non ne vedo.

Calibrato con i1dp e profilo v2.

avatarsupporter
inviato il 26 Marzo 2017 ore 1:02

Raamiel, scusa ma cosè matrix v2? Una sonda e relativo sw di calibrazione?


avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2017 ore 1:07

È la versione del profilo icc.
La v2 garantisce maggior compatibilità con tutti sw.

La v4 può essere più rognosa. macOs comunque le supporta entrambe.

avatarsupporter
inviato il 26 Marzo 2017 ore 1:28

Pisolomau, sono un pò durello, sopportami, ma questo profilo icc, seconda versione chi lo crea? Una sonda particolare?
A cosa è destinato? Al monitor? Io ho color munki da 90 euro e so che non è ne il massimo e forse neanche il minimo.


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