“ non so dove leggerle .. e perché dovrei leggerle?
Sono soltanto una didascalia della "didascalia" (titolo) che non voleva essere scritta, ma che è stata obbligatoriamente scritta per esigienze editoriali con un significato che forse non è coerente col libro ... una totale perversione di intenti! „
E non lo trovi magnifico?
“ chiunque leggesse quel libro partendo dal titolo, ma senza leggere la didascalia della postilla, non capirebbe nulla dell'intento dell'autore e delle sue esigienze editoriali „
ma nel leggerlo se lo scorda.
Eco argomenta che se lo avesse chiamato "ADSO" o "Guglielmo da Baskerville" avrebbe indirizzato verso la biografia, ma non lo è. Se lo avesse chiamato "I delitti dell'abazia" avrebbe spinto verso il giallo che non è, e fa altri esempi, Credo che quella postilla sia molto significativa al post.
Ci sono foto che hanno bisogno di titolo e didascalia (il che non vuol dire foto brutta) ed altre che non ne hanno bisogno (il che non vuol dire foto bella).
Io ho messo qui una foto con didascalia dopo una lunga discussione su altro forum proprio su questo argomento: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1851100
Foto bella o brutta che sia, se l'avessi titolata "il portacenere giallo" avrebbe avuto altro significato la foto stessa.
Quanto dice ECO è appunto: occhio ai titoli (ed agli epiteti).
SECONDO ECO:
“ L'idea del Nome della rosa mi venne quasi per caso e mi piacque perché la
rosa è una figura simbolica così densa di significati da non averne quasi più
nessuno: rosa mistica, e rosa ha vissuto quel che vivono le rose, la guerra delle due
rose, una rosa è una rosa è una rosa è una rosa, i rosacroce, grazie delle magnifiche
rose, rosa fresca aulentissima. Il lettore ne risultava giustamente depistato, non
poteva scegliere una interpretazione; e anche se avesse colto le possibili letture
nominaliste del verso finale ci arrivava appunto alla fine, quando già aveva fatto
chissà quali altre scelte. Un titolo deve confondere le idee, non irreggimentarle „
(APPLAUSI)