| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 13:03
Personalmente ritengo che in un'epocacome questa in cui di begli scatti ce ne sono milioni l'avere un buon progetto possa fare la differenza.... Per quanto mi riguarda non è un limite alla fantasia...perché quando esco a fotografare faccio esattamente ciò che il momento mi ispira...quello che faccio successivamente è creare uno o più fili conduttori per legare i miei scatti, cercando uniformità stilistica e concettuale... E in quanto amante della natura più che fotografo la cosa mi riesce spesso... |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 13:07
“ Infine ritengo anche che per le persone che lo fanno come hobby ... e hanno modo di impugnare macchinetta, notebook e relative stampe poche ore al mese... sia molto difficile scolpire uno stile, un proprio genere per mancanza di metodo, applicazione e ripetizione ...e quindi scattare con il cuore liberi e leggeri in realtà è un ottimo capro espiatorio perchè non si hanno le idee chiare. „ Se è un hobby lo si fa per piacere personale, va bene cercare di migliorarsi ma non c'è da timbrare il cartellino. Per esperienza personale, seguire un "progetto" e dedicarci per forza tempo fa passare la voglia, perciò io dico Viva “ il piacere di uscire leggeri, e fotografare dove ti porta il cuore e la voglia... „ |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 13:29
Personalmente lavoro per progetti ma esco leggero e libero...Riassumente in progetti gli scatti è la naturale proiezione della mia passione nel mondo fotografico... crearsi uno stile non vuol dire dover timbrare il cartellino...a mio avviso la passione porta anche allo studio....E con lo studio si recepiscono nozioni nuove che vengono utilizzate per creare un proprio linguaggio... |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 13:35
“ crearsi uno stile non vuol dire dover timbrare il cartellino...a mio avviso la passione porta anche allo studio....E con lo studio si recepiscono nozioni nuove che vengono utilizzate per creare un proprio linguaggio... „ Pienamente d'accordo, ma non sempre si deve per forza avere un progetto per fare foto. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 15:33
A seconda dei punti di vista, tutti i giorni della vita (intesa come quotidianità) rientrano in un progetto (anche per quelle persone convinte di vivere 'alla giornata'), oppure in un quadro estemporaneo del vivere (anche per quelle persone convinte di tenere sotto controllo la propria vita passo dopo passo, costantemente). Credo che, più o meno, valga la stessa formula anche in fotografia (e in qualunque altra attività). Chiaro è che, se lo si fa di mestiere, la propensione è più verso il progetto che verso l'improvvisazione...altrimenti, la saracinesca funge da ghigliottina |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:21
Mi sembra che alla fine quello che conta sia provare piacere nel fotografare. E' un hobby.. non un lavoro. Si fotografa con cio' che si ha e ci si diverte cosi'. Mi sembra che invece spesso si equivochi, confondendo il piacere di uscire a scattare foto ricordo con un non meglio identificato "percorso di crescita". Definizione molto ampia che puo' giustificare di tutto... dal "viaggio iniziatico in zone impervie" al ,più frequente, "viaggio nelle vetrine di ottica e fotografia alla ricerca dell'accessorio che completera' il mio profilo fotografico". Forse alla fine siamo (mi ci metto anche io) solo disorientati dalla esagerata quantita' di strumenti in nostro possesso. Alla fine quando avevo solo la biottica fotografavo meglio e mi divertivo di piu' rispetto ad oggi. Mi ritrovo spesso a perdere tempo per decidere che attrezzatura portare.. scegliere quali obiettivi...e ,alla fine... distruggere la maggior parte del gioco in stupide decisioni tecniche che non avrebbero ragione di esistere. Visto che fotografo principalmente per me. Quando si fotografa per lavoro e' un'altra cosa... stai lavorando e quindi ti sbatti per il risultato... |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:28
Salt, non fotografo per lavoro, ma non mi ritrovo per nulla nella tua descrizione... Io prendo le mie passioni molto seriamente, ed un percorso di crescita è a mio avviso necessario per alimentare la passione... Nemmeno il discorso dell'attrezzatura mi trova d'accordo..Acquisto ciò che mi serve per realizzare quello che ho in testa, compatibilmente con il budget a disposizione...E non lo faccio per accrescere il mio ego... Per finire, non so se il mio approccio alla fotografia è quello di "uscire a scattare foto ricordo" |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:34
Per me è molto semplice : NON sono un fotografo. Certo faccio fotografie da sempre ma non vuol dire. Sono un camminatore (una volta alpinista) faccio trekking importanti ed altri caserecci. Faccio sopratutto la mia escursione settimanale in Apuane. Con la macchina fotografica. Non ho e non mi serve un progetto. Il mio progetto è il viaggio, il cammino, la curiosità. Con la macchina fotografica. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:36
@angus Allora il problema non dovrebbe porsi. Se quello che insegui e' un percorso di crescita, questo e' gia' tracciato. E' la passione stessa che ti indirizza. Viceversa lo scatto occasionale e' più legato ,come metodo, ad una ricerca sporadica, istintiva ed occasionale, influenzata dall'ambiente circostante. La stessa differenza che passa tra un coltivatore stanziale ed un raccoglitore nomade per intenderci.. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 17:48
Buonasera Beppepi, se affermi che quando esci senza attrezzatura ti vengono in mente tante foto da scattare perché non esci attrezzato e le porti a casa ? Saluti. Graziano. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 18:04
Paolo iacopini... Quello è il tuo progetto...non tutti possono ritenersi così fortunati da avere un progetto così buono... |
user14286 | inviato il 20 Dicembre 2016 ore 18:37
“ Se quello che insegui e' un percorso di crescita, questo e' gia' tracciato. E' la passione stessa che ti indirizza. Viceversa lo scatto occasionale e' più legato ,come metodo, ad una ricerca sporadica, istintiva ed occasionale, influenzata dall'ambiente circostante. „ sono d'accordo. E smentirei anche il fatto che lo scatto occasionale sia esso stesso un progetto. |
| inviato il 20 Dicembre 2016 ore 22:46
Seguo con enorme piacere. E' proprio vero che la passione si alimenta anche (se non soprattutto) con belle e sane chiacchierate. Vengono fuori idee, provocazioni, ispirazioni, motivazioni..... Grazie a tutti i partecipanti. |
| inviato il 21 Dicembre 2016 ore 9:16
da parte mia, non elaboro alcun progetto fotografico. Ho in mente che una foto piacevole deve solleticarmi gli occhi riguardandola sul computer, dandomi soddisfazione . E poi, con un briciolo di vanità, mi piace in particolare che la mia soddisfazione venga condivisa da altri osservatori dell'immagine. Anche se non è indispensabile. Ho sempre con me la reflex o almeno la compatta ( cambiata da poco, ora ho una sony rx100 che come qualità è molto elevata, penso grazie al sensore APS-C ) . Mi piacciono i paesaggi, la notte, la foto di strada. Pertanto appena posso giro molto, come un cacciatore di immagini che solo approssimativamente sa dove potrebbe trovare prede ma sta ben attento a percepirne le tracce . Per me le foto belle sono basate su - scene inusuali - accostamenti inusuali - colori intonati fra loro - angolazioni insolite - composizioni insolite - tecnica impeccabile. A volte bastano anche pochi degli elementi di cui sopra, oltre ad una buona dose di fortuna. Scatto circa 1000 foto all'anno e ne ritengo valide circa l'8-10 % al massimo. Ci sono spesso periodi di "carenza ispirativa" per tanti motivi - perlopiù interiori , visto che c'è gente che fa ottime foto anche in mezzo alla nebbia - e giorni invece " esplosivi ": penso che capiate tutti cosa intendo. Non pianifico nulla se non il meteo e l'avere con me l'attrezzatura e la ricerca continua di posti nuovi o almeno situazioni diverse negli stessi luoghi. E' molto probabile che il mio non-sistema smetta presto di dare frutti dimostrando di essere la strada sbagliata e quindi un domani forse passerò a progettare o, come dicono alcuni " raccontare una storia" . Ma sinceramente per ora mi sembra troppo vincolante. Credo più nella spontaneità della situazione che origina lo scatto oppure, in alternativa, credo nell'idea che ti fa creare una certa composizione, ma mi limito a quello, non ad un'intero processo pianificatorio. un po' come dicono certi musicisti, la musica è già lì nel pianoforte, va solo estratta. |
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