| inviato il 31 Luglio 2012 ore 10:11
E' giusto il richiamo alla gradualità. Alla mostra del Wildlife photographer of the Year 2011 tra i vincitori c'era uno scatto realizzato con un 18-55 di primo corredo entry level. Però cavalletto, luce perfetta, diaframma 11 e specchio sollevato.
Per dire che in ultima analisi la differenza la fa chi usa lo strumento. Tuttavia salta all'occhio che per certi risultati certi strumenti risultano insufficienti: ma, appunto, balza all'occhio di chi ormai s'è fatto le ossa per anni solo con la Yashica FX3 super 2000, il 50/1,9 fisso ed i rullini ilfochrome che costavano meno dei Kodak o Fuji...  |
user1193 | inviato il 31 Luglio 2012 ore 10:30
@Alvar Mayor sì ma tu sai disegnare
è questo il punto, se sai disegnare ti servono i faber-castell, se non sai disegnare per imparare le basi del disegno le matite lidl vanno benissimo :) |
| inviato il 31 Luglio 2012 ore 11:03
OT ON (non è indispensabile leggerlo)
Chiarisco che con le matite Lidl ottengo comunque risultati che giudico "più che accettabili" e che chi vede i disegni non è in grado di comprendere con quali strumenti sono stati realizzati.
Se fossi partito subito con le Faber Castell molti disegni accettabili adesso sarebbero (a MIO giudizio) buoni / ottimi, e comunque, per gli altri, non ci sarebbe alcuna differenza: sempre nello stesso modo li vedrebbero.
Del resto, quando dedichi 100 ore ad un disegno 25 x 50 cm, DEVE venire ottimo, anche se lo fai con le matite dell'asilo.
(corrisponde a studiarsi le luci, le inquadrature, preparare il set ecc. ecc. e POI, a fare QUELLO scatto che risulterà "ooooohhh".
OT OFF
Sono partito in fotografia nel 2004, venendo dall'ignoranza TOTALE (fotografavo da bambino / ragazzino) con una Agfamatic 4000 (!), cioè non sapevo NIENTE. Ammetto di essermi documentato su ciò che esisteva in commercio e di avere scelto, a freddo, tra Canon e Nikon perché in Canon esisteva il 35-350, e in Nikon no. Ho comprato direttamente quell'obiettivo, senza avere la fotocamera (arrivata due mesi dopo ... i fondi ...). Volevo una supercompatta: una reflex con un obiettivo che facesse tutto.
Poi ho imparato ad usare l'accoppiata che avevo (Canon D60 + Canon 35-350).
Per capirci qualcosa mi sono serviti molti mesi (più di un anno), tante prove, infiniti articoli e consultazioni di forum. Anche libri, scaricati e letti. E tante capocciate contro i vari problemi, fino a cpaire la logica.
Perché ho affrontato, a freddo, direttamente una spesa di 2'000 Euro (nel 2004)?
Perché avevo imparato precedentemente che partendo con strumenti di bassa qualità, i risultati sono di bassa qualità, e alla fine spendo il doppio, o più, per passare "gradualmente" agli strumenti migliori.
A tutt'oggi non ho un corredo "stellare", composto da più fotocamere top (budget!!) e/o dai migliori ultraluminosi serie "L", perchè privilegio la praticità e la comodità d'uso, e i fissi, in questo, pur piacendomi, mi limitano. Mi piacerebbe averne alcuni OLTRE agli zoom che ho, per usi specifici (ma il budget mi limita alquanto).
Ma se avessi potuto, il corredo stellare lo avrei acquistato "di botta" nel 2004, e, imparato ad usarlo, avrei ottenuto risultati migliori.
Ecco, più in dettaglio, perchè dissento da Massimiliano.
E in fotografia, non avevo esperienza pregressa (la Agfamatic non conta! non fa storia!), venivo dal nulla.
(e rispetto a molti degli utenti del forum, rimango nel nulla)
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| inviato il 31 Luglio 2012 ore 14:27
“ Per fare esempi che non c'entrano niente con la foto, ma vedo che nei post precedenti ci sono, io pratico le arti marziali, ho la vaga impressione che se il primo giorno in cui ho messo piede su un tappeto mi avessero mandato a combattere con una nera 2°/3° dan (il classico combattente/agonista) quello mi avrebbe gonfiato come un papero e a quest'ora praticherei lo scopone scientifico e il burraco. Invece ho iniziato con le bianche, ora che i dan li ho anch'io mi posso permettere ben altro ma, come per l'85L, ci sono arrivato per gradi. „
anche io pratico arti marziali da una ventina d'anni, e su quel discorso concordo, ma non trovo che il livello di abilità di un atleta sia equiparabile al livello tecnologico/qualitativo di una attrezzatura, e dal mio punto di vista il tuo discorso è lo stesso mio ovvero che a prescindere da ciò che sta attorno la mia crescita dipende dal mio percorso (che fotograficamente parlando vedo ben più legato al percorso formativo itnrapreso che ad attrezzi scelti).
poi su certe sfaccettature dei vostri discorso le nostre opinioni tendono a coincidere e non posso darvi torto, semplicemente è il discorso nella sua interezza che per me continua a non stare in piedi.
se tu scatti una fotografia stupenda a me veramente non interessa che sia stata fatta con un fondo di bottiglia, un foro stenopeico oppure una prestigiosa lente da Xmila euro e non è tanto scontato che se uno non abbia mai avuto una lente scadente allora non possa essere ugualmente abbastanza acculturato fotograficamente.
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| inviato il 31 Luglio 2012 ore 15:39
Massimiliano capisco perfettamente il tuo discorso e trovandomi sulla sponda opposta alla tua (non sono professionista) mi metto nei tuoi panni e come te mi verrebbe da sorridere a tutte le pippe che uno si fa sui grafici delle lenti e se una lente mi permette o no di vedere di che colore ha gli occhi un pidocchio nei capelli di una persona a 100 metri.
La stessa cosa mi capita a me che faccio vino e siccome lo faccio per lavoro so bene che l'importante alla fine è farlo buono, e mi fanno ridere (a volte piangere) molti eno-fanatici che si spippettano sulla media tostatura di una barrique o sul lievito "indigeno"(lol) o su altro e mi vien da dire "bevitelo, se te piace lo finisci, se non te piace c'è la vaschetta per versarlo". Però giustamente l'enofanatico dà sfogo ad una sua autentica passione e non posso biasimarlo, così come non posso biasimare chi pur essendo un mediocre fotografo ma avendo i soldi per poterselo permettere sgancia la bomba per farsi quel bell'obbiettivo Zeiss Nero_Satinato_Fetish con quella ghiera di messa a fuoco dal feeling fantastico al posto di un plasticozzo che fa tanto newbbo |
| inviato il 31 Luglio 2012 ore 16:48
Non pensavo sortisse tanti pareri questa discussione, mi fa piacere leggere le vostre impressioni  Dico che mi fa piacere perché questa cosa che ho notato durante incontri con appassionati e che ho voluto riportare aprendo questa discussione, all'inizio ha colpito anche me, fondamentalmente continuo a pensare che non conti avere una buona attrezzatura per fare buone foto, Giallo63 ha fatto anche notare che alla Wildlife photographer of the Year 2011 tra i vincitori c'era uno scatto realizzato con un 18-55, e vorrei aggiungere (se non ricordo male) che non era nemmeno un solo caso. Ormai il mondo dell'immagine è cambiato da un pezzo, internet e fotografia sono sempre più legati e chi vuol restare a galla (in campo pro) non può ignorare che anche un cellulare al giorno d'oggi costituisce un validissimo strumento fotografico (spesso quasi insostituibile). Poi è chiaro che non si hanno gli stessi risultati di una full frame ma aggiungerei che spesso la qualità viene richiesta in campi che stanno diventando sempre più di nicchia, la fotografia di paesaggio/reportage naturalistici ne è un esempio... i fotografi che vivono di questa sola attività sono davvero pochi, forse in Italia si possono contare sulle dita di una mano e Juza non potrebbe che confermarvelo. Dico questo per rimarcare che, nonostante l'attrezzatura non faccia una fotografia, la giusta scelta dell'attrezzatura permette invece di compiere un percorso migliore a chi la utilizza. Con questo poi non dico che chi inizia col 35-350 L (vedi Alva Mayor, che comunque come ottica meriterebbe un discorso ancora diverso vista la forte escursione..) non raggiunga i risultati di un suo amico che ha iniziato col 18-55 sfigato, questo no... mi limito però semplicemente a far osservare che la media (quindi non prendiamo un singolo caso, i geni esistono sempre così come i meno dotati fotograficamente parlando) di chi utilizza un corredo fotografico adeguato alle sue capacità e lo aggiorna nel tempo in base alle proprie esigenze che sorgono spontaneamente, riesce a raggiungere certi livelli in meno tempo e con più soddisfazione. Non giudico se sia sbagliato o meno, non è questo il punto tant'è che all'inizio, come ho scritto anche io sono rimasto colpito da questa cosa. Semplicemente dico che se tanto mi da tanto, ad un neofita suggerirei sempre di partire con un'attrezzatura adeguata, poi se si è particolarmente portati alla fotografia non sarà comunque l'attrezzatura che gli permetterà di raggiungere buoni risultati così come lo stesso discorso si potrà fare se non si è per niente portati. |
| inviato il 03 Agosto 2012 ore 1:32
Cerco di dare un punto di vista diverso visto che sono all'inizio.
La mia passione è iniziata da circa due anni, in cui non sto scattando molto e in cui spesso non riesco a fare le foto che ho nella mente, ma leggo molto e ammiro le foto nel forum e ammiro le lenti, cercando il loro carattere nelle foto che vedo e faccio.
Prima della spesa penso che sia necessario avere la necessita di quella particolare ottica, e non comprare il preda a una voglia di shopping :) questo vale per qualsiasi ottica a prescindere dal suo prezzo, ed ogni ottica si puo aprezzare per il suo scopo.io penso che, se prendo un sigma 70-200 2,8 o il canon da 2000 euro dipende da quanto posso spendere, non c'è niente di male a patto di uscire a fotografare uno sport al chiuso, e questo vale per ogni tipo di ottica.
Infondo una buona foto la fa il fotografo, e un buon fotografo sa decidere una buona attrezzatura adatta alla situazione anche non spendendo un capitale, l'esempio piu assurdo parlando di canon è una 5d con una serie L usata a mano libera per un paesaggio notturno contro un aspc montata su un cavaletto.
Di sicuro di parla di un hobby costoso in cui una buona ottica mette di buon umore, ma le ottiche che valgono sono anche alla portata di tutti, il consiglio di far girare l'economia vale sempre, esco molto volentieri a fotografare quanto la situazione mi permette di montare l'85 f1.8 mi rode un po quando monto il 17-50 tamron, e mi viene volgia di aprire in portafoglio quando penso che cambiarlo anche un 30f1,4 sigma, certo se vinco alla lotteria parlo di altre ottiche ma non c'è differenza a patto che si parli del 24-70L e del 24L, mi è sembrato assuro fare un ritratto ad un evento a roma e dopo guardare un fotografo vicino a me in difficoltà perche c'era troppa gente e lui stava con una d700 e un cannone montato.
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| inviato il 04 Agosto 2012 ore 18:24
Negli anni dell'analogico ho tenuto corsi di fotografia (ripresa e stampa) e mi è capitato di avere partecipanti "ricchi" (non molti perchè all'epoca, di soldi....) con macchine e ottiche di alto livello (Leica, Zaiss etc.) che nulla sapevano di fotografia e per questo volevano frequentare corsi propedeutici.
Il loro concetto era sostanzialmente che per mezzo di uno strumento migliore fosse più facile ottenere risultati migliori...non è mai stato facile da parte mia far capire che non era una equazione certa: "mezzo migliore=risultato migliore". Questo perchè forse la possibilità di spesa, parlo in senso generale, li portava ad essere certi che comperando il meglio prima, si dovesse per forza ottenere il meglio poi.
Per alcuni è stato effettivamente così, per altri, la maggioranza, dopo un pò, non afferrando il concetto che con tutte e due le tipologie di mezzi fosse necessaria applicazione e disciplina, l'esperienza si rivelava una mezza delusione con relativo abbandono! |
user1856 | inviato il 04 Agosto 2012 ore 18:31
mi viene da sorridere perchè ieri un amico un pochino tanto sovrappeso (150kg per 182cm) per iniziare la sua attività di dimagrimento si è voluto dotare di cardiofrequenzimetro.
orbene, un polar di quelli alto di gamma per ripetute e cose varie che ovviamente richiedevano anche conoscenze fuori alla portata di quello che il tipo voleva fare, ovvero un po' di movimento in palestra e in bici... e quindi ovviamente polar con collegamento al pc, gps etc.
poi nel mecù quando è stato richiesto di inserire il VO2max.... grosse risate!
“ La stessa cosa mi capita a me che faccio vino e siccome lo faccio per lavoro „
Ecco Eru, ora sono offeso... vinifichi e non hai mai pensato di offrire agli amici di penna un assaggio aggratis? 
Vergogna, onta e disonore..... |
| inviato il 05 Agosto 2012 ore 4:54
Be, se fa il vino come le foto è un vero peccato non assagiarlo aggratis, ma anche al prezzo di costo. |
| inviato il 05 Agosto 2012 ore 9:21
Personalmente concordo con Massimiliano e aggiungo che oggi, presi dal progresso tecnologico, un po' tutti perdiamo di vista i concetti base della fotografia. Direte che sono nostalgico? Forse avete ragione, ma ritengo le entry level attuali già troppo avanzate per chi si affaccia alla fotografia e vuole imparare a fotografare e non solo a riempire hard discs di immagini. Mi spiego: perchè nessuno mai risponde, quando si parla di settaggi per un principiante, di iniziare a fare foto esclusivamente esponendo in manuale ed escludendo l'af? Ha senso consigliare una 5D a qualcuno che non conosce il significato di EV, pdc, ecc?
Da quanto si legge si ha l'impressione che i vantaggi di una reflex nei confronti di una compatta siano solo la possibilità di sostituire le ottiche, di avere immagini piu pulite, meno rumore, ecc. Certamente aspetti importanti, fondamentali per avere buone immagini, ma secondari per imparare a fotografare.
Quando è stato il momento di acquistare la mia prima reflex, avendo in casa la Contax RTS e relativo corredo di mio padre, la scelta é caduta su un corpo Yashica per poter condividere gli obiettivi. Acquistai la 107MP che, scoprii poi, non permetteva di lavorare in manuale ma solo con tre programmi. La sostituii prontamente con una Fx super 2000 che, invece non solo non aveva programmi e neanche automatismi, ma Solo esposizione manuale.
Solo che oggi corpi che lavorino solo in manuale non esistono piu.
Ciao
Umberto |
| inviato il 05 Agosto 2012 ore 12:51
“
perchè nessuno mai risponde, quando si parla di settaggi per un principiante, di iniziare a fare foto esclusivamente esponendo in manuale ed escludendo l'af?
„
Perchè è masochistico, inutile, e stupido ... perché a scuola guida non ti insegnano a guidare utilizzando una Ford modello T?
La tecnologia va avanti, offere "di più": quel "di più" c'è e sputarci sopra è follia pura.
Facciamo un paragone: che cellulare hai?
Io ho uno smartphone Nokia, molto più evoluto di me, di cui sfrutto solo parte delle funzioni, ma quando, all'estero, ho avuto bisogno di controllare la mail, è bastato pistolarci un po' e l'ho potuto fare ... con il vecchio Siemens A35 me lo sarei sognato. |
user1856 | inviato il 05 Agosto 2012 ore 13:07
“ Solo che oggi corpi che lavorino solo in manuale non esistono piu.
„
fortunatamente...
e per fortuna non esistono neanche più corpi nuovi in cui non hai manco l'esposimetro e devi andare occhiometricamente... che per imparare alcuni direbbero che è ancora meglio...
“ Da quanto si legge si ha l'impressione che i vantaggi di una reflex nei confronti di una compatta siano solo la possibilità di sostituire le ottiche „
perchè, ce ne sono sempre e comunque altri?
pensa alla fuji x100 per dirne una...
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| inviato il 05 Agosto 2012 ore 13:14
Via, ma che c'entra un cellulare, con cui il rapporto è esclusivamente da consumatore, in cui usi quello che compri in una situazione 0/1: chiami o non chiami, fai foto o non fai foto, navighi o non navighi, giochi o non giochi ecc ecc ecc... che c'entra con una macchina fotografica ed i suoi obiettivi? Lo so, sono duro pinato, però non lo capisco. Una macchina fotografica è uno strumento che mi consente di fare cose potenzialmente diverse da quelle che ci farebbe chiunque altro. Un cellulare mi fa fare esattamente quello che ci fanno gli altri, anche se magari hanno una marca/modello diversi. La fotografia richiede sensibilità artistica, capacità tecnica, conoscenze solide (esperienza). Un cellulare al massimo che tu sappia leggere il manuale. Ed è proprio questa la differenza: non essendo un bene di consumo ma principalmente un mezzo per produrre dei beni (se materiali o immateriali credo che la discussione possa allungarsi) allora il discorso di fondo è che si cerca di possedere un qualcosa di adatto a ciò che si sa/vuole produrre. Un neofita totale che ne può sapere? Soprattutto che senso ha che lo vada a chiedere ad un professionista? Ma uno come Massimiliano ha la sfera di cristallo per sapere cosa farà "da grande" il suo allievo? Poi finisce per consigliargli un paio di lenti per il genere X facendogli spendere migliaia di € e quello "da grande" s'appassiona a tutt'altro e gli rinfaccia la spesa o (peggio) ne sparla in giro.
Io al posto suo gli darei una pacca sulla spalla e mi ci farei un sorrisetto sopra, mentre giro le spalle e cambio discorso e interlocutore. |
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