| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 9:59
Sono da poco possessore di una pixma pro 1000, come carta ho la pro luster della Canon (trovata nella scatola della Canon), poi ho preso della hahnemuhle photo glossy da 260 in a3 e la photo luster 290 in a2. Ho notato che la lucida fa risaltare molto di più i colori, ho fatto un ritratto con entranbe le carte e trovo molto più soddisfacente la glossy. Ps, la differenza delle carte fine art dove sta? |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 10:20
il concetto di fine art non'è (o meglio non è solamente) la qualità della carta, ma riguarda una serie di dinamiche che partono dalla ripresa per arrivare alla stampa. Non'è corretto quindi parlare di carta fine art o di fotografo fine art, è più corretto parlare di carte certificate ISO9706 adatte alla stampa fine art e di fotografi che usano dei processi di lavoro che dalla ripresa alla stampa utilizzano procedure atte ad ottenere un prodotto fine art. Le carte per la stampa fine art sono quelle carte che non solo garantiscono di essere "Total" acid free, l'assenza di Obas (azzurranti) clorine, basso contenuto di lignina e non obbligatorio ma auspicabile una riserva alcalina, quindi principalmente le carte cotone, ci sono poi alcune carte baritate (che normalmente sono di alfacellulosa)che essendo tamponate al carbonato di calcio hanno la certificazione ISO9706. Oltre a questo quindi i prodotti acid free sono classificati come livello di conservazione "museum" cioè garantiscono, se conservati secondo certi standard, l'alterazione dei colori dopo decine di anni e, se trattate con flattanti anche centinaia di anni. Premesso questo, le carte non certificate , se ben profilate, possono restituire un risultato visivo simile alle carte certificate, mancando però di tutti gli elementi di qualità delle carte certificate. Un esempio per tutti, le carte sbiancate (quindi con acidi) dopo 4/6 anni se esposte alla luce, perdono la loro caratteristica di lucentezza diventando giallastre, cioè tornano ad avere il bianco naturale che era falsato dagli azzurranti, inoltre la profialazione di carte sbiancate richiede che il profilatore possa fare le calibrazioni con un filtro uv (per compensare gli azzurranti) ... etc ... etc ... |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 10:23
Per me una delle più belle e la hahnemuhle photo silk baryta |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 11:06
Blve, interessante il discorso fine art, ma credo che per una stampa casalinga sia forse fin troppo, ottimo utilizzare carta che duri molto di più nel tempo... Comunque dopo aver sistemato il monitor tramite stampe di prova senza una calibrazione (monitor comunque discreto, philips 288p) già stampare i file in tiff a 16bit con una stampante come la pro 1000 hanno una resa incredibile, su carta è tutt'altro che a monitor... “ Per me una delle più belle e la hahnemuhle photo silk baryta „ Quando avrò sperimento un po' e raggiunto un buon livello di stampa proverò anche quelle carte... Alla fine si spende sempre molto meno che stampare esternamente, anche se i risultati non saranno gli stessi. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 13:39
la hahnemuhle photo silk baryta è esattamente la Ilford gold galerie fibre silk ... non è prodotta ne da Hahnemuele nel da ilford ma dalla Tecco ... e commercializzata storicamente da Ilford e recentemente da Hahnemuele ... |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 13:56
Baritata, britata, baritata. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 14:27
Salve a tutti, Mi sembra che ci sia un po' di confusione in quanto a oba e sbiancanti acidi. Sono due cose diverse. Gli sbiancanti acidi fanno quello che promette il nome. Gli Oba invece sono degli "azzurranti". Sfruttano i raggi uv per ingannare l'occhio e far sembrare più brillante una carta. Sono presenti anche nei detersivi. Non necessariamente si deve utilizzare uno spettrofotometro uv cut per profilare carte cob Oba. Ci sono software che compensano la presenza di sbiancanti ottici. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 14:38
Una cosa fondamentale che nessuno qui ha detto è la differenza nel comportamento delle due tipologie di carte. Le lucide sono più contrastate, i neri scendono fino ad una densità L 2-3 nelle versioni migliori e con le ultime formulazioni di ink ma devono necessariamente essere esposte ad una luminosità minima di 200 Lux pena una chiusura delle ombre percepita dall'osservatore. Le carte opache sono meno contrastate, i neri si fermano a L 15 per ink a pigmenti ma possono esssere esposte con luminosità minima di appena 30 Lux. Oltre al gusto personale secondo me questa è una caratteristica da tenere presente nella scelta della stampa. Oltre al fatto che a mio avviso non si può vedere una stampa 60-90 o più lucida. Diventa uno specchio |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 15:59
Almafoto, ok stampare bene, ma con tutto quello che ci metti tu, dalla stampa alla luce dopo la posa diventano stampe da museo. |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 16:23
Se vi piacciono le baritate son da provare Baryta FB di Hanemhule e gold fibre silk di ilford. |
user15476 | inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:36
“ Oltre al fatto che a mio avviso non si può vedere una stampa 60-90 o più lucida. Diventa uno specchio „ Interessante osservazione e infatti chiedo un parere sulla Fujicolor Crystal Archive Deep Matte che vorrei usare per stampa a colori in grande formato. Inoltre, come si comporta una carta matte se montata su plexiglass o diasec? Grazie |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:44
Almafoto mi sembri molto preparato sulla stampa, posso chiederti dei consigli per settare al meglio la stampante/monitor e pc? |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:52
Non conosco la deep matte della Fuji. È per inkjet? Se metti il plexiglass davanti a una matte ti ritrovi con il peggio dei due mondi. Basso valore di densità e riflessi dovuti alla superficie liscia davanti |
| inviato il 30 Dicembre 2016 ore 17:58
Per settare il monitor non puoi che usare un colorimetro (i1 display, colormunki display...) A occhio non fai nulla. Se hai un signor monitor puoi scendere a 80 cd/mq altrimenti puoi stare sui 100-120. Questo ti aiuterà a vedere meno differenza tra stampa e immagine a monitor. Per la stampante ti serve uno spettrofotometro (i1 pro, colormunki...) Con lo spettrofotometro puoi tarare anche i monitor ma non viceversa |
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