| inviato il 17 Settembre 2016 ore 21:09
Pagina 66 del manuale: nel mirino della 70D compare una livella (semplificata) che funziona anche in verticale. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 21:35
Controdomanda, “ Se qualcuno di voi è passato da una camera all'altra potrebbe dirmi per favore se per foto di paesaggio, d'architettura o d'interni la differenza sia significativa da pentirsi del passaggio. Sono un location manager e mi occupo della ricerca di location per film e spot pubblicitari. Anche nel tempo libero non faccio foto di animali ne di sport. Al massimo foto in teatro. „ e che ci fai tu con una 7D??? E' ovvio che ci vuole la 6D. Oltrettutto io non prenderei mai una 70D o 80D visto che costano quasi come una 6D! Sì, certo lo schermo snodabile può tornare utile in posizioni scomode di scatto, ma non dimentichiamoci che la 6D la puoi collegare tramite WiFi allo smartphone che diventa così display e pannello di comando della fotocamera. In questo caso le posizioni di scatto raggiungibili sarebbero molto più estreme, sebbene si allungano un po' i tempi di scatto. “ A) per il mio lavoro trovo molto utile opzione di selezione della visione della griglia nel mirino ottico che tengo sempre attiva. La 6D ha nel menu questa opzione? Non mi interessa averlo solo con funzione live view, mi interessa che sia attivabile nel mirino ottico e la 7D aveva nel menu questa funzione. „ Beh, saranno pure abitudini personali, ma non ci vedo niente di fondamentale in questa funzione, soprattutto in architettura. Basta allineare i bordi del fotogramma ad un edificio, o no? E se si cerca la distorsione più lieve possibile, forse bisogna orientarsi sui grandangolari fissi Canon, che costicchiano. Poi il top in architettura, si sa, sono gli obiettivi T&S. Ma qui andiamo ben oltre la foto di locations per un lavoro di quel tipo, mi pare. P.S.: io sono passato da 550D+10-22 a 6d+Sammy14. Le differenze maggiori che ho notato sono: nitidezza, contrasto, tridimensionalità. Ovvio che Samyang 14mm ha distorsioni accentuate e non si adatta all'architettura. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 21:59
Purtroppo fidarsi dei margini del fotogramma non evita che ci possano essere problemi nella messa in bolla della fotocamera. Soprattutto se il grandangolo è piuttosto spinto e se non è particolarmente corretto per quanto riguarda la distorsione. Il Samyang 14 mm - se corretto da un buon profilo - può essere benissimo utilizzato nella fotografia di architettura. La sua eccellente qualità quanto a risoluzione garantisce una buona resa anche ai bordi dopo la correzione della sua problematica e complessa distorsione. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:00
Grazie mille Fred.g |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:04
A differenza di quanto si dice (ora mi attaccheranno, soprattutto Perbo) la distorsione del Samyang 14 mm non è completamente correggibile ai bordi, o meglio l'effetto prospettico grandangolare rimane. Inoltre, gli angoli possono risultare 'stirati'. Infine, avvicinandosi molto ad un edificio l'effetto linee cadenti (come tutti i grandangolari estremi) è marcato. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:09
“ A differenza di quanto si dice (ora mi attaccheranno, soprattutto Perbo) la distorsione non è completamente correggibile ai bordi, o meglio l'effetto prospettico grandangolare rimane. Inoltre, gli angoli possono risultare 'stirati'. Infine, avvicinandosi molto ad un edificio l'effetto linee cadenti (come tutti i grandangolari estremi) è marcato. „ Di quale obiettivo stai parlando? |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:11
Ooops! Samyang 14 mm |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:23
Bene, il link rende l'idea. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:27
“ Infine se avevate il Canon 10-22 sulla 7D, posso chiedervi per favore con cosa l'avete sostituito. La distorsione del 10-22 era veramente minima anche a 10mm ed il passaggio al 16-35 f4 su FF seppur serie L dalle recinzioni mi sembra che tutti evidenzino una distorsione a 16mmm più pronunciata sebbene sempre contenuta. Scusate ancora e se rompo troppo ditelo e grazie mille comunque per la vostra cortesia. „ Io l'ho sostituito col 16-35 f4. Sono passato da poco da 60D a 6D. La distorsione leggermente maggiore a 16 mm. non mi sembra un problema, certo era un pregio del 10-22, però il 16-35 ha un'altro bel vantaggio nella correzione degli stiramenti ai lati del fotogramma. Da poco ne hanno parlato in altre discussioni, non ricordo come si chiama questo tipo di distorsione, comunque è quella che ti fa apparire gli oggetti ai lati piuttosto stiracchiati. Per esempio hai un quadro quadrato appeso al muro e diviene rettangolare. Col 16-35 questo effetto è molto attenuato o forse invertito. Infatti se si attiva la correzione software dell'obiettivo, perlomeno con camera raw, questa tende a stirare l'immagine ai lati e a riportarla un po' come viene col 10-22. Ne approfitto per fare io una domanda sulla 6D. Tante volte si sente il discorso che le Canon, tranne la serie 1, non hanno l'esposizione spot sul punto di messa a fuoco. Però è possibile fare la stessa cosa con impostando la modalità a matrice. Non sarà spot ma cambia molto in base al punto scelto. Ma, al contrario, se si imposta la media al centro, poi in live view non è possibile regolare l'esposizione in base alla posizione del rettangolo di messa a fuoco perché valuta solo l'area centrale. Come mai questa porcata? Con tutte le altre macchine che ho avuto era possibile avere media al centro per l'esposizione classica dal mirino, mentre in live view usava solo il metodo a matrice con valori rilevati sul punto di messa a fuoco. Era comodo perché a posteriori capivo anche se una foto l'avevo fatta in live view oppure no. Con la 6D non sono riuscito a settare separatamente i due sistemi. Mi confermate che non è possibile? |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:29
6D usa solo il centrale per l'esposizione! |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:37
No, usa il centrale se usi la media al centro, spot o semispot etc, ma se usi esposizione a matrice la misurazione viene collegata al punto di messa a fuoco e dunque cambia a seconda del quadratino che selezioni. Fa la stessa operazione sia da mirino che in live view. Il mio disappunto è che non si possono usare due sistemi diversi per misurare l'esposizione, ovviamente senza cambiare sistema ogni volta impostando dal pulsante. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 22:43
“ se usi esposizione a matrice la misurazione viene collegata al punto di messa a fuoco e dunque cambia a seconda del quadratino che selezioni. „ Non ne sono convintissimo. Se tu lo sei, mi fido, altrimenti quando ho tempo do un'occhiata al manuale oppure faccio due prove. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 23:10
“ Non ne sono convintissimo. Se tu lo sei, mi fido „ Bravo  Infatti la cosa mi ha colpito proprio perché in tanti lamentano questo fatto e poi, invece, la macchina ha la funzione che cercano. Non sarà uno spot strettissimo ma va bene lo stesso. L'esposizione spot l'avrò usata una volta ogni cinque anni e potevo farne a meno... ovviamente dipende sempre da cosa si fotografa. |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 23:38
Se per matrice intendete la valutativa la misurazione viene fatta su tutto il fotogramma e viene decisa dalla macchina. |
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