| inviato il 16 Settembre 2016 ore 19:50
se prendiamo la foto più "piatta" e diamo qualche punto di "clarity" in lightroom che succede? In ogni caso il discorso, almeno a livello di teoria/curiosità è interessante. ... e comunque, il mentore del blogger (Ken Wheeler, aka Angry Photographer), consiglia come una delle migliori lenti in assoluto (e chi lo ha conferma) il Tamron 15-30, che di lenti, se non erro, ne ha ben 18!! |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 19:55
Coraggio Alessio si ricomincia, ma siamo D parte  |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 19:56
Concordo con Mist. Non tutte le lenti moderne sono piatte. 90 fuji ha gran carattere e rasenta la perfezione. |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 20:10
Più che piatte direi che sono perfette... troppo perfette. Non hanno "difetti" che le caratterizzano: ogni difetto è stato annullato per ottenere il miglior risultato possibile, dal centro fino ai bordi, ad ogni apertura. Alla fine il rischio è di ottenere quale risultato immagini "da calendario" o "da catalogo". Il difetto è la "voce" di una lente, come quella di un cantante. La voce perfetta non è interessante, non attira, non emoziona. L'abilità diventa quella di saper sfruttare la specifica "voce" di una lente per ottenere un'immagine speciale. |
user104607 | inviato il 16 Settembre 2016 ore 20:17
a me il 15 30 non entusiasma per niente! L'avevo preso dando via il Tokina. ×ta madornale. Subito ripreso il Tokina 16 28. Grande Lente... |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 20:18
Ma, scusate, le foto le fate sui peluches ... |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 20:32
Ciao. Interessante questo post perché propio in questi giorni sono rimasto favorevolmente sorpreso dalla resa di alcune ottiche vintage di molti anni fa. Quest'estate mi è venuta la voglia di provare qualche ottica vintage e con poco più di 300 euro ne ho prese due, un Zeiss 50 T 1.7 è un Leitz 135 f2.8. Non gli ho ancora potuti provare a fondo ed in varie situazioni ma l'altro giorno ho fatto qualche scatto al volo sul balcone di casa con mia figlia di 7 anni come modella improvvisata. Roba da 10/20 minuti massimo. E quando le ho scaricate sul PC per vederle e convertirle sono rimasto sorpreso che oltre alla relativa nitidezza, in fase di conversione non ho dovuto agire su nulla e soprattuto sui colori e sul contrasto, ecco il contrasto che restituiscono e la cosa che più mi ha sorpreso, solitamente devo un po smanettare con le curve, nella conversione per dare un po di contrasto e cercare di tirare fuori tutta la possibile Gamma Dinamica. Qui invece non ho dovuto fare nulla se non convertirle in JPG. Eppure la macchina e la stessa il fotografo anche e le condizioni di luce non erano delle migliori, una giornata alle 15 con cielo nuvoloso, ma non con le nuvole che aiutano. Quindi penso che il merito sia tutto delle ottiche. E mi sto chiedendo da giorni se è possibile che tra le migliori ottiche che ho sono propio queste di 40 e più anni fa, forse propio le migliori. Devo ancora testarle meglio ma se il buongiorno si vede dl mattino forse è vero: le ottiche del passato sono migliori di quelle moderne. |
| inviato il 16 Settembre 2016 ore 22:16
Ricetta per "leggende metropolitane". Ingredienti (per un numero arbitrariamente grande di commensali): - un tema qualunque a cui assegnare un attributo fortemente qualitativo (es.: migliore, bene, bello, giusto) - due schieramenti contrapposti. Vanno benissimo: vecchio-nuovo, grande-piccolo, costoso-economico, marca X -marca Y, lo compro - non lo compro - alcune immagini qualunque, meglio se fatte in casa così sembrano più vere Preparazione: 1. duplicare le immagini e introdurre una qualunque variazione, anche minima. Non importa cosa si modifica, tanto il prossimo passaggio farà percepire quello che vorrete. Se andate di fretta, potete usare le coppie di immagini anche lasciandole uguali. Basterà sostenere che chi non sente la differenza di sapore, non ha gusto. Tutti si precipiteranno ha sottolineare differenze inesistenti. 2. Predisporre un contenitore pseudo scientifico. Vanno benissimo: curve, formule, citazioni di amici esperti, ma l'ideale sono schemi riassuntivi a forma di triangolo o cerchio che rendono facile scegliere lo schieramento. Come li preparate è irrilevante, tanto nessuno si chiederà come avete fatto. 3. Preparare una decorazione con messaggi tranquillizzanti, tipo "se non vedi il problema, tranquillo: sei handicappato, ma puoi sopravvivere lo stesso". 4. Mettere nel forno segnalando la novità a qualche blogger vorace di notizie sensazionalistiche. Ci penserà lui a scaldare il piatto collocandolo tra "Così ho guadagnato un milione di euro in una settimana" e "Bobo vieri in tanga a Formentera". 5. Aspettare che la leggenda lieviti a dovere, propogandosi da un sito all'altro. 6. Servire agli amici, ancora calda, prima che qualcuno la faccia sgonfiare come un soufflè In caso di indigestione, prendere una pillola di "analisi tecnica" sciolta in "capacità critica". Finirà tutto con un fragoroso rutto |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 0:55
“ Finirà tutto con un fragoroso ruttoMrGreen „ il vero succo del discorso!   “ Lo dice anche lui: petapixel.com/2016/03/14/problem-modern-lenses/ „ anche qui, una lente dim&rd@ dovrebbe essere il nikon 20 1.8, che però viene citata dal mentore "glass is evil", come un obiettivo fantastico... vai a capire... forse meglio una birra, con la conclusione di cui sopra... |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 7:09
Motofoto: master chef!!! Non sono il solo a non aver capito il 3d face allora ! |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 7:18
cavolo, saperlo prima... |
| inviato il 17 Settembre 2016 ore 7:53
Beh non vedo dove sta il dilemma... i produttori cercano di migliorare i propri prodotti cercando di raggiungere l'equilibrio tra resa cromatica, nitidezza e distorsioni..... la tridimensionalità la fa non solo la distorsione ma anche la resa cromatica e il contrasto, le lenti vintage in controluce sono un disastro ad esempio Detto questo visto che c'è possibilità di scelta oguno può comprare la lente che reputa più adatta alle proprie esigenze, artistiche-fotografiche. Tra l'altro un 35mm che distorce oltre la visione prospettica tipica della lente su un ritratto è meno preferibile rispetto ad uno che non lo fa... bisogna anche considerare i vari aspetti ;) |
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