| inviato il 26 Luglio 2016 ore 1:41
Non conosco il defocus nikon, ma come spiegato negli estratti riportati sopra, nel 135 soft focus l'idea è quella di giocare con l'aberrazione sferica muovendo la lente asferica interna. Dubito seriamente che verrà mai sostituita con un nuovo modello, dato che oramai la richiesta della clientela è quella della maggior nitidezza possibile, e prodotti simili temo non avrebbero più mercato... |
| inviato il 26 Luglio 2016 ore 7:46
Hdb Molto interessante, grazie per la spiegazione! Non penso che se rivisitato non avrebbe proprio dettaglio, secondo me essendo un prodotto unico nel suo genere potrebbe avere un interesse.. |
| inviato il 26 Luglio 2016 ore 8:26
"Effetto calza" ecco, esatto Daniele! |
| inviato il 26 Luglio 2016 ore 12:24
“ "Effetto calza" ecco, esatto Daniele! „ Non è così, come ampiamente spiegato negli estratti che avevo citato. |
| inviato il 26 Luglio 2016 ore 12:36
“ Hdb Molto interessante, grazie per la spiegazione! Non penso che se rivisitato non avrebbe proprio dettaglio, secondo me essendo un prodotto unico nel suo genere potrebbe avere un interesse.. „ Anche il modello attuale offre livelli di risoluzione e contrasto dignitosi, alla massima apertura del diaframma. Questa sera cercherò di recuperare una foto. La questione è se vi sia mercato o meno per tale prodotto, dato che dal punto di vista tecnico dubito che per canon sarebbe un problema realizzarne una nuova versione (magari con più livelli di soft focus). D'altro canto già in passato canon aveva avuto idee di tecnologie che magari all'epoca erano state scarsamente considerate, ma che negli ultimi hanni sono state riprese (almeno nei principi di base, dato che la specifica implementazione è diversa). Si pensi alle ottiche powerzoom che canon aveva prodotto negli anni '80, dove il controllo del movimento dello zoom era totalmente elettronico, e attuato tramite due pulsanti posizionati sull'ottica stessa: il nuovo ef-s 18-135 is usm riprende tale idea, anche se il tutto è implementato in modo decisamente più sofisticato, e tramite un accessorio aggiuntivo (ed è possibile controllare il funzionamento anche da remoto). Discorso analogo per la messa a fuoco manuale a controllo elettronico, adottata in tutti i superteleobiettivi serie L non stabilizzati (a parte l'ef 400 f5.6 L usm, se ricordo bene), in cui era possibile regolare la velocità della messa a fuoco manuale. Oggi, con il discorso dei video, tale funzionalità sarebbe molto utile. |
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