| inviato il 18 Gennaio 2017 ore 14:32
Essenzialmente Bianco e Nero, con TRX e HP5 nei 400 Iso e Across 100 e FP4 per sensibilità inferiori, occasionalmente utilizzo emulsioni diverse Per il poco colore uso la Velvia 50 Iso come Dia e per un negativo colore la Portra160 nei ritratti e sto provando la Fuji C200 come più tutto fare, ma non convince ancora appieno. Qualcosa puoi vedere nel mio album Estate 2016, anche se devo ancora aggiungere altri scatti Paolo i miei complimenti a te che non hai mai mollato, io avevo accantonato tutto sconfortato anche se confesso che le motivazioni erano molteplici, il digitale non lo avevo mai digerito così avevo abbandonato completamente, ho riprovato e ritrovato la fotografia con la X100, ma non era cosa e così ho ripreso in mano la M6 fonte di tante soddisfazioni Ciao Ivan, e scusa il ritardo nella risposta: purtroppo mi ero COLPEVOLMENTE dimenticato di questo thread e quindi mi trovo a chiederti, umilmente, venia. Beh, certo, è difficile ritrovare nel digitale le sensazioni legate alla grana grossa della Ilford HP5 e, più ancora, della Kodak Tri X Pan ... molto più facile, al limite, ritrovare la pulizia e la risoluzione della Fuji Across 100! Parlando del colore poi c'è ancor meno da dire: la Velvia 50 è la mia pellicola d'elezione e a essa non rinuncerei per nulla al mondo; per il negativo colore invece c'è solo da confermare le eccellenti qualità della Portra 160 che però, purtroppo, difficilmente si riescono a ritrovare nelle stampe finite ... a meno che, ovviamente, non ci si rivolga a quei pochi laboratori artigianali che ancora la trattano con cura seppure, purtroppo, a costi ormai astronomici! Personalmente ho da tempo risolto il problema del Bianco & Nero adoperando solo quelle emulsioni Rollei: Retro 80 S, APX 25, Ortho 25 e ATP 32 (quest'ultima però molto di rado), che possono abbastanza agevolmente essere sottoposte a trattamento di inversione, trattamento che nello specifico richiedo all'Agenzia Luce di Trieste, e che mi consentono di ritrovare, quasi inalterate, le loro eccellenti caratteristiche anche in fase di proiezione ... quella proiezione (spesso anche in dissolvenza incrociata) che da circa vent'anni ormai è la mia quasi esclusiva maniera di fruire di una immagine fotografica! Della Velvia 50 infine direi che è quasi inutile parlarne vista la fama che la circonda, l'unica cosa che mi sento di dire al riguardo è che, in questa occasione, mi trovo per la prima volta a riferire della felicissima esperienza avuta, proprio pochi giorni orsono allorquando, dopo aver avuto la felice intuizione di rivolgermi al vecchio amico Sandro Presta affinchè mi trattasse lui, con la cura maniacale che da sempre lo contraddistingue, gli ultimi tre rullini impressionati nel 2016: ebbene ... e ti prego di credermi sulla parola ... mi ha restituito tre trattamenti che sono tre autentici capolavori! |
| inviato il 20 Gennaio 2017 ore 8:20
Ivan prima o poi lo faccio il cambio. Esposimetro comoda |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 8:14
Paolo, conosco Sandro ed è a lui che mi riferisco per le stampe importanti |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 8:14
Albianir ti aspettiamo ....cosa vuol dire esposimetro comoda? Nella M6 è integrato e molto preciso e affidabile |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 8:23
@Ivan61 Come scansioni la pellicola? |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 8:27
Io, invece, indietro non tornerei più anche se gran parte della mia vita è legata all'analogico ( soprattutto diapositive.il B/N non mi è mai interessato). Conosco i limiti del digitale ma....mi sono adeguato .....certo con qualche rimpianto. |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 9:03
Però non confondiamo l'amore per l'analogico con la resistenza al cambiamento. Non c'è nulla che si possa fare con una analogica che non si possa fare con una digitale. Certo, la curva di apprendimento non è da mezza giornata, bisogna avere la voglia e l'umiltà di leggere le 300 pagine di manuale di una fotocamera digitale un poco evoluta (anche una semplice LX100), di studiare e di provare. |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 14:43
Paolo, conosco Sandro ed è a lui che mi riferisco per le stampe importanti E allora c'è poco da discutere Ivan ... sei in una botte di ferro! |
| inviato il 21 Gennaio 2017 ore 14:52
Però non confondiamo l'amore per l'analogico con la resistenza al cambiamento. Non c'è nulla che si possa fare con una analogica che non si possa fare con una digitale. Certo, la curva di apprendimento non è da mezza giornata, bisogna avere la voglia e l'umiltà di leggere le 300 pagine di manuale di una fotocamera digitale un poco evoluta (anche una semplice LX100), di studiare e di provare. Onestamente non credo di stare confondendo l'amore per la fotografia chimica con la resistenza al cambiamento: e questo semplicemente perché se è vero che tutto si può fare con entrambe le tecnologie è altrettanto vero che innanzitutto ci sono delle sfumature per cui il chimico è e resta superiore e poi, come premetto sempre nei miei interventi, ci sono campi in cui, molto semplicemente, fra le due tecnologie non c'è paragone a favore del chimico ... e la proiezione, che è il mio campo d'elezione, è uno di questi! Poi, come aggiungo sempre, per me la fotografia è solo un hobby ... ma se dovessi lavorarci adopererei il digitale per i pressoché nulli costi e, ancor più, per gli indubbi vantaggi operativi. |
| inviato il 01 Febbraio 2017 ore 21:30
Noctilux.......condivido al 100% !!!!! |
| inviato il 01 Febbraio 2017 ore 22:32
Chi lo sa .. Magari con l'uscita dei proiettori 8k... Chissà' |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 13:52
Per avere delle proiezioni digitali di alta qualità già qualche anno addietro Leica aveva presentato un proiettore, se non ricordo male siglato Pradovit 1200 D, onestamente non saprei dire se è ancora in produzione e/o se ne abbiano introdotto un successore, che al modico costo di 12000 euro, dell'epoca, prometteva delle prestazioni all'altezza delle diaproiezioni anzi, e per loro stessa ammissione, quasi pari rispetto alle migliori proiezioni di diapositive. Quanto ci fosse, o ci sia di vero in tutto ciò non saprei dire per il semplice motivo che a tutt'oggi non ho ancora trovato qualcuno che ne abbia a disposizione un esemplare per farmene valutare le prestazioni sul campo anzi ... sul telo, però quello che è sicuro è che i costi sono decisamente altini soprattutto considerando che oggigiorno, allorquando cioè i prezzi sono pure abbastanza aumentati rispetto a sei o sette anni orsono, un Kodak Ektapro 5020 (usato ma in eccellenti condizioni chiaramente) non lo paghi più di 400 euro spedito a casa. Onestamente ho anche sentito parlare delle leggendarie prestazioni dei proiettori digitali che si adoperano adesso nei cinema ... ma in questo caso sento anche parlare di prezzi che vanno da 50 a 100.000 euro e oltre! Francamente un pochino troppo per quello che è l'hobby povero di un miserabile come me ... |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 13:54
Velvia la regina di tutte le emulsioni Eh ... Ma devi vedere quello che rendono certe diapositive in Bianco & Nero! |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 14:23
Per il momento non c'è nulla paragonabile ad una buona proiezione di diapositive.....più avanti vedremo. |
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