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Premesso che ad esempio mettere un ottica Nikon su Canon preserva il tiraggio e non modifica quindi in alcun modo la resa, certamente una modifica al contrario, cioè quando il tiraggio viene modificato come nel caso di ottiche Canon FD su Canon EOS (per non parlare del caso impossibile di Canon EF su Nikon) si modifica il cerchio di copertura proporzionalmente a quanto macro le ottiche diventano, non è diverso rispetto a montare un tubo di prolunga, in quel caso la perdita c'è ed è considerevole anche perché il tubo di prolunga minimo è di 12/14mm mentre le differenze di tiraggio sono inferiori. Ma dipende sempre da quanto si è allargato il cerchio di copertura, un grandangolo nemmeno è utilizzabile visto che diventa un vero e proprio macro con pochi millimetri di tiraggio in più. Si tratta sempre del compromesso di usare ottiche non macro progettate per modificare il fuoco internamente invece che allontanandosi dal sensore, in un modo quindi per cui non sono state progettate, cosa che si somma alll'altro problema che invece non dipende dallo schema ottico e a cui facevi riferimento.
Nella pratica comunque se usi un'ottica a distanza media e poi replichi il risultato focheggiando ad infinito ma allontanandola le differenze di resa non sono così esasperate pur essendoci. A meno che non si confrontino proprio due distanze di messa a fuoco molto diverse, il che comporterebbe un grosso cambiamento del cerchio di copertura. Diciamo che con le ottiche moderne ad alta risoluzione aumentare un po' il cerchio di copertura non ne deteriora la resa in modo considerevole semplicemente perché partono da un'ottima risolvenza che talvolta supera quella registrabile dalla risoluzione del sensore (almeno al centro). Tornando al discorso precedente, per lo stesso principio un ottica con un lungo tiraggio montata su un corpo con minor tiraggio che perde la minima distanza di messa a fuoco restringe il suo cerchio di copertura, ma di tanto poco da non influire sul miglioramento di resa, anzi probabilmente un peggioramento c'è lo stesso a causa del fatto che di nuovo le ottiche oggi sono progettate con meccanismi complessi di fuoco e non per uno spostamento di tutti i gruppi.
Comunque in sostanza non stavo questionando quello che dicevi con cui invece mi trovo in accordo ma piuttosto ammonire chi trae da questi concetti conclusioni affrettate come il fatto che se usi una mirrorless in automatico migliora la resa delle ottiche perché diminuisce la distanza dal sensore (che poi sarebbe vero solo nel caso in cui si perda la minima distanza di messa a fuoco disallineando la scala delle distanze, cosa che non succede perché gli adattatori sono progettati per ripristinare il corretto tiraggio)
“ La differenza di risoluzione la fa e su ottiche di focali molto corte NON è affatto trascurabile „
Ma qui non è più la risoluzione l'argomento ma il fatto che l'ottica diventa inutilizzabile perchè mette a fuoco solo a distanze macro e sappiamo tutti che prolungando un 50mm non si ottengono gli stessi risultati di un macro progettato per tali distanze di lavoro.
Dottor Pollastini, mi spiace oscurare l'astro della sua sapienza, ma il discorso del proiettore é una "cagat a pazzesca"... Avrebbe senso se lo stesso proiettore (lente) illuminasse aree diverse ma qui abbiamo 2 proiettori progettati differentemente (lente Nikon e lente Canon) per proiettare su una data area... Mi stupisco che ancora qualcuno ti ascolti...
Ps. La stessa logica se la applico ai 17mm (mi pare) di tiraggio delle Sony A7 mi porta ad avere una risoluzione da microscopio elettronico?
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