| inviato il 09 Maggio 2016 ore 20:22
Quoto quanto detto da Ilcentaurorosso, il libro di Freeman è molto semplice e offre degli interessanti spunti fotografici |
| inviato il 09 Maggio 2016 ore 21:12
“ Se non ti spaventato le critiche, metti ciò che ritieni valga la pena farci vedere. E non vergognarti! Nessuno nasce imparato ^_^ „ No, di sicuro non mi spaventano le critiche, che anzi spesso insegnano Comincerò a caricare qualche scatto Del libro di Freeman ne ho sentito parlare da tanti. verdò di trovarlo |
user68299 | inviato il 09 Maggio 2016 ore 23:02
Esiste una sola regola per comporre correttamente, ed è il tuo gusto. Qualsiasi guida inutile leggerai, ti farà diventare il classico studente fotografo "modello" che fa i compitini fatti bene e le foto oscene. Se vuoi fare delle buone composizioni non leggere niente di quello che si scrive, vai a gusto e spera di averne, altrimenti in bocca al lupo. |
| inviato il 09 Maggio 2016 ore 23:47
no dai master,così no. è giusto capire le regole,almeno da iniziare a fare qualcosa di decente,poi col tempo è bello stravolgere quelle regole sapendone i motivi. questo lo dico dal basso della mia esperienza,ovviamente. |
| inviato il 09 Maggio 2016 ore 23:49
Sono d'accorso con Filtro46... Credo sia un percorso più fattibile... |
user5164 | inviato il 10 Maggio 2016 ore 0:05
le regole compositive sono figlie della pittura, quindi comincia studiando arte... musei, mostre, gallerie.... guardane piu che puoi |
user68299 | inviato il 10 Maggio 2016 ore 0:11
“ no dai master,così no.Cool è giusto capire le regole,almeno da iniziare a fare qualcosa di decente,poi col tempo è bello stravolgere quelle regole sapendone i motivi. questo lo dico dal basso della mia esperienza,ovviamente. „ Tutti quelli che hanno studiato le regolette, si sono fermati a quelle pensando che comportandosi diversamente sarebbero caduti in "errore". Queste persone sono state rovinate da queste stesse "regolette". E' una condizione da evitare a tutti i costi. Lo noto quando faccio i Workshop, arrivano tutte persone convinte che si faccia così perchè sta scritto da qualche parte, e faccio sempre difficoltà a riportarli sulla giusta strada facendogli dimenticare quello che avevano letto/studiato. Molto più semplice non studiarle, si fa meno fatica a tornare indietro. 2 ore fa ad esempio ho pubblicato una foto dove secondo me la composizione doveva essere con il cielo al contrario. Per me è corretta così, se avessi rispettato le regolette mi avrebbero detto che le persone non camminano al contrario
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| inviato il 10 Maggio 2016 ore 0:15
ho visto master |
| inviato il 10 Maggio 2016 ore 1:09
Condivido sostanzialmente quello che ha scritto MasterLight e tuttavia, o proprio per questo, ti consiglio di leggere "La fotografia. Principi di composizione" di Andreas Feininger (conviene cercarlo in biblioteca): "In effetti non esistono regole di composizione, e meno che mai regole inviolabili. Ci sono soltanto dei principi; anche questi però vanno intesi solo come idee-guida, passibili di interpretazioni e revisioni. Se un fotografo sente fortemente la composizione, gli suggerisco di esprimersi liberamente nelle sue fotografie senza curarsi delle opinioni altrui." |
| inviato il 10 Maggio 2016 ore 7:52
Verita' per verita' ecco cosa ho letto di fotografia nella mia vita: - a 12-13 anni sfogliavo libri di fotografia, poca tecnica, tante foto - poi per oltre quarant'anni niente piu' pero' ero abbonato a National Geographic e guardavo, guardavo... foto di tutti i generi - ho ripreso a leggere libri di fotografia come quello consigliato solo un paio d'anni fa e proprio a proposito della composizione mi sono reso conto che alcune "regole" le applicavo inconsciamente perche' mi facevano stare bene, altrimenti la foto mi infastidiva. Quindi, diciamo che ho "sistemato" il caos ordinato che avevo in mente, ritrovandomi molto spesso ma anche no. Ho capito perche' alcune foto "squilibrate" mi piacevano cosi' composte... Pero' se uno chiede di leggere dei libri di fotografia, non e' che poi leggendoli si fa il lavaggio del cervello. Magari qualche idea buona ci sara', no? Un punto da cui partire magari. La memoria scritta consente all'uomo di non spendere l'intera vita a reinventare la ruota per scoprire poi di avere poco tempo per realizzare il carretto dei propri sogni. Quindi non esageriamo con questo senso artistico che ognuno deve trovare incontaminato dal resto del mondo. I libri sevono. Mai poi serve applicarli con un proprio stile. |
| inviato il 10 Maggio 2016 ore 10:18
Il vero problema è la parola "regola". Non ce ne sono proprio. C'è un linguaggio comune che va imparato e un occhio che va allenato leggendo libri (molti dei più utili suggeriti più volte anche qua dentro) e guardano milioni di foto/quadri/immagini. Poi certo c'è anche chi ha il firmware giusto già programmato. Vero è anche che espedienti come ad esempio la "regola" dei terzi inizialmente possono anche aiutare ad instradare l'occhio poco allenato. Peccato poi che quando si va a vedere le foto dei maestri si scopre che questi non la usano spesso. A differenza dei migliaia di fotoamatori che la applicano a prescindere facendo foto magari anche piacevoli ma noiosamente "tutte uguali"... |
| inviato il 10 Maggio 2016 ore 10:56
Stefano_C, impara le "regolette" e poi con calma ed esperienza le potrai infrangere, ma si parla di molta esperienza. Se cominci già senza regole, non concluderai mai nulal di coerente, sarà solo e tutto dettato dall'impulso. Prendi una chitarra in mano e suona senza regole...poi vediamo. Ti hanno consigliato buoni libri, leggili, studiali, poi trova la tua strada...ma si sta andando molto avanti. Non sei per ora nelle condizioni, come stadio evolutivo fotografico, di poterti permettere alcuna variazione su tema. Fidati. Poi un domani farai come vorrai, ma certe regole compositive diventano innate e ci si gioca, consapevoli di quello che sono e come vanno consapevolmente infrante. Masterlight, mi sono preso la briga di vedere le tue foto, e la di là dei giudizi, le foto che hai postato seguono molte delle "regolette" che credi inutili: linee guida, soggetto in primo piano, texture, spazi negativi, insomma non mi sembra 'sto grande sconvogimento di regole. A parte quella sottosopra che..vabbè. Ciao LC |
user68299 | inviato il 10 Maggio 2016 ore 11:17
“ "In effetti non esistono regole di composizione, e meno che mai regole inviolabili. „ +1 “ Il vero problema è la parola "regola". Non ce ne sono proprio. „ +2 “ Masterlight, mi sono preso la briga di vedere le tue foto, e la di là dei giudizi, le foto che hai postato seguono molte delle "regolette" che credi inutili: linee guida, soggetto in primo piano, texture, spazi negativi, insomma non mi sembra 'sto grande sconvogimento di regole. „ - 1 “ A parte quella sottosopra che..vabbè. „ Vedi? Non ti piace. Il tuo occhio non vede quello che vede il mio. Questa foto è un gioco di "specchi" dove le ombre dei ragazzi che giocano a pallone, diventano protagonisti dello scatto dando in apparenza una sensazione che nulla sia capovolto e che tutto sia normalmente impostato. I giocatori sono le ombre. Trovo affascinante questo gioco di luci ed ombre e la reputo una foto concettualmente interessante. Questa foto rappresenta il mio punto di vista quando passeggiando ho visto questa scena, che ad esempio tu non avresti mai notato. Nel momento in cui sono andato a comporre ho visto questo. Tu non noti questa cosa a meno che non te la spieghi, questo perchè il tuo occhio è talmente relegato a queste regolette inutili che non ti fanno vedere nulla se non quello che hai imparato a leggere. Vedi una foto al contrario, punto. Non esiste una regola compositiva, e quelle che si leggono sui libri non servono niente se non a vendere due libri. La composizione è una questione di gusto, gusto che si affina osservando ogni giorno momenti di vita, scene diverse, milioni di immagini e tante altre cose. Compongono molto meglio tantissime ragazze/donne che non hanno mai preso una fotocamera in vita loro, piuttosto di tanta gente che pensa di conoscere la fotografia dopo 20 anni che fa click. A queste persone non bisogna spiegargli proprio niente, ne castrarle, bisogna invece lasciargli i propri spazi per fotografare. La composizione è comunicazione, e non esiste comunicazione con delle regole. |
| inviato il 10 Maggio 2016 ore 11:29
Masterlight, non cominciano una diatriba sulla mia incapacità e la tua innovativa e originale capacità di vedere, la mia limitatezza e la tua apertura mentale, veramente, non ha alcun senso. Rispetto il tuo punto di vista, sia chiaro. Il mio commento, decisamente più importante ai fini della discussione, lo hai liquidato con un -1 ... vabbè (e due!)... Però quello che io dico è che nelle tue foto, (non parlo di belle o brutte, non sono io che devo dire nulla sulle tue foto), hanno o no delle regole compositive? Io le vedo, quella di San Pietro è o non è una regola compositiva per cui le luci dei lampioni ti portano al soggetto? L'altra senza titolo, ha un soggetto ben delineato in primo piano e uno sfondo? Nella foto "giochi di prospettive" non sono le stesse linee che creano un pattern compositivo? Ora le "regolette" che rifuggi sono o no presenti anche nelle tue foto? Allora quelo che io dico è: impariamo le regolette, poi le sovvertiamo come meglio crediamo, ma le abbiamo imparate. O credi che il mio ragionamento sia completamente sbagliato? Ciao LC |
user68299 | inviato il 10 Maggio 2016 ore 11:42
“ Masterlight, non cominciano una diatriba sulla mia incapacità e la tua innovativa e originale capacità di vedere, la mia limitatezza e la tua apertura mentale, veramente, non ha alcun senso. Rispetto il tuo punto di vista, sia chiaro. Il mio commento, decisamente più importante ai fini della discussione, lo hai liquidato con un -1 ... vabbè (e due!)... Allora quelo che io dico è: impariamo le regolette, poi le sovvertiamo come meglio crediamo, ma le abbiamo imparate. O credi che il mio ragionamento sia completamente sbagliato? Ciao LC „ Hai assolutamente ragione, non è una discussione su quello che percepisce un occhio o meno. Il punto è che se avessi avuto le regolette in testa, nel momento in cui andavo a scattare questa scena non l'avrei mai neanche vista, in quanto sarei rimasto li ed avrei cercato di fare una foto con una composizione "perfetta" per i libri, e del tutto noiosa per chiunque l'avesse vista (ammesso che non sia noiosa anche questa). Non avendo regole, essendo un cane sciolto, osservo senza nessun preconcetto, senza nessuna idea/regola ed elaboro una mia idea su quello che vedo. Questo è esattamente quello che fa una ragazza di 20 anni quando scatta una foto con il cellulare più bella di quella che avrebbe fatto uno che fa click da 30 anni. Trovo 100.000 volte più interessante uno scatto di chi non conosce stupide regole, di chi invece pensa di seguire la strada giusta osservandole. Scatti tutti uguali segnati dal "si fa così". Poi osservo foto di persone che girano il mondo con un cellulare, adolescenti, ed il loro modo di fotografare senza regole mi piace, e spesso mi affascina. Il loro punto di vista randagio dettato dall'istinto. Nel mio mondo non esistono regole e soprattutto non esistono libri contenenti testi di spiegazione. Vuoi acquistare un libro? Fallo, ma compralo che abbia SOLO foto, perchè è questo che fanno i fotografi. Per me la fotografia è come la pittura, ti sogneresti mai di imparare a dipingere leggendo i libri? Non mi sognerei mai di trovarmi con un pezzo di tela davanti, ed un libro sulla sinistra da leggere/studiare. Queste cose rovinano l'istinto ed il senso artistico che anche in piccola parte, ognuno di noi potrebbe possedere dentro. Rinnovo il consiglio, non acquistare mai libri fotografici a meno che non siano composti esclusivamente da FOTO. Scatta ed impara a capire tu stesso cosa ti piace, sarà il tuo gusto a guidarti. |
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