| inviato il 15 Marzo 2016 ore 18:40
“ Forse e sottolineo forse, con un'ottica veramente di qualità come gli Zeiss e i Leica ancora è possibile apprezzare la qualità di queste lenti, ma che con le vecchie ottiche si possa attualmente apprezzare la qualità di un obiettivo costruito quando 90 linee per millimetro erano valori da record ci credo poco. Tanto per rendere l'idea un sensore APS-C di soli 16mpixel è in grado di mostrare ben 4.928 pixel sul lato più lungo. Quello per intenderci di 24mm. Facendo un semplice calcolo per ogni millimetro questi sensori hanno una risoluzione di ben 205 linee per millimetro. Com'è possibile che una vecchia ottica abbia una quantità migliore delle ottiche moderne se la risoluzione è inferiore a quella del sensore? Tempo fa ho confrontato il Pentax 50mm SMC f/1.7 con lo zoom Pentax 17-70mm f/4. Ebbene a parità di diaframma, impostando lo zoom a 50mm è più nitido lo zoom „ Semplice calcolo sbagliato, perchè quelle che si considerano sono le coppie di linee per millimetro. Per ogni linea bianca, deve essercene una nera, e viceversa. Il risultato corretto sarebbe 102 lp/mm. 90 lp/mm sono valori normali per una pellicola, ben lontani dal poter essere definiti record. Quelle a grana tabulare stanno sulle 140/160 lp/mm a seconda della sensibilità. Quelle classiche hanno valori inferiori, ad esempio 110 lp/mm per la fp4+, 100 per la hp5+. Un record sono le 320 lp/mm della technical pan. Libero di dubitare... ma la realtà è tutt'altra. Tra l'altro ci sono moltissime ottiche oggi apprezzate che sono state progettate in era pellicola, e non parlo solo di zeiss e leica. Probabilmente ti è capitato un esemplare assai scarso di quel 50ino. O non hai focheggiato come si deve. E comunque, dopo tutto questa patafiata... c'è da dire che un'ottica è ben altro che mera risoluzione. Così come una foto è ben altro che mera definizione. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 18:45
“ Personalmente, sono anni che non inseguo più la iper-nitidezza, se non in casi davvero sporadici, che per me è un falso mito, quasi un idolo della fotografia moderna, cercando invece altri valori (tridimensionalità, toni e mezzi toni, sfocature progressive, ecc....), che trovo molto più facilmente in lenti vecchiarelle, meno nitide, poco contrastate (specie a TA), ma dal mood molto personale. „ Quotone con triplo avvitamento. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 18:53
Secondo me bisogna fare un onesto distinguo tra migliore e preferito. Preferito è ciò che fornisce risultati più consoni alle nostre aspettative, migliore è cio che fornisce riscontri superiori in un contesto standardizzato e condiviso di verifica. Esempio: la moto preferita è quella che ci suscitta più emozioni per il look, il tipo di guida, e peculiari caratteristiche di usao, ecc.; la moto migliore è quella che prevale in un combinato di consumi, affidabilità, economia di esercizio, tempi sul giro in una pista uguale per tutti, ecc. Poi, possiamo preferire anche la moto che non è la migliore. Il "magico", i colori caldi, la tridimensionalità, ecc. sono elementi in ampia misura soggettivi, ciascuno può avere parametri di gradimento diversi. La lente migliore secondo me è quella che prevale nei testi di laboratorio, per capacità di risolvere righe, nitidezza, controllo delle distorsioni, eliminazione delle aberrazioni cromatiche e così via. Dopodichè, uno può anche preferire una lente meno buona... “ Personalmente, sono anni che non inseguo più la iper-nitidezza „ Ho visto scrivere da più d'un grande fotografo che la nitidezza è un pregio secondario di una lente, e che per fare foto tecnicamente ottime sono prioritari altri requisiti. Probabilmente la nitidezza è un requisito con una soglia di sufficienza: raggiunta quella, il di più non fa qualità apprezzabile, almeno nella maggior parte dei generi. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 18:57
“ hanno una risoluzione di ben 205 linee per millimetro. „ non confonderei pixel e linee risolte...facciamo un esempio banale: in un sensore da 200 pxl/mmmetto 200 righe, 100 bianche e 100 nere. se casualmente la demarcazione tra ogni riga cade esattamente al confine tra due pixel, vedo 200 righe (i pixel saranno tutti alternativamente bianchi o neri); se la demarcazione tra due righe cade a metà pixel, vedro 200 pixel tutti di un grigio intermedio tra il bianco e il nero, quindi vedrò un bel quadratone grigio senza righe... Se poi la demarcazione cadrà in un punto interno del pixel, non centrato, vedrò alternativamente una riga grigia chiara (il pixel cn più riga bianca e meno riga nera) e una grigia scura (quello con tanto nero e poco bianco). Avrò definizione, ma perderò molto contrasto... Almeno, io me la figuro così... |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 21:19
L'affermazione riguardo l'astrofotografia che dite aver fatto l'autore dell'articolo comunque è una cosa che per essere educato definirei poco credibile. Ottime lenti per astrofotografia sono: Nikon Ai-s 28 2.8 CRC Leica 50 apo o il summicron per restare in prezzi accettabili Leica 180 telyt f/3.4 E di certo non hanno in comune fatto di essere recenti o super luminose. Anche il 180 nikon e il 200 2.8 Canon sono ottime e non propriamente recenti. Luminose si, ma non super luminose. Un telescopio rifrattore apo, che è una buon obiettivo per astrofotografia ha da 3 a credo 6 lenti e non sono poi così luminosi... |
user39791 | inviato il 15 Marzo 2016 ore 21:27
Posso solo dire che ho comperato un 16 35 4is al posto dell'orribile 16 35 2,8II. Risultato: il 16 35 2,8II restituiva foto splendide (parlo di foto, non di visualizzazioni al 200% agli angoli del fotogramma), il 16 35 4is su un FF fa delle foto più piatte e insipide di un 18 55is su una apsc. Ma ci fai ai bordi delle visualizzazioni al 200% da orgasmo fotografico...... Prendete un Planar 50 1,4 e un Otus 50 1,4. Il secondo è 100 volte più corretto e nitido, il primo è 100 volte più tridimensionale. Ho visto foto del 35 1,4II che sembrano cartoni animati HD......... Dal punto di vista fotografico non sono meglio le vecchie, sono peggio le nuove! Almeno entro un certo range di focali, casomai con i tele dai 200 in su (che non conosco) cambia tutto. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 21:39
Ragazzi ma la terza poverina non ha un naso è immenso, mentre le prime due c'è lo hanno piccolo insomma se hai una nappa grande come un albero in mezzo agli occhi hai 3d pure con un 18 55 poi chi ha scritto l'articolo forse è uno di quelli fissati per i vintage che non è che non mi piaciono è precarietà ne ho alcuni pure io ma vuoi mettere i 3 sfocati l'art da una pista a tutti |
user39791 | inviato il 15 Marzo 2016 ore 21:47
Ma cavolo si fa a confrontare foto con luci, distanze dal soggetto e sfondi così diversi e poi fare classifiche sullo sfocato????  Ma siamo su un forum di fotografia??? |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:04
Secondo me, il più grande pregio del sistema Sony A7 è quello di scoprire lenti economiche con un timbro molto caratteristico e piacevole ed utilizzarle sul loro formato d'origine (24x36) Questo è un 3000pixel della A7 a 1600iso con una lente pagata 60 euro, il 50/1,4 Zuiko OM ad F2. Un 50ino piccolo, economico e luminoso. postimg.org/image/3xbnym8y3/full/ |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:21
Io cambierei punto di vista; se guardiamo alla costruzione meccanica, sicuramente le ottiche ( non tutte ) vintage sono migliori, ma come qualità ottica, non c'è paragone, anche se non vale per tutte le lenti, ovviamente ,ci sono lenti moderne mediocri e lenti vecchie, o vintage eccellenti: questo tecnicamente, poi le foto vengono giudicate non solo tecnicamente, anzi. Suo fatto che le ottiche molto nitide diano immagini piatte, ho dei dubbi: lo stacco dei soggetti dallo sfondo lo danno altri parametri, il diaframma, la focale, ed ovviamente anche la posizione del soggetto in primo piano rispetto allo sfondo; che c'entra la risoluzione dell'obiettivo? la risoluzione è una cosa, lo sfocato un'altra, ed ognuno sceglie l'ottica più adatta al genere, esempio: un paesaggista credo che la risoluzione su tutto il fotogramma non gli faccia schifo, un ritrattista sicuramente ha esigenze diverse, ma infatti si usano ottiche di focali e caratteristiche diverse. Concludo: voi vorreste viaggiare con una macchina di 30 anni fa? con qualche modello prestigioso forse si, ma con la maggior parte no...per gli obiettivi credo valga la stessa cosa. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:22
Paco, lo davano in kit con la OM1 (come sono cambiati i tempi, adesso in kit hai fondi di bottiglia a strati multipli). Io lo uso con la Oly EM1 che diventa un 100 perfetto per il ritratto. |
user39791 | inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:26
Paolostok la progressione dello sfocato è principalmente influenzata dall'aberrazione sferica. Per avere ottiche super nitide alle massime aperture si deve sovra correggerla, altrimenti la velatura - più o meno sempre presente - data da questa aberrazione le rende meno nitide, e questo porta a uno sfocato diverso. A me lo sfocato di queste ottiche iper corrette piace poco, ma è un parere ovviamente personale. Per rimanere in tema 50 Zuiko, anche se con costi diversi all'1,8, l'1,2 era un vero fuoriclasse avanti di decenni rispetto agli superluminosi dell'epoca, come le era il 21 2. |
| inviato il 15 Marzo 2016 ore 22:37
Giusto Filiberto, ma dipende dalle esigenze, prendiamo un telebiettivo: ho avuto il 400mm f2.8 L mark1; ai suoi tempi era un signor obiettivo; oggi se lo confrontiamo con le sue ultime versioni sembra un altro obiettivo, discreto per non dire peggio, e non credo che ci sia qualcuno che lo preferisca a queste ultime; dipende , ogni obiettivo fa storia a se, ed anche il mio è un parere personale. |
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