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Nobuyoshi Araki

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Tecnica, Composizione e altri temi
Fotografi famosi e/o importanti per la storia della fotografia

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Fotoacrobata

inviato il 20 Gennaio 2016 ore 20:24

Sono rimasto affascinato dai suoi lavori proprio per questa sua capacità di "offendere" passatemi il termine senza però essere offensivo.
Riesce a fare "pornografia" senza però far prevaricare il lato sensuale. Straordinaria gestione del mezzo.
Impressionante anche come "tratta" la modella spesso legata, divenendo oggetto della foto ma protagonista. Guardate la foto dove lei è dietro la vetrina, lei è oggetto di una compravendita in quel momento eppure protagonista con la propria dignità. È l'uomo a essere "usato" dal fotografo in quell'opera.
Geniale, fotografo di un'altra fattura

user71191

inviato il 20 Gennaio 2016 ore 20:24

Caspita, questo non lo conoscevo. Andrò a studiarmelo.
Grazie

user39791

inviato il 20 Gennaio 2016 ore 21:23

;-)

Luca Tonon

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 11:00

Artista interessante proprio per la sua "stranezza"...non conosco benissimo la cultura giapponese, ma per quel poco che la conosco mi ha dato l'idea di una cultura "dualistica", in bilico costantemente tra "le buone maniere" e la perversione più spinta...e questo fotografo sembra rafforzare ulteriormente questa mia idea!
Complimenti ancora per questo lavoro! ;-)

MatteoGroppi

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:10

Il lavoro di Araki è proprio sulle perversioni del mondo giapponese in effetti.
Sono state messe tutte foto BN ma ha fatto anche tanti lavori a colori (è estremamente prolifico), metto una foto che è estremamente erotica senza essere volgare:

assets.paddle8.com/510/464/29642/29642-1396373155-Araki,%20Watermelon%

La ragazza ha un kimono molto bello e elegante, ma è a terra nella sporcizia.
La forma dell'anguria spezzata e a terra richiama una vagina, mentre lei mangia quel pezzo dalla forma fallica.
La scelta dei colori non è casuale, la fascia del kimono e il trucco richiamano anguria.
Io la trovo molto bella

MatteoGroppi

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:16

Aggiungo qualche altra interessante foto, anche se in genere è autore che non amo molto:

www.inexhibit.com/wp-content/uploads/2015/05/kunsthaus-Zurich-Sense-No

static1.squarespace.com/static/54d388bee4b05f7dfeaa6980/5555d3cae4b046

Questa è della serie sui fiori:

www.cambiaste.com/photos/auctions/orig/123531.jpg

images.artnet.com/aoa_lot_images/89944/nobuyoshi-araki-untitled-portra

Fotoacrobata

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:20

Labirint la prima che hai postato non la conoscevo e ti ringrazio anche per la breve analisi.
Molto bella

user39791

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:22

Ottimo contibuto, nel video che ho postato ci sono altre foto a colori. ;-)

Fotoacrobata

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:27

Secondo voi aveva questa capacità di approcciarsi con il soggetto dovuto allo studio e all'analisi dello stesso oppure riusciva a plasmarlo al momento in cui ci lavorava assieme?
Voglio dire questo binomio uso/abuso e rispetto/esaltazione della donna da dove viene? È la modella a seguire il lavoro dell'autore o lui stesso leggeva il momento è lo interpretava?

user39791

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:29

Credo che sia necessario calarsi nella cultura giapponese per capire questi meccaniscmi, cultura distante anni luce dalla nostra.

Roberto P

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:29

Penso che fotografie di tema erotico, come appunto queste di Nobuyoshi Araki, siano percepite in Giappone in maniera profondamente differente da come vengono viste in Occidente.
Si deve considerare la tradizione figurativa nipponica e il suo radicamento nella mentalità e nella cultura di quel paese.
Penso a Katsushika Hokusai (1760-1849), il più famoso (perlomeno in Occidente) dei pittori dell'epoca "Genroku".
E' noto soprattutto per le "Trentasei vedute del Monte Fuji", ma dedicò gran parte della sua attività a stampe di carattere erotico raccolte in libretti chiamati "manga":
www.google.it/search?q=Hokusai+erotic+painting&biw=1920&bih=919&source
Costui era anche un devoto buddista ed è celebre il soffitto da lui dipinto in tarda età nel tempio di Ganshoin ad Obuse:
s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/5b/fe/cf/5bfecfe5f80b2489c78d6e63588
www.lasepolturadellaletteratura.it/chi-era-hokusai/
en.japantravel.com/nagano/a-hokusai-on-the-ceiling/12886
japan-originals.blogspot.it/2011/05/traditional-japanese-paintings-bri
Qui da noi uno che dipinge affreschi nelle chiese e fa anche stampe erotiche verrebbe considerato come minimo un tipo contraddittorio per non dire schizofrenico, e sicuramente la Chiesa cattolica gli toglierebbe le commissioni qualora fosse nota l'altra attività.
Invece in Giappone vi è una percezione differente dell'arte erotica, dovuta senz'altro al diverso atteggiamento nei confronti della sessualità nella loro tradizione religiosa.

Fotoacrobata

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:32

Noi in occidente e specialmente in Italia abbiamo un freno a mano perennemente tirato chiamato chiesa/perbenismo di facciata.
Basti pensare alla sessualità molto più aperta di 2000 anni fa
Scusate l Ot

MatteoGroppi

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:32

c'è anche da dire che Araki fa quelle foto perchè la sua vita è così, lui stesso ha dichiarato più volte di aver fatto sesso con tutte ragazze ritratte, di aver avuto migliaia di donne e indagato il mondo dell'erotismo in ogni sua parte.
Lui certe foto può farle perchè specchio della sua vita, di tutto quello che il fotografo è.
Chi lo imita alla fine mi ricorda quelli che in italia fanno rap scimmiottando certi americani che davvero hanno vissuto tra bande e violenza

Roberto P

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:36

Anche Hokusai probabilmente ai suoi tempi era considerato un gran marpione; ma i monaci buddisti di Obuse non hanno avuto problemi ad affidargli il soffitto del loro tempio.

MatthewX

inviato il 21 Gennaio 2016 ore 12:38

In metropolitana in Giappone non è raro vedere ragazzini che sfogliano riviste pornografiche in tranquillità. Il sesso non è assolutamente un tabù. Fonte: Tiziano Terzani. Aggiungo che il Giappone è stato isolato dal resto del mondo per più di 400 anni. Hanno culture che noi non immaginiamo nemmeno, tipo telecamere nella tazza collegate ad un tv per monitorare gli escrementi. Hanno inventato delle pillole per cambiare l'odore agli stessi.... scusate l' OT schifoso MrGreen

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