| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:06
Paolo a quanto pare ho sempre avuto la fortuna di uscire con donne che non avevano bisogno di trucco... magari altri meno fortunati hanno frequentato donne che per apparire esteticamente piacevoli devono passare ore a prepararsi |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:10
Rinoelle e Alessandro Mattiello hanno capito il mio messaggio...quoto entrambi |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:10
Mi limito a un'informazione di servizio: sono tutte pesantemente post-prodotte, a meno che non sia diversamente indicato. Sul forum la prassi c'è, ma è al l'opposto di ciò che avevi in mente: si indica quando la foto NON è lavorata (o è ricavata dal raw con i parametri a zero). Ciò accade spesso nelle discussioni. |
user16612 | inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:11
Caro Enrico, le tue affermazioni “ sono frutto sempre più spesso di un uso più o meno marcato della postproduzione? „ e “ in molti casi il risultato è "drogato" da fattori esterni ottenuti da PP „ hanno logica e senso, ma sono tipiche di chi considera la PP un complemento (a volte persino inutile) della fotografia. Da qui l'insofferenza che possono accendere in chi ti legge (un pochino anche in me, lo ammetto ). Occorre fare un passo che sembra scontato ma non lo è per nulla. Se vuoi fare fotografia digitale, devi accettare il fatto che la PP è una parte della fotografia. Se invece ti interessa l'istantanea, lo scatta e vai in stile "turistagiapponesechedevegirarel'italiainduegiornidue" allora hai ragione tu. Ma vedendo nella tua galleria questa foto www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1582038 devi ammettere che anche tu sei già passato dall'altra parte della barricata: se io scatto con la tua stessa attrezzatura e i tuoi stessi dati quella foto mi viene a colori, stanne certo Eppure non l'hai dichiarato, giusto? Mi risponderai: "si vabbè, però il b/n è evidente che ce l'ho messo io, non serve dichiararlo". Ma se rifletti bene, concorderai che la tua è una scelta arbitraria, un'interpretazione del paesaggio che hai visto e fotografato, perché il b/n ti dà delle sensazioni che il colore invece non dà. Molta PP presente nel forum è l'interpretazione dell'autore. Molta altra serve a ragranellare "mi piace" e vabbè, lo mettiamo in conto Ecco, quindi ora subito a studiare i comandi di PS! |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:16
Enrico non credere nei miracoli del digitale una brutta foto resterà tale anche con mille artifici. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:16
Nulla vieta di esprimere liberamente il proprio pensiero, con educazione, riguardo immagini che destassero perplessità per effetti marcati e discutibili. Il senso della misura e la sensibilità non sono patrimonio comune, e talvolta si eccede, ma di qui a dichiarare l'impiego di uno strumento comunissimo ce ne corre ... |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:35
Bhe, se scorrendo nelle gallerie non si ha sensibilità di comprendere quelle che sono vergini o quelle che sono pesantemente postprodotte , forse non è il caso di porsi quesiti sulla leicità del dichiararlo, salvo il resto, in toto |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:41
Ma è così difficile capire che le foto sono SEMPRE "manipolate" ? dall'elettronica dei sensori e dei processori dai filtri dagli obiettivi che modificano, distorgono, aberrano etc dal programma di PP presente dentro la macchina dal tipo di schermo che usate da come viene corretta in stampa se la stampate....e potrei continuare Quello che conta è il risultato a) bello piacevole emozionante b) pacchiano banale insulso maccherone Faccio un esempio : HDR non c'è nulla che come questa tecnica si presti con estrema facilità a passare da bello a kitch è facilissimo esagerare e fare disastri. Enrico tu vorresti che sotto la foto oltre ai dati tecnici dello scatto fosse dichiarato il lavoro in PP, ma ti rendi conto che a volte sono ore di lavoro ? |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:50
chiedo scusa se ho creato insofferenza in molti di voi tornando su un argomento molto discusso...forse per una mia ignoranza in materia ho sempre pensato che una foto dovesse essere il risultato dell'uscita in campo con la propria attrezzatura e ciò che questa ti permette, dando si una propria interpretazione alla composizione ma senza drogare le performance dell'uscita tramite l'uso ad hoc di programmi di ritocco.. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:50
ciao a tutti, quoto Paolo Iacopini...E' chiaro e doveroso, visto che io, ma penso parecchi in digitale, scatto sempre in raw, poi le foto debbano essere elaborate in pp. Anche perche', per esempio, per piccola avifauna utilizzo il picture control in nl neutro per poi sistemarlo in pp. Sarebbe assurdo, visto il potenziale tecnico a disposizione delle attuali fotocamere digitali, non sfruttare a pieno la relativa tecnologia, altrimenti rimanevo con le diapositive... sono anche d'accordo che comunque non bisogna esagerare con certi effetti almeno di dichiararli per un motivo prettamente artistico che si voleva raggiungere. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:54
Fa niente, il tempo ti aiuterà. Intanto potresti cominciare a non usare la parola "drogate" come omaggio a chi ha cercato di farti ragionare |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 12:55
“ 66mosse Per me la fotografia dovrebbe essere più vicina possibile alla realtà. „ Formalmente corretto, ma filosoficamente errato: una foto è la scelta precisa di un attimo da immortalare (sul piano temporale) e di una scena/situazione scelta tra le infinte possibili rispetto a ciò che hai davanti. E, sempre filosoficamente, la mia realtà e la tua realtà se fossimo nello stesso luogo davanti alla stessa scena e con la stessa attrezzatura, sono già diverse. (SONO, anche solo a pensarlo, non SAREBBERO) Ciò detto, la realtà non è rettangolare o quadrata, non è bidimensionale e normalmente è a colori. Il tutto non per smentirti o attaccare briga ovviamente, ma solo per porre l'attenzione sul fatto che si sta parlando come sempre di interpretazione.... (vedi le mie considerazioni sul ritratto QUI) |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 13:00
Io ho sempre pensato che, la post produzione, servisse soprattutto a rendere quello che il mezzo "elettro-meccanico" che scatta non riusce a rendere da se... Per esempio, fotografo ciò che vedo, ma il mio occhio ha una sensibilità superiore al sensore della fotocamera, recupero per esempio le ombre o alcuni colori leggermente "slavati" in modo da riportare il "negativo" a quello che in realtà vedevo. Il resto, interpretazione della realtà, muovere sentimenti, ecc credo che sia più compito di altri "parametri" di una buona fotografia |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 13:04
Se il risultato é buono é buono e basta. Uno scatto di merda non dará mai una buona foto e un buono scatto difficilmente raggiungerà l'eccellenza senza avere una postproduzio e sapente. Detto questo ci sono anche generi dove il colpo d'occhio e l'istantaneitá sono preponderanti rispetto ad una qualunque postproduzione. Ad esempio una foto street può essere una gran foto anche se la qualità del file lascia a desiderare. Una foto di paesaggio con una scarsa qualità del file é una foto che giudico scarsa e basta post o non post. La foto forense di una scena del delitto é l'unico genere che si prefigge come scopo la fredda rappresentazione di una scena ed ha altri scopi di fruizione rispetto alla fotografia in senso lato. |
| inviato il 14 Gennaio 2016 ore 13:09
Vengo da una trent....esperienza e forse più... sono uno di quelli che ha passato tante notti in camera oscura! Perché meravigliarsi di quello che vediamo, lo si fa da sempre! I più grandi fotografi avevano una camera oscura al seguito con tanto di addetto allo sviluppo! Di che ci meravigliamo? Forse del fatto che oggi lavorare in camera chiara è meno snervante? più facile? Certamente più facile, le maschere di oggi non sono minimamente paragonabili a quelle auto-costruite e maneggiate sotto l'ingranditore. Convengo invece con quanti lamentano la scarsa disponibilità di molti frequentatori anche di questo forum nei confronti dei neofiti e non, nella scarsa disponibilità ad esibire le proprie esperienze fotografiche per quanto concerne la ripresa e la post produzione, di questo ne ho parlato in un recente mio post e qualcuno ha risposto che si era fatto da solo... Magari poi si vanta facendo il confronto tra sé e con quanti sono all'oscuro di tutto o quasi. (spesso assistiamo a sotterfugi per non far conoscere neanche i dati di scatto! alla stessa stregua di molti cercatori di funghi che alla domanda : dove li hanno trovati scappano indignati). Io penso invece che quando partecipiamo attivamente ad un forum o a un circolo fotografico sia "" d'obbligo "" (mi si lasci passare questa benevola affermazione) mettere a disposizione di tutti le nostre esperienze. |
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