| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:32
Se usi il 100 iso non avrai rumore, o meglio, ne avrai meno, solo quello generato dalle lunghe esposizioni o possibili sottoesposizioni. Il muretto va bene ma è meglio che usi uno scatto remoto o l'autoscatto, sollevando prima lo specchio. Se compri un treppiede va ancora meglio. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:38
@Crapo Durant, nelle foto notturne che si fanno ai soggetti fissi, come paesaggi ed architetture, si scatta sempre con tempi lunghi, su cavalletto, con scatto remoto, alzo dello specchio, diaframmi chiusi. Visto che comunque si scatta con una macchina ferma e tempi lunghi, che senso ha scattare a 3200 ISO per avere 1/4 secondo? Tanto vale scattare a 100 ISO ed avere 8 secondi, perché sappiamo tutti che a 100 ISO l'immagine è "pressoché" priva di rumore (esiste solo il rumore dovuto alle lunghe esposizioni, per questo che suggerivo di attivare la correzione automatica specifica, non quella per "Alti ISO"). Oltretutto c'è anche un trucco che pochi sfruttano: se scatti ad un monumento con della gente che si muove davanti, usando tempi molto lunghi essi scompaiono a causa dell'eccessivo mosso. In queste situazioni c'è chi addirittura mette davanti l'obiettivo un filtro ND per allungare i tempi a livello di minuti. Giorgio B. EDIT: Roberto mi ha preceduto. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:39
@ Roberto F grazie vedo di investire....... vedo adesso anche la risposta di @ Giobol grazie anche a te mi hanno fatto piacere queste poche righe |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:43
@ Crapo Durant è un buon investimento. Soprattutto perché lo si può usare anche di giorno su un bel panorama. Chiudere il diaframma non vuol dire esattamente andare oltre f/11 |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:43
Giobol |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:45
“ lo so che non merita risposte uno che vuol fare foto di sera senza cavalletto... e per di più è anche una pippa... „ E chi lo dice? Sai quante foto di fortuna ho scattato di notte quando ero in vacanza ai tempi della pellicola? Usavo diapositive da 100 o 200 ISO, poi appoggiavo la reflex su un muretto o sostegno in muratura, premevo molto lentamente il pulsante e cercavo di smuovere poco la reflex, trattenevo il respiro per quanto possibile. Ne ho salvate diverse. Giorgio B. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:49
Giorgio una domanda, dato che non ho fatto grandi notturni con il digitale, però l'ho usato con foro stenopeico, quindi lunghe esposizioni, volevo capire sto cavolo di effetto di reciprocità come funziona con il digitale, serve? Perché con il foro stenopeico in effetti qualche calcolo che ha funzionato l'ho fatto. Ma parliamo anche di un diaframma di f/240. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:53
troppo buoni sono a zero ma mi piace tantissimo il solo prendere in mano la macchina ce l'ho da tre mesi non pensavo di " ingarellarmi " così ho persino preso un tele-convertitore era meglio il cavalletto ma ci arrivo anche a quello non posso continuare a mettere la macchina sopra ai cestini del parco |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 21:56
Roberto, mi stai prendendo in un campo dove sono molto ignorante. So che il difetto di reciprocità, sul quale non ho mai realmente approfondito l'argomento, era conosciuto ai tempi della pellicola, ma sul digitale non ne avevo ancora sentito parlare. Se ne sai più di me e mi documenti... Giorgio B. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 22:02
“ non posso continuare a mettere la macchina sopra ai cestini del parco „ Nel 1997 ho fotografato la cometa Hale-Bopp mettendo la reflex sulla capote della macchina ed ho tenuto premuto per circa un minuto e mezzo o più (non ricordo bene) il pulsante di scatto. In quel momento sopraggiunse una macchina coi fari accesi e illuminò gli alberi davanti a me (ricordo che la maledissi). Ottenni una foto con gli alberi illuminati dai fari, dietro il cielo nero e stellato con la cometa ben visibile in mezzo agli alberi illuminati. Giorgio B. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 22:18
Non lo so di preciso, per questo chiedevo. Ma se non se ne parla vuol dire che non ce ne bisogno. Personalmente ho fatto pochissime foto di notte e quindi non ho mai sperimentato a dovere. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 22:37
giobol....per fare lunghe esposizioni ci picchi davanti un big stopper.....però poi calcolare i tempi diventa davvero un'impresa da matematico |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 23:03
Lo so. Pensa che in passato andavi "a naso" perché non potevi neppure vedere come veniva, potevi solo sperare di non avere "inciuccato le quote". |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 23:10
“ per fare lunghe esposizioni ci picchi davanti un big stopper.....però poi calcolare i tempi diventa davvero un'impresa da matematico „ Ma partendo dall'esposizione senza filtro (che ora puoi testare col monitor ), non c'è bisogno di fare davvero il calcolo. Devi solo far fare 3 scatti alla ghiera dei tempi, per ciascuno degli stop del filtro. Nella direzione giusta |
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