user46920 | inviato il 17 Ottobre 2015 ore 3:08
Ooo, senza mezzi termini non ti nascondo che provo un certo fastidio quando leggo inesattezze fondamentali e a volte madornali . Se dicessi che 2+2=5 ... giustamente dovrei essere corretto. punto. Per cui non prendertela ed evitiamo di scrivere chilometri di pattumiera inutile che alla peggio è pure dannosa per gli altri (ne ho già letta a sufficienza, ora direi basta, per favore - e non è riferito a te) “ ... oppure mentre mi dai dell'ignorante a me „ non ti do dell'ignorante, non c'è nulla di personale e tutti possiamo sbagliare, ma insistere, diventa reiterazione. “ non capisco il tuo approccio un po' bacchettone, che poi ti porta ad affermare più o meno le stesse cose che scrive l'altro. „ se leggi meglio e riprendi le frasi giuste (quelle scritte dopo), invece di ridacchiare .. è chiaro il movente del mio intervento, avvenuto per questa tua frase insulsa : “ " ...quelli al di sotto dei 21mm, sono al di fuori della nosta possibilità di percezione ad occhio nudo. " „ capisci che è una frase insulsa o no ??? e tutto questo per dire che ... cosa? che l'ottica fatica a proiettare un angolo di campo maggiore del normale sul fotogramma? Volendo, però ci sono anche delle ottiche con 1000mila lenti, che riescono a proiettare senza distorsioni un 15mm eq ... quindi perché la tua frase???  io le vedo come degli appigli per trasmettere altri messaggi, ma ti ho già consigliato di non utilizzarle come appigli se poi le devi distorcere ... se devi dire una cosa dilla tranquillamente come hai fatto nel topic I, che hai fatto un gran lavoro (poi gli eventi di cui tu non hai colpa lo hanno purtroppo deviato per altri mari ), ma se usi appigli, guardati bene dal non distorcerli assolutamente. questa è un'altra frase, ad esempio... “ prova a leggere una targa, scritta a bei caratteri grandi, ma posta lateralmente rispetto al tuo asse di 45° (circa la metà del 21mm citato). Non riuscirai a leggere nulla. „ la targa in realtà non la leggi nemmeno entro i 45° di un Normale e nemmeno entro i 27° di un 75mm eq ... come ho già detto, se vuoi leggere delle lettere e comprenderne il significato, devi prima riconoscerle, ed è necessario usare la visione di 1°, dove al di fuori sarà sempre più impossibile leggere una targa (ad esempio) senza muovere gli occhi. Quindi, non mi interessa bacchettare nessuno, ma perché devi ogni volta insistere ed aggiungere cose strapalate ???: “ non lo sapevi che la visione laterale umana non è classificabile come visione come si intende in fotografia? „ che cosa significa? perché l'hai scritta? che valore ha? sei sicuro di quello che affermi? dove l'hai letta? come l'hai capita? (se c'è un come) ... quali sono le fonti? puoi spiegarla ... ??? ma soprattutto: a cosa serve in questa discussione? Quindi, fermati !!! ... basta !!! ... piantala di aggiungere cose incomprensibili !!! ... risolvine una alla volta, con calma. Pdeninis ti ha fatto notare alcune cose, ma nella "fretta" mi sembra che non le hai ben comprese. Mentre invece sono argomenti molto importanti per il tema che stai svolgendo e confondere la distorsione con la deformazione, con la prospettiva o robe simili, cambia totalmente le cose dal comprenderle al non capirci un H |
| inviato il 17 Ottobre 2015 ore 21:29
“ capisci che è una frase insulsa o no ??? „ grazie del consiglio di fermarmi ma sarà eluso. capisco dal tuo post che c'è molta incomprensione. Sembra che noi 2 parliamo linguaggi differenti. Lascio a chi vuole intervenire le tue considerazioni e le mie, che si facciano un'opinione propria e che ne traggano i loro significati. fine OT. Tornando al discorso della visione prossimale degli altri che si può avere stando come sardine dentro un autobus pieno, si può dire che se si vuole restituire da compartecipanti la sensazione che si prova, il mood, la percezione prossimale, probabilmente occorrerà riprendere da vicino, molto vicino. Una ripresa a piccolo angolo di campo, come si potrebbe fare con un macro 100mm non sarà in grado di restituire quella sensazione. Di conseguenza, per poter esprimere quella sensazione, la scelta cadrà inevitabilmente sul grandangolo. Essendo la distanza prossimale, il grandangolo sarà la lente più indicata per fare i ritratti, che devono esprimere il significato della situazione creatasi in quell'autobus, vista dall'interno. Come dicevo, in questo caso, l'uso della focale corta non sarà conseguenza dei dettami della prossemica, ma semplicemente dell'evento costrittivo. Questo per dire che talvolta l'uso di un grandangolo per fare ritratti è indispensabile anche indipendentemente dalla rappresentazione delle distanze considerate in prossemica. Cosa accade quindi alla "distanza intima" presa in considerazione nel confronto con l'altro? La possiamo ancora considerare intima oppure la bolla personale si restringe drammaticamente a pochi cm? Ovviamente anche i modi operativi si complicano ulteriormente, ma non per questo le immagini saranno impossibili. Il soggetto vedrà chiaramente che tu hai una fotocamera in mano ma non per questo sarà impossibile scattare, e se l'ambiente è sufficientemente rumoroso magari non si odrà nemmeno il click di scatto. |
user46920 | inviato il 17 Ottobre 2015 ore 22:43
Bene. Secondo me la bolla si restringe semplicemente ed automaticamente e finché nessuno tenta di infilarti le mani in tasca per sfilarti portafoglio e telefono, il confine corrisponde all'incirca con la superficie degli abiti indossati. Rimane comunque il viso (bocca, naso e occhi e forse anche orecchie) come la parte che deve sempre tenere una certa distanza di almeno 5-10 cm, un po' come in acqua. la questione grandangolare diventa una scelta per quello che riguarda il campo inquadrato della scena, ma non per la questione prossimità. |
| inviato il 17 Ottobre 2015 ore 22:46
l“ a questione grandangolare diventa una scelta per quello che riguarda il campo inquadrato della scena, ma non per la questione prossimità. „ intendi dire che ci vedresti anche un 50macro per rappresentare la calca dal punto di vista dello schiacciato? Non ci sarebbe il rischio di prendere solo un'orecchio e una basetta? |
user46920 | inviato il 18 Ottobre 2015 ore 1:35
Infatti parlo di scelta, siccome la "calca" può essere rappresentata in vari modi, dai limiti estremi del grandangolare fino ai limiti del tele ... ma appunto sarebbe possibile farlo anche con una focale normale. |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:02
scusate ma allora anche io scrivo quello che voglio ovunque, per esempio una ricetta di cucina in un forum di motociclette dove si parla del carburatore. non mi piace quando si scrive senza seguire quello che dice chi vi precede. compartecipanti “ Tornando al discorso della visione prossimale degli altri che si può avere stando come sardine dentro un autobus pieno, si può dire che se si vuole restituire da compartecipanti la sensazione che si prova, il mood, la percezione prossimale, probabilmente occorrerà riprendere da vicino, molto vicino. Una ripresa a piccolo angolo di campo, come si potrebbe fare con un macro 100mm non sarà in grado di restituire quella sensazione. Di conseguenza, per poter esprimere quella sensazione, la scelta cadrà inevitabilmente sul grandangolo. Essendo la distanza prossimale, il grandangolo sarà la lente più indicata per fare i ritratti, che devono esprimere il significato della situazione creatasi in quell'autobus, vista dall'interno. „ quindi non capisco il significato di un'immagine da tele o di un'immagine wide ma a + di un metro di distacco. Se avete piacere di uccidere questo topic, ve lo lascio il suo cadavere e me ne esco. scusate, ne ho le scatole piene, soprattutto dopo le note del fatto che l'occhio umano si estenderebbe a 180° per fantomatiche visioni di non so cosa. adesso 2 interventi che non hanno nulla a che fare con il discorso. se volete mandare avanti la vostra senza voler capire gli altri questo topic adesso è diventato una pattumiera, fateci quello che volete. |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:36
Il mio intervento ha,aggunto,un se puoi. E' chiaro che se ti trovi in un autobus a 30 cm.da più soggetti è ovvio che devi usare un grandangolo,e anche spinto, perché hai la parete dietro questa gente. Quello che io volevo dire è che anche la la compressione dei piani aiuta a dare il senso di calca . Scusa se sono intervenuto in questo senso. |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:51
Ooo Guarda un conto è il confronto tra opinioni diverse un conto è voler avere ragione a prescindere...... cosa che non puoi avere perché siamo tutti diversi...... Io ad esempio in un autobus affollato non ho una visione grandangolare come vorresti te,,,,,,,,, ma piuttosto una visione a tunnel dove anche i soggetti vicini tendo a vederli più lontani della realtà perché mi da fastidio il contatto con le persone........ E allora che facciamo ??? Figurati che quando fotografo ho notato che la mia visione è pari ad un 80mm però con un campo estremamente più ampio tipo quelle fotocamere panoramiche con obiettivo rotante per intenderci........ Non esistono regole per rappresentare la realtà ! Perché la realtà è solo una traduzione del mezzo con la quale si prova a perce×...... Chiedi ad un cieco o ad un sordo...... Oppure ad un ipovedente....... Il cercare a tutti i costi di inquadrare delle regole sulla percezione è anacronistico ....... |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:55
“ un conto è il confronto tra opinioni diverse un conto è voler avere ragione a prescindere... „ quello che ho detto anche io in modo + colorito “ se volete mandare avanti la vostra senza voler capire gli altri questo topic adesso è diventato una pattumiera „ |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:56
Ciao Red.... Anche tu come me,un 80mm.....30 gradi... Evviva,non sono più soloooo. |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:59
Bisogna riconoscere a Ooo il grande impegno in questo topic che è comunque interessante anche se controverso. Non è facile. |
user46920 | inviato il 18 Ottobre 2015 ore 11:59
“ quindi non capisco il significato di un'immagine da tele o di un'immagine wide ma a + di un metro di distacco. „ in che senso?? non va più bene nemmeno un wide?? “ scusate, ne ho le scatole piene, soprattutto dopo le note del fatto che l'occhio umano si estenderebbe a 180° per fantomatiche visioni di non so cosa. „ Un singolo occhio umano estratto dalla sua orbita arriva a vedere un campo massimo di circa 160°, nonostante la retina copra quasi tutta la superficie interna (molto maggiore di 180°). La visione periferica (fino alla "coda dell'occhio") è tutta quella parte al di fuori della visione binoculare e sommandola di entrambi gli occhi, può coprire un campo maggiore di 180° (...). Le fantomatiche visioni sono quelle, potresti prendere un testo medico oculistico e studiare qualcosa: sono informazioni più o meno facilmente reperibili. Anzi, sarebbe sufficiente sdraiarsi per terra con la faccia verso il cielo e lo si vedrebbe con i propri occhi ... più facile di così Tornando al topic e ponendo il caso di aver scelto un wide, per riprendere la scena sull'autobus ... |
| inviato il 18 Ottobre 2015 ore 12:24
Certo che me la ricordo!!!!! Una volta ho cercato di spiegare il tuo concetto....mi hanno dato del matto. Tu l'hai spiegato egregiamente. Infatti la mia focale standard è sempre stata quella ,grado più grado meno. | |

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