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Nasa: c'è acqua (allo stato liquido) su Marte


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avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2015 ore 17:28

time.com/3651697/afghanistan-war-cost/

"The new CRS report says the war in Iraq ended up costing $814.6 billion. Afghanistan has cost $685.6 billion."

billion sono MILIARDI di dollari....

Non venitemi a parlare di sprechi.....

avatarjunior
inviato il 29 Settembre 2015 ore 19:09

Un nuovo mondo in fase di sviluppo !

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2015 ore 19:33

Sono soldi investiti in ricerca, tecnologia, fisica, chimica, medicina e tutto avrà direttamente o meno ricadute sul quotidiano prossimo venturo. Spingersi oltre é sempre stato un grande motore dell'evoluzione e oggi l'unico catalizzatore di innovazione viene dalla ricerca.

Gli esempi sul quotidiano sono talmente tanti che un uomo vissuto solo 50 anni fa stenterebbe a crederci. Tutte queste innovazioni ci permettono di garantire ad un numero sempre maggiore di persone le cure anche base di cui ha bisogno e strumenti diagnostici figli dell'epoca spaziale passata. L' aerospazio é come la fisica di frontiera, testa tecnologie che diverranno di uso comune in futuro e si spera disponibili anche a chi oggi ne é purtroppo escluso.

Le cifre investite sono fin troppo basse rispetto ad altri settori meno di punta.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 0:32

Per ragionare dell'utilità o meno di certi investimenti bisogna avere un'idea della struttura gerarchica della ricerca. Tutti siamo portati a pensare che sia utile fare ricerca per scopi materiali e pratici immediati e ben definiti, siamo invece portati a ritenere inutile e vana la ricerca priva di fini. Dovremmo però sapere che la ricerca finalizzata necessita di un livello sempre più articolato e profondo di conoscenza della natura, e che queste conoscenze si accumulano e si ampliano solo con la ricerca di base. Inoltre l'avanzare della tecnologia ha conquistato tutto il territorio di sapere e di scoperte che era accessibile con intuito e spirito pragmatico: tanto per intenderci, oggi si farebbe fatica ad immaginare spazio per un genio come Edison, che inventa la lampadina o il grammofono. La scienza e la tenologia che stanno alla base delle scoperte epocali di 100 anni fa oggi fanno sorridere, il progresso richiede un complesso di conoscenze enormemente superiore e che forse cominciano a essere fuori dalla portata di una sola persona. Non per niente constatiamo che sempre più l'innovazione deriva da gruppi di ricerca e non dal genio isolato. I grandi della scienza e della medicina, i Robert Gallo, Luc Montagnier, Rita Levi Montalcini, sono - o sono stati - grandi personaggi ma soprattutto erano la punta emergente di grandi icebergs, di strutture complesse e ignote di ricercatori che sotto il loro coordinamento hanno svolto moli immense di lavoro.
C'è forse un fondo di lucido paradosso nelle dinamiche che oggi stanno alla base del progresso, l'indagine dello spazio comporta sempre di più la conoscenza e l'approfondimento della fisica subatomica (lo strano, il paradosso è che i fenomeni più prossimi alle leggi dell'infinitamente piccolo sono proprio quelli che interessano gli spazi sconfinati), e che questa conoscenza, interessando la più intima struttura della materia e le leggi che la regolano, è quella più feconda di novità rivoluzionarie: potremmo dire che le cose della nostra dimensione le conosciamo ormai molto a fondo e hanno ancora poco da darci: se vogliamo delle prospettive, dobbiamo esplorare quello che è molto più piccolo o molto più grande, dimensioni che ci avvicinano al'enigma della creazione, che poi è il mistero di tutti i misteri.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 0:45

Non venitemi a parlare di sprechi.....


Dove sta scritto che sono sprechi?? Nota bene, la considerazione è molto amara!!
Può darsi che qualche volta sia sfuggito di mano il controllo dei conti, del rapporto costi/benefici, ma non prendiamo per stupidi gli stakeholders che governano queste decisioni!!

Se un paese, o un gruppo di paesi, si imbarcano in simili imprese, non vi viene il sospetto che sappiano quello che fanno?? Voglio raccontare un episodio che mi è successo.
Qualche anno fa avevo del lavoro nel piacentino e un giorno, a pranzo, ho scambiato due parole con un dirimpettaio occasionale. Parlando proprio dell'Iraq, mi ha detto di essere stato la per qualche mese, con un ruolo internazionale di un certo rilievo e a stretto contatto con i comandi strategici. Non era un millantatore, ho visto il tesserino che lo qualificava e parlava con competenza dei problemi del medio oriente. Non mi ha neppure rivelato chissà quali segreti militari...Mi ha semplicemente detto due cose: che l'Iraq era ancora l'unico - e ultimo - posto dove aveva visto il petrolio che affiorava e correva come da noi corre l'acqua nelle rogge, e che in una sala del comando di Desert Storm aveva visto una cartina politica dell'Iraq, solo che le zone colorate non avevano il nome delle provincie ma delle compagnie petrolifere.

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 9:37

Andrea, come dici tu quindi se continuano ad investire in missioni spaziali evdentemente a loro conviene così ed io concordo con te.
Inutile stare li a dire che si poteva trovare l'acqua in Africa invece che su Marte, sono cose diverse.
Investire per la ricerca spaziale non è uno spreco.

user53566
avatar
inviato il 30 Settembre 2015 ore 19:29

Bellissima!Sorriso

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 22:37

Inutile stare li a dire che si poteva trovare l'acqua in Africa


E' indubbiamente affascinante pensare di portare sollievo all'umanità con la logica dei microprogetti: costa relativamente poco, si ottengono risultati immediati e c'è un rapporto molto diretto tra benefattori e beneficiati, quindi un forte coinvolgimeento e molto pathos.
Purtroppo ciò è ben lungi dal produrre progressi strutturali e non è detto che porti verso la soluzione del problema. Viviamo in una situazione di grande compelssità, non è facile - a volte non è neppure possibile - prevedere gli effetti di seconda, terza battuta o ancora più mediati, di decisioni che paiono essere giuste e dovute.

Facciamo alcuni esempi:
- cercare l'acqua in Africa: il problema di quel continente, lo vediamo tutti, non è certo la sete!! C'è un'epidemia di AIDS e una di ebola che stanno falcidiando intere popolazioni, i contagi sono favoriti dai grandi esodi e dai costumi generati e favoriti dal tasso pazzesco di conflittualità che dilaga, la ricerca dell'acqua (che di per se non è un male, intendiamoci) in alcuni casi potrebbe addirittura accentuare la conflittualità con azioni di predazione o conquista. Le priorità sono altre, e come sempre sono di natura politica. Sono almeno due secoli che si pratica l'azione missionaria, bisogna riconoscere che ha portato sollievo a tanta gente ma bisogna ammettere che non ha mai risolto un problema.
- dare alle popolazioni povere accesso ai farmaci più moderni: è un proposito lodevole, ma dovrebbe essere fatto garantendo alle aziende il rispetto delle loro proprietà intellettuali, il controllo rigoroso dei flussi commerciali e la garanzia di un equo profitto, oppure sovvertendo completamente l'asetto di quel comparto di atttività. Non si può scaricare il problema sulle aziende tout-court, per ragioni pratiche e non etiche. Creare un farmaco ha costi di ricerca pazzeschi: si comincia a lavorare su un'ipotesi di correlazione tra struttura chimica ed effetto terapeutico, si sintetizzano moltissime molecole diverse, si provano, si sviluppano, si testano e la stragrande maggioranza abortisce, per mancanza di effetto terapeutico, per effetti collaterali, per impossibilità di industrializzare...
Si tratta di costi di miliardi di euro (non è un caso che nel mondo il comparto farmaceutico sia uno dei più oligopolici, solo gruppi enormi possono reggere economicamente e finanziariamente queste attività e il rischio d'impresa connesso). L'accesso libero e gratuito ai farmaci per le popolazioni povere farebbe crollare il controllo sulla loro distribuzione (le partite "solidali" potrebbero agevolmente rientrare nei mercati a fini di lucro) e minerebbe le opportunità di profitto dei produttori. Uno può dire "chissenefrega" ma ciò, alla lunga, renderebbe sconveniente investire sull'innovazione nel farmaceutico e sarebbe la salute del mondo ad andarne di mezzo, non ci sarebbero più farmaci per nessuno. In questa prospettiva il problema va affrontato alla radice, è la filiera del farmaco a partire dalla ricerca di base che va riprogettata. Si dovrebbe passare dalla gestione privata alla gestione pubblica, e non si potrebbe neppure pensare che pochi paesi ricchi e avanzati facciano il lavoro per tutti. Una soluzione di tipo assistenzialistico, per di più a carico e a rischio dell'industria di settore, avrebbe il suo fascino nell'immediato, ma sarebbe un boomerang pericolosissimo. L'unica, immaginaria e velleitaria soluzione possibile sarebbe un organismo internazionale, ricchissmo e finanziato da tutti i paesi in proporzione alla combinazione tra necessità e disponibilità, che pianificasse e gestise in modo coordinato e autonomo, solo in nome delle priorità scientifiche riscontrate, la ricerca, lo sviluppo e la produzione dei farmaci nuovi. Immaginiamo però quale potere assumerebbe tale organismo e quali tentazioni...Chi ci vuole provare, avanti!!

E, nota bene, di problemi dalla soluzione apparentemente semplice ma con il veleno nella coda, ce ne sono tantissimi.

avatarjunior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 22:45

Ok... Fatemi organizzare... Per scattare una foto alla cascata di marte moltiplicando un 90000000000000000000000000000000000mm basterà? Speriamo venga fuori un bel effetto seta... Ahah ;)

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 22:53

non capisco a cosa gli serva un osservatorio al vaticano..


Io penso di siCoolCoolCool
Le ultime ricerche nel campo della fisica, che hanno avvicinato molto astrofisica e fisica delle particelle, ci hanno permesso di avere informazioni su quello che era l'universo (mi pare di ricordare) fino a un decimo se non un centesimo di secondo prima del big bang.
Si stanno scoprendo particelle e forme di materia che prefigurano un profondo sovvertimento delle leggi della fisica con cui abbiamo finora descritto natura ed universo. Stanno prendendo forma nuove teorie sulla forza di gravità, sulla struttura della materia. La teoria della relatività di Einstein ha fissato un criterio di equivalenza tra materia ed energia con la famosa formula E=mc2. Leggendola in questa forma, circa 80 anni fa abbiamo scoperto come trasformare la materia in energia, impadronendoci con la tecnologia nucleare del processo di distruzione (in tutti i sensi: possimo usare quella grande energia a scopi bellici per distruggere la materia, ma possiamo anche distruggere la materia per produrre quell'enorme energia).
Possimo però riscriverla nella forma equivalente m=E/c2. In questa forma ci invita ad avvicinarci alla chiave del processo inverso: la trasformazione dell'energia in materia, che è esattamente il big bang, ma anche quello che la religione cattolica chiama Creazione.
Stiamo camminando verso la decifrazione scientifica di uno dei misteri e dogmi più importanti della religione cattolica: capito?

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 23:03

un 90 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000mm basterà?


basta la metà...molto meno!! basta avere un sensore da 24 000 000 000 000 000 000 000 di esapixel e andare di crop...MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

user62173
avatar
inviato il 30 Settembre 2015 ore 23:06

Scommetterei che ci sono anche i marziani.
E che lo sanno da tanto tempo.
Mi sa che è l'ora delle rivelazioni...

avatarsenior
inviato il 30 Settembre 2015 ore 23:11

No, non ci sono. Se ci fossero, ne avrebbero aggregato un paio alle serate di bunga-bunga. Sarai mica matto che ci rinunciavano...una bella marziana vestita d astronauta, che si spoglia lentamente...

avatarjunior
inviato il 01 Ottobre 2015 ore 8:40

negli usa, a mount graham, negli anni 90 hanno cominciato a costruire uno dei piu' grandi osservatori del mondo, e tra i principali finanziatori sapete chi c'e'??
il vaticanoMrGreen
non capisco a cosa gli serva un osservatorio al vaticano..??!!Eeeek!!!
L'unico motivo valido che mi viene in mente e' che vuole essere il primo ad accorgersi e ad annunciare il ritorno di Cristo !!MrGreenMrGreen


Giusto, e prima la chiesa ne aveva uno più piccolo in Sicilia ma........hanno sentito il bisogno di allargarsi. Tra l'altro il vaticano dovrebbe possedere il secondo telescopio più grande del pianeta, dopo uno americano. Anzi, sono due i telescopi targati con la croce, ai quali la chiesa ha dato due nomi alquanto significativi: Lucifer1 (Eeeek!!!Eeeek!!!) e Lucifer 2 (Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!),strana sta cosaCool

Scommetterei che ci sono anche i marziani.
E che lo sanno da tanto tempo.
Mi sa che è l'ora delle rivelazioni...


Al momento ho visto cose che mi bastano e avanzano per sapere che l'universo è abitato da molte altre razze, mooooooolto più intelligenti di noi, probabilmente per questo motivo il vaticano le tiene sotto strettissima osservazione, ne ha paura. Stando a quanto ci dice chi avrebbe comunicato con gli extraterrestri, queste forme di vita predicano l'Amore incondizionato, disinteressato totalmente.....che poco ha a che vedere con chi si è macchiato l'Anima con guerre sante, crociate, santa inquisizione....... assasinando milioni e milioni di persone (da fonti vaticane siamo a qualche decina..) aggiungendoci anche la compravendita dei posti in paradiso con le indulgenze, robe da matti, se riferite a chi si interpone (di forza) tra noi ed il Creatore.

Comunque è un bene che le notizie iniziano a girare, anche se siamo al primissimo gradino e secondo me ne sanno molto di più di quelle briciole che ci dicono, speriamo che le nuove sulle "scoperte" su marte ci vengano dispensate in maggiore quantità e frequenza.

Un saluto

user16612
avatar
inviato il 01 Ottobre 2015 ore 9:03

Al momento ho visto cose che mi bastano e avanzano per sapere che l'universo è abitato da molte altre razze, mooooooolto più intelligenti di noi, probabilmente per questo motivo il vaticano le tiene sotto strettissima osservazione, ne ha paura

A parte che oramai siamo più OT di mia moglie dentro il bar sport, ma ti va di dircene almeno una di queste cose?




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