| inviato il 23 Agosto 2013 ore 14:04
Salve, leggevo l'argomento. Ma in fin dei conti, l'esposizione a dx serve?serve sempre o solo nelle scene più difficili, mi riferisco soprattutto alla fotografia di paesaggio?
E' davvero utile stare lì a fotografare in modalità spot e compensare ecc. o è il caso di lasciar fare alla macchina, per esempio in modalità matrix e compensare laddove serve? a parità di qualità di immagine, ovviamente.
Grazie per le eventuali risposte |
| inviato il 23 Agosto 2013 ore 15:05
Esporre a destra si usa nel digitale e serve a far si che il più possibile di informazioni siano registrate.
A causa della conversione analogica /digitale, ipotizzando un gruppo sensore/convertitore a 14 bit di risoluzione,
avremo nel primo bit 2 informazioni, 1 e 0, al 12 (2 elevato 12) 4096bit, al 14 bit 16384bit.
Come vediamo dai numeri, far lavorare il sensore sull'ultimo bit si ha un enorme numero di info anche solo rispetto al bit adiacente inferiore. Quindi, siccome il primo bit corrisponde a sinistra e l'ultimo a destra, ecco la spiegazione perchè bisogne esporre sempre a destra per poi recuperare se si vuole ottenere il massimo dal proprio sensore.
Aggiungo dicendo di stare attenti all'istogramma on camera, è tratto dal jpeg e questo non è molto preciso e molto influenzato dalle impostazioni del jpeg. Sempre tenere le impostazioni del jpeg su normale, poi con l' esperienza si capisce fino a quanto uno più avventurarsi oltre la destra, diciamo in zona alte luci bruciate. (che magari bruciate non sono, ma le indica così l'istogramma della macchina o la visualizzazione delle alte luci bruciate).
Le alte luci poi, se scattate in raw, sono influenzate anche dal profilo che si usa per la conversione, si ha maggior recupero sulle alte luci se utilizzate profili gamut come prophoto (quello di Camera Row e LR) rispetto ad un sRGB o adobe sRGB.
Ogni macchina ha una sua caratteristica, bisogna imparare a conoscele per evitare, quando si scatta esponendo a destra, di bruciare irrimediabilmente le alte luci, si dice che bisogna "pelarle" senza bruciarle.
Usate il sistema esposimetrico che preferite, basta dopo una occhiata all'istogramma (su tutti e 3 i canali...) per capire se si deve ancora sovraesporre o se si ha esagerato. Poi con l'esperienza tutto risulterà più facile.
Sconsiglio di usare l'esposizione a destra per foto di azione, animali, persone. In quel caso è un attimo bruciare pelle, pelo o quant'altro. lì bisogna essere molto conservativi.
Spero di essere stato di aiuto.
Ciao
Max
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| inviato il 23 Agosto 2013 ore 21:44
Grazie della spiegazione dettagliata, Max. Aggiungo un 'altra questione: nel caso di soggetto monocromatico, nero o bianco che sia - es. ho provato a fotografare un libro con copertina nera-, serve ancora? Lavorando sul file raw poi si riesce a ottenere quel colore nero che l'occhio vede?
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| inviato il 26 Agosto 2013 ore 23:46
“ A causa della conversione analogica /digitale, ipotizzando un gruppo sensore/convertitore a 14 bit di risoluzione,
avremo nel primo bit 2 informazioni, 1 e 0, al 12 (2 elevato 12) 4096bit, al 14 bit 16384bit. „
mi sa che dal punto di vista della numerazione binaria ci sia qualcosa che non quadra.
1 bit è 1 bit, in qualunque posizione esso sia, ma varia il peso: 0 o 1 per il bit#0; 0 o 2^13=8192 per il 14°, cioè il bit #13).
La cosa mi pare sia ben spiegata qui: digitalphotography-tricks.blogspot.it/2010/02/lesposizione-destra.html
C'è un bel po' di teoria, per cui mi sono limitato a scorrerla velocemente, ma il succo dovrebbe essere che esponendo a destra si sfrutta meglio la risoluzione del convertitore A/D. |
| inviato il 02 Settembre 2013 ore 12:35
Salve,
mi sono letto l'articolo di digitalphotography: non l'ho trovato del tutto convincente.
Intanto si confonde campionamento con quantizzazione nella prima parte dell'articolo (anche se non sembra poi influire nella trattazione visto che l'autore passa autonomamente a quantizzazione nella seconda parte) e poi si fa l'assunto che l'ADC (convertitore analogico digitale) sia lineare: si hanno conferme di questa cosa? è impossibile costruirlo diversamente per limiti dell'elettronica? Altrimenti mi sembra strano che non sia già valutato dal costruttore (e secondo me è così) distribuire i livelli per massimizzare la qualità della quantizzazione. Il vantaggio dell'esporre a destra c'è: il rumore di amplificazione è costante e dipende solo dalla temperatura e da quanto amplifico (ISO), quindi l'snr delle alte luci è migliore dell'snr delle ombre (cosa che cita anche l'articolista ma come se fosse un effetto secondario): meglio recuperare le luci che schiarire le ombre.
Il tutto secondo me, quindi chiedo se sbaglio da qualche parte. |
user15476 | inviato il 02 Settembre 2013 ore 13:00
Insomma, tutto questo si fa per non recuperare le ombre (introdurrebbe rumore) ma recuperare le alte luci, per poi in post riequilibrare verso l'esposizione ideale?
In una foto panoramica con grandangolo anche se si usa una misurazione media ponderata al centro, etc.., l'alta luminosità del cielo inciderà in modo maggiore sull'esposizione, quindi a questo punto si dovrebbe sempre scattare a +1 stop di compensazione...oppure come già dicevate, con misurazione spot, si legge zona V e si sovraespone per portarla in zona VII o più. |
| inviato il 02 Settembre 2013 ore 13:20
@Giacomo M.
L'esposizione a destra è un modo per sfruttare al meglio le caratteristiche dei sensori digitali che conservano le informazioni in modo più efficiente sulle alte luci piuttosto che sulle ombre. Ovvero è più facile recuperare le luci che le ombre senza compromettere la qualità dell'immagine facendo emergere rumore o bande di colore. E' anche un modo per fare contente le spose in abito bianco, tanto lo sposo in abito nero non se lo fila nessuno. |
user39791 | inviato il 25 Maggio 2015 ore 20:44
Hai chiesto a qualche politico? |
| inviato il 25 Maggio 2015 ore 22:56
adesso va di moda l'esposizione buonista |
| inviato il 26 Maggio 2015 ore 12:29
@Cassy hai riesumato un post di due anni fa ^_^
Murmunto si stava riferendo ad una tecnica da associare all'UNIWB, un concetto abbastanza complesso da spiegare per me, ad ogni modo riguardo le impostazioni a "zero", penso intendesse le impostazioni che influiscono sulla anteprima generata per i RAW, dai quali viene estrapolato l'istogramma visibile in camera, differente quindi dal file RAW associato.
indica pertanto che tale istogramma potrebbe variare in base alle impostazioni del picture style sulla anteprima e sull'istogramma calcolato su di essa.
in ogni caso i picture style non influiscono sui dati raccolti dal sensore sul file RAW.
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user12181 | inviato il 27 Maggio 2015 ore 7:33
Io di fatto ora scatto con la macchina (Nikon D800E) impostata su neutro (nonostante quel che avevo scritto non ho mai usato l'UNIWB) nitidezza 2 (altrimenti, ho letto, ne risente il live view che uso per mettere a fuoco manualmente) e chi si è visto si è visto. Tendo sempre comunque ad esporre a destra, tenendo conto dell'istogramma con i canali separati uso soprattutto l'allarme (blinking) delle alte luci bruciate. A volte nei close up esporre per non tagliare il rosso o il blu significa esporre quasi al centro...
Nonostante quel che si dice, anche per la D800, non noto con la mia macchina differenze apprezzabili tra l'istogramma della macchina e quello del RAW nel programma di conversione (Uso ancora Nikon Capture NX2).
L'origine di questo principio di esporre a destra risale a questo articolo del 2003, poi aggiornato.
luminous-landscape.com/expose-right/
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user46920 | inviato il 27 Maggio 2015 ore 9:10
“ A rigor di logica il raw non è più veritiero di un jpg che è comunque trattato dalla macchina? „
certamente ... peccato però che in quello stato non possa rappresentare ancora un istogramma e quindi viene usato il JPG on board. “ Quindi, in base a questo discorso, c'è chi consiglia di impostare il Controllo immagine sul parametro Neutro. „ lo impone la logica di funzionamento, se si vuole lavorare in RAW. Azzerare vuol dire portare i valori tutti a 0 (zero): esempio, contrasto normale o zero o standard o qualunque valore medio tra + e - qualcosa, ecc, ecc... e naturalmente con WB settato in manuale per la luce illuminante.
Molto più importante o fondamentale, è conoscere i limiti della nostra fotocamera: in pratica sarebbe utile testare il sensore a passi di 1/3 di EV (+3, +4 EV o fino a bruciatura evidente), controllando poi il punto massimo al quale ci si può spingere a destra, oltre i valori che fornisce l'esposimetro; il confronto con l'istogramma neutro in quel punto, serve come riferimento "in battaglia".
L'esposizione a destra serve ad aumentare il dettaglio nelle luci, oltre che a ridurre il rumore nelle ombre.
“ nel caso di soggetto monocromatico...serve ancora? „
si, serve sempre.
“ Lavorando sul file raw poi si riesce a ottenere quel colore nero che l'occhio vede? „
premetto che il nero non è un colore, non ha dominanti di colore, altrimenti non sarebbe nero (penso quindi che dovresti porre diversamente la domanda), non tutti i colori che l'occhio vede, sono riproducibili con la fotografia digitale, quindi la mia risposta è NO !!! 
“ Il tutto secondo me, quindi chiedo se sbaglio da qualche parte. „
concordo con tutto, anche se il discorso ADC and Co, è meglio lasciarlo stare, che complica inutilmente. |
| inviato il 20 Luglio 2017 ore 13:03
Salve, qualcuno può dirmi se questo topic prosegue in qualche altro forum? Grazie |
| inviato il 20 Luglio 2017 ore 15:56
Temo sia l'unica discussione in tema, comunque in seconda pagina Max ha illustrato bene il principio. Quello che posso dirti è che in determinati contesti ci sono evidenti miglioramenti, in altri meno. |
| inviato il 20 Luglio 2017 ore 16:01
Tendenzialmente era quello che avevo intuito. Grazie Max B. |
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