| inviato il 18 Agosto 2015 ore 11:27
E' un foto di tendenza il successo per quanto breve ed effimero gratifica,è l'illusione,ma in qualche modo,è difficile ingnorare quel mi piace e non fare delle valutazioni sul gradimento del pubblico. E chi decide se la foto è bella è di successo?Una ipotetica giuria,il numero di visualizzazioni,i commenti? Allora da ieri anch'io,inevitalbilmente ed è gia' successo cerchero' altre strade,dimenticando le mie foto. C'è anche il problema della location,se tutti fotografano tutto,forse invece che metterla in vetrina, andrebbe chiusa in un cassetto. |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 11:38
Sono le immagini che io definisco di plastica, la ricerca ossessiva del dettaglio, se potessero farebbero vedere cosa c'è dietro a un muro, apri le ombre, chiudi le luci, cazza la randa! Per carità, anch'io ho ceduto, raramente per fortuna, a qualche effetto di moda, per giungere poi alla conclusione che era meglio lo scatto pulito, poi se te lo chiedono... Credo che, purtroppo, questo modo di post-produrre, teso all'esasperazione, sia divenuto quello che maggiormente piace alla massa, le immagini presenti su questo sito ne sono l'esempio lampante. C'è anche un altro filone però, con cui si eccede in senso opposto, si prende un'immagine insulsa la si converte in bn e si aumenta il contrasto a dismisura, gli amici ti diranno che è un'opera d'arte. Penso che le foto vadano sviluppate nella giusta misura, se il contenuto richiede una leggera smanettata in un senso o nell'altro, e aggiunge qualcosa al significato, ok. Il gusto, oltre ad averlo naturalmente, bisogna saperlo educare, e di educazione in giro non ne vedo molta. Ciao, Luca. |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 11:43
@Caputo: "Allora da ieri anch'io,inevitalbilmente ed è gia' successo cerchero' altre strade,dimenticando le mie foto. C'è anche il problema della location,se tutti fotografano tutto,forse invece che metterla in vetrina, andrebbe chiusa in un cassetto." Non ti seguo, cosa inyendi con dimenticare le tue foto? E i cassetti sono fatti per far marcire i sogni chiusi la dentro... credo che il problema non sia cosa viene messo in vetrina, ma siamo noi che ci affacciamo alle vetrine sbagliate, se invece di commentare la foto di un culo con "bel lato B" si iniziasse a guardare le immagini con attenzione probabilmente la domanda andrebbe a modificare l'offerta... La soluzione per la questione gradimento pubblico forse è semplice e difficilissima, e si tratta di fregarsene, io fotografo per ME, non per gli altri sono IO a sentire il bisogno di comunicare, ven venga che qualcuno recepisca, ma anche se non fosse... hai mai provato ad arrivare in vetta ad una montagna, dopo ore di cammino e urlare a squarciagola? Vale come anni di psicoterapia (si scherza eh), forse nessuno capirà, probabilmente ti prenderanno per pazzo, ma se fai quello che senti non potrai che essere felice. Nella fotografia come nella vita... |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 11:44
Forse bisogna sviluppare il gusto, ma una sorta di gusto che esca dalla soggettività ? Un po'come chi deve giudicare un vino e deve necessariamente prescindere dai suoi gusti personali ? |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 11:53
È un pò diverso, il bouquet del vino ha comunque delle basi biochimiche, certamente filtrate dalla percezione, ma finemente indottrinate... l'arte (o presunta tale) questi canoni oggettivi non li ha, quindi ci si muove su terreni accidentati... |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 12:08
Sono arrivata in fondo, condivido gran parte di quanto scritto da Franco (e anche da Luca, a me il bn forte e grafico a me piace moltissimo ma deve essere "giustificato") non mi addentro in analisi che dovendo affrontare per forza la tematica del ruolo dell'immagine fotografica (o più o meno fotografica) nella nostra società sarebbero troppo complesse da trattare in un post, d'altra parte è per me impossibile sviscerare l'argomento prescindendo da esse. Non sono d'accordo che le cose funzionino in un certo modo solo qui, anzi altrove in rete certe tendenze sono ancora più esasperate e sotto la spinta di motivi economici vengono abbracciate anche da concorsi di un certo prestigio. Accetto più che volentieri il consiglio per la lettura |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 12:14
“ Forse bisogna sviluppare il gusto „ Giusto Max, ma forse sarebbe già tanto evitare che il gusto lo sviluppino solo la tv, fb e videogiochi |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 12:17
Franco, la Fotografia di oggi (in particolare quella "Social"), vive spesso e volentieri nel paradosso. Il paradosso del dettaglio sempre, comunque e ovunque Il paradosso del colore sempre, comunque e ovunque Aprire le ombre in maniera esasperata come spesso si vede, cosí come avere lo stesso livello di dettaglio sul primissimo piano e sul lontanissimo sfondo, porta all'appiattimento dell'immagine, che perde contrasto e gradualitá nella profonditá di campo. Il paradosso é che si parla tanto di 4K, 5K e persino 8K, ma non ci si rende conto che con questo metodo scriteriato di "costruire" le immagini stiamo tornando ad una visione piú bidimensionale (2D). Il colore é un elemento fondamentale. Fá parte a pieno diritto della composizione dell'immagine, in quanto lavorando selettivamente le varie cromie si puó creare un vero e proprio percorso capace di guidare l'osservatore all'interno del frame. Inoltre con le cromie (e le loro dominanti) é possibile rafforzare determinate sensazioni. Ti lascio immaginare cosa puó succedere quando tutto diventa un immenso fuoco d'artificio. Colori ipersaturi ovunque, persino nelle ombre. In questo modo le fotografie perdono d'identitá ed onestamente, piú percepirle come spettacolari, ci vedo tanto il "Festival del cattivo gusto". Va comunque detto che discutere questi temi avendo come campione (sopratutto per il dettaglio, la nitidezza e le ombre) delle immagini a 1200px, non é propriamente il massimo, ma credo si possano comunque lanciare input molto interessanti. |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 12:34
D'accordo Fortunato, aggiungerei ai paradossi quello di comprarsi fotocamere da millemila MP corredate da costosissime ottiche ultrarisolventi e poi spalmare sempre e comunque svariati livelli di glow sulle immagini |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 12:37
Ciao Cate, si, d'accordissimo! Avendo seguito il titolo del topic, mi sono limitato a due soli punti, ma come hai ben detto si potrebbe scrivere un libro! |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 14:01
“ Forse bisogna sviluppare il gusto, ma una sorta di gusto che esca dalla soggettività ? Un po'come chi deve giudicare un vino e deve necessariamente prescindere dai suoi gusti personali ? „ Il gusto lo si sviluppa osservando e ponendosi continuamente delle domande, cercando di non fermarsi alla prima impressione, ma cercando di capire, ecco sì, un po' ci si deve sforzare; se riguardo ora i miei primi lavori di grafica mi viene da vomitare, magari tra altri 20/30 anni, sempre che io esista ancora, accadrà lo stesso osservando immagini e lavori di oggi, è per questo che continuerò a guardarmi intorno, dall'interior design, alla pittura, alla scultura, all'architettura, al food styling...a proposito, di vino non me ne intendo molto, ma continuando a bere quello buono, ora riconosco quello di bassa qualità, ma sono sempre io, non ho perso in soggettività. Ciao, Luca |
user33346 | inviato il 18 Agosto 2015 ore 16:55
“ Della serie tutte capre dietro a quello che va di moda oggi „ storytelling x dire anche reportage che non è proprio un genere cosi.. moderno |
user67843 | inviato il 18 Agosto 2015 ore 17:09
A proposito di mode e tendenze... dove posso trovare un selfiestick che mi regge la D700? |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 17:11
Per fare belle foto bisogna avere una marcia in più e chi ha una marcia in più può permettersi di tutto, anche l'hdr esasperato. Non è comunque detto che costui emerga dal mare magnum delle immagini e dei concorsi in circolazione. Il linguaggio dovrà essere essenziale anche nella sua complessità. Purtroppo tutti possono comprare la migliore attrezzatura, così come tutti possono comprare la migliore bicicletta o la divisa da calciatore, ma diventare fuoriclasse è tutto un altro film... |
| inviato il 18 Agosto 2015 ore 21:35
Però di pellicole colore e bianco nero ne vendono ancora.. Le reflex le regalano nel mercato dell usato.. Basterebbe tornare a scattare in pellicola .. :) io ogni tanto qualche dia e qualche rullo bianco nero lo macino ... Non credo sia un problema legato alla tecnologia e alla dinamica del sensore Credo sia un problema di moda |
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