| inviato il 23 Luglio 2015 ore 13:02
Ci saranno come dappertutto, vedo delle gallerie di paesaggi (I love Caterina Bruzzone...), di fauna (ricordo bellissime cose di Moglia) e di reportage viaggio e still-life (p.es. mi piace come fotografa Afrikachiara) che sono un vero piacere per gli occhi e per la testa.
Poi, non mancheranno nemmeno le foto brutte, come da tutte le altre parti.
La questione non era la qualità ma l'approccio al nudo... |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 13:16
L'approccio al nudo da parte degli ultimi utenti mi sembra un modo per gonfiare il proprio ego,per essere riuscito ad avere donne nude da fotografare..e vantarsi come in un bar tra amici.Il nudo di per se'non infastisce,ma e'come lo si pone.SE nel contesto l'intento e'solo quello di mostrare le parti intime e una bella figliola,senza pensare minimamente a comporre,lo scatto rimane vuoto,morto a se'stesso.Bisognerebbe prima avere in testa lo scatto, una location,studiare le vari luci,e poi la modella ci dovrebbe mettere molto del suo per esprimere appieno la sua femminilita',erotismo,malizia,ecc..,senza sfociare ..molto spesso nelle piu'becere volgarita'. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 17:44
Il nudo è di sua natura un genere bifido, insidioso e al contempo "vulnerabile", perchè le cose fatte male (spesso anche quelle fatte bene...) impattano con la convenzione del comune senso del pudore.
Poi, la discussione se ci si azzuffi per colpa di quelli che fanno il nudo contro il normale senso del pudore o per colpa di chi agita il comune senso del pudore per censurare il nudo, è un po' come quella se c'era prima l'uovo o la gallina...
Il punto cruciale non era come si fa il nudo (di solito, ci si spoglia o si induce qualcun'altro a farlo... ), aspetto soggettivo e quindi sempre opinabile, ma come lo si "vive" e lo si "comunica" e che rilievo si da a tutte le discussioni in merito, più o meno invasive della sfera di libertà e di espressività dell'artista. Secondo me, se si ha cuore puro e trasparenza di intenti si tira dritto e si fa quello che ci si sente, forti della saggezza popolare che afferma che "il peccato è negli occhi di chi guarda" e che "raglio d'asino non giunge al cielo"
Se qualcuno vive il nudo con volgarità, sia che lo faccia, sia che lo guardi, è un problema suo. |
| inviato il 30 Agosto 2015 ore 14:53
Vi ringrazio per tutti i vostri commenti e punti di vista! Quando sarò pronta proverò a cimentarmi in quest'arte sperando di ottenere i risultati che vorrei! Siete stati molto chiari nelle vostre spiegazioni, e quello che ho capito da ciò che ho letto è che io devo andare avanti per il mio punto di vista! Grazie ancora per il vostro tempo :) |
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