| inviato il 25 Aprile 2015 ore 21:11
Appena firmato! |
| inviato il 26 Aprile 2015 ore 15:54
ora si deve raggiungere 75 mila. www.change.org/p/salviamo-lo-stelvio-uno-dei-pi%C3%B9-antichi-parchi-n Qualcuno mi spiega perchè si mette una soglia di firme da raggiungere e poi questa continua a cambiare?? se si arriva a 4 milioni di firme che cambia?? perchè invece di firmare su questo sito inutile, non si fanno cose concrete per questo parco! |
| inviato il 26 Aprile 2015 ore 21:37
Casper, ignoro il meccanismo. Mi risulta però che altre petizioni sul sito, purché regolarmente inoltrate sono andate a buon fine. La petizione si puo' chiudere in qualsiasi momento ed indifferentemente dal numero raggiunto, purchè ritenuto congruo al risultato da perseguire e da segnalare che io sappia. |
| inviato il 26 Aprile 2015 ore 23:53
Continuo a pensare che sia una presa in giro! Se devono raggiungere X firme, perché non mettere quel risultato finale. Meglio lasciar stare! |
user25280 | inviato il 27 Aprile 2015 ore 0:22
Casper, stai caparbiamente impiegando energie in una tua personale battaglia contro change.org che se invece le usassi per il parco dello Stelvio forse si otterrebbe di più. Ma poi, change.org non mi risulta che chieda obbligatoriamente soldi quando si firma una petizione, quindi in sostanza, per quale scopo meni e rimeni la polenta contro questo sito? |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 1:08
Casper forse ti sfugge il reale funzionamento del sito...non è che a X firme raggiunte il parco sarà salvato..semplicemente a quel punto il tutto verrà inoltrato a chi di dovere (il governo..?) supportato da quelle X firme; tutto qua! Poi la cosa sarà elaborata e forse il parco verrà salvato, forse no! Ad esempio in quella petizione che tu dici sugli rss di google, si potevano raggiungere per assurdo anche 3 miliardi di firme, ma se in un modo o nell'altro questo lettore violava leggi particolari, beh di sicuro non poteva non essere eliminato! (parlo per ipotesi perchè non conosco tutti i dettagli della situazione, ma è per farti un esempio chiarificatore sulla funzionalità di change.org) Comunque essendo un parco naturale la mia firma la metto! |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 2:07
:) tranquillo non spreco energie! Comunque anche io sono Pro parco! Per aiutarlo potremmo fare una petizione concreta da inoltrare a Berlusconi o al Papa, li ci sono soldi e potere, per aprire o chiudere mille parchi :) E sicuramente la mia opinione, ovvero l'inutilità di change.org, è condizionata dall'esperienza negativa dell'episodio citato in precedenza, e dal continuo mutamento auttuale di una presunta soglia, che non esiste. |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 9:58
@Casper: in effetti ho potuto verificare che, come in altre petizioni, il sistema "incoraggia" il maggior numero di firme. Il promotore inserisce un numero predeterminato x ed il sistema indicizza le soglie a scaglioni. Il sistema non è responsabile dell'esito che è lasciato alla bontà e l'efficacia del promotore e alla sensibilità di chi la riceve. Se ad esempio, per dirne una, il promotore la inoltra ad indirizzi sbagliati...... ecc. ecc. o scrive eresie..... tanto per dire.... |
user25280 | inviato il 27 Aprile 2015 ore 10:01
Casper, citi un solo episodio per te negativo, che poi, chissà quale dramma, una firma sul web............10 secondi e nulla di più, neanche ti avessero malmenato. Io sono anni invece che firmo le petizioni di change.org oltre ad altri siti e la inutilità da te menzionata in realtà ha portato a risultati in alcuni casi anche molto importanti. Le soglie sono semplicemente degli scaglioni che una volta raggiunti, automaticamente propongono di arrivare ad un livello successivo, il limite é nel tempo in cui devono raccogliere firme per quella determinata petizione, quindi in quel dato tempo, più firme raccolgono più la petizione ha impatto. Quindi cosa facciamo? Diamo retta a te nella tua personale crociata anti change.org causata da una tua brutta esperienza personale (ripeto 10 secondi per una firma mica sono traumatizzanti sai) e che proponi una fantasmagorica petizione da inoltrare a Berlusconi o ci affidiamo a siti che nella realtà ottengono dei risultati? |
| inviato il 27 Aprile 2015 ore 10:16
Comunque c'era un post uguale aperto da me qualche settimana fa in Blog..... |
| inviato il 28 Aprile 2015 ore 10:26
“ Io sono anni invece “ „ che firmo le petizioni di change.org oltre ad altri siti e la inutilità da te menzionata in realtà ha portato a risultati in alcuni casi anche molto importanti. „ immagino quanto tu sia grato al sito in questione per i risultati raggiunti Ognuno esprime il proprio pensiero su esperienze, informazioni o fatti accaduti, poi si traggono conclusioni, creandosi un'opinione, @steve non cambierò di certo la mia(non intendo cambiare la tua) @Lenny grazie sei stato chiarissimo cmq la mia polemica ha dato sicuramente più visibilità alla petizione, che era l'intento iniziale del dell'autore del topic, quindi salviamo il parco, ma non pensate di farlo mettendo una firma virtuale su change.org OT:anche se è una società che si ispira al bene comune, nella realtà genera solo propi profitti. “ Da dove arrivano i soldi? La società che gestisce Change.org accumula molte informazioni sui suoi utenti, cioè su chi crea e firma le petizioni „ OT:per concludere @steve1169 www.ilpost.it/2013/10/01/business-petizioni-online-change-org/ |
| inviato il 01 Maggio 2015 ore 15:54
“ @"Formha"dato che hai inserito il post, puoi fare chiarezza e spiegare il continuo mutamento. Serve a incitare le adesioni? vedendo i vari traguardi 7500-15000-30000-50000 etc, la gente partecipa di più illudendosi, che serve a qualcosa. „ Mi spiace aver perso di vista il post. Comunque quello che evidentemente non ti è ancora chiaro, è che la domanda sul metodo di funzionamento del sito in questione non devi farla a me, ma a chi il sito l'amministra. Quelle che trai sono deduzioni arbitrarie e personali. Per quel che mi compete, credo di aver già fatto il mio dovere divulgando la petizione, la cui adesione come detto è libera. Se non condividi nessuno ti obbliga. Punto. Personalmente sono più per il "fare", ...a criticare siamo bravi tutti. Riguardo il link a mio avviso è relativo, anche fosse vero, ciò che mi importa è che si riesca a far qualcosa per la causa per cui si firma. Perlomeno a me frega il giusto: ...ci sono millemila posti su internet dove i nostri dati vengono condivisi da chi con quei dati ci campa, perlomemo in questo caso lo sharing delle informazioni non avviene "aggratis", ma ha un ritorno per l'utente, (la petizione)! |
| inviato il 02 Maggio 2015 ore 0:41
Formha, avendo perso di vista il post come dici, non hai letto bene i successivi commenti. Lenny ha spiegato il funzionamento del sito. Poi questo "ritorno per l'utente", non viene realizzato il 99,9(periodico)% delle volte se si usa il sito change.org(guardate quante petizioni aprono al giorno, e quelle che alla fine si concretizzano con il loro aiuto). Ci saranno modi di "fare" più efficaci per ottenere risultati, tralasciando anche la battuta fatta in precedenza su Berlusconi in persona(non capita da qualcuno) che in fondo era rivolta, alla classe dirigente del Parco, della regione etc. |
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