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Clonare nella foto naturalistica ...


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avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 8:04

Buongiorno a tutti. Vorrei ricordare ai partecipanti a questo post che se esiste questa idea della fotografia (non solo naturalistica) vista come documento della realtà, essa ha radice nella foto con pellicola, che si basa su processi chimici irreversibili. Nel digitale, anche il cosiddetto negativo digitale, il file raw, può essere modificato da un bravo hacker. Percio' il tempo della fotografia/documento è tramontato definitivamente e irreversibilmente, per quanto questo ci possa dispiacere. Sorriso
Ma chi vuole può tornare alla pellicola, come Berengo Gardin. MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 8:05

Caro Giuseppe,
Avevo capito che la questione non è verso una persona che ha espresso giustamente il suo punto di vista, ma appunto su come affrontare la fotografia naturalistica e l'opportunità di certe scelte, che per altro sono libere.
Io sono uno degli ultimi arrivati per cui leggo sempre volentieri i vostri interventi.

Ecco la discussione:

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1207694&l=it&show=last#5335437

Ho cercato di precisare che non è una questione verso il fotografo per altro preparato, le cui scelte artistiche sono da rispettare, ma sui commenti "esagerati" lasciati secondo me con troppa leggerezza e poco argomentati.

Chiedo a te, come ho chiesto ad altri. è applicabile la frase di Juza "Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me" in quella foto?

Un saluto
Alberto

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 8:13

Provo a rendere più esplicito il mio intervento: con la fotografia chimica è impossibile modificare il contenuto della ripresa in pp e perciò nessuno poteva farlo. Per questo motivo la foto chimica ha acquisito nel tempo il valore di documento utilizzabile anche in sede legale.
Con la fotografia digitale è venuta meno questa realtà e perciò la foto digitale ha perso il suo attributo di documento: ora è una libera scelta del fotografo modificare, proprio come un disegno, il contenuto della foto.Sorry
Dunque è un errore di contenuto attribuire alla fotografia digitale il valore di documento. Dobbiamo abituarci alla fotografia come disegno come abbiamo già fatto con la fotografia pubblicitaria. ;-)
Oggi esiste un valore etico: che non e' modificare la foto o no, ma dichiarare se una foto è stata modificata nelle sue parti costitutive in pp, e perciò non rappresenta in alcun modo la realtà.
Questo come onesta risposta all' osservatore che, memore della foto chimica, si aspetta che anche la foto digitale sia un documento inalterabile della realtà. Ma nel futufuturo non sara' probabilmente necessario.Cool

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 9:22

Che cos'è la fotografia naturalistica? Boh, io non lo so, per lo meno non ho una definizione universale, ognuno la vede a modo proprio ed è giusto così.
Credo che in una foto, quando si vuole rappresentare un soggetto nel suo ambiente (bello o brutto che sia) certi elementi non vadano eliminati, altrimenti si "altera" la realtà.
Altra cosa invece è voler rappresentare un ritratto del soggetto, per esaltarne la bellezza e le caratteristiche, ecco che allora elementi terzi possono distrarre dal soggetto, quindi un inquadratura più stretta (nella tua foto basterebbe un crop) o qualche ritocco per eliminare gli elementi di disturbo secondo me ci stanno.
Se quella foto l'avessi fatta io, non so dire come mi sarei comportato in post. Dipende dalle emozioni del momento, avrei potuto seguire una strada o l'altra.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 9:28

Con la fotografia digitale è venuta meno questa realtà e perciò la foto digitale ha perso il suo attributo di documento: ora è una libera scelta modificare, proprio come un disegno, il contenuto della foto.Sorry
Dunque è un errore di contenuto attribuire alla fotografia digitale il valore di documento. Dobbiamo abituarci alla fotografia come disegno come abbiamo già fatto con la fotografia pubblicitaria.


concordo su quanto dice se si parla di "fotografia pubblicitaria"
non concordo assolutamente se si parla di fotografia naturalistica, in questo caso, per come la penso io, il raw è equivalente al vecchio negativo analogico e gli interventi ammissibili sono molto limitati, di sicuro cloni, sostituzioni sfondi, uso di pennelli colorati, ecc fanno decadere il la definizione di "fotografia naturalistica" per passare a "fotografia pubblicitaria", "computer art" o come volete chiamarla

fortunantamente questo concetto è accettato nei concorsi più seri ma mi rendo conto che in questo modo si relega la "fotografia naturalistica" a una nicchia sempre più ristretta di sostenitori
per la gran parte delle persone che guardano foto l'aspetto principale è l'impatto visivo, l'immaginazione di come starebbe la stampa di quella foto sulle pareti della propria casa... in questo caso l'uso della manipolazione digitale è vincente... la citata foto del gorilla ne è un esempio lampante... quell'immagine è spettacolare ma per me è un'immagine non una foto.. però chi è che ha ragione? .. l'autore di immagini apprezzate da un vasto pubblico (e quindi con maggiori possibilità di ritorno economico) o chi invece si ostina a rispettare delle vecchie regole e produce delle foto corrispondenti alla realtà ma con evidente minor impatto?

nel forum si vede di tutto (categoria uccelli, fauna e paesaggi).... sfondi rifatti, contrasti esagerati, ecc... lo stesso Juza nei suoi tutorial non fa segreto dell'utilizzo di artifizi digitali per l'ottimizzazione delle foto... la realtà e che questo forum NON è più un forum di fotografia naturalistica ma di foto di uccelli, fauna e paesaggi..
trovo quindi abbastanza sterili le polemiche che ho letto negli ultimi giorni...

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 9:51

Mi rendo conto che la nostra difficoltà è sostenuta dal fatto che la gran parte di noi del forum abbiamo vissuto entrambe la foto chimica e la fotografia digitale. Ma le generazioni che avranno vissuto solo la fotografia digitale, la considereranno più come un disegno che come un documento. Chi vivrà vedrà. Ma il mondo cambia e, finché vivo, voglio continuare a cambiare. Se non la pensassi così farei come Berengo Gardin: anziché vietare agli altri di alterare i contenuti delle loro fotografie, scatterei solo su pellicola, sentendomi probabilmente migliore di loro. ;-)
Tra l'altro ciò che succede nei concorsi (anche di National Geography) è semplicemente ridicolo: rifiutare un'immagine di Alberto Ghizzi Panizza perché è la somma di più scatti nell' epoca digitale vuol dire solo che chi giudica sono vecchi fotografi che pensano al passato come il nostro bravo Berengo Gardin. Acqua vecchia, stagnante. Largo ai giovani! Basta vecchi tromboni e vecchie carampane!!! Ho cinque figli, largo a loro!Sorriso

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 10:36

Provo a dire la mia, premesso che non conosco la fotografia analogica. Ho qualche foto di antenati dove qualche trucchetto forse veniva applicato per gli sfondi, orse anche per la pelle, e forse anche altro. Parlo di inizio '900, ma non è questo il punto. Poi tu sei più esperto di me quindi preferisco leggerti che ribattere su argomenti che non conosco.

Da dove deriva la volontà di alterarle una foto e il perché lo si vuole fare?

Perché un fotografo amatoriale e molti di noi lo sono, (viviamo di altro) ricorrono ad una forte PP, quando semplicemente, magari aspettanto la luce giusta o il momento giusto potrebbero ottenere un risultati più che dignitosi senza tanti, scusami il termine "trucchi". (Escludiamo le rogalzioni basi di luce, nitidezza ecc, scattando in raw un minimo di pp va fatta).

Il dichiarare che la foto e' stata modificata nelle sue parti costitutive quindi lo si fa per onesta' e per "pararsi il culo" da eventuali critiche, della serie, onesto = bravo.?
Dove sta il piacere del trovare la foto, il soeggetto, gestire la luce, il momento, la composizione, se poi posso alterare la foto? Dopo che ho ammesso di farlo, che cosa mi rimane?
se la tecnologia ce lo consente questo non vuol dire che la si debba per forza utilizzare ...

Il mio ragionamento è rivolto alla fotografia naturalistica. Penso che su altri generi il ragionamento sia diverso.


P.s. Nessun riferimento a fotografi o fotografie

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 11:32

Da dove deriva la volontà di alterarle una foto e il perché lo si vuole fare?
Perché un fotografo amatoriale e molti di noi lo sono, (viviamo di altro) ricorrono ad una forte PP, quando semplicemente, magari aspettanto la luce giusta o il momento giusto potrebbero ottenere un risultati più che dignitosi senza tanti, scusami il termine "trucchi". (Escludiamo le rogalzioni basi di luce, nitidezza ecc, scattando in raw un minimo di pp va fatta).


per me ci sono due risposte:
- effetto social/commerciale: si cerca l'effetto "wow" quando si mostra la foto a qualcuno
- semplicemente perchè oggi la tecnologia offre questa possibilità

oggi siamo bombardati di immagini perfette, alla stragrande maggioranza dei frequentatori dei social media non frega una cippa di sapere se la foto è stata scattata in ambiente wild, allo zoo, con luce buona o brutta, usando richiami o altro... basta che sia bella e che faccia scena
faccio un paio di esempi personale sulle ultime foto che ho fatto:
-quasi a nessuno frega una cippa di sapere che i licaoni sono estremamente rari da vedere.. semplicemente dicono che sembrano dei cani con la rogna e sono brutti...
- cuccioli di ghepardo... non importa tanto che la foto sia perfetta quello che colpisce è il fattore "tenerezza" che danno questi micioni
- vedo che normalmente colpisce di più una banale foto del ghepardo/leone statica pompata con una bella saturazione rispetto a foto magari non super perfette delle stesso soggetto in corsa

faccio un altro esempio (qualcuno dirà che sto dicendo una bestemmia).... la ultima mostra di Salgado: per quanto mi riguarda quella mostra ha un effetto visivo spettacolare, le foto sono stampate in formato gigante e con la migliore tecnologia oggi disponibile per la stampa... ma personalmente ho trovato diversi scatti banali .. per non parlare di quelli fatti ai personaggi africani con le maschere dove si vede chiaramente che è stato utilizzato un telo come sfondo come se fossero state fatte in studio... nonostante tutto questo l'effetto "wow" era assicurato

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 12:26

Buongiorno, pienamente d'accordo con Marco Emmemme. Sto proponendo a diversi circoli fotografici una mia conferenza sulla fotografia naturalistica, ebbene la conclusione che traggo è che oggi giorno, bombardati da immagini nelle quali si preferiscono la perfezione tecnica (per gli esperti) e l'impatto emozionale (per i frequentatori di social, amanti del selfie ecc.), ha perso "valore" l'aspetto scientifico e documentale dell'immagine e il forum ne è lo specchio. Animali levigati che manco le modelle in studio lo sono, paesaggi iper post prodotti con effetti e luci che non esistono in natura, ritratti a persone con fattezze perfette e poco ambientati, foto street che raffigurano la miseria dei nostri tempi buttale là tanto per stupire (ma sono scene talmente ricorrenti che non stupiscono più nessuno) o i difetti fisici di persone buttale là tanto per far ridere. Stupire e far ridere questi sembrano gli obiettivi, senza che ci si facciano troppe seghe mentali (pensare stancaTriste) ed è perciò che me ne vado in natura a fotografare; prima il contatto con la natura, con un mondo che forse non ci sarà più e sicuramente non sarà come lo vedo oggi ..... e poi la foto, per documentare e far riflettere. Il contatto con la natura di per sè invita a meditare, a far tutto con la giusta calma e la fotografia spesso è solo un pretesto. E buonanotte al secchio se le foto interessanno a pochi o non scaleranno le classifiche, pochi amici ma buoni.
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1197309&l=it
Guardate questa immagine, non è perfetta ma la trovo estremamente documentativa (inserisco quasi sempre la spiegazione sul comportamento animale), poche visioni e pochi commenti ma tant'è il popolo del forum preferisce queste (scelta a caso ma potrei portare migliaia di esempi).
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1183286&l=it

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 14:17

Il mondo è cambiato, non è né brutto né cattivo, la socializzazione di massa attraverso i social network è la nuova realtà. È chiaro, c'è molto rumore di fondo, ci sono pochi bravi autori di fotografie che sanno farsi apprezzare. Nel forum mi vengono in mente Caterina Bruzzone Beppe Verge e Alberto Ghizzi Panizza. Tuttavia la bellezza di uno scatto determina l'apprezzamento di chi guarda. Certamente la visibilità nell' offerta caotica di tantissime immagini volgarizzate in digitale copre, occulta ciò che vale.... ma è la situazione del nostro tempo, un miliardo e mezzo di persone che ciattano su Fb e si scambiano foto e filmati contemporaneamente e ogni giorno. Sorriso

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 15:21

Voglio aggiungere anche che chi ha avuto a che fare per decenni con le diapositive, sicuramente avrà presente il grave e spesso insormontabile problema di stamparle in modo decente: diapositive Fujichrome Velvia contrastatissime che risultavano illeggibili su stampe Cibachrome con alte luci bruciate e ombre scurissime. La camera oscura permetteva qualche intervento solo sul b/n. La camera chiara, pur con i suoi eccessi possibili, ha dato pure la possibilità di regolare bene le alte luci e di aprire le ombre. ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 15:33

Provo a rendere più esplicito il mio intervento: con la fotografia chimica è impossibile modificare il contenuto della ripresa in pp e perciò nessuno poteva farlo. Per questo motivo la foto chimica ha acquisito nel tempo il valore di documento utilizzabile anche in sede legale.

Attenzione, perché questo non è vero: gli esempi di taroccamenti e conseguenti tentativi di mettere delle regole "etiche" là dove si era sorpassato il limite datano dalla metà dell'ottocento; è vero invece che all'epoca quei metodi non erano alla portata di tutti, oltre al fatto che c'era molta meno gente che fotografava e quasi tutti si facevano sviluppare e stampare le proprie immagini da persone con cui non avevano alcun tipo di contatto, quindi nemmeno gli veniva la voglia di chiedere un taroccamento... però chi taroccava già c'era! Oggi che tutti possono fare tutto è semplicemente scoppiato il bubbone.
Per tornare invece all'argomento del post, mi chiedo semmai cosa spinga a suggerire di clonare in una situazione simile! Mi spiego: ci fosse stata solamente una cartina o un unico pezzetto di plastica potrei anche capire, ma quando è evidente che c'è quasi più spazzatura che fili d'erba sulla riva o acqua nel lago è altrettanto evidente che QUELLO è il contesto in cui si trovava il soggetto fotografato! Se mi fossi trovato nella stessa situazione sarei stato tentato di abbassare l'inquadratura proprio per evidenziare l'inesorabile avanzata dell'idiozia umana (poi, magari, in pp avrei accentuato un po' il chiaroscuro e il contrasto del primo piano per "drammatizzarlo"... tanto lo faceva anche Ansel Adams MrGreenMrGreenMrGreen)

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 15:41

A parte lo scherzo su Ansel Adams, se l'intento non è quello documentale, credo che la pp anche spinta ci possa stare; dipende appunto da che uso si fa di quell'immagine. Sono però convinto che la mania di stravolgere la realtà, che sta prendendo un po' tutti i frequentatori dei social, nasca proprio dal fatto di poter "finalmente" (ma incoscientemente e senza una logica precisa) fare quello che fino a poco tempo fa era appannaggio di pochi.

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 15:48

Contento che la discussione si faccia sempre più interessante. Concordo in toto con Marco e Paolo. Tra parentesi, il perché di tanti mi piace per foto insignificanti dipende su questo come su altri forum, dal grado di popolarità che sei stato capace di costruirti ... E bisogna dire che ci vuole pazienza e voglia!! Ad esempio passare serate intere, PRESUMO, per mettere tanti piace agli altri per compiacerli e poi essere contraccambiati... E ne potrei citare altri di trucchetti incredibili! C'è chi ti aggancia dicendosi come tuo grande estimatore, ti mette i mi piace, per poi invitarti a vedere le sue gallerie .... E se notate anche essere donna ha la sua influenza...a prescindereMrGreen.....ma queste sono cose note.... Finita la parentesi... Claudio, anche con l'analogico, se si voleva si poteva intervenire molto, era più difficile e per pochi ma si poteva. Il fatto che oggi tutto sia più facile non significa che ciò sia cosa buona, anzi.... Dopo di che sinceramente io non sono neanche un Talebano. Per esempio Disprezzo più gli interventi che mascherano la realtà (es. clonare la mia foto origine di questa discussione piuttosto che i soliti tramonti pompati spacciati per reali-che noia sti paesaggi col mare nebbioso e i cieli marziani che pure prendono tanti, tanti mi piace)che interventi plateali che non intendono nascondere l'intervento. In questo senso la foto del gorilla, a mio avviso, va presa per quello che è ...o non è ...e non è una foto naturalistica come la intendiamo noi...ciò.non toglie che possa essere una bellissima foto , post prodotta, da photo art o da ritratto pubblicitario e se parte di un progetto , anche da denuncia. So che che il grande Steve sta portando avanti un progetto di ritratti di animali di zoo...con sfondo completamente bianco... (Il fatto che Steve sta facendo questo non muta le mie idee). Anch'io raramente mi diletto in esperimenti del genere che, come detto, sono eclatanti e non da imbroglio: per es. ho tre foto di leone con sfondo scuro e in BW da subito inseriti in photo art. Alcune volte, nei ritratti di persone sperimento (molto dilettantisticamente) fondi scuri stile gorilla in questione.
Ulteriore questione che mi fa essere non troppo talebano e la trasformazione di una foto ripresa (e magari pensata) a colori in bw. Non nascondo che per vari motivi io ritengo legittima tale trasformazione ...se non altro perché è buona regola scattare in raw sempre a colori (per non negarsi tale possibilità) e poi decidere se pp in bw. Ovviamente anche in questo caso si va a mutare la realtà che è a colori .. Ora io ribadisco la mia posizione di fotografo naturalista doc ma come si giustifica il bw? Forse sto ponendo un falso problema ( e problema non è ) ma sicuramente è pertinente Con questo blog.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2015 ore 17:39

Quoto Daniele
Non capisco perché clonare elementi che fanno parte volutamente della foto. Giuseppe, quando hai scattato eri consapevole di quello che vedevi. Dietro il mirino c'era il tuo occhio. Potevi cercare un angolo di ripresa diverso, stringere l'inquadratura ecc ... Però hai scelto quella composizione, quindi non è stato un errore. Perché ricorrere alla tecnologia per nascondere una realtà che hai volutamente ripreso? Mi sbaglierò, ma io lo considero un documento.

P.s. La questione del gorilla: l'autore ed io ci siamo sentiti in privato, persona educata e molto cortese, alcuni avrebbero bannato per molto meno. Io per la verità non l'ho mai offeso è attaccato in modo personale. L questione è stata montata da altri. E qui la chiudo.


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